Il forno per pizza a legna
La pizza è un piatto che tutti amano e che può essere preparato con decine di ingredienti e impasti diversi. Ma quale che sia la ricetta utilizzata, non c’è niente di meglio del gusto di una pizza cotta nel forno a legna. Questo metodo di cottura permette infatti di ottenere in pochissimo tempo un bordo croccante e un sapore imbattibile, cosa che con altri forni casalinghi come quello elettrico o da incasso non sarebbe possibile. La cottura a legna non è però una prerogativa dei forni da pizzeria, infatti negli ultimi anni, complice la riscoperta della pizza fatta in casa, l’offerta di forni a legna destinati a un pubblico amatoriale è aumentata in maniera esponenziale.
Si tratta di forni portatili la cui struttura compatta permette di utilizzarli anche se non si dispone di un ampio giardino o terrazzo: basterà infatti avere un balcone o andare in campeggio per poter organizzare una cena a base di pizza con amici o familiari, ottenendo risultati molto simili a quelli di un forno professionale. A questi si uniscono i forni a legna da esterno prefabbricati di dimensioni più grandi e disponibili sul mercato già da diversi anni.
Se in vista della bella stagione siete alla ricerca di un forno a legna da esterno, in questa pagina condivideremo con voi gli aspetti a cui fare più attenzione durante l’acquisto e vi aiuteremo a scegliere il modello più adatto alle vostre esigenze. Ci concentreremo sui modelli acquistabili nei negozi fisici o online, perché i forni da esterno in muratura devono essere progettati e costruiti appositamente. Se in generale volete saperne dei più sui forni per pizza da esterno e scoprire anche i vantaggi dei modelli a gas, vi invitiamo a consultare la nostra guida all’acquisto dedicata all’argomento.
Perché acquistare un forno per pizza a legna
I puristi della pizza sostengono che l’unico modo per cuocerla sia nel forno alimentato a legna, perché questo crea le condizioni ottimali per preparare una pizza a regola d’arte. Innanzitutto, il forno a legna permette di raggiungere le temperature elevatissime (fino a 500 °C) di cui la pizza ha bisogno per cuocere in maniera rapida e uniforme: la vicinanza della legna alla pizza, assieme alla speciale forma a cupola o a mezza botte del forno, fanno sì che il calore si diffonda sia nella camera di cottura che sulla base del forno, circondando rapidamente la pizza e cuocendola in ogni punto.
Inoltre, la legna e la brace creano un ambiente di cottura ideale perché rilasciano umidità all’interno del vano di cottura, evitando così di seccare o bruciare la pizza. Grazie a questa serie di caratteristiche, bastano 60 secondi per cuocere una pizza di dimensioni standard, rispettando così le tempistiche della tipica pizza napoletana, che deve avere un impasto morbido al centro e un cornicione più bruciacchiato.
Per finire, le componenti aromatiche sprigionate dalla legna che arde vengono trasferite alla pizza rendendone il sapore più autentico.
A tutto questo si aggiunge una considerazione di carattere economico: qualsiasi tipo di combustibile si usi (pellet o bricchetti), cucinare con il forno a legna è più conveniente rispetto all’uso del gas o dell’elettricità.
Cottura
Come abbiamo appena detto, un forno per pizza a legna è in grado di offrire straordinari risultati di cottura. Vediamo più da vicino quali elementi permettono di raggiungere temperature così elevate e a cosa fare attenzione durante la nostra scelta.
Quando si cucina con una fiamma viva, il forno cuoce simultaneamente in tre modi: convezione, irraggiamento e conduzione. La convezione è il movimento di aria calda che si crea all’interno della camera di cottura, mentre la conduzione è il trasferimento del calore immagazzinato dalla base di cottura al cibo. Con l’irraggiamento, il calore diretto del fuoco viene fatto rimbalzare dalla cupola sul cibo: oltre a cuocere la pizza, “rifornisce” anche la base di cottura, restituendo il calore trasferito al cibo.
La distribuzione ottimale del calore è garantita da due fattori di primaria importanza: la forma della camera di cottura e i materiali con cui il forno è realizzato. Vediamo questi due aspetti nello specifico.
Forma
La forma migliore è sicuramente quella a cupola o a mezza botte, perché le linee curve permettono ai moti convettivi del calore di raggiungere ogni punto del forno. Anche il calore ceduto per irraggiamento si distribuisce ugualmente in ogni parte del forno e di conseguenza su tutti gli angoli della pizza. Per lo stesso motivo, anche la base di cottura dovrebbe avere idealmente una forma rotonda, ma la maggior parte dei modelli in commercio presenta una base quadrata o rettangolare, a meno che non ci si orienti verso modelli semi-professionali.
