Imetec Intellivapor in breve
Prese in considerazione tutte le caratteristiche dell’Imetec Intellivapor, nonché la nostra esperienza diretta con questo ferro generatore di vapore, assegniamo una valutazione complessiva di 7,9 punti su 10.
Gli aspetti migliori di questo ferro da stiro sono senza dubbio la grande semplicità dell’utilizzo (ci sono solo due livelli di temperatura) e l’ottimo sistema anticalcare a cartucce, che permette l’uso di acqua del rubinetto nel serbatoio. È soddisfacente, sebbene non particolarmente potente, anche l’erogazione di vapore, mentre la piastra è leggera ed incisiva sui dettagli più complicati da stirare.
Possiamo consigliare l’Imetec Intellivapor a chi necessiti di un ferro per grandi volumi di bucato, versatile e che richieda zero pensieri per l’utilizzo.
Voto finale: 7.9
La nostra recensione
Vapore: voto 8,1
L’aspetto di primaria importanza in qualunque ferro da stiro è l’erogazione del vapore: quanto più questa è potente, tanto più la piastra è efficace contro le pieghe.
Le informazioni che abbiamo a disposizione a questo proposito sono, nel caso dell’Imetec Intellivapor, piuttosto limitate. Non sappiamo, ad esempio, quale sia il valore della pressione con cui il vapore viene inviato alla piastra dalla pompa posta nella base, e non sappiamo quale sia la potenza di erogazione del vapore a chiamata.
L’unica informazione che abbiamo a disposizione è quella sul colpo di vapore (attivabile con tre rapide pressioni del grilletto): la potenza è buona, si parla di 260 g/min, ma ricordiamo che i migliori ferri a caldaia superano anche i 300 g/min.
Come ultima nota a proposito di vapore specifichiamo che l’intensità dell’erogazione non è regolabile, è solo possibile chiamare a piacimento il vapore (il ferro stira altrimenti a secco) e usare il colpo vapore quando necessario.
Acqua: voto 9,3
Per tutti i ferri da stiro la gestione dell’acqua è un aspetto critico, sia nel garantire una lunga autonomia di stiratura, sia nel contrastare l’accumulo di calcare.
Nel caso dell’Imetec Intellivapor è proprio questo l’aspetto migliore del ferro. Diciamo subito che la capacità del serbatoio (2 l) è molto generosa e garantisce una stiratura prolungata prima di aver bisogno del rabbocco. Quest’ultimo è sempre possibile attraverso lo sportellino anteriore, non c’è quindi bisogno di grandi pause tra un “pieno” e l’altro.
Il sistema a cartucce permette l’utilizzo di acqua del rubinetto nel serbatoio, ma il manuale di istruzioni specifica che in caso di acque dure (grado di durezza compreso tra 18 e 30 °f) è necessario diluire l’acqua del rubinetto con acqua demineralizzata, mentre le acque molto dure (sopra i 30 °f) non possono essere utilizzate e va loro preferita l’acqua demineralizzata apposita per ferri da stiro acquistabile al supermercato.Inoltre, è possibile adeguare l’accensione della spia di cambio filtro alla durezza dell’acqua: l’impostazione di fabbrica è quella per acque medie (9-18 °f), ma è possibile selezionare l’impostazione per acque dolci (sotto gli 8 °f) che permette di allungare il periodo di tempo tra un cambio filtro e l’altro.
Potenza e consumi: voto 7,2
È sempre opportuno considerare anche gli aspetti relativi ai consumi energetici di un ferro da stiro, non solo per una questione di consapevolezza ambientale ed economica, ma anche per meglio valutare le prestazioni di stiratura. Dalla potenza di un ferro da stiro dipendono infatti sia le temperature massime che questo può raggiungere, sia il tempo necessario ad ottenerle.
L’Imetec Intellivapor è decisamente potente, il suo assorbimento massimo è infatti di 2300 W: in termini di tempo di preparazione alla stiratura, questo si traduce in 38 secondi lasciando il ferro in modalità automatica ed in 44 secondi passando alla potenza massima (non sono disponibili altre impostazioni di temperatura). Anche se manca una vera e propria funzione “Eco” osserviamo che la modalità automatica assorbe 1900 W e consente quindi di risparmiare rispetto all’uso della massima temperatura.Ma in che cosa consiste esattamente la modalità automatica? Si tratta semplicemente di una temperatura fissa, inferiore a quella massima possibile, ed una potenza di erogazione del vapore identificata da Imetec come l’ideale per la stiratura della stragrande maggioranza dei capi e delle pieghe. Non è dunque necessario né preoccuparsi di cambiare la temperatura del ferro in base ai tessuti da stirare, né ordinare preventivamente i capi in ordine di temperatura crescente. È sufficiente tenere per ultimi quelli più stropicciati e/o più rigidi (come il jeans, ad esempio) per stirarli alla massima temperatura.Piastra: voto 7
Anche se ne parliamo per ultima, la piastra di un ferro da stiro non è certamente un elemento di secondaria importanza, anzi, essendo a contatto con i nostri capi merita grande attenzione.
La piastra dell’Imetec Intellivapor è realizzata in alluminio, un metallo molto leggero e al contempo resistente, rivestito in questo caso in ceramica. La ceramica ha il doppio effetto di aumentare la scorrevolezza della piastra sui capi e di favorire una distribuzione omogenea del calore lungo tutta la superficie per un migliore effetto finale, soprattutto nella stiratura dei dettagli più piccoli.Proprio per facilitare quest’ultima attività la piastra presenta una punta leggermente assottigliata, grazie alla quale risulta più agevole stirare ad esempio tra i bottoni di una camicia.
