Come scegliere il frullatore
Indispensabile per chi ama i frullati e gli smoothie fatti in casa, il frullatore si rivela molto utile anche nella preparazione di salse e vellutate, e persino per tritare il ghiaccio. Scopriamo insieme gli elementi da valutare prima dell’acquisto per decidere quale frullatore comprare.
1. Potenza e tipo motore
Il primo fattore da tenere in considerazione nella scelta di un frullatore è quello relativo al tipo di motore e alla sua potenza: questi due dati, combinati, contribuiscono a dare un’idea delle capacità di un modello e delle prestazioni che è in grado di offrire.
Motore
La tipologia del motore di un frullatore è uno dei dati meno conosciuti alla stragrande maggioranza dei consumatori, eppure è uno di quelli che più ne influenzano le prestazioni.
I modelli commerciali montano quasi senza eccezioni un motore di tipo CC, cioè a corrente continua, una tipologia che necessita di un uso oculato per evitare danni da surriscaldamento. I motori CC sono infatti particolarmente suscettibili a questo tipo di problema e vanno quindi utilizzati a intermittenza, per riprese di lavoro brevi, spesso al di sotto del minuto continuativo, e hanno bisogno di pause di raffreddamento una volta ogni 3-4 riprese di lavoro.Al contrario, i motori AC (a corrente alternata), che si trovano sui frullatori pensati per un intenso uso professionale, sono in grado di sopportare senza surriscaldarsi sessioni di lavoro lunghe anche diversi minuti, assorbendo tra l’altro una minore potenza rispetto ai frullatori commerciali senza per questo perdere in prestazioni.
Riassumendo, quindi:
- Motore CC: frullatore commerciale, riprese di lavoro brevi, elevato assorbimento per alte prestazioni;
- Motore AC: frullatore professionale, riprese di lavoro lunghe, moderato assorbimento per prestazioni elevate.
Aggiungiamo infine che i frullatori che montano i più performanti motori AC sono anche sensibilmente più costosi di quelli con motore CC.
Potenza
Quando si parla di potenza del motore, si intende la quantità di energia che esso preleva dalla rete elettrica durante il funzionamento. Sarebbe molto semplice dire che a un maggior numero di watt assorbiti corrispondano prestazioni più efficienti in termini di velocità delle lame e di durezza degli ingredienti frullati, ma anche in questo caso bisogna ricordare le differenze tra motori a corrente continua e a corrente alternata.
I motori a corrente continua richiedono, in linea generale, un assorbimento tanto più elevato quanto più performante deve essere il frullatore: ad esempio, un frullatore in grado di ridurre nocciole e arachidi in pasta difficilmente assorbe meno di 1200 W, mentre i modelli a wattaggio più basso, intorno ai 400-500 W, frullano bene frutta e verdura cotta ma fanno più fatica con gli alimenti più duri.Al contrario, i motori a corrente alternata che, ricordiamo, sono meno suscettibili al surriscaldamento, richiedono una minore potenza assorbita per lavorare anche alimenti duri. Ad esempio, un buon frullatore professionale da 800 W è in grado di frullare e triturare gli stessi ingredienti di un frullatore commerciale dalla potenza nominale superiore.
Per questo raccomandiamo di prendere sempre in considerazione potenza assorbita e tipologia di motore insieme: la sola potenza assorbita non sempre basta a dare un’idea delle prestazioni del frullatore.
2. Lame e caraffa
Una seconda caratteristica molto importante da valutare riguarda le caratteristiche del blocco lame e della caraffa. Consideriamo questi due aspetti congiuntamente per la loro complementarietà: il design della caraffa e delle lame si completano infatti a vicenda.
Blocco lame
Nel prendere in esame le lame del frullatore, conviene fare attenzione al loro numero e al loro profilo.
Il numero delle lame da solo può fare una sensibile differenza nell’efficacia dell’azione del frullatore, poiché più lame equivalgono ad una più ampia superficie di contatto con gli ingredienti da lavorare. La grande maggioranza dei frullatori in commercio monta un blocco a quattro lame, ma è possibile trovare modelli a sei lame, in particolare tra quelli di fascia e prestazioni più elevate.
