Imetec Energy Vapor in breve

Imetec Energy Vapor è un ottimo ferro con generatore di vapore per chi abbia bucati molto voluminosi e l’esigenza specifica di stirare la gran parte dei panni a secco, anche ad alte temperature.
Anche se il colpo di vapore è infatti molto forte (400 g/min), Energy Vapor eroga vapore soltanto a chiamata. Ha due impostazioni di potenza del getto che, oltre a permettere di modulare i consumi, offrono la possibilità di gestire in modo personalizzato i diversi tessuti. In questo aiuta il selettore della temperatura arricchito proprio con indicazioni per stirare ogni capo alla temperatura giusta. Il serbatoio da 1,8 l si può rabboccare senza tempi d’attesa e, quando è giunto il momento di decalcificare il ferro, una spia promemoria si accende. La decalcificazione è veloce e non richiede l’aggiunta di additivi all’acqua.

Voto finale: 8.3

La nostra recensione

Nel campo della stiratura Imetec è un brand che si distingue per un’offerta di ferri da stiro e sistemi stiranti che puntano a coniugare prestazioni di buon livello e prezzi abbordabili.

Vista frontale della confezione dell'Energy Vapor.

Tra le più recenti proposte del marchio italiano c’è l’Energy Vapor di cui ci occupiamo in questa recensione, che rappresenta un passo in avanti rispetto ad altri modelli del brand da noi recensiti, come il Rapid Vapor e l’Intellivapor. Vediamo qui di seguito le sue caratteristiche.

Vapore: voto 8,2

Cominciamo parlando della produzione, potenza e gestione del vapore, indispensabile per la buona riuscita della stiratura soprattutto delle pieghe più profonde. Diciamo subito che l’Energy Vapor di Imetec non emette vapore in continuo, ma solamente a chiamata: questo incentiva la stiratura a secco e l’uso del vapore solo quando davvero necessario, il che si traduce in un dispendio energetico più contenuto.

L'Energy Vapor sospeso in aria con abbondante vapore che esce dalla piastra

Vero è che, in tutte le situazioni in cui il vapore continuo fosse necessario, può essere scomodo tenere premuto il grilletto per l’emissione del getto, dato che questo non si può bloccare in posizione. Nonostante questo, la potenza di emissione è davvero ottima grazie alla potente pompa da 6,5 bar: 400 g/min in modalità “Max”, un po’ meno usando la modalità “Eco”, con la quale i consumi energetici si riducono del 25% circa.

Un dettaglio dei dati stampigliati sul fianco della base dell'Energy Vapor: il colpo vapore da 400 g/min, la potenza assorbita di 2400 W, il tempo di preparazione di 60 secondi e la funzione di spegnimento automatico.

Proprio la presenza di queste due modalità è uno dei tratti distintivi di questo sistema stirante con generatore di vapore: insieme alla regolazione della temperatura, di cui parleremo più avanti, permettono di modulare con precisione prestazioni e consumi in base ai tessuti da stirare.

Acqua: voto 8,5

L’Energy Vapor è chiaramente un ferro da stiro votato alle lunghe sessioni di lavoro: non solo, come detto, incentiva un uso molto oculato del vapore, ma può anche contare su un’abbondante scorta d’acqua rabboccabile in qualunque momento.

Vista dall'alto del serbatoio mentre viene estratto dalla base. Sul fianco si legge bene la capienza massima di 1,8 l insieme alla tacca che indica il livello di riempimento massimo.

Il serbatoio estraibile ha infatti una capacità massima di 1,8 l, si sfila dalla base con un semplice clic e si riempie comodamente sotto il rubinetto. Il ferro si può usare con acqua di rubinetto la cui durezza non superi i 18 °f: se il vostro acquedotto fornisse acqua più dura dovrete o usare acqua oligominerale in bottiglia oppure mescolare l’acqua di rubinetto con acqua demineralizzata fino a ottenere una durezza adeguata.

Non delude nemmeno la gestione del calcare: il ferro è equipaggiato con una funzione di pulizia automatica che non richiede l’uso di additivi decalcificanti e ha una spia promemoria che si accende quando è il momento di effettuare questo processo. Tra preparazione ed esecuzione il tempo totale richiesto è di soli 3-4 minuti.

Potenza e consumi: voto 9,2

Imetec Energy Vapor è un sistema stirante decisamente potente: assorbe 2400 W in modalità “Max” e 2020 in modalità “Eco”.

Primo piano del display sul retro della base dell'Energy Vapor. Il ferro è acceso e in modalità "Eco", le rimanenti icone indicanti la modalità "Max" e la decalcificazione sono spente.

