Come scegliere l’essiccatore
Tra gli elettrodomestici da cucina con maggiori benefici per la salute e dal minore impatto ambientale troviamo l’essiccatore.
In questi ultimi anni si sta riscontrando una sempre più diffusa consapevolezza alimentare che predilige metodi naturali e casalinghi di preparazione e conservazione dei cibi, a scapito degli alimenti industriali preconfezionati, che spesso sono ricchi di conservanti e zuccheri aggiunti. Non stupisce quindi che l’essiccazione stia suscitando sempre più interesse e che le aziende produttrici di essiccatori stiano perfezionando questo metodo con nuove tecnologie adatte anche all’uso privato.Vantaggi dell’essiccatore
I vantaggi dell’essiccatore sono molti. L’essiccazione è un metodo di conservazione antichissimo che permette di mantenere parzialmente inalterate le caratteristiche nutritive degli alimenti, che risultano disidratati fino al 95%. La disidratazione dei cibi inibisce lo sviluppo dei microbi e previene l’ossidazione, oltre a bloccare l’azione dei microorganismi decompositori.
Tuttavia precisiamo che non si può paragonare il contenuto vitaminico della frutta fresca con quello della frutta essiccata, perché con l’essiccazione le vitamine A e C vengono distrutte, mentre la B e diversi minerali vengono ridotti.
Oltre a questo indiscutibile beneficio, essiccare gli alimenti in casa con un essiccatore comporta un risparmio economico rispetto all’acquistare gli stessi alimenti confezionati.
Quali alimenti essiccare
Gli alimenti che si possono essiccare sono molti di più di quanto si potrebbe pensare. Non solo frutta e verdura, che restano comunque le categorie di cibo che più si prestano a questo processo, ma anche erbe fresche, carne e persino decorazioni floreali o cracker. Facciamo una panoramica degli usi più comuni:
- Ortaggi: sia che vogliate prolungare la durata degli ortaggi coltivati nell’orto nei mesi estivi oppure evitare gli sprechi se avete acquistato troppa verdura al supermercato, un essiccatore vi permetterà di disidratare pomodori e funghi con cui realizzare sughi e altri condimenti, ma anche tante altre verdure o legumi;
- Frutta: i frutti sono gli alimenti che siamo più abituati a vedere in formato disidratato perché possono essere consumati come chips, per guarnire un cocktail o all’interno di altre preparazioni, come yogurt, muesli o le sempre più popolari granola bars;
- Carne: un uso meno conosciuto e popolare di questo apparecchio è l’essiccazione della carne per realizzare gustosi snack o cibi da portare con sé quando si viaggia zaino in spalla. Pensate alle coppiette romane o ai jerky sudamericani (strisce di carne di manzo, maiale o pollame salata);
- Pesce: ancora più rara, ma possibile, è l’essiccazione di pesce d’acqua dolce o salata e di molluschi. Se diverse cucine da tutto il mondo utilizzano questi ingredienti, a noi potrà servire soprattutto per preparare lo stoccafisso in casa oppure degli snack per i nostri cani o gatti;
- Erbe: essiccare le erbe aromatiche di tutti i tipi ci permette di usarle per condire i nostri piatti anziché acquistarle in polvere al supermercato, oppure per preparare tisane e infusi;
- Pasta: tutti i tipi di pasta fresca, se non conservati sottovuoto, possono essere essiccati e mangiati a distanza di tempo.
Naturalmente, ogni alimento richiede un trattamento diverso prima del processo di essiccazione. Ad esempio, le patate e le carote andranno sbollentate, mentre la carne e il pesce andranno refrigerati con cura, puliti e salati. Consigliamo perciò di consultare attentamente il manuale fornito dal produttore del vostro essiccatore o, in assenza di questo, di cercare maggiori informazioni online.
Nella tabella sottostante abbiamo fatto un riassunto dei più comuni ortaggi e frutti che è possibile disidratare. In generale, è possibile disidratare la maggior parte di questi alimenti, a meno che non contengano alte percentuali di grasso, come ad esempio l’avocado.
