Prima di prendere in mano il vostro ferro da stiro e procedere con la stiratura vera e propria, è doveroso avere bene in mente quali sono i passaggi da seguire per ottenere una stiratura perfetta e per usare correttamente il proprio ferro da stiro senza rovinare i capi. Per maggiori informazioni ricordiamo che trovate tutte le info per la scelta del ferro più adatto alle vostre esigenze nella nostra guida ai ferri da stiro.
Come si usa il ferro da stiro?
Ecco un breve elenco dei passaggi necessari per stirare correttamente con il ferro da stiro, che andremo ad analizzare nel dettaglio nei prossimi paragrafi:
- Preparazione della postazione;
- Organizzazione dei capi;
- Scelta della temperatura in base al tessuto;
- Stiratura principale;
- Stiratura maniche;
- Stiratura orli.
1) Preparazione della postazione e del ferro
Prima di iniziare a stirare vi consigliamo di organizzare la postazione di lavoro: regolate l’asse (su cui va collocato il foglio di alluminio o il copriasse) in base alla vostra altezza, e tenete gli altri accessori a portata di mano. Nel frattempo, il ferro deve esser stato caricato d’acqua e acceso per arrivare alla temperatura più bassa, per iniziare con i tessuti la cui temperatura di stiratura è inferiore, per poi gradualmente aumentarla (si fa prima ad alzare la temperatura, che ad aspettare che il ferro si raffreddi).
2) Organizzazione dei capi
Il bucato andrebbe fatto già con i capi separati in base al tessuto e alla loro tipologia, ma questa è una situazione ideale che raramente si può verificare. Detto ciò, è facile immaginare che nella nostra cesta ci siano diversi indumenti, che vanno trattati con diverse temperature e metodi di stiratura particolari, per cui è necessaria la selezione in base alle loro caratteristiche.
Un sistema pratico potrebbe essere il seguente:
- Raggruppare la biancheria;
- Suddividere i capi in base al tessuto: a seconda del tipo di fibra c’è bisogno di una temperatura distinta;
- Mantenendo la suddivisione precedente, separare ulteriormente i capi in base alla loro tipologia: camicie, pantaloni, t-shirt ecc.
Aggiungiamo anche che un lavoro preciso richiede la piegatura dei panni ancora umidi, magari ponendo giacche e camicie direttamente su stampella: in questo modo troverete meno grinze e la stiratura sarà più veloce ed ordinata. Occupatevi di questa operazione mentre il ferro si scalda.
3) Scelta della temperatura
Il lavaggio altera i legami tra le catene di molecole che compongono una fibra tessile: la stiratura serve per riportare queste molecole in posizione, sottoponendo le fibre al calore emanato della piastra e al vapore che questa è in grado di erogare.
A che temperatura stirare?
Tessuto | Temperatura |
---|---|
Lino | Circa 200 °C |
Cotone | Circa 200 °C |
Lana | Circa 150 °C |
Poliestere | Circa 150 °C |
Seta | Circa 150 °C |
Velluto | Meno di 150 °C |
Acetato | Meno di 150 °C |
Acrilico | Meno di 150 °C |
Lycra/Spandex | Meno di 150 °C |
Nylon | Meno di 150 °C |
Per svolgere le operazioni di stiratura nel miglior modo possibile senza danneggiare i capi, è necessario sapere che ogni tipo di tessuto necessita di una determinata quantità di calore. Potete vedere qual è la temperatura necessaria per stirare in maniera efficace e sicura ciascuno dei tipi di tessuto più utilizzati e diffusi nella tabella qui sopra.
Accorgimenti per tessuti particolari
Per quanto riguarda il rapporto tra tessuto e calore, ricordiamo anche che ogni capo ha un’etichetta che indica, tra le altre cose, qual è la giusta temperatura da impostare sul ferro da stiro (solitamente ci sono dei pallini che si riferiscono alla temperatura bassa, media o alta).
Se siete nuovi alla stiratura forse vi sorprenderà il fatto che ci sono tecniche particolari da applicare in base al tipo di tessuto per stirarlo nel modo più efficace possibile, senza rischiare di bruciarlo o rovinarlo.
