Imetec RapidVapor in breve
Voto finale: 7.7
La nostra recensione
Questa recensione è dedicata al generatore di vapore Imetec RapidVapor, uno dei nuovi sistemi stiranti di casa Imetec che presenta diverse caratteristiche interessanti. Per identificare meglio le sue peculiarità e il pubblico a cui è consigliato lo confronteremo con un altro sistema stirante Imetec: Imetec IntelliVapor, che abbiamo avuto anche l’occasione di testare direttamente nei nostri uffici.
Per saperne di più su cosa valutare in un ferro con generatore di vapore e sulle differenze rispetto ai tradizionali ferri con caldaia vi invitiamo a leggere la nostra guida all’acquisto del ferro da stiro con caldaia.
Come scegliere il ferro da stiro con caldaia
Vapore: voto 8,3
Iniziamo col dire che entrambi i ferri che stiamo esaminando sono generatori di vapore: si tratta di sistemi stiranti con un ampio serbatoio, senza caldaia integrata, ma con un circuito che scalda l’acqua “a richiesta”. Si tratta secondo noi della tipologia più pratica, perché prevede la possibilità di rabboccare in continuo il serbatoio: non è necessario far raffreddare il ferro prima di aggiungere acqua, ma si può riempire il serbatoio durante la sessione di stiratura.
La pressione della pompa si attesta sui 5 bar, un valore medio che consente di ottenere risultati soddisfacenti; nell’IntelliVapor il valore relativo alla pressione non viene invece specificato.Non vengono invece specificati i valori relativi all’erogazione continua del vapore, ovvero la quantità di vapore che viene erogata dal ferro durante la stiratura; anche a proposito dell’IntelliVapor non troviamo riferimenti rispetto a questo valore. La temperatura può comunque essere regolata tramite una ghiera sotto il manico del ferro: su di essa si trovano le indicazioni per adattarla ai tessuti che si stanno stirando.Ultima osservazione rispetto al vapore: l’intensità del colpo di vapore. Questo raggiunge i 240 g/min, mentre quello dell’Imetec IntelliVapor è da 260 g/min. Entrambi i valori possono essere considerati medio-bassi se consideriamo che sul mercato esistono generatori di vapore con un colpo di vapore superiore ai 500 g/min; specifichiamo però che in quei casi si tratta di prodotti che appartengono a una fascia di prezzo alta, mentre i due ferri Imetec che stiamo comparando in questa recensione sono modelli di fascia media.Un aspetto interessante del ferro RapidVapor rispetto all’IntelliVapor è la presenza della funzione di vapore verticale.
Acqua: voto 7,8
Per quanto riguarda la gestione dell’acqua, uno dei punti di forza di questo ferro è la presenza di un serbatoio estraibile di piccole dimensioni, da 1,2 l, che consente di rendere tutta la struttura più compatta.
La differenza di capienza del serbatoio con l’IntelliVapor è abbastanza netta, perché quest’ultimo è da ben 2 l. Entrambi i serbatoi sono incastrati nella base e possono essere rabboccati continuamente, ma quello dell’IntelliVapor non è estraibile; chi deve effettuare lunghe sessioni di stiratura con l’Imetec RapidVapor potrebbe quindi trovare il serbatoio un po’ troppo piccolo, per questo consigliamo l’acquisto di questo modello soprattutto a chi effettui sessioni medio-brevi. Il rabbocco continuo comunque consente di ovviare facilmente alle dimensioni ridotte del serbatoio anche in caso di lunghe sessioni.Per quanto riguarda il tipo di acqua utilizzabile e il sistema anticalcare in dotazione, nel RapidVapor troviamo la tecnologia Calc clean, che consiste in un sistema di pulizia automatizzata del ferro dal calcare: la necessità di avviare il processo di pulizia viene segnalata da un avviso sonoro. Viene specificato nel libretto di istruzioni che il ferro è compatibile con acqua di rubinetto con una durezza non superiore a 18 °F: se siete consapevoli di avere un’acqua dalla durezza maggiore potete acquistare acqua demineralizzata. A proposito di calcare, segnaliamo che nell’IntelliVapor è presente un sistema anticalcare più avanzato, che comprende anche la possibilità di utilizzare filtri anticalcare e un programma per impostare la durata dei filtri in base alla durezza dell’acqua.Potenza e consumi: voto 7,5
Per quanto riguarda la potenza, l’assorbimento dell’Imetec RapidVapor corrisponde a 2.400 W, mentre quello dell’Imetec IntelliVapor è leggermente inferiore: 2.300 W. In quest’ultimo modello troviamo due modalità di stiratura, una automatica e una a massima potenza, mentre nel RapidVapor è disponibile una sola modalità di stiratura, anche se, come abbiamo visto, intensità della temperatura e del vapore possono essere regolate manualmente tramite una ghiera in base al tessuto. Variando l’intensità del vapore e del calore varia anche la potenza assorbita.
