I forni da incasso possono facilmente accumulare sporcizia e unto a causa dei grassi e dei residui di cibo che si accumulano dopo ogni uso; se non puliti immediatamente, questi tendono a carbonizzarsi e a provocare sgradevoli odori di bruciato e incrostazioni. Pulire regolarmente il forno è perciò uno dei modi più semplici (e più importanti) per assicurarsi che esso rimanga sicuro da usare e sia sempre in ottimo stato.
In questa mini guida vi daremo alcuni consigli sulla pulizia del forno in tutte le sue parti (cavità, griglie e porte), ma daremo anche un’occhiata alla manutenzione dei cosiddetti forni “autopulenti”. Qualsiasi tipo di forno abbiate in casa, i passaggi da seguire rimangono in linea di massima gli stessi:
- Rimuovere i ripiani (griglia e supporti laterali);
- Eliminare i residui di cibo più evidenti;
- Pulire il vano cottura;
- Pulire la porta;
- Lavare a mano griglie e supporti.
La frequenza con cui eseguire le operazioni di pulizia varia invece in base all’uso che fate del forno: da ogni mese a due volte l’anno a seconda di quanto spesso lo usiate e di cosa cucinate.
Pulizia del vano cottura
Quando si pulisce la cavità del forno si ha l’opzione di acquistare un prodotto sgrassante al supermercato oppure usare una soluzione fatta in casa. Per motivi ecologici e legati all’odore chimico e persistente dei prodotti da negozio noi preferiamo la seconda opzione, ma se volete risparmiare tempo e scegliete la prima, vi consigliamo di orientarvi verso un prodotto biodegradabile.
Iniziate realizzando una pasta detergente con mezza tazza di bicarbonato di sodio e tre cucchiai d’acqua in una ciotola. Distribuitela sulle pareti del forno aiutandovi con una spugnetta o un pennello per ottenere un rivestimento uniforme. Se avete un forno a gas fate attenzione a non far colare la miscela all’interno dei buchi da cui fuoriesce la fiamma.
La resistenza può essere pulita nella stessa fase e con la stessa miscela, ma se il vostro forno ha la resistenza rimovibile vi suggeriamo di lavarla a parte per ottenere un risultato migliore. In ogni caso, è preferibile staccare la corrente del forno durante la pulizia.
Lasciate riposare la pasta per 12 ore o per tutta la notte, dopodiché rimuovetela con un tovagliolo di carta, una spugna o un panno pulito. Anche con questo metodo naturale è consigliabile indossare dei guanti durante questo passaggio per evitare di venire a contatto con la sporcizia del forno. Se dovessero rimanere dei residui di sporco, utilizzate una buona spugna o un raschietto e un po’ di olio di gomito per rimuoverli. Per finire, ripassate tutte le superfici con un panno imbevuto d’acqua o, meglio ancora, spruzzate dell’aceto e ripassate il panno.
Pulizia dei ripiani
Dopo averle rimosse, queste parti vanno lavate in un lavandino di grandi dimensioni o nella vasca da bagno. Se le griglie e i supporti sono particolarmente incrostati, potete applicare la stessa pasta di bicarbonato che avete usato per la cavità e lasciarla agire. Tuttavia, essendo realizzati in acciaio inox, i ripiani possono essere puliti energicamente utilizzando una spugnetta metallica, perciò dovrebbe essere sufficiente immergerli per un paio d’ore in una soluzione di acqua calda e detergente per piatti, e poi strofinare le incrostazioni.
Pulizia della porta
La porta in vetro del forno richiede un approccio più delicato rispetto ai ripiani, poiché il vetro è più soggetto a graffi. Ciò significa evitare prodotti abrasivi e utilizzare una tecnica di sfregamento meno aggressiva. Spalmate la vostra pasta di bicarbonato sul vetro e lasciatela riposare per 20 o più minuti. Successivamente, rimuovete delicatamente la pasta con un panno in microfibra, risciacquate accuratamente con acqua e lucidate a fondo per ottenere una brillantezza straordinaria.