Infine parliamo della quantità e distribuzione dei fori della piastra: l’Imetec Intellivapor ha un numero esiguo di fori concentrati sulla punta della piastra, una scelta progettuale che privilegia l’incisività della stiratura sui dettagli più ardui da stirare, ma penalizza leggermente lo scorrimento generale della piastra sulle ampie superfici.
Struttura
All’acquisto di un nuovo ferro da stiro con caldaia, o per meglio dire in questo caso con generatore di vapore, si tende a trascurare tutta una serie di aspetti strutturali ritenuti ingiustamente di secondo piano, ma che hanno al contrario un impatto diretto sull’esperienza di stiratura.
L’Imetec Intellivapor, a questo proposito, presenta sia caratteristiche di buon pregio, sia altre meno entusiasmanti. La base di appoggio del ferro, ad esempio, è inclinata e dotata di supporti antiscivolo per la piastra: questo da un lato favorisce la massima comodità quando si appoggia e riprende il ferro, dall’altro mantiene la piastra al suo posto in relativa sicurezza. Manca, però, un sistema di blocco del ferro sulla sua base, molto importante quando l’apparecchio non è in uso e va magari spostato da una stanza all’altra della casa.Anche l’impugnatura del ferro è piuttosto comoda, ma non è rivestita in alcun materiale che favorisca l’assorbimento del sudore o la sicurezza della presa, un aspetto cui dovrà badare chi va facilmente soggetto alla sudorazione del palmo della mano. Il grilletto è comunque comodo da azionare con il dito indic e risulta morbido alla pressione così da non richiedere eccessiva forza per l’attivazione.Infine, il cavo vapore è discretamente lungo (165 cm) e consente una buona libertà di movimento anche qualora si debba posizionare la base ai piedi dell’asse da stiro; l’attacco del cavo al ferro è tiltante lungo l’asse longitudinale, una soluzione che favorisce una mobilità più agevole, sebbene leggermente meno funzionale rispetto ad un attacco pivotante a 360°.La nostra prova
Abbiamo potuto testare l’Imetec Intellivapor nei nostri studi, mettendolo alla prova con magliette di cotone molto stropicciate. Ecco quali sono state le nostre impressioni.
Comandi e funzioni
Andando con ordine, partiamo dalla preparazione alla stiratura: riempire il serbatoio dell’Imetec Intellivapor è molto semplice, basta usare una caraffa o una bottiglia (se ne avete una di plastica da 2 l avrete un pieno per ogni bottiglia). Per l’accensione c’è un apposito pulsante sul fianco della base, il ferro non si accende infatti in automatico al solo inserimento della spina. Come abbiamo detto, sono solo due le impostazioni di temperatura, mentre il vapore si “chiama” semplicemente premendo il grilletto: l’utilizzo è dunque semplicissimo, un fatto che farà molto piacere a chi meno ama stirare il bucato.
Praticità
Nonostante l’Imetec Intellivapor sia un ferro generatore di vapore, dunque con il serbatoio separato dalla piastra, il peso del ferro da solo non è molto diverso da quello di un normale ferro da stiro con serbatoio integrato: si parla di 1,12 kg. Sono le stesse di un ferro tradizionale anche la foggia e le dimensioni dell’elemento stirante. Se da un lato questo consente di passare dall’uno all’altro tipo di ferro con la massima naturalezza, dall’altro è pur vero che un ferro a caldaia separata si usa in generale molto più a lungo rispetto a un ferro tradizionale, pertanto sarebbe preferibile che l’elemento piastra rimanga il più leggero possibile per non stancare troppo il braccio.
Al di là di questo, abbiamo effettuato le nostre prove tenendo la base del ferro appoggiata ai piedi della nostra asse da stiro, soluzione più pratica, più sicura e meno ingombrante rispetto a tenere la base poggiata sulla piastra portaferro (che è comunque possibile con la maggior parte delle assi da stiro). Abbiamo stirato comodamente e senza impedimenti grazie alla buona lunghezza del cavo vapore, e abbiamo trovato molto intuitivo il sistema di chiamata del vapore e del colpo di vapore. A proposito di chiamata, per l’erogazione continua è necessario tenere premuto il grilletto: questo certamente non è necessario sui capi più leggeri, ma in caso di bucato “difficile” potrebbe alla lunga dare fastidio.Stiratura
Al primo azionamento dell’Imetec Intellivapor è necessario un po’ di tempo prima che la pompa carichi effettivamente il vapore e lo invii al ferro: non vi scoraggiate ed insistete con la chiamata finché questo non arriva. Abbiamo effettuato prove di stiratura sia in modalità automatica (“Intelli”), sia alla massima temperatura (“Max”). In entrambi i casi abbiamo ottenuto risultati pienamente soddisfacenti, in particolare la modalità “Max” è risultata molto efficace anche con una sola passata del ferro a secco (cioè senza vapore). La potenza di erogazione è sensibilmente inferiore in modalità “Intelli“, ma sulle nostre magliette di cotone questa differenza non si è tradotta in una minore efficacia sulle pieghe. Discorso certamente diverso, però, su tessuti più spessi e rigidi.
Sicurezza
Come abbiamo già potuto osservare, la base-serbatoio è del tutto priva di un sistema di bloccaggio della piastra, pertanto è necessaria molta attenzione ogni volta che si debba spostare l’apparecchio per evitare una caduta accidentale.
Ricordiamo che non è presente una funzione di autospegnimento dopo un periodo di mancato utilizzo, pertanto è necessario assicurarsi di aver spento il ferro dopo l’uso.
Voto finale: 7.9
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