Albicocche, ananas, arance, banane , ciliegie, cocco, fragole, lamponi, limoni, mango, mele, mirtilli, more, pere, pesche, prugne, rabarbaro, uva | |
Broccoli, carote, cavoli, cipolle, fagiolini, funghi, mais, melanzane, patate, patate dolci, peperoni, piselli, pomodori, sedano, verdure a foglia larga, zucca, zucchine |
Sistema di essiccazione
Su questa pagina troverete molte informazioni utili per la scelta di un essiccatore standard dotato di resistenza, che è la tipologia attualmente più diffusa. Tuttavia è importante segnalare l’esistenza di un’altra tecnologia di funzionamento al momento meno conosciuta per via del costo non indifferente. Stiamo parlando degli essiccatori a infrarossi, che sfruttano i raggi infrarossi corti riducendo i tempi di essiccazione. In generale possiamo affermare che questa tipologia permetta tempi di asciugatura più rapidi rispetto agli essiccatori standard, un minore consumo di energia e anche una maggiore conservazione dell’intensità dei sapori e dei colori nei cibi. Ripetiamo però che questi modelli sono mediamente più costosi e difficili da reperire sulle maggiori vetrine di vendita online. È comunque molto probabile che questa tecnologia diventi con il tempo sempre più accessibile ai consumatori, infatti la tedesca Klarstein, molto presente in questo settore, ha già lanciato il suo primo modello di essiccatore a infrarossi per uso domestico.
I più diffusi essiccatori per uso domestico funzionano invece grazie a una resistenza che genera calore a bassa temperatura e ad una ventola che distribuisce il calore essiccando i cibi disposti su vassoi solitamente forati. Nel caso degli essiccatori domestici troverete di norma una sola ventola, che dovrebbe essere sufficientemente grande e proporzionata alla portata e al numero dei vassoi impiegati.
La principale distinzione tra i vari modelli presenti in commercio che sfruttano questo sistema per essiccare i cibi riguarda la modalità di erogazione di aria calda, o meglio l’orientamento del flusso d’aria, che può essere verticale oppure orizzontale.
Entrambe le modalità presentano pro e contro e si possono perciò fare diverse considerazioni e scegliere quella più adatta a seconda dell’uso che se ne voglia fare. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ciascuna.
Flusso d’aria verticale
Gli essiccatori di questa tipologia presentano la fonte di calore e una ventola alla base, pertanto il calore viene distribuito in verticale.
Il vantaggio principale dei modelli ad erogazione verticale consiste nella struttura impilabile dei vassoi in dotazione: rimuovendo quelli che non si ha intenzione di sfruttare, si può diminuire l’ingombro della macchina in base alle proprie esigenze. Tuttavia, gli apparecchi con fonte di calore e ventola posizionate nella base hanno lo svantaggio di essere più difficili da pulire, perché i pezzi di cibo che occasionalmente cadono possono depositarsi attorno alla ventola, così come eventuali liquidi.Inoltre, a meno che non presentino una particolare tecnologia per la distribuzione del calore tra i vassoi, in generale i modelli ad erogazione verticale presentano una certa disomogeneità di propagazione del calore, perché i cibi più vicini alla fonte di aria calda si seccano più velocemente rispetto a quelli che si trovano in alto: si consiglia infatti solitamente di cambiare l’ordine dei vassoi di tanto in tanto durante il processo di essiccazione, per garantire una distribuzione dell’aria calda quanto più uniforme possibile.
Se scegliete un essiccatore di questo tipo sarà meglio non riempire troppo i vassoi inferiori oppure utilizzarlo principalmente per frutta e verdura, visto che con alimenti come la carne essiccata bisognerebbe scambiare molto spesso i vassoi per un’essiccazione più uniforme.
Flusso d’aria orizzontale
Questa tipologia di essiccatori emette aria tramite una fonte di calore e una ventola posizionate sul retro della macchina, pertanto la direzione del flusso d’aria calda è, appunto, orizzontale.
Gli essiccatori con erogazione del calore orizzontale di solito permettono una migliore distribuzione dell’aria calda e di non mischiare gli odori tra i vari vassoi, come succede nel caso in cui si stiano essiccando diverse spezie o cibi usando un essiccatore ad erogazione verticale.
In questi modelli, che hanno una struttura a cassetti simile a quella di un piccolo forno, la ventola è posizionata alle spalle dei vassoi, permettendo così di far arrivare la stessa quantità di aria calda ad ogni ripiano, mentre l’evaporazione dell’umidità avviene tramite prese d’aria posizionate sui lati.
Segnaliamo infine che gli essiccatori verticali sono più economici di quelli ad erogazione orizzontale e quindi sconsigliamo questa tipologia a chi magari abbia iniziato da poco ad essiccare piccole quantità di alimenti e a chi escluda un uso intensivo dell’essiccatore. Se invece desiderate essiccare molto e spesso, consigliamo di orientare la vostra scelta su un essiccatore che funzioni ad erogazione orizzontale e di prevedere per questo oggetto un posto fisso nella vostra cucina.
Struttura
Fatte queste considerazioni, è necessario approfondire alcuni degli aspetti appena accennati relativi alla struttura dell’essiccatore.
Ingombro e peso
L’ingombro è dato dalla forma fisica della struttura. In generale, sulla forma si può affermare che gli essiccatori ad erogazione verticale possono avere una forma più o meno cilindrica che ricorda quella di un cuociriso, ma esistono modelli anche a base rettangolare. La preferenza dipende dallo spazio che avete a disposizione: in generale è più facile trovare spazio su un ripiano o nella credenza per gli essiccatori a base circolare.
Al contrario, quelli ad erogazione orizzontale, con la loro struttura simile a quella di un forno, richiedono molto più spazio. Quindi per prima cosa dovrete considerare quanto spesso e che quantità intendete essiccare se lo spazio a vostra disposizione è limitato.Infine, se pensate di usare l’essiccatore spesso, consigliamo di valutare bene un posto adatto a dove tenerlo: potrebbe essere un ripiano in cucina o in uno stanzino, un posto quindi che sia asciutto e igienicamente sicuro. Sconsigliamo di azionare l’essiccatore in luoghi che potrebbero essere facilmente raggiungibili da animali domestici: dovete infatti tenere presente che i tempi di essiccazione possono giungere fino a un giorno, quindi presumibilmente l’essiccatore rimarrà incustodito per diverso tempo.
Per quanto riguarda ingombro e versatilità, sicuramente gli essiccatori ad erogazione verticale sono avvantaggiati, perché, oltre a permettere di ridurre lo spazio occupato in altezza a seconda dei vassoi usati, sono di solito dotati di una base di appoggio più piccola. Il numero dei vassoi può variare da un minimo di 3-4 a un massimo di 8. Potrete quindi decidere di usare solo alcuni dei vassoi in dotazione, a seconda della quantità di cibo da essiccare.
Per questo motivo raccomandiamo questa tipologia ai meno esperti che intendano usare l’essiccatore solo occasionalmente. Al contrario, non consigliamo questo tipo di essiccatori ai più esigenti e a chi desideri essiccare gli alimenti molto spesso, come coloro che seguono una dieta crudista.
Infatti, anche se gli essiccatori ad erogazione orizzontale sono notoriamente più ingombranti e non permettono di variare l’ingombro riducendo il numero dei vassoi, questi permettono un’essiccazione più omogenea e quindi qualitativamente migliore.
Vassoi
Qualunque tipologia di essiccatore decidiate di acquistare, considerate attentamente il numero di vassoi in dotazione: spesso per motivi di spazio ci si trova a sovrapporre i vari pezzi o fette, ma questo incide sulla qualità dell’essiccazione; a un numero maggiore di vassoi corrisponde perciò la possibilità di essiccare una maggiore quantità di cibo in modo ottimale.
Se vi è possibile, cercate di osservare se il posizionamento risulti facile o meno. Anche se dalle foto presenti nelle vetrine online è difficile fare osservazioni, nel caso degli essiccatori orizzontali cercate di notare se i vassoi sembrino scorrere nelle loro guide. Se dalle foto queste informazioni non sono deducibili, potete cercare i commenti di altri acquirenti in merito.Inoltre, a seconda di ciò che desiderate realizzare, potete osservare se i vassoi abbiano un fondo a rete stretta o se invece siano piatti senza buchi per i liquidi, o se magari si possa applicare un foglio antiaderente per tale uso. L’impiego più comune di un fondo senza fori è quello per la creazione di caramelle di frutta: in sintesi e senza perderci in dettagli, basti sapere che queste vengono realizzate facendo essiccare la purea della frutta, poi tagliata e arrotolata a piacere.
Segnaliamo inoltre che alcuni essiccatori particolarmente sofisticati permettono di realizzare lo yogurt con dei contenitori appositi. Infine, alcuni modelli orizzontali possono avere un vassoio raccogli briciole che permette di tenere più pulito il tunnel di essiccazione.
Sportello o coperchio
Passiamo quindi a esaminare il coperchio o lo sportello dell’essiccatore. Il coperchio è presente nei modelli che funzionano in verticale con unità di erogazione alla base. È sempre meglio che sia trasparente per monitorare l’essiccazione degli alimenti all’interno. Stesso discorso vale per lo sportello, presente nei modelli orizzontali.
