I fattori decisivi nella scelta dell’estintore
L’estintore è uno strumento, quasi sempre portatile, realizzato in materiale metallico e a forma di bombola, grazie al quale è possibile estinguere incendi proiettando gli agenti contenuti sugli oggetti in fiamme. Le sostanze all’interno dell’estintore possono avere diversa composizione: liquida, in polvere, in schiuma, ecc.
Per legge alcune attività hanno l’obbligo di tenere estintori nei propri locali, per mettersi in sicurezza in caso di incendio. Per l’esattezza esistono diverse categorie che, in base al tipo di attività, alla gravità del rischio e alle dimensioni del locale, devono adottare le diverse misure previste dalle norme antincendio.
In questa guida, quindi, vi aiuteremo a capire quale dispositivo antincendio scegliere in base alle vostre esigenze e alle caratteristiche del luogo da proteggere, considerando ogni aspetto strutturale dell’estintore: dalle dimensioni al tipo di agente contenuto.
Tipologia
Gli estintori rappresentano uno strumento indispensabile qualora dovesse verificarsi un principio di incendio. Ricorrere al loro utilizzo tempestivamente, infatti, potrebbe ridurre di molto il rischio di sviluppo di grossi fuochi. Esistono diverse tipologie di estintori, di seguito un breve classificazione.
Estintore a polvere
L’estintore a polvere può essere utilizzato per spegnere classi di incendio A, B e C, che più avanti approfondiremo nel dettaglio. Possono essere utilizzati su corpi metallici, solidi, liquidi e gassosi e al loro interno contengono polveri chimiche che possono essere bivalenti o trivalenti: le prime contengono bicarbonato di potassio e sodio, mentre le seconde solfato di ammonio e fosfato monoammonico. Al momento sembra sia in corso una verifica della pericolosità di queste polveri per la salute dell’uomo.
Estintore a schiuma
L’estintore a schiuma invece contiene al suo interno un liquido schiumogeno miscelato ad aria o altro gas inerte, ovvero contenente una piccola percentuale di ossigeno. La schiuma all’interno può essere sia chimica, basata su una reazione acida, sia meccanica con anidride carbonica. Questo tipo di estintore è adatto per estinguere classi di incendio A e B.
Estintore a CO2
L’estintore a CO2 utilizza l’anidride carbonica compressa in stato liquido come agente per estinguere l’incendio. La sostanza all’interno non varia; cambia invece il peso dell’apparecchio, solitamente dai 2 fino ai 12 kg. Questa tipologia è adatta alle classi di incendio B, C ed E.
Estintore idrico
L’estintore idrico sembrerebbe il dispositivo designato per sostituire quello a polvere. Oltre all’acqua, questa categoria contiene molecole che agiscono soffocando gli incendi. Il loro utilizzo è destinato alle classi di incendio E ed F, oltre che a quelle per cui sono destinati i dispositivi a polvere.
Classi di fuoco
Come già accennato nel precedente paragrafo, ogni incendio appartiene a una classe di fuoco e per ognuna di queste classi è adatto un tipo di estintore. Vediamo insieme quali sono questa categorizzazione nello specifico, in modo da poter fronteggiare un incendio con l’apparecchiatura più adeguata.
Classe A
La classe A riguarda i fuochi da materiali solidi, come legna, carbone, carta, pelli, ecc. La combustione in questi casi può essere sia viva con fiamma sia lenta senza fiamma. Come già accennato, per fronteggiare questa classe di fuoco è consigliabile utilizzare estintori a polvere o a schiuma.
Classe B
Nella classe B invece sono compresi fuochi da liquidi come benzina, alcol, ecc. In questi casi non è consigliato l’utilizzo di getti d’acqua diretti, meglio ricorrere agli estintori a schiuma che agiscono per soffocamento, oppure a quelli a polvere o CO2.
Classe C
Con la classe C parliamo di fuochi da gas, derivanti da metano, butano, ecc. Il gas può essere classificato sia come leggero sia come pesante e può dare origine a incendi molto pericolosi con rischio di esplosione. In questi casi è opportuno utilizzare estintori a polvere o CO2.
Classe D
La classe D riguarda i fuochi da metalli come alluminio, magnesio, potassio, ecc. Per evitare reazioni con esplosione è necessario utilizzare estintori a polvere speciali. Si tratta di incendi abbastanza complessi, quindi meglio lasciare che siano i vigili del fuoco a domarli.
Classe E
La classe E non rientra più nella normativa poiché questa tipologia di fuochi è stata inclusa nelle classi A e B. Si tratta di fuochi derivanti da apparecchiature elettriche, da fronteggiare con estintori a polvere o a CO2.
Classe F
Infine, come ultima classe di fuoco, troviamo la classe F in cui sono compresi i fuochi da oli combustibili sia di origine animale sia vegetale, che sono perlopiù utilizzati nelle cucine. In questi casi è consigliato utilizzare un estintore a schiuma, evitando quelli a polvere.
Dimensioni
Ogni estintore può avere un peso diverso in base al formato e alla tipologia scelta. Quelli a polvere e a CO2 sono disponibili nei seguenti formati:
- Da 2 a 4 kg per incendi in auto o in barca;
- Da 5 a 12 kg per ambienti più grandi come case o altri spazi chiusi;
- Da 18 kg o più per incendi di grandi dimensioni: quest’ultima tipologia, date le dimensioni, deve essere manovrata da almeno due operatori.
Per quanto riguarda gli estintori a schiuma, invece, sono disponibili formati portatili fino a 9 l e formati carrellabili dai 50 ai 150 l.
Misure
A seconda della quantità di agente contenuto (in chili o in litri), gli estintori avranno anche dimensioni diverse. Normalmente gli estintori da 1 o 2 kg hanno un’altezza di circa 33 cm e diametro di 11 cm. Estintori più grandi con carica da 6 kg invece possono avere approssimativamente un’altezza di 54 cm e un diametro di 16.