Anche l’altezza del tetto influisce sulla distribuzione del calore, infatti se la cupola è troppo alta rispetto alla bocca del forno, la sommità avrà una temperatura inferiore e quindi disomogenea, invece se è troppo bassa il calore si disperderà all’apertura della porta.
Materiali
Per quanto riguarda i materiali, è risaputo che i mattoni abbiano la migliore ritenzione del calore, motivo per cui i forni professionali e semi-professionali hanno una struttura realizzata con questi elementi. Per ragioni di praticità, i forni casalinghi hanno materiali più leggeri che ci consentono di trasportarli più facilmente da un lato all’altro del giardino o terrazzo, o in alcuni casi di posizionarli persino sul tavolo.
Nella maggior parte dei modelli che vedrete in commercio, la struttura è realizzata in acciaio inox, un materiale che ha un’eccellente capacità di riflettere il calore e raggiungere facilmente temperature molto elevate. La ritenzione del calore, come dicevamo, è inferiore rispetto a quella dei mattoni, il che vuol dire che, dopo aver aperto la porta del forno per estrarre una pizza, bisognerà aspettare un po’ di tempo prima che la temperatura raggiunga di nuovo il livello desiderato.
Oltre ad essere più leggero, l’acciaio ha anche tempi di riscaldamento minori rispetto al forno in mattoni, che a seconda delle dimensioni può avere bisogno anche di 60 minuti prima di raggiungere la temperatura ottimale per la cottura, contro i 15-20 minuti dei forni in acciaio. Oltre gli strati di acciaio inox, i migliori modelli avranno una calotta isolante in silicato di calcio.
La base in pietra refrattaria del forno per pizza è solitamente realizzata in cordierite e più raramente in argilla. La cordierite è un minerale che trattiene e trasmette ottimamente il calore, e in più assorbe l’umidità in eccesso dalla base della pizza. Nella scelta del vostro forno, assicuratevi che lo spessore della pietra refrattaria sia di almeno 1 cm e possibilmente che la pietra sia estraibile, per una più facile pulizia.
Struttura
Dopo aver fatto una panoramica degli aspetti che influiscono sulla cottura nel forno a legna, andiamo ad esaminare un fattore determinante nella scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze, cioè la struttura, un aspetto che si riflette sull’ingombro del forno e in definitiva sulla sua praticità. I forni a legna domestici si suddividono in due tipologie: quelli portatili e quelli in piedi. Vediamoli nel dettaglio.
Forni a legna portatili
I modelli portatili sono stati introdotti solo pochi anni fa, quando Ooni, il marchio ora leader nel settore, ha lanciato il primo forno per pizza portatile. In pochissimo tempo questo prodotto è diventato così popolare che Ooni e i successivi competitor hanno ripetutamente esaurito le loro scorte.
Per la prima volta, con questi modelli è stato possibile preparare la pizza in casa e cuocerla alle stesse temperature e con la stessa rapidità dei forni a legna professionali. Il tutto stando tranquillamente seduti in terrazzo o persino sul balcone, dal momento che si tratta di forni estremamente compatti. Nella maggior parte dei casi permettono infatti di cucinare una sola pizza per volta, dal diametro di circa 30 cm, ma data la rapidità con cui arrivano a superare i 400 °C non ci vorrà troppo tempo per servire un intero gruppo di persone.
Un altro grande vantaggio dei modelli portatili, o perlomeno dei migliori modelli, sta nella possibilità di ripiegare le gambe di supporto e di smontare il comignolo in due parti. Questa caratteristica, unita alle dimensioni e al peso (10-15 kg) limitati, permettono di riporre il forno in un garage o un ripostiglio dopo l’uso per non esporlo eccessivamente alle intemperie. La grande trasportabilità dei forni portatili li rende inoltre un oggetto molto utile per chi ama andare in campeggio o viaggiare in camper.
In questi modelli il combustibile si inserisce in un piccolo vano posizionato sul retro del forno, così che la fiamma si troverà dietro alla pizza e questa cuocerà rapidamente mediante cottura diretta. Per una cottura più uniforme è consigliato ruotare la pizza almeno una volta utilizzando una pala.
In generale, i forni a legna portatili sono modelli pensati per un pubblico più giovane, con case di dimensioni ridotte e che ami viaggiare. Noi li consigliamo a chi cerca un forno da esterno da mettere sul balcone, ma anche a chi non intende farne un uso regolare.