Materiali
I materiali impiegati per la struttura e i vassoi sono importanti in termini di resistenza, maneggevolezza e costo. Il materiale più spesso impiegato è la plastica, che favorisce un prezzo più concorrenziale. La plastica, soprattutto quella che costituisce i vassoi, deve essere BPA free, anche se sottolineiamo che questo tipo di macchina non raggiunge mai temperature tanto elevate da emanare sostanze tossiche. Tuttavia, gli essiccatori con struttura in plastica risultano meno stabili di quelli in metallo e tendono a usurarsi più velocemente. Se pensate di usare l’essiccatore poco, vi consigliamo di orientare la scelta su un modello leggero in plastica che possa essere riposto senza sforzo eccessivo, mentre se pensate di usarlo regolarmente vale la pena spendere qualche Euro in più e prenderne uno più stabile e resistente in metallo.
Prestazioni
Passiamo ora ad analizzare gli aspetti più tecnici di un essiccatore che possano incidere sulla qualità della lavorazione. Idealmente, i cibi dovrebbero essere essiccati subito dopo il raccolto o perlomeno dopo l’acquisto, con tempistiche e temperature adeguate al grado di idratazione per evitare che il calore indurisca la superficie esterna prima che l’umidità interna sia evaporata.
Temperature
Ogni alimento ha una temperatura critica per l’essiccazione, per questo consigliamo di seguire le istruzioni dell’essiccatore molto attentamente. Qualora vogliate essiccare un cibo che non sia contemplato sul libretto delle istruzioni, potrete seguire i consigli dei diversi siti presenti online. Altro accorgimento consiste nel non interrompere, se possibile, il processo di essiccazione una volta avviato, perché questo influisce sul risultato finale.
Gli essiccatori domestici presentano quasi tutti lo stesso ventaglio di temperature, anche se con modalità di regolazione differenti. Tenete presente infatti che lo spettro delle varie temperature previste si basa sul punto di essiccazione degli alimenti: è quindi superfluo che gli essiccatori prevedano le alte temperature dei forni, pensati invece per la cottura dei cibi.
In alcuni casi, durante la prima parte del processo di essiccazione, la temperatura dell’aria può essere relativamente alta (circa 65 °C), così che l’umidità possa evaporare facilmente. Tuttavia non appena si disidrata la superficie e inizia a seccarsi, sarebbe meglio abbassare la temperatura.
A seconda del tipo di alimento, dello spessore, del grado di idratazione e della temperatura consigliata, variano anche i tempi di essiccazione.
A titolo informativo presentiamo due esempi: un buon essiccatore domestico permette di essiccare delle fette di mele tagliate a uno spessore di mezzo centimetro in 18 ore alla temperatura di 45 °C, mentre per essiccare la pasta fresca fatta in casa la temperatura deve essere di 40 °C per una durata di 16 ore.
Potenza
Gli essiccatori hanno una potenza che può variare da 200 a 600 W. Chiaramente le macchine più grandi richiedono maggiore potenza per poter distribuire in un volume più ampio l’aria calda ed essiccare una quantità maggiore di alimenti.
Quindi la potenza dell’essiccatore va relazionata con la struttura e con il numero e la grandezza dei vassoi che consente di utilizzare. Verosimilmente non troverete essiccatori di piccole dimensioni con wattaggio elevato, quindi non dovrete considerare il basso wattaggio come una mancanza.
Funzioni
Come abbiamo detto in precedenza, alcuni essiccatori permettono di controllare la temperatura in modo preciso grazie alla presenza di un termostato regolabile.
Vediamo qui di seguito quali sono le altre funzioni più comuni che potrete trovare su un essiccatore per uso domestico:- Pannello di controllo digitale: i modelli più sofisticati presentano una pulsantiera da cui selezionare eventuali programmi automatici oppure impostare il timer e la temperatura;
- Timer: con questa funzione potete impostare la durata del processo di essiccazione, di solito fino a un massimo di 12 ore, mentre i modelli migliori possono anche raggiungere le 30 ore e oltre;
- Programmi preimpostati: per quanto rari, permettono di essiccare alcuni degli alimenti più comuni alla temperatura e con le tempistiche adatte.
Alcuni modelli più moderni prevedono inoltre il rilevamento automatico dell’umidità contenuta nei cibi da essiccare e l’impostazione automatica di temperature e tempi adatti. Come potete immaginare si tratta di modelli molto costosi, ma che d’altra parte riducono al minimo ogni possibile errore di programmazione.
Le domande più frequenti sull’essiccatore
Quali sono le migliori marche di essiccatore?