Non è presente nemmeno una modalità o una funzione “risparmio energetico” (non disponibile nemmeno nell’IntelliVapor), anche se, come si può facilmente intuire, più bassa è la temperatura impostata, minore è il consumo.Piastra: voto 7
Passiamo infine a osservare le caratteristiche della piastra. Si tratta di una piastra che presenta pochi fori, distribuiti uniformemente lungo i lati, e con una normale punta triangolare (quindi non di precisione).
Nell’IntelliVapor troviamo invece una punta leggermente più assottigliata e un numero di fori maggiore, anche se la distribuzione è sempre concentrata sui lati della piastra e sulla punta; una differenza rispetto ai fori è che nell’IntelliVapor sono presenti anche alla base della piastra, mentre nel RapidVapor no. Per quanto riguarda i materiali, entrambe le piastre sono realizzate in alluminio rivestito da ceramica: nel RapidVapor viene utilizzato un materiale chiamato Fluid Ceramic, che aiuta la scorrevolezza della piastra su tutti i tipi di tessuto, mentre nell’IntelliVapor un materiale chiamato Ceramic Diamond, che facilita invece la diffusione del calore sul tessuto a temperature più basse. Rimandiamo alla nostra prova pratica per le nostre considerazioni su scorrevolezza e la stiratura dei punti più difficili (ad esempio il colletto di una camicia).La nostra prova
Abbiamo avuto l’opportunità di testare il ferro da stiro Imetec RapidVapor: lo abbiamo messo alla prova con due tessuti diversi, cotone (classica T-shirt) e lino (camicia molto stropicciata). Ecco quello che abbiamo potuto constatare con il nostro test.
Comandi e funzioni
L’accensione e il riempimento del ferro sono molto semplici: il serbatoio può essere facilmente estratto e si può riempire con una bottiglietta o direttamente sotto il getto del lavandino fino all’indicazione di livello massimo. Per quanto riguarda l’accensione, non è presente alcun pulsante: bisogna semplicemente inserire la presa e aspettare l’emissione di un breve segnale acustico, che segnala che il ferro è acceso.
Dopo circa un minuto si accende la spia blu sul davanti del ferro, che è a questo punto pronto all’uso. Non ci sono funzioni particolari, ma si può regolare la temperatura tramite la ghiera posizionata sul ferro; le indicazioni sull’intensità sono abbastanza chiare e permettono di capire facilmente quale temperatura sia più adatta al tessuto che si sta stirando. Noi abbiamo utilizzato l’impostazione “Cotton” per la maglietta di cotone e l’impostazione “Linen” (la più alta) per la camicia di lino.Praticità
La praticità di questo ferro è elevata: i punti forti sono sicuramente la rapidità nel riscaldarsi (circa un minuto), la possibilità di rabboccare continuamente il serbatoio e la compattezza della base, che essendo anche leggera (circa 2,3 kg compreso il ferro) può essere agevolmente posizionata sull’asse e sulla piastra portaferro. Attenzione però, perché tanta leggerezza comporta anche che la base si possa spostare facilmente o cadere.
Il cavo vapore ha una lunghezza nella media di 1,9 m e consente una buona libertà di movimento; anche la chiamata del vapore avviene in modo abbastanza semplice: per l’erogazione continua (consigliata solo per i livelli di temperatura Linen e Cotton) è sufficiente tenere premuto il grilletto sotto il manico, mentre per l’attivazione del colpo di vapore bisogna premerlo due volte rapidamente. Segnaliamo che la prima erogazione può richiedere un po’ di tempo prima che il vapore cominci ad arrivare: questo è normale e non si ripete durante il resto della stiratura.Stiratura
Le operazioni di stiratura sono risultate pienamente soddisfacenti sia con il cotone, sia con il lino. I tempi per il riscaldamento del ferro e per l’erogazione del vapore sono effettivamente quelli indicati dalla casa produttrice e sono molto rapidi, il colpo di vapore permette di appianare bene le pieghe più difficili e non abbiamo riscontrato perdite di acqua sui tessuti durante la stiratura.
Il cotone è stato stirato in modo davvero agevole con una sola passata, mentre per ottenere un risultato pienamente soddisfacente con il lino abbiamo dovuto passare due volte il ferro, specialmente in alcuni punti come colletto e bottoni. Nelle parti più strette della camicia infatti si sente un po’ la mancanza di una punta di precisione che permetterebbe una più agevole penetrazione della piastra.Sicurezza
Non c’è un sistema di ancoraggio del ferro sulla piastra e nemmeno la funzione di spegnimento automatico; come abbiamo visto, manca anche un vero e proprio pulsante che regoli accensione e spegnimento. Questo è secondo noi un punto debole, perché bisogna ricordare sempre di staccare la spina del ferro non appena si finisca la sessione di stiratura. Allo stesso tempo, data l’assenza di un sistema di bloccaggio, bisogna fare attenzione ai movimenti che si effettuano durante la sessione quando il ferro è poggiato sulla base per evitare pericolosi incidenti.
Voto finale: 7.7
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