Caraffa
Per quanto concerne la caraffa, gli aspetti da considerare sono sostanzialmente due: la sua capacità e il materiale in cui è realizzata.
La capacità è rilevante semplicemente per la quantità di ingredienti che sarà possibile inserire nel frullatore: preparare frullati o omogeneizzare zuppe per una-due persone o per una famiglia intera sono operazioni che richiedono naturalmente caraffe di dimensioni diverse. La maggior parte dei frullatori in commercio ha una caraffa da 1 l, ma non è difficile trovare modelli con caraffe fino a 2 l, in particolare tra quelli di fascia più alta, o modelli molto compatti con capienza da 300 o 600 ml. Alcuni prodotti inoltre presentano caraffe intercambiabili con capienza diversa, dotate a volte di tappo ermetico per permettere di portarle con sé quando si va in palestra o al lavoro.
Le caraffe di plastica sono molto leggere e facili da maneggiare, ma si rigano molto facilmente quando si lavorano ingredienti duri e sono in generale meno durevoli.
Le caraffe in vetro sono invece molto più pesanti, ma sono più indicate per sopportare temperature più alte, non si rigano e resistono più a lungo nel tempo alle sollecitazioni derivate dalla lavorazione degli alimenti.Non va inoltre dimenticato il discorso sulla sicurezza dei materiali stessi dal punto di vista della salute: nella plastica, infatti, deve essere certificata l’assenza di BPA per evitare che rilasci, a contatto con gli alimenti caldi, come ad esempio le zuppe, questa sostanza potenzialmente pericolosa. Il vetro, al contrario, è perfettamente sicuro a contatto con qualunque ingrediente.
3. Modalità di erogazione
Un altro aspetto importante da considerare nella scelta del frullatore riguarda la modalità di erogazione della potenza, vale a dire quale e quanto controllo è possibile esercitare sulla velocità a cui girano le lame. I modelli più semplici, tipicamente quelli dalla potenza più bassa, prevedono infatti molto spesso una singola velocità di attivazione, azionata continuativamente o a impulsi tenendo premuto un tasto o girando una manopola. Man mano che i modelli si fanno più elaborati, aumentano anche le velocità a disposizione: molti modelli in fascia medio-bassa permettono di scegliere tra due velocità, con azionamento fisso o a impulsi, mentre un modello di fascia medio-alta può arrivare ad avere un selettore a 10 o anche più velocità.
L’erogazione può avvenire tramite una manopola su cui sono indicati i diversi livelli oppure essere progressiva, cioè che aumenta in base alla pressione applicata sul tasto di avvio.La preferenza per i modelli con una sola velocità o vari livelli dipende dall’uso che si intende fare del frullatore: se si frulleranno solo frutta fresca per preparare frullati e frappè e verdure cotte, ad esempio per una zuppa, difficilmente si avrà necessità di più di un singolo livello di potenza. Se invece si vuole usare il frullatore anche per preparazioni più impegnative, come triturare il ghiaccio o fare il burro d’arachidi, poter scegliere tra diverse velocità tornerà senz’altro utile.
4. Funzioni
Il quarto fattore che vi suggeriamo di prendere in considerazione è quello delle funzioni e dei programmi di cui un frullatore può essere dotato. Va detto che questo è un aspetto che riguarda praticamente solo i modelli di fascia alta e medio-alta, che presentano un maggiore livello di complessità e di versatilità.
Tra i programmi e funzioni che è possibile trovare questi sono i più comuni:- Funzione tritaghiaccio: attiva il frullatore alla velocità e agli intervalli ideali per ridurre il ghiaccio in piccoli pezzi da usare in granite o cocktail;
- Programma smoothie: attiva il frullatore alla velocità e agli intervalli ideali per preparare uno smoothie (frullato con yogurt o latte vegetale) omogeneo;
- Programma pulizia: richiede acqua e detersivo e permette di effettuare un ciclo di lavaggio delle lame e della caraffa.
Tra queste, la più comune è senz’altro la funzione tritaghiaccio, uno degli utilizzi più richiesti per il frullatore.
Praticità d’uso
Da ultimo, può essere interessante valutare tutti quei piccoli dettagli che possono rendere più o meno comodo e pratico il frullatore.