Facciamo qui un esempio: la stiratura di un capo di seta, oltre a richiedere una regolazione della temperatura intorno ai 150 °C, è meglio effettuarla quando l’indumento è ancora umido, perché spruzzare acqua sul tessuto e stirare subito dopo potrebbe macchiarlo, e per evitare l’effetto lucido è consigliabile stendere un panno sull’asse da stiro.
Facciamo un altro esempio: per stirare un capo in velluto, che richiede la stessa temperatura del ferro rispetto alla seta, è bene evitare il contatto diretto della piastra con il tessuto, utilizzando soltanto il vapore emesso dai fori; oltre a questo, molti consigliano di rovesciare il capo, sia durante il lavaggio che per la stiratura.
Dunque seta e velluto, pur necessitando della stessa temperatura, richiedono modalità di stiratura diverse tra loro.
Ferri a temperatura fissa
Alcuni marchi hanno recentemente sviluppato nuove tecnologie che permettono di saltare le operazioni preliminari che abbiamo visto precedentemente, utilizzando nel corso di una sessione di stiratura un’unica temperatura, considerata ottimale per ogni tipo di tessuto.
Questi sono i vantaggi:
- Si guadagna tempo, non dovendo dividere i capi prima della stiratura;
- Il rischio di danneggiare il capo a causa di eccessivo calore è inferiore;
- La piastra non sgocciola, perché la temperatura fissa è ottimale e non troppo bassa.
Questi sono invece gli svantaggi:
- La temperatura fissa è relativamente bassa e quindi serviranno più passate;
- Si farà un uso maggiore del vapore, per aiutare il ferro a distendere le fibre.
Insomma questi nuovi ferri da stiro sono pensati soprattutto per venire incontro alle esigenze di chi ha molti capi da stirare e poco tempo per farlo, e per chi ha poca esperienza e non vuole correre il rischio di danneggiare i suoi capi.
4) Stiratura
Vediamo meglio come svolgere le operazioni di stiratura vera e propria.
In generale, vi consigliamo di seguire queste semplici regole per facilitare il lavoro:
- Fare un breve passaggio, meglio se in una zona nascosta, per vedere come risponde il tessuto al contatto col ferro;
- Iniziare a stirare partendo da cuciture e pieghe, proseguendo verso la zona piana;
- Per le pieghe difficili spruzzare acqua o appretto e utilizzare vapore;
- Il ferro deve essere sempre tenuto in movimento;
- In generale è sempre meglio stirare dritto e rovescio, ma ci sono dei tessuti in particolare, come per esempio il cotone, per cui questa regola non vale;
- I capi delicati (es: lana) è meglio stirarli al rovescio;
- Piegare subito la biancheria e collocare in gruccia giacche e camicie, che possono essere trattate a vapore direttamente sulla stampella.
Stiratura delle maniche
Abbiamo detto che prima di iniziare il lavoro sarebbe molto utile procurarsi uno stiramaniche, che rende tutto più semplice: basterà infatti slacciare il polsino e introdurlo nello stiramaniche. Nel caso in cui non abbiate questo accessorio, che comunque consigliamo, potrete inserire un asciugamano arrotolato nel polsino e procedere con la stiratura.
Stiratura di bottoni, colletti, polsini e orli
In questo caso ci sono diversi trucchi che possono aiutare: ad esempio porre un foglio di carta velina tra ferro e tessuto è utile per migliorare la stiratura degli orli, in questo caso consigliamo passate quanto più rapide possibili sulla zona interessata.
Per quanto riguarda il lavoro di precisione, come quello su colletti, polsini e bottoni (soprattutto se in plastica, meglio evitare il contatto diretto con il ferro caldo), può giocare un ruolo determinante la forma della piastra: ideale in questo caso sarebbe avere una punta ricca di fori e penetrante.
Accessori che facilitano la stiratura e accorgimenti
Oltre ai particolari trucchetti che in ogni famiglia si tramandano di generazione in generazione, è bene sapere che alcuni oggetti sono determinanti per ottenere una buona stiratura, per cui vi consigliamo di munirvi di questi oggetti prima di iniziare:
- Asse da stiro regolabile;
- Stiramaniche;
- Uno spray appretto o uno spruzzino pieno d’acqua;
- Un foglio in alluminio o un copriasse.