Come spesso succede, è preferibile scegliere un essiccatore che sia di una marca specializzata in questo settore. Tra le aziende più conosciute vi sono quelle americane o nordeuropee: non deve stupire che tra le marche migliori vi siano aziende nate nei Paesi freddi, dove l’essiccazione naturale al sole è più difficile da realizzare. Dobbiamo però dire che le vetrine italiane dei negozi online propongono principalmente essiccatori per uso privato di fascia media proposte da aziende popolari come Severin, Klarstein, Ariete o Beper, che si occupano di produrre anche altri piccoli elettrodomestici. Tra le marche di essiccatori di qualità, ma dal prezzo tutto sommato accettabile, spunta anche l’italiana Tauro Essiccatori, specializzata nel settore.
Quanto costa un essiccatore?
Gli essiccatori per uso domestico e semi-professionale particolarmente avanzati hanno un prezzo che in genere supera i 200 € per arrivare a cifre molto più alte. Tuttavia, in commercio potete trovare essiccatori ad erogazione orizzontale di ottima qualità che hanno un prezzo di circa 120 €, perché magari sono realizzati in plastica e perché non presentano funzioni particolarmente sofisticate come il rilevamento automatico della temperatura.
Se siete alla prima esperienza, consigliamo di acquistarne uno di fascia medio-bassa, con un costo compreso tra 40 e 70 €. Infatti riteniamo che non sia necessario spendere tanto come primo acquisto; se poi deciderete di usare l’essiccatore per gli usi più svariati, allora potrete considerare di acquistare magari dei modelli più grandi, in metallo e con impostazioni automatiche.
Meglio essiccatore o forno?
Chi non ha a disposizione un essiccatore potrebbe aver già sperimentato qualche forma di essiccazione più rudimentale, come ad esempio il termosifone, consigliato per essiccare le fette di frutta, seppure con risultati non sempre ottimali. Il forno e il fornetto elettrico rappresentano sicuramente le alternative più popolari, perché di fatto permettono di disidratare gli alimenti in maniera simile a quella di un essiccatore.
Esistono però diversi aspetti a cui fare attenzione, che potrebbero scoraggiare molti dall’uso di questi elettrodomestici per l’essiccazione e che infatti ci portano a sconsigliarne l’uso. Questo processo ha bisogno di molte ore per essere completato, perciò se non vi sentite a vostro agio a lasciare il forno acceso per molto tempo o addirittura durante la notte, questo metodo potrebbe non essere l’opzione migliore. Aspetto ancora più importante da considerare è come queste tempistiche incidano sui consumi: un essiccatore per uso domestico ha una potenza decisamente inferiore rispetto a quella dei forni e dei fornetti elettrici, infatti come abbiamo detto raramente supera i 600 W. I fornetti elettrici hanno solitamente una potenza nominale di almeno 1.000 W, che supera facilmente i 2.000, mentre i forni da incasso partono da una potenza di almeno 2.400 W. Considerato che l’essiccazione può durare anche più di 24 ore, è facile capire come questo possa pesare in bolletta.
Per finire, le temperature: per poter essiccare gli alimenti servono spesso temperature molto basse, che un forno normale potrebbe superare, seccando eccessivamente i cibi. Ad esempio, le erbe aromatiche hanno bisogno di una temperatura di circa 20-30 °C e un forno rischierebbe di bruciarle.
Quanto tempo si conservano i cibi essiccati?
Gli alimenti essiccati possono essere conservati in media da 4 mesi a un anno. Il periodo esatto di conservazione dipende da alcuni fattori, tra cui quanta umidità rimane nel prodotto finito e il metodo di conservazione. La frutta e la verdura trattengono un po’ di umidità alla fine della lavorazione, perciò sono i cibi da consumare prima per evitare che quell’umidità possa diventare terreno fertile per la proliferazione di batteri. In generale, gli alimenti secchi conservati a temperature più basse durano più a lungo di quelli conservati a temperatura ambiente o in climi più caldi.
Come si conservano gli alimenti essiccati?
È possibile conservare la carne secca in frigorifero o nel congelatore per prolungarne la durata di conservazione, mentre le chips e gli alimenti che dovrebbero restare più croccanti andrebbero conservati a temperatura ambiente.