Un esame del coperchio rivelerà ad esempio se esso abbia un ugello per l’aggiunta di ingredienti durante la lavorazione e quanto questo sia largo, se dotato a sua volta di un tappo o di un misurino.
Raccomandiamo attenzione per quanto riguarda il sistema di bloccaggio della caraffa e del suo coperchio per ovvie ragioni di sicurezza: vi sono infatti frullatori che non prevedono alcun sistema di fissaggio della caraffa sul blocco motore, che rimane semplicemente appoggiata su di esso, e modelli che invece prevedono un incastro a torsione piuttosto saldo e sicuro. I coperchi, invece, si trovano sia con bloccaggio a torsione, sia a pressione: questi ultimi possono risultare più difficili da rimuovere.
Occhio poi agli accessori: se siete alla ricerca di un modello che vi permetta di portare con voi il vostro frullato, verificate la presenza di una o più caraffe ermetiche. Altri accessori inclusi nel kit potrebbero essere un misurino e una spatola per raccogliere gli ingredienti dalle pareti della caraffa.
Infine, si dovrebbero tenere in considerazione anche alcune caratteristiche che possono rendere più semplice e veloce la manutenzione del frullatore, come per esempio la possibilità di estrarre il blocco lame per pulirlo separatamente o la possibilità di lavare la caraffa in lavastoviglie.
Le domande più frequenti sul frullatore
Quali sono le migliori marche di frullatori?
Per l’acquisto di un frullatore vi consigliamo di affidarvi alle marche più conosciute come Philips, Braun, Moulinex o Kenwood, che sono solitamente in grado di offrire prodotti di buona qualità e un servizio di assistenza facilmente raggiungibile. Ciò non significa però che non vi siano marche minori in grado di presentare buoni prodotti a un prezzo più contenuto rispetto a quelle più blasonate. Rimangono poi perlopiù oscuri ai consumatori i marchi professionali come Bartscher, la cui offerta è di gamma elevatissima, con conseguenti prezzi molto alti.
Quanto costa un frullatore?
Come considerazione generale, possiamo dire che più un frullatore è potente e performante, più elevato è il suo costo, con la significativa variabile della caraffa, in vetro o in plastica, a introdurre un ulteriore fattore di variazione di prezzo. È possibile spendere molto poco, anche sotto i 30 €, per un frullatore idoneo a ridurre le zuppe in vellutate e a preparare frappè e frullati, tutte preparazioni che non richiedono prestazioni molto elevate, mentre un frullatore adatto a fare il burro d’arachidi e i sorbetti da frutta congelata, per i quali è necessaria una buona potenza, si trova in fascia di prezzo superiore. Come linee guida possiamo tracciare le seguenti fasce di prezzo:
- Fascia di prezzo bassa: 300-500 W, quattro lame, caraffa da 1 l in plastica, 1 velocità con funzione pulse;
- Fascia di prezzo media: 600-1000 W, quattro o sei lame, caraffa da 1,25-1,5 l in plastica o vetro, 2 velocità con funzione pulse e programma tritaghiaccio;
- Fascia di prezzo alta: 1200 W e oltre, sei lame, caraffa da 1,8-2 l in vetro, velocità regolabile con funzione pulse e funzione tritaghiaccio.
Cosa si può fare con il frullatore?
Prima di analizzare quali siano le principali preparazioni che si possano realizzare con il frullatore, è necessario fare una piccola premessa: il frullatore è in grado di processare cibi crudi e cotti, ma non è in grado di cuocere. Ciò significa che, più che ricette vere e proprie, con questo dispositivo si possono realizzare preparazioni di base da abbinare ad altri alimenti.
Se cercate un elettrodomestico che sia in grado sia di processare i cibi, sia di cuocerli, allora dovrete rivolgere la vostra attenzione ai robot da cucina multifunzione, ma precisiamo che questi prodotti sono molto più costosi rispetto ai classici frullatori.
Vediamo un elenco delle principali preparazioni da effettuare con il frullatore:
- Bibite analcoliche: è possibile preparare bevande sia a base di ingredienti freschi, sia di succhi, distillati o sciroppi. Tra queste rientrano frullati (con latte), frappè (con gelato) e smoothie (con latte vegetale);
- Cocktail: la funzione tritaghiaccio è molto utile per questo scopo e lascia l’imbarazzo della scelta. Il cocktail più famoso da realizzare con il frullatore è sicuramente il margarita, a base di ghiaccio, tequila, succo di lime e triple sec;
- Salse e pesti: anche qui le scelte sono tante, bisogna solo fare attenzione che le foglie usate per il pesto siano asciutte. Il contatto con l’acciaio delle lame infatti potrebbe provocarne l’ossidazione, che causa una variazione nel colore e nel sapore;
- Passati di verdure e vellutate: le verdure devono essere cotte in precedenza e, specialmente nel caso del passato di verdure, è sempre necessario lasciare un po’ di liquido di cottura.
Frullatore o tritatutto?
Il frullatore è più adatto per le preparazioni liquide come bibite o salse, mentre il tritatutto per gli alimenti solidi. Vi spieghiamo meglio le differenze nell’articolo dedicato proprio alle differenze tra frullatore e tritatutto.
Frullatore o centrifuga?
Con entrambi gli strumenti si possono preparare ottime bevande a base di frutta, ma la centrifuga ha praticamente solo questa funzione, mentre il frullatore è più versatile. La consistenza delle bevande sarà inoltre diversa: più liquida per i centrifugati, più densa per i frullati. Più approfondimenti nel nostro articolo dedicato alle differenze tra frullatore e centrifuga.
Come si preparano gli omogeneizzati con il frullatore?
Per preparare gli omogeneizzati di carne serve solo preparare un brodo vegetale (a base di sedano, carote, cipolla e patate) e utilizzare il tipo di carne che preferite (manzo, pollo o tacchino). La carne può essere bollita o cotta in padella o al vapore, e poi frullata nel frullatore. In questa pagina trovate le istruzioni dettagliate per preparare gli omogeneizzati col frullatore.
Salve, il migliore per fare smoothie che abbia un sistema di autopulizia?
Date le tue esigenze ti consigliamo di dare un’occhiata alla nostra recensione del Philips HR3752/00
Il migliore per fare smoothie a un prezzo contenuto?( uguale o minore a 50€? grazieee
date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Philips HR2874/00 Daily Collection
date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Duronic BL1510
Buonasera,
Qual è il miglio minipimer che non incorpora aria? Mi servirebbe per miscelare il cioccolato per le glassa a specchio. (Max 100€)
Grazie
Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Braun Multiquick 7 MQ785, un prodotto molto efficiente di fascia alta attualmente in offerta a 90 euro.
Salve, sto cercando un frullatore che abbia la funzione simile a quella turbo del bimby.
Grazie
Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Kenwood BL 470
Sto cercando un frullatore che abbia la capacità di fare la granita siciliana, ovvero tritare il ghiaccio in maniera molto fine senza lasciare grumi
Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Duronic BL1510
Quale frullatore professionale mi raccomandate (<150€) per fare burro di arachidi, Nutella ecc, che risultino cremosi senza pezzettini in poco tempo.
Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Duronic BL1510
Scusate consigliate il Duronic BL1200 ,dalle caratteristiche tecniche sembra migliore il Klarstein Herakles (otto lame).Quali differenze. tra i due
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di recensire il Klarstein Herakles.
Salve, qual è il frullatore migliore per ottenere un pesto alla genovese il più cremoso possibile (senza pezzetti di aglio/pinoli)?
Grazie
Per fare un pesto cremoso può andare bene un frullatore da tavolo anche di piccole dimensioni, con lame preferibilmente affilate. Non è necessaria una grande potenza, usato con attenzione può andare bene anche un modello molto elementare come l’Imetec BL3 300. Se però con l’occasione preferisci acquistare un frullatore che ti permetta di realizzare anche altre preparazioni, allora un modello con piccolo tritatutto accessorio come il Kenwood BL 470 può essere più indicato.
Sono alla ricerca di un frullatore capiente (min. 1lt.) e potente (min.800 watt) per una cucina vegana e crudista, sicuro, stabile, con avvolgicavo.
Guarda il Gastroback Duo Advanced 41004: ha la caraffa da 1,5 l, 1000 W di potenza, avvolgicavo e senza BPA.