Come scegliere il dizionario spagnolo-italiano
L’uso di un dizionario di spagnolo è fondamentale per chiunque si approcci alla lingua per la prima volta o decida di approfondire le proprie conoscenze dopo aver imparato la grammatica e il lessico di base. Tuttavia, a seconda dell’uso che si deve fare del vocabolario e del livello che si intende raggiungere, è necessario capire quale sia il miglior dizionario spagnolo per le proprie esigenze. Ad esempio, chi ha bisogno di un’infarinatura della lingua per viaggio o per lavoro, oppure studia spagnolo nella scuola secondaria, si confronterà con testi meno complessi rispetto a chi lo studia all’università, e dovrà tenere conto di fattori diversi prima di acquistare un nuovo dizionario.
Lo studio dello spagnolo in Italia
In Italia, il piano di studi della scuola secondaria inferiore prevede la didattica di una seconda lingua comunitaria oltre all’inglese, a scelta tra spagnolo, francese e tedesco. Tra queste tre, lo spagnolo sembra godere di vasta popolarità per motivi legati non solo alla somiglianza lessicale con l’italiano, ma soprattutto a una maggiore affinità a livello di pronuncia. Sempre per questo motivo, sono molti gli studenti che scelgono di proseguire l’apprendimento dello spagnolo negli anni di scuola superiore o persino all’università.
Ma oltre alle ragioni soggettive per cui lo spagnolo sembra interessare particolarmente i parlanti italiani, esistono anche motivi pratici che rendono lo studio di questa lingua decisamente vantaggioso. Lo spagnolo è infatti la seconda lingua madre più diffusa al mondo (essendo la lingua ufficiale di 21 paesi) e la terza lingua più parlata. Secondo dati pubblicati nel 2020, si stima infatti che oltre 580 milioni di persone parlino lo spagnolo. Questi numeri ci fanno capire come la padronanza dello spagnolo possa rivelarsi molto utile in un’ottica puramente professionale, ma anche per spostarsi più facilmente in tutto il mondo, considerata anche la presenza di grandi comunità ispaniche in nazioni di cui lo spagnolo non è la lingua madre (si pensi agli Stati Uniti, al Brasile o al Canada).
Perché acquistare un dizionario spagnolo?
Se voi o i vostri figli vi state avvicinando allo studio di questa lingua, vi starete probabilmente chiedendo quali siano gli strumenti ideali per migliorare le vostre conoscenze tra tutti i metodi di apprendimento attualmente disponibili. Con la diffusione di strumenti come siti web, applicazioni, podcast e così via, si potrebbe infatti pensare che il buon vecchio dizionario stampato sia ormai superato, tuttavia è ancora uno strumento fondamentale, la cui utilità giustifica le cifre spesso considerevoli che bisogna investire per acquistarlo.
Nonostante la generazione smartphone sembri poter fare a meno dei dizionari cartacei, attualmente non c’è modo di “aggirare” l’uso della versione stampata per le verifiche in classe e gli esami. Motivo per cui i docenti includono sempre il dizionario di lingue tra i libri di testo da acquistare all’inizio dell’anno scolastico.
Inoltre, viaggiando per lavoro o per svago in paesi in cui si parla lo spagnolo, il dizionario diventa il compagno più fedele e affidabile, soprattutto quando non si ha a disposizione una connessione internet e si vogliono utilizzare frasi della vita quotidiana (spesso contenute nelle ultime pagine dei dizionari) per farsi comprendere dagli abitanti del luogo.
L’utilità del dizionario spagnolo-italiano è quindi innegabile, ma non tutti i dizionari sono uguali e, se non si valutano determinati elementi, si potrebbe finire per acquistare un volume poco adatto all’uso che intendete farne, ma che dovrete continuare a utilizzare per molto tempo. Vediamo allora quali sono i principali fattori da considerare prima di procedere all’acquisto.
Numero di lemmi
Questo è a nostro avviso il primo dato a cui fare attenzione, perché dal numero di vocaboli contenuti dipenderà la completezza dell’opera e di conseguenza la possibilità di utilizzarlo per la comprensione o traduzione di testi più o meno complessi. Facciamo un esempio: uno studente di scuola secondaria si troverà a utilizzare o tradurre testi molto semplici che utilizzano un lessico alquanto essenziale; in questo caso sarà sufficiente un dizionario di livello intermedio, che contenga 50 o 60.000 lemmi in tutto. I parlanti di livello avanzato, come universitari o traduttori, vorranno invece servirsi di un testo che li aiuti a comprendere anche termini poco comuni o sfumature di significato meno note, perciò si dovranno orientare verso volumi più “autorevoli” e che contengano oltre 100.000 voci.
Esempi d’uso
Un buon vocