Come scegliere la friggitrice
I fritti sono tra le pietanze più amate in assoluto e quelle a cui è più difficile rinunciare. In commercio esistono molti tipi di friggitrici elettriche per poter friggere in casa con gli stessi risultati del ristorante e negli ultimi decenni sono state proposte diverse tipologie di prodotti: semi-professionali, tradizionali con cestello statico, oltre a quelle più moderne di recente ideazione, come quelle con cestello rotante, che permettono di friggere con quantità ridotte di olio, e quelle ancora più salutari che funzionano ad aria.
In questa guida all’acquisto tratteremo le friggitrici elettriche per uso domestico che funzionano con olio. Se invece siete interessati a un’alternativa più salutare (ma sicuramente meno golosa), vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra guida all’acquisto della friggitrice ad aria. Per un confronto completo tra i due tipi di elettrodomestici vi rimandiamo invece alle domande a fondo pagina.1. Struttura
Affinché la frittura riesca perfettamente, gli ingredienti devono essere completamente immersi nell’olio, motivo per cui con le friggitrici viene sempre fornito un cestello forato nel quale inserire i cibi. Ma nonostante il principio di funzionamento delle friggitrici con olio sia sempre lo stesso, bisogna distinguere due tipologie con strutture e caratteristiche diverse.
Tipologia
Le friggitrici classiche hanno una forma rettangolare che ricorda molto quella delle friggitrici professionali dei fast-food, con cestello ad estrazione verticale e perlopiù senza coperchio. Sono adatte soprattutto a coloro che hanno dimestichezza con la frittura e non sono interessati ad avere una macchina con caratteristiche aggiuntive particolari, escluso il termostato. Essendo più capienti degli altri modelli che vedremo a breve, sono inoltre adatte a nuclei familiari di medio-grandi dimensioni. I modelli di questo tipo non presentano quasi mai particolari accorgimenti come ad esempio il filtro per gli odori, un sistema per facilitare il cambio dell’olio, per contenere gli schizzi o per ridurre il consumo di olio.
Le friggitrici “moderne” sono invece caratterizzate da una struttura chiusa con coperchio, in alcuni casi con cestello rotante. Di solito sono di forma tondeggiante e hanno una capacità minore rispetto alle precedenti. La frittura viene impostata grazie a funzioni specifiche (timer, selezione della temperatura etc.) e monitorata grazie alla presenza di un oblò. A nostro avviso sono più adatte all’uso domestico perché possono avere il filtro per gli odori e altri elementi che ne facilitano l’utilizzo e la pulizia, oltre a ridurre il consumo di olio.Nella scelta della tipologia di friggitrice da acquistare, alcuni aspetti strutturali da considerare e confrontare sono soprattutto la capacità, il tipo di cestello e la presenza e il tipo di coperchio. Altri aspetti come la presenza di una maniglia, di un filtro per gli odori e di un sistema di scarico per l’olio saranno approfonditi nella sezione dedicata alla praticità d’uso.Capacità
Per valutare la capacità della friggitrice raccomandiamo di considerare sempre il numero delle persone per le quali pensate di cucinare. Sulle schede tecniche dei vari modelli trovate la capacità espressa in litri di olio e talvolta potete trovare anche un riferimento alle quantità di ingredienti che possono essere inseriti: per la precisione quest’indicazione dovrebbe essere specificata per tipo di alimento, perché peso e volume sono diversi a seconda che si tratti, ad esempio, di patate o di polpette.
Qui di seguito trovate alcuni dati di riferimento, in cui le porzioni indicate sono solo indicative e hanno lo scopo di darvi un’idea orientativa per la valutazione della capacità:- Friggitrici piccole: capacità di circa 1,2 l, adatte a piccoli nuclei composti da 2-3 persone;
- Friggitrici medie: capacità compresa tra 1,5 e 2,3 l, adatta a nuclei composti da 3-5 persone;
- Friggitrici grandi: capacità di 3-4 litri, adatte a friggere fino a 6 porzioni;
- Friggitrici XL: friggitrici di tipo classico che arrivano anche a superare i 5 l e in alcuni casi hanno il doppio cestello.
Cestello
Altro aspetto molto importante da considerare circa la struttura della friggitrice è il tipo di cestello. Vi sono due tipi principali di cestelli che, come anticipato, possono essere statici o rotanti. Vediamo le differenze:
- Cestelli statici: i classici cestelli ad immersione verticale. Durante la cottura il cibo rimane immerso nell’olio bollente e sarete voi a decidere se smuoverlo con un mestolo per consentire una frittura più uniforme;
- Cestelli rotanti: sono posizionati in obliquo e con la loro rotazione smuovono e separano i pezzi di cibo, così hanno il vantaggio di richiedere molto meno olio delle friggitrici con cestello statico.
A proposito di cestello, un elemento strutturale che si può rivelare molto utile è la presenza di un tasto per sollevarlo quando il coperchio è ancora chiuso (tipico di molti modelli Moulinex), in modo da far sgocciolare l’olio bollente dai cibi evitando schizzi.
Coperchio
Le migliori friggitrici hanno il coperchio: la presenza di questo componente è importante perché permette una maggiore sicurezza durante l’utilizzo. Non dovete dimenticare che l’olio viene riscaldato a temperature elevate e quindi è sempre bene fare attenzione e proteggersi da eventuali schizzi. I coperchi migliori sono quelli con oblò, perché permettono di vedere lo stato della frittura anche quando sono chiusi.
Inoltre, per una migliore pulizia, segnaliamo che sono preferibili quelli che possono essere bloccati con un tasto per evitare fuoriuscite di olio caldo e rimossi per essere lavati.2. Prestazioni e consumi
Per prestazioni intendiamo in particolare la velocità con cui una friggitrice riesce a riscaldare l’olio per la frittura e se riesce a mantenerne costante la temperatura: da questi aspetti dipendono la qualità della frittura e anche la quantità di tempo che si impiega per friggere.
Una buona friggitrice è quindi in grado di riscaldare l’olio velocemente e di garantire una frittura croccante. Non dimenticate che ogni olio ha una temperatura ideale di frittura, pertanto prima di immergere il cibo dovrete essere sicuri che l’olio usato sia sufficientemente caldo e quindi pronto per friggere, altrimenti vi sarà la probabilità che le vostre patatine risultino troppo unte e poco croccanti.
Infine ricordiamo che per favorire una buona frittura e per la vostra salute sarebbe sempre buona norma friggere poche quantità di cibo per volta e usare sempre olio fresco, evitando di riutilizzare olio già impiegato tante volte.
3. Funzioni
Altro aspetto da considerare riguarda le varie funzioni di cui la friggitrice dispone, tra cui ha particolare rilevanza il termostato, perché permette di regolare la temperatura dell’olio in base al tipo di frittura che vorrete effettuare.
Attenzione: le temperature indicate sulle schede tecniche delle friggitrici fanno riferimento all’alimento da friggere senza specificare le diverse tipologie di olio o di grasso che è possibile utilizzare. Bisogna infatti considerare che ogni olio raggiunge il punto di fumo ad una temperatura specifica, come vedremo nel nostro approfondimento dedicato all’olio per friggere.
Se la friggitrice che avete acquistato non ha il termostato potete sempre acquistare un termometro da cucina per monitorare la temperatura dell’olio. Vi potrà poi essere utile notare se la macchina sia in grado di friggere sia alimenti freschi, sia surgelati: questo dipende dalle temperature che possono essere raggiunte.
Nei migliori casi, il manuale delle istruzioni riporta tabelle informative suddivise per alimenti, con le rispettive temperature e i tempi di frittura. Le friggitrici funzionano con olio ad alte temperature, per questo motivo raccomandiamo di non assentarvi durante la frittura, anche qualora la friggitrice abbia il timer.
Le funzioni presenti sulle friggitrici sono, anche nel caso di quelle più moderne, molto basilari. Ecco di quali si tratta:
- Pulsante di apertura: nelle friggitrici con coperchio, questo pulsante permette di aprire la macchina;
- Termostato regolabile: per selezionare diversi livelli di temperatura;
- Pulsante On/Off: permette di accendere e spegnere la friggitrice prima e dopo l’utilizzo, evitando di lasciarla accesa inavvertitamente;
- Timer: permette di selezionare su un display il tempo necessario in base al tipo di frittura;
- Spie luminose: queste indicano quando l’olio ha raggiunto la temperatura appropriata per iniziare a friggere;
- Display: tipico delle friggitrici “moderne”, serve a controllare il tempo di cottura rimasto dopo aver impostato il timer.
4. Praticità
Per quanto concerne la praticità, si può valutare se la friggitrice sia predisposta con particolari accorgimenti tecnici che la rendano sicura e facile da usare e pulire.
Sicurezza
Non ci stancheremo mai di ripetere che con la friggitrice è necessario fare particolare attenzione perché riscalda l’olio fino ad altissime temperature, e venire a contatto con questo può causare ustioni anche gravi.
Come anticipato, la presenza del coperchio aiuta ad arginare il rischio di schizzi di olio all’esterno. Inoltre, per garantire una maggiore sicurezza, la struttura esterna dovrebbe essere costruita con materiali termoisolanti: ciò significa che le pareti della friggitrice dovranno mantenersi fredde durante il funzionamento, senza cioè costituire un pericolo se vengono toccate dal cuoco durante la frittura. Spesso le aziende produttrici tendono ad evidenziare questa caratteristica con il termine “cool touch“.
Pulizia
Molto spesso è proprio la pulizia degli elettrodomestici che demotiva e toglie la voglia di utilizzarli, in particolare quelli che diventano particolarmente unti, come le friggitrici. Questi apparecchi possono però presentare alcuni elementi che ne facilitano la manutenzione e la pulizia. L’aspetto più importante riguarda la possibilità di rimuovere la vasca di frittura e il coperchio per poterli lavare (cosa che nei modelli moderni può avvenire anche in lavastoviglie).
Inoltre vale la pena valutare la presenza di filtri di ricambio: nelle friggitrici tradizionali sono assenti, mentre quelle più moderne possono avere in dotazione dei filtri antiodori ai carboni attivi e dei filtri di carta per separare i residui di alimenti dall’olio usato. I primi sono i più importanti e vanno posizionati all’interno del coperchio per limitare l’odore di fritto. Se non sono presenti in dotazione al momento dell’acquisto o dovrete sostituirli dopo qualche tempo, vi consigliamo di fare attenzione a scegliere il set di filtri adatti al modello di cui siete in possesso. In alternativa potete trovare in commercio dei filtri universali, che però devono essere tagliati a misura della friggitrice.Considerate inoltre la presenza di un sistema di scarico per l’olio, che si rivela molto utile perché permette di risparmiare tempo e di effettuare questa operazione senza troppe difficoltà. Per favorire il drenaggio dell’olio all’interno di un contenitore alcuni produttori mettono a disposizione un apposito tubicino o permettono di acquistarne uno a parte che sia compatibile con i loro apparecchi.Concludiamo il nostro discorso sulla praticità della friggitrice precisando che, se pensate di usarla abbastanza spesso e volete maggiori spunti per le vostre cene con gli amici, le indicazioni per la cottura che trovate nelle istruzioni potrebbero non soddisfare le vostre aspettative. Sarà quindi utile che il modello da voi scelto includa un libro di ricette o vi permetta di accedere a un ricettario online.
Le domande più frequenti sulla friggitrice
Quali sono le migliori friggitrici ad olio?
Le aziende più importanti specializzate nella produzione di friggitrici per uso domestico di tipo “moderno” (con oblò, timer etc.) sono De’Longhi, Moulinex e Tefal, mentre per quelle tradizionali i marchi che consigliamo sono Princess, Tristar e, se cercate una friggitrice XL, Royal Catering.
Quanto costa una friggitrice?
I prezzi individuati per le friggitrici domestiche vanno da un costo molto esiguo di circa 30 € per i modelli classici più semplici, a un costo massimo di 150 € per i modelli con cestello rotante.
Come pulire la friggitrice?
Il primo passaggio fondamentale è quello di aspettare che l’olio si sia raffreddato prima di svuotarlo. Poi si deve procedere con l’eliminazione di eventuali pezzi di cibo e accumuli di grasso con della carta da cucina.
Il cestello va lavato con acqua calda e un detergente liquido per piatti utilizzando una spugna per rimuovere qualsiasi residuo. Per pulire la vasca, invece, consigliamo di riempirla con acqua calda e lasciarla riposare per 30 minuti prima di svuotarla. Procedete poi a pulirla con una spugna e lo stesso detergente per piatti. Se si tratta di un modello con vasca antiaderente evitate di utilizzare spugne o detersivi abrasivi, ma solamente un panno morbido con detergente neutro.
Nel caso delle friggitrici tradizionali c’è chi consiglia di far bollire dell’acqua all’interno della vasca (attivando la friggitrice) con bicarbonato, aceto o un apposito prodotto sgrassante, ma si tratta di operazioni che andrebbero fatte solo nel caso di sporco ostinato.
Se la serpentina può essere rimossa, lavatela con acqua calda e un detergente, in caso contrario cercate di pulirla delicatamente con un panno umido. Nei modelli provvisti di tubo di drenaggio, l’interno del tubo può essere pulito utilizzando uno scovolino (spesso in dotazione).
Quando cambiare l’olio della friggitrice?
In generale, è meglio non riutilizzare olio già parzialmente rovinato da una frittura, ma ci rendiamo conto che, anche per motivi economici, si possa preferire il riutilizzo. Se optate per questa scelta, la nostra raccomandazione è quella di filtrare con moltissima cura l’olio usato e di conservarlo ben chiuso, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore. Se decidete di lasciarlo all’interno della friggitrice utilizzatelo dopo pochi giorni, altrimenti sostituitelo. Quando l’olio diventa scuro e più denso è decisamente ora di buttarlo via e usarne di nuovo.
Ricordate però di non riutilizzare olio dove è stata fritta della carne (ad esempio polpette) o del pesce: alcuni residui di questi alimenti rimangono all’interno dell’olio anche se si procede ad una filtrazione accurata, e ciò compromette il gusto e l’odore della frittura successiva.
Cosa si può friggere con la friggitrice?
Le pietanze realizzabili con la friggitrice sono davvero moltissime: con alcune preparazioni però è sempre meglio optare per la classica frittura in padella. Vediamo un breve elenco dei cibi che si possono friggere con questo apparecchio;
- Alimenti surgelati prefritti: patatine, crocchette di pollo o bastoncini di pesce prefritti possono essere cotti nella friggitrice. L’unica accortezza da seguire è quella di non inserire una quantità eccessiva di ingredienti;
- Polpette di carne, verdure o pesce: tutti i tipi di polpette possono essere realizzati con la friggitrice. Essendo prodotti compatti non si corre infatti il rischio che con l’immersione nell’olio si spappolino;
- Alimenti impanati: anche i cibi panati possono essere cotti nella friggitrice. Anche in questo caso è bene evitare di sovraccaricare il cestello affinché avvenga una cottura uniforme;
- Lievitati dolci e salati: panzerotti, pizzette fritte o palline di pasta cresciuta sono adatti alla friggitrice, facendo attenzione che siano ben chiusi in modo che il ripieno non fuoriesca durante la cottura;
- Dolci: via libera anche ai gustosi dolci fritti come chiacchiere di carnevale, churros, castagnole o ciambelle. Se si tratta di alimenti voluminosi (ad esempio i bomboloni) meglio friggerne al massimo due per volta.
Sconsigliamo invece di friggere gli alimenti pastellati nella friggitrice: il motivo principale è che la consistenza della pastella è troppo poco densa, e fuoriuscirebbe dai fori del cestello sporcando l’olio e compromettendo irrimediabilmente il risultato della vostra preparazione. Per questi alimenti la frittura in immersione va realizzata in padella o nel wok.
Meglio la friggitrice classica o la friggitrice ad aria?
Nonostante il nome possa suggerire il contrario, si tratta di due elettrodomestici molto diversi fra loro. Come illustrato nella nostra guida all’acquisto dedicata, la friggitrice ad aria funziona di fatto come un forno ventilato: il calore viene emanato da una resistenza elettrica e da una ventola che producono aria calda. Grazie a questo funzionamento permette anche di cuocere alimenti diversi dai fritti come la pizza, il pollo arrosto e persino le torte.
I risultati ottenuti friggendo con questo prodotto sono simili a quelli ottenibili con la friggitrice classica solo quando si parla di alimenti surgelati prefritti: in quei casi infatti l’azione dell’aria calda “rigenera” gli alimenti.
Per ottenere risultati soddisfacenti con ingredienti freschi privi di grasso naturale è necessario, anche con la friggitrice ad aria, aggiungere qualche goccia di olio e distribuirla bene su tutti gli alimenti. Sicuramente, rispetto alla frittura tradizionale, la cottura con la friggitrice ad aria risulta più sana, esattamente come per la classica cottura al forno; i risultati ottenuti però sono molto diversi sia nell’aspetto, sia nel gusto.
Segnaliamo infine che con la friggitrice ad aria potreste riscontrare difficoltà nella cottura di alimenti panati come cotolette o verdure e di impasti lievitati; inoltre non è possibile, come del resto con la friggitrice classica, realizzare frittelle o cuocere ingredienti pastellati.
Quale olio usare con la friggitrice?
Il primo passo da fare consiste nella scelta dell’olio più adatto: non si tratta di scegliere l’olio dal sapore preferito, ma di optare per un grasso di frittura che sia quanto più possibile sano e resistente al cambio di temperatura. Preparatevi dunque alla possibilità di dover cambiare le vostre abitudini: non è detto che l’olio che avete usato fino ad ora sia anche il più sano!
Nella scelta dell’olio da usare per la frittura sono due le principali informazioni di cui tenere conto: il punto di fumo dell’olio e la percentuale di grassi saturi e insaturi che esso contiene. Queste due caratteristiche rivelano qualcosa del comportamento dell’olio alle alte temperature richieste per la frittura: il punto di fumo ci dice a quale temperatura l’olio comincia a bruciare, mentre la percentuale di grassi saturi e insaturi ci può dare un’idea di quanto rapidamente l’olio si altererà a causa del calore.
Il punto di fumo
È importante sapere a che temperatura l’olio inizi a bruciare perché, al contrario di elementi semplici come l’acqua, che bollendo passano allo stato gassoso senza un’alterazione della propria composizione molecolare, l’olio è più complesso, e lo stress termico scatena delle alterazioni a livello molecolare. Se si arriva al punto di bruciare l’olio queste alterazioni sono massive e l’olio ne risulta irrimediabilmente rovinato: a quel punto non si ha altra scelta se non quella di buttare l’olio e qualunque alimento vi sia stato immerso quando ha cominciato a fumare.
Scegliere un olio dal punto di fumo alto, resistente cioè ad elevate temperature, significa optare per un grasso di cottura che subisce meno rapidamente le alterazioni dovute al calore, in grado quindi di sopportare più a lungo la frittura. Determinare esattamente quale sia il punto di fumo di un olio è tutt’altro che semplice, poiché questo non dipende unicamente dai semi o dai frutti da cui l’olio è stato estratto, ma anche da come è stato estratto. In generale, infatti, gli oli ottenuti per spremitura tendono ad avere un punto di fumo più basso rispetto agli oli ottenuti per raffinazione. A grandi linee, comunque, sono note le temperature di fumo medie in base ai diversi tipi di olio, come avremo modo di vedere.
I grassi
La percentuale di grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi contenuti nell’olio è invece molto più facile da rilevare, poiché è semplicemente indicata tra le informazioni nutrizionali apposte su qualunque bottiglia d’olio. Affinché l’olio sia abbastanza stabile da sopportare bene la frittura è necessario che contenga una percentuale di grassi saturi e monoinsaturi maggiore rispetto alla percentuale di grassi polinsaturi. I grassi polinsaturi, o “liberi”, sono infatti quelli che si alterano più rapidamente con il riscaldamento, e gli oli che ne sono ricchi non sono quindi in grado di sopportare a lungo la frittura.
I migliori oli per friggere
La scelta dell’olio da usare per la frittura deve dunque risultare dalla considerazione congiunta del punto di fumo e della composizione lipidica: sono adatti gli oli ad alto contenuto di grassi saturi e monoinsaturi e con un elevato punto di fumo, mentre sono da evitare gli oli ricchi di grassi polinsaturi e con un basso punto di fumo. La tabella qui sotto vi può aiutare a fare la vostra scelta: come potete vedere gli oli adatti alla frittura sono diversi e potete quindi scegliere quello che preferite.
Olio di macadamia | ||||
Olio di oliva (raffinato) | ||||
Olio di arachidi | ||||
Olio di semi di sesamo | ||||
Olio di oliva (extra light) | ||||
Olio di riso |
Come potete vedere, tra gli oli che si trovano comunemente nei supermercati ve ne sono diversi che possono andare benissimo per la frittura: quello di più facile reperibilità è senza dubbio l’olio di oliva, né vergine né extra vergine. Queste due varietà non raffinate, infatti, sono meno indicate per la frittura rispetto alle varietà raffinate. Una buona alternativa è rappresentata dall’olio di arachidi o da quello di semi di sesamo.
I trucchi per friggere sano
Se la scelta dell’olio è fondamentale per ottenere una frittura “a rischio ridotto”, vi sono anche tutta una serie di accorgimenti utili a ridurre ulteriormente i rischi e che molto spesso si rivelano anche preziosi per la riuscita di un fritto croccante e leggero.
- Partiamo dalla temperatura di frittura: stabilito che l’olio scelto avrà un punto di fumo elevato, la temperatura ideale per ridurre la degradazione dell’olio ed ottenere fritti croccanti è compresa tra i 160 e i 180 °C. Se avete una friggitrice sarà facile impostare e mantenere la temperatura poiché ci penserà la macchina a mantenerla costante, ma se friggete in padella vi conviene comprarvi un termometro da cucina per tenere sotto controllo il calore dell’olio;
- In secondo luogo è bene non lesinare sull’olio di frittura: una grande quantità d’olio subisce meno sbalzo termico al momento dell’immersione delle pietanze da friggere rispetto a una quantità minore di olio;
- Sempre per limitare lo sbalzo termico è importante immergere e friggere solo piccole quantità per volta: in questo modo non soltanto il fritto sarà croccante e appetitoso, ma risulta anche meno unto e quindi meno intriso dell’olio parzialmente degradato dalla cottura;
- Per limitare la quantità di olio di frittura che andrete ad ingerire, non tralasciate di disporre gli alimenti fritti ad asciugare su carta assorbente;
- Non mescolate mai olio già usato con olio nuovo, poiché a contatto con i grassi già alterati anche quelli “freschi” si rovinano più in fretta;
- Infine, abbiate cura di pulire approfonditamente la vostra friggitrice o padella: eliminate tutti i residui di pastella o alimenti bruciati, e le tracce dell’olio usato. Facendo così eviterete che l’olio che userete la prossima volta si deteriori più in fretta del necessario.
Come smaltire l’olio usato?
Non tutti sanno che l’olio usato è un agente inquinante per le acque, perciò non è possibile smaltirlo buttandolo nel WC o nel lavandino di casa. Riciclare l’olio esausto è inoltre un modo per combattere gli sprechi: l’olio usato infatti viene trattato chimicamente per essere trasformato in biocarburante, lubrificante vegetale o sapone.
Dato l’utilizzo massiccio che viene fatto in Italia di questo ingrediente, nella maggior parte delle città viene ormai effettuata una speciale raccolta differenziata proprio per questo alimento.
Se nella vostra città non viene effettuata una raccolta periodica dell’olio per friggere non preoccupatevi: basta recarsi all’isola ecologica più vicina e li troverete gli appositi bidoni.
Dopo la frittura quindi fate raffreddare l’olio e riponetelo in un contenitore chiuso, come una bottiglia vuota, così da smaltirlo più facilmente.
si può anche cuocere la carne tipo la cotoletta, mozzarella in carrozza?
si è possibile cuocere questi alimenti.
Perché la vasca interna e’ antiaderente? (Questa si puo’ graffiare e non la ritengo igienica)Non sarebbe stata meglio in alluminio o acciaio.?
Grazie
solitamente viene utilizzato questo materiale perché è un miglior conduttore di calore e perché garantisce che nessun residuo si attacchi alle pareti della vasca interna.
io cerco uana friggitrice di ultima generazione ma per un nucle di 1 -3 persone
date le tue esigenze ti consigliamo di dare un’occhiata alla recensione della De’Longhi Rotofry F38436 che potrebbe essere il modello adatto a te
Salve, cosa succede se si usa più olio di quello consigliato ? per es. 3 litri invece dei 2 o 2,5 consigliati.
Grazie.
Le quantità di olio sono indicate in base alla capienza della friggitrice: aggiungere troppo olio potrebbe portare ad una sua fuoriuscita durante la cottura.
Si può cuocere col coperchio aperto?
Nei modelli dotati di coperchio è consigliabile cuocere con coperchio chiuso così da mantenere la temperatura interna costante.
Salve, si possono usare anche in modo statico le friggitrici con cestello ruotante? Grazie!
Dipende dal singolo modello.