Se il metodo sopra descritto non riesce a rimuovere tutte le incrostazioni, suggeriamo di eseguire un secondo ciclo di pulizia con una spugna più robusta. Tenete presente che il vostro forno ha probabilmente uno sportello a doppio vetro e le macchie potrebbero trovarsi tra i pannelli dello sportello: in questo caso, dovrete provare a smontare lo sportello seguendo le istruzioni del produttore. Così facendo, potrete approfittarne per rimuovere anche i residui di cibo che si fossero depositati tra la porta e il telaio servendovi di un aspirapolvere.
Pulizia dei forni autopulenti
I forni autopulenti possono essere di tre tipi:
- Catalitici: con speciali pareti che assorbono i residui di grasso e sporco oltre i 200 °C;
- Idrolitici o a vapore: sfruttano il vapore per ammorbidire lo sporco;
- Pirolitici: bruciano i residui di cibo con temperature da 400 a 500 °C.
Vediamo il tipo di pulizia da seguire per ciascuno, ricordandovi che, per risultati ottimali, i produttori consigliano in ogni caso di rimuovere lo sporco evidente dopo ogni utilizzo del forno.
Pulizia dei forni catalitici
Le superfici autopulenti dei forni catalitici combattono l’accumulo di cibo durante ogni ciclo di cottura, ma se questo non dovesse bastare si rende necessario riscaldare il forno per circa un’ora alla massima temperatura ogni mese circa. Al termine di questo ciclo è sufficiente pulire i residui con acqua e sapone. Tenete però presente che spesso non tutte le pareti del forno sono autopulenti (consultate il manuale d’istruzioni), perciò dovrete pulire le altre pareti e le parti rimovibili seguendo i consigli che vi abbiamo dato in precedenza.
Tra i forni catalitici più popolari c’è sicuramente il Bosch Serie 4 HBA534BS0, caratterizzato anche da una temperatura massima di 275 °C e dalla cottura uniforme su tre livelli.
Pulizia dei forni a vapore
I forni idrolitici sfruttano l’erogazione di vapore sia per la cottura, sia per la pulizia. Dopo aver inserito dell’acqua nel recipiente posizionato sul fondo (nella quantità specificata dal produttore), dovrete selezionare il programma di pulizia automatica e lasciarlo in funzione per circa 30 minuti, dopodiché basterà strofinare le pareti con un panno umido quando il forno si sarà raffreddato. Anche in questo caso, la pulizia dei componenti rimovibili va effettuata a parte, mentre lo sporco più ostinato andrebbe rimosso con acqua e bicarbonato.
Amatissimo da chi ama fare pane e dolci in casa con l’aggiunta di vapore, l’Electrolux SteamBake Serie 300 EOD5H40X si avvale anche della funzione autopulente e della cottura su tre livelli.
Pulizia dei forni pirolitici
Il sistema di pulizia più semplice ed efficace è di gran lunga quello pirolitico, che è molto più aggressivo sui residui di cibo rispetto agli altri due. Eseguendo l’apposito programma, il forno viene riscaldato a temperature altissime e i depositi di cibo vengono trasformati in cenere, che va rimossa con un panno una volta che il forno si è raffreddato. Quando la funzione pirolitica è attivata la porta del forno si blocca e può essere aperta solo quando il forno ha raggiunto una temperatura sicura.
Il lavaggio di griglie e supporti andrebbe comunque effettuato a parte, mentre prima di lanciare il ciclo di autopulizia si consiglia di rimuovere pezzi o briciole di cibo per evitare fumi e cattivi odori. La pulizia pirolitica richiede spesso alcune ore, tuttavia solitamente è possibile impostare il programma di pulizia in modo che venga eseguito in un momento successivo, quando è improbabile che si debba utilizzare il forno, ad esempio durante la notte.
Whirlpool AKZ9 6270 IX è dotato di pulizia pirolitica, ma disponibile a un prezzo sostanzialmente non eccessivo se consideriamo le 16 funzioni di cottura di cui è dotato e il fatto che adatti la modalità di cottura al tipo e al peso dell’alimento.