Gli alimenti disidratati che intendete consumare subito possono essere conservati in contenitori ermetici, mentre quelli da consumare a distanza di tempo andrebbero conservati in sacchetti di plastica per il congelatore o in barattoli di vetro. Quando si confezionano gli alimenti secchi per la conservazione a lungo termine, si raccomanda di mettere in ogni confezione solo la quantità di cibo che si consumerà in una sola volta o che sia necessaria per una determinata ricetta. Conservare più di quanto si possa usare in una sola volta diminuisce la durata di conservazione, perché aprire e chiudere un contenitore più volte aumenta l’esposizione all’ossigeno che favorisce il deterioramento. La sigillatura sottovuoto, se avete gli strumenti giusti a disposizione, può sicuramente servire a conservare più a lungo gli alimenti essiccati.
Cosa si può essiccare con l’essiccatore?
Come abbiamo spiegato nel dettaglio all’interno della nostra guida, l’essiccatore permette di disidratare un’ampia varietà di alimenti, tra cui: frutta (per fare chips o da aggiungere al muesli), ortaggi (pensate ai legumi oppure a pomodori e porcini secchi), carne e pesce (sia per noi, ad esempio da portare quando si viaggia zaino in spalla, sia per i nostri cani), erbe (per condire i cibi o preparare tisane) e la pasta fresca.
Quale essiccatore è senza BPA?
Teoricamente, tutti gli essiccatori distribuiti in commercio dovrebbero essere privi di BPA, inoltre le temperature raggiunte durante l’essiccazione non sono mai così alte da provocare l’emanazione di sostanze potenzialmente tossiche.
Detto questo, se volete evitare qualsiasi tipo di rischio, vi consigliamo di orientarvi verso quei modelli in cui il produttore specifichi espressamente che i vassoi non contengono BPA oppure verso un essiccatore con vassoi in metallo. Nella nostra tabella dei 5 migliori essiccatori attualmente in commercio ne troverete diversi modelli.
Buonasera,
volevo sapere una volta essiccata la frutta quanto tempo può durare prima di essere consumata?
Se viene conservata in contenitori ermetici la durata è di circa 1 mese
Non esiste un essicatore a freddo, per frutta e verdura, (massimo 35 gradi) per uso domestico?
Non abbiamo ancora avuto l’opportunità di recensire prodotti di questo tipo.
Buonasera, per potere essiccare 50 kg di pistacchio al giorno per un periodo di sei giorni (totale kg 300) che tipo di macchina mi consigliate?
per questo tipo di prestazioni è necessario dotarsi di un essiccatore professionale.
Buongiorno, volevo un consiglio per scegliere un semplice essicatore da usare per i funghi
date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Melchioni Family Babele
buonasera,
vorrei acquistare un essiccatore usato. scegliendo tra il Tauro biosec b5 ed il Klarstein Fruit Jerky Pro 10, quale mi consigliate?grazie
il Tauro biosec b5 è un ottimo modello, specialmente per chi cerca un prodotto da utilizzare frequentemente.
Anche con la surgelazione si distruggono le vitamine?
Per la conservazione sono necessari contenitori ermetici? Per quanto tempo?
purtroppo tutte le cotture, tranne quella al vapore, distruggono la maggior parte delle sostanze nutritive presenti negli alimenti. Non esiste un tempo standard per la conservazione degli alimenti essiccati, dipende dalla tipologia di ingrediente: le verdure ad esempio possono essere conservate più a lungo rispetto a carne o pesce. In ogni caso è necessario utilizzare contenitori ermetici.
Buonasera. Sono indecisa tra il Biosec Domus B5 della Tauro e il Fruit Jerky Pro 6 Essiccatore per Alimenti 630W 6 Piani. Quale mi consigliereste? Gr
Ti consigliamo di acquistare il Biosec Domus B5 della Tauro che secondo noi è uno dei migliori prodotti in commercio.
Buongiorno, gli essiccattori ad infrarossi sono sicuri?O possono essere nocivi?Ci sono studi a riguardo?Ne ho visto uno della siquri? Grazie mille!
Non ci risulta che siano nocivi. Qualora vi siano dei nuovi studi in merito sarà nostra cura aggiornare le informazioni presenti sul nostro sito.
Non avendo testato il prodotto da te indicato non possiamo darti un notro riscontro.
Cerco un essicatore per alimenti il migliore ad uso domestico
Nella nostra tabella puoi trovare il Biosec Domus B5 della Tauro Essiccatori: si tratta del migliore essiccatore per uso domestico attualmente presente sul mercato italiano.
Come evidenziato nella nostra guida, esistono anche altri essiccatori anche in acciaio che sfruttano altre tecnologie, ma i prezzi sono al momento molto elevati e non sono ancora molto diffusi sulle vetrine di vendita online.