Per il riscaldamento e la preparazione all’uso sono necessari solo 60 secondi al massimo e durante la stiratura il passaggio dall’una all’altra impostazione di temperatura è decisamente rapido (ricordiamo che bisogna sempre partire dalla più bassa e andare a salire man mano che si stirano capi più robusti). Consigliamo di provare per prima proprio la modalità “Eco” e di ricorrere alla “Max” soltanto su capi molto resistenti, se particolarmente stropicciati: grazie al vapore potente non dovreste avere bisogno costante dell’erogazione massima.

Piastra: voto 7,2

La piastra dell’Energy Vapor è molto leggera e scorrevole grazie ai materiali che la costituiscono: una base in alluminio rivestita con uno strato in ceramica. Quest’ultimo è utile non soltanto per donare alla piastra un’eccezionale scorrevolezza e delicatezza sui tessuti, ma anche per distribuire il calore in maniera omogenea sulla superficie.

Primo piano della piastra dell'Energy Vapor. Si contano tre fori in punta e sei su ciascun lato. La metà inferiore della piastra è senza fori.

È invece molto basso il numero di fori di erogazione del vapore: se ne contano soltanto 15 distribuiti nella punta e ai lati della piastra. Il profilo della soletta è piuttosto affusolato, ma non c’è una punta di precisione vera e propria per stirare i dettagli più difficili, come colletti, polsini e file di bottoni.

La nostra prova

Abbiamo potuto provare l’Imetec Energy Vapor nei nostri studi: ecco che impressione ci ha fatto questo sistema stirante.

Comandi e funzioni

Gestire il ferro è molto intuitivo ancor prima di aver letto il libretto di istruzioni. Sul ferro vero e proprio ci sono solo il grilletto per la chiamata del vapore e la classica ghiera per la selezione della temperatura, arricchita con indicazioni non solo grafiche, ma anche testuali, per stirare ogni capo nel modo giusto.

Primo piano sulla ghiera per selezionare la temparatura. Si va da quella massima per i il lino a quella minima per i tessuti più delicati.

Sul retro della base c’è un piccolo display a LED con tre tasti e quattro simboli luminosi: c’è il tasto di accensione e spegnimento, quello per passare da modalità “Eco” a “Max” e quello per attivare la funzione di decalcificazione.

Praticità

Il ferro si fa notare per la sua leggerezza: pesa solo 970 g circa, il che, insieme alla soletta molto scorrevole, lo rende davvero agile da manovrare. Il tubo che lo collega alla base è lungo 160 cm circa, il che permette di stirare anche tenendo la base appoggiata sul pavimento, una scelta che raccomandiamo perché questa è molto leggera e può essere molto facile farla cadere dalla piastra poggiaferro integrata nelle assi da stiro.

Il ferro appoggiato su una pesa. Il display della pesa indica 976 g.

La ghiera di selezione della temperatura è molto sensibile e ruota al minimo tocco, per cui può capitare di cambiare involontariamente impostazione. Come già accennato, abbiamo trovato un po’ scomodo che non si possa bloccare il grilletto in posizione per avere il vapore continuo. La pressione prolungata, inoltre, può condurre all’emissione di acqua dai fori una volta esaurito il vapore generato dalla pompa.

Stiratura

Sulla stiratura vera e propria abbiamo ben poco da eccepire. La preparazione è davvero velocissima: basta riempire il serbatoio a ferro spento, accenderlo e attendere massimo 60 secondi che esso sia pronto. Quando l’iconcina della modalità selezionata smette di lampeggiare e si sente il segnale acustico si può iniziare a stirare. Per la prima emissione di vapore è necessario tenere il grilletto premuto per alcuni secondi, giusto il tempo di permettere alla pompa di inviare acqua al ferro per essere convertita in vapore. Noi lo abbiamo provato su una maglietta in cotone.

Vista dall'alto dell'Energy Vapor mentre passa su una maglietta in cotone a secco.

Sul di essa il ferro si è comportato molto bene anche a secco: la piastra scorre comunque bene anche senza vapore e sulle pieghe fa il suo lavoro, infatti non abbiamo quasi avuto bisogno di fare più di una passata, usando il vapore soltanto nei punti più difficili e sulle pieghe più ostinate. Usando il vapore in maniera più consistente, naturalmente, la stiratura si velocizza ulteriormente.

L'Energy Vapor mentre stira a vapore una maglietta di cotone.

Al termine della sessione di lavoro, infine, bisogna tenere premuto il pulsante di accensione per qualche secondo perché il ferro si spenga.

Sicurezza

In quanto a sicurezza, l’Energy Vapor offre diverse garanzie. Innanzi tutto, come tutti i generatori di vapore, non scalda l’acqua nella tanica, per cui quella contenuta nel serbatoio è sempre a temperatura ambiente e non c’è pericolo di scottarsi quando la si vuota a fine lavoro. Se lo si dimentica acceso, inoltre, si spegne da solo dopo 30 minuti. Infine, una volta parcheggiato sulla base, si può bloccare in posizione, così che non cada durante il trasporto o quando urtato accidentalmente.