Peso
Altro fattore da valutare prima dell’acquisto è il peso del dispositivo. Solitamente il peso totale è superiore a quello dell’agente contenuto, per esempio per un estintore a polvere da 6 kg il peso totale sarà di circa 9,5 kg, calcolando la bombola e la manopola. Ma questo dato può variare a seconda della tipologia di bombola, quindi è sempre opportuno verificare il peso totale tra le specifiche tecniche del prodotto.
Accessori
Per un corretto funzionamento dell’estintore è importante avvalersi di alcuni accessori, che in alcuni casi potrebbero risultare indispensabili. Molto spesso questi dispositivi extra non sono inclusi nel prodotto, quindi sarà necessario acquistarli separatamente.
Cassetta
La cassetta portaestintore è indispensabile per tenere l’apparecchio al sicuro e fuori dalla portata immediata di altri utenti. Si tratta di cassette quasi sempre in polipropilene o metallo che sono adatte sia ad ambienti interni che esterni. In commercio sono disponibili modelli standard che sono idonei a diversi formati di estintore.
Cartello a muro
Il cartello a muro invece è la segnaletica indicante la presenza di estintori in caso di incendio. Il cartello è necessario in qualsiasi ambiente aperto al pubblico, in modo da poter segnalare tempestivamente dove si trovi l’estintore in caso di incendio e consentirne così un facile accesso.
Staffa o supporto
Infine, come ultimo accessorio, troviamo il supporto o la staffa, come alternativa alla cassetta. Si tratta di un supporto a muro o a pavimento, solitamente in acciaio e dalle diverse dimensioni a seconda del formato di estintore acquistato.
Altri fattori da tenere a mente nella scelta dell’estintore
Il prezzo è importante?
Un estintore a polvere da 1 o 2 kg ha un prezzo minimo di circa 20 €; altre tipologie dalle dimensioni differenti possono avere prezzi maggiori, come nel caso di un estintore a CO2 da 5 kg che può avere un costo anche di 80 €. Il prezzo dipenderà sicuramente sia dalla tipologia, se a polvere, CO2, schiuma o idrico, sia dalla quantità di agenti antifiamma contenuti.
I materiali sono importanti?
Nel caso degli estintori, come abbiamo visto, i materiali rappresentano un elemento fondamentale, non soltanto per gli agenti antincendio di cui abbiamo già parlato nei paragrafi precedenti, ma anche per la robustezza della bombola. Di solito un estintore è realizzato in lamiera d’acciaio, materiale robusto e resistente, perfetto per contenere gli agenti summenzionati che in alcuni casi possono anche essere pericolosi.
La marca è importante?
Quando ci si appresta ad acquistare un dispositivo antincendio è sempre opportuno verificare che rispetti tutte le normative vigenti. Inoltre, è importante capire per quale classe di fuoco sia adatto, in modo da scegliere la tipologia più idonea alle circostanze. Quando si parla di sicurezza quindi è sempre meglio rivolgersi a venditori autorizzati, quindi marche riconosciute, che sapranno indicarvi la giusta soluzione.
Le domande più frequenti sull’estintore
Come si usa l’estintore?
Per fronteggiare tempestivamente un incendio è sempre opportuno avere a portata di mano un estintore in grado di soffocare il principio di combustione. Quindi, dopo aver scelto la categoria più adatta alle circostanze e all’ambiente in questione, è consigliabile seguire pochi passi per un corretto funzionamento dell’estintore:
- Togliere la spina di sicurezza: la spina si trova vicino alla leva di comando, sulla parte superiore della bombola;
- Afferrare il tubo di scarico, con decisione e soprattutto con calma, cercando di dirigerlo verso la combustione in corso;
- Posizionarsi a circa 4 metri dal fuoco per evitare di correre rischi e mettersi sempre di spalle all’uscita più vicina;
- Azionare l’estintore con decisione, tenendo il tubo distante dal proprio corpo; mano a mano che il fuoco si spegne, potete avvicinarvi.
Vi ricordiamo che, in caso di incendio, è sempre opportuno, come primo passo, chiamare i vigili del fuoco che certamente saranno sul luogo dell’incendio il prima possibile e con tutti i dispositivi antincendio più adeguati.
Come ricaricare l’estintore?
L’estintore può essere ricaricato con un rabbocco dell’agente antincendio, ma è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto che provveda alla ricarica in totale sicurezza. L’estintore, infatti, deve essere svuotato del tutto prima di essere riempito di nuovo. Non tutti gli estintori sono ricaricabili, esistono infatti delle tipologie monouso che devono essere sostituite totalmente.
Quando sono obbligatori gli estintori?
In Italia esiste una normativa specifica sull’obbligo di estintore in alcuni ambienti e circostanze. Non si tratta soltanto di luoghi di lavoro ed edifici pubblici, ma anche di spazi privati come i condomini. Vediamo per ogni tipo di spazio che tipo di obbligo vige:
- Esercizi commerciali: l’estintore è obbligatorio in questi casi soltanto per negozi con superficie superiore ai 400 m²; per superfici inferiori, il dispositivo antincendio è obbligatorio soltanto in presenza di lavoratori dipendenti, oltre al proprietario;
- Luoghi di lavoro: in qualsiasi luogo dove ci siano lavoratori dipendenti devono essere presenti estintori, per la sicurezza di tutti;
- Condomini: in questo caso vi è l’obbligo di impianti idrici antincendio, ma, come già ripetuto, se all’interno di un condominio fosse presente un lavoratore, come un giardiniere, portiere, ecc., l’installazione di estintori diverrebbe obbligatoria.