Forni a legna in piedi
I forni in piedi sono quelli che più si avvicinano ai classici forni da esterno in muratura. Anche in questa categoria troviamo modelli abbastanza facili da trasportare, per via della struttura simile a quella dei barbecue: sono cioè montati su un carrello con ruote, che spesso presenta anche dei comodi ripiani laterali richiudibili su cui appoggiare piatti e condimenti, e un ripiano inferiore su cui conservare la legna.
La camera di cottura di questi modelli somiglia a quella dei forni portatili, perché la combustione avviene sul retro. Le dimensioni del piano di cottura sono però superiori e consentono spesso di preparare due pizze per volta.Esistono anche forni a cottura indiretta, cioè modelli in cui la camera di cottura è separata dalla camera di combustione in cui arde la legna, che si trova sotto. Questo metodo è meno indicato per la pizza napoletana, che ha bisogno della fiamma viva per cuocere in un minuto, ma ottimo per qualsiasi altro tipo di pizza e anche per cuocere altri tipi di pietanze.
In generale, i forni a legna in piedi sono l’alternativa migliore se si ha intenzione di cuocere più pizze contemporaneamente. La base di cottura in alcuni casi può raggiungere anche gli 80 cm di larghezza e alcuni modelli avranno persino delle griglie posizionate su più livelli, proprio come nei classici forni da incasso. Tutto questo ha però un prezzo, dal momento che bisognerà investire cifre superiori ai 1500 €.
Forni a legna prefabbricati
Una nota a parte va fatta sui forni a legna da esterno prefabbricati: più difficili da reperire in commercio, questi modelli sono realizzati in mattoni, in maniera non dissimile dai forni professionali. Hanno un’ampia superficie interna che può superare anche il metro di larghezza, ma anche un peso che supera tranquillamente il quintale. Essendo prefabbricati, non richiedono necessariamente dei lavori di progettazione, però dovranno essere posizionati su una base già esistente (possibilmente in muratura) che sia in grado di reggere il peso considerevole di questi modelli.
Alimentazione
Un aspetto essenziale da valutare dopo aver acquistato un forno per pizza a legna è il tipo di combustibile che si dovrà utilizzare. Se i forni portatili, per via delle loro dimensioni, possono essere usati solo con pellet o trucioli, quelli più grandi consentiranno l’uso di tronchetti di dimensioni superiori. Si tratta in entrambi i casi di prodotti che possono essere acquistati in confezioni da 10 kg e oltre. Per avere un’idea di quanto combustile vi servirà per far funzionare il vostro forno, calcolate circa 300 g di pellet per pizza.
Ricordate anche che per accendere la legna dovrete munirvi di un accendifuoco, ovvero una piccola paglietta fatta di trucioli di legno naturale. Anche gli accendifuoco sono venduti in confezioni che contengono decine di unità.
Tipo di legna
Sia che acquistiate pellet o tronchetti, è importante sapere quale sia la legna migliore per i forni per pizza. Come abbiamo detto già più volte, il forno deve poter raggiungere temperature altissime e solo il legno duro è in grado di fornire il tipo di calore necessario per cuocere una pizza alla perfezione. I legni duri sono infatti molto più densi dei legni teneri, il che significa che emettono più calore per la stessa quantità di legno.
Per tutta questa serie di motivi, il legno che più si presta all’utilizzo in un forno per pizza è il faggio, che sprigiona una fiamma vivace e potente, seguito dalla quercia, che è ottima anche per creare la brace. Inoltre, non bisogna dimenticare che il legno influisce sul sapore della pizza, quindi è importante assicurarsi che sprigioni gli aromi giusti e che non rilasci note aspre e amare. Sono da evitare quindi i legni resinosi come il pino e l’abete.
Qualsiasi tipo di legno scegliate, l’importante è che si tratti di un prodotto destinato ad uso alimentare. Evitate Il legno laminato, il legno trattato o qualsiasi legno con tracce di vernice, colla o prodotti chimici. Non solo questi tipi di legno trattato bruciano in modo imprevedibile e spesso pericoloso, ma le particelle che rilasciano quando bruciano sono dannose. Se non siete sicuri della provenienza del legno, è meglio non rischiare di ingerire tossine potenzialmente dannose.
Altri combustibili
Per concludere, è opportuno precisare che alcuni forni a legna prevedono l’uso di un altro tipo di combustibile oltre alla legna. Alcuni modelli possono infatti funzionare anche con la carbonella, metodo che li rende ideali per preparare alimenti a cottura più lenta rispetto alla pizza; altri forni invece includono o prevedono l’aggiunta di un bruciatore a gas, elemento che velocizza le operazioni di riscaldamento e pulizia del forno. Se siete interessati all’acquisto di un forno ibrido, controllate attentamente i dati riportati dal produttore, ma preparatevi anche ad affrontare una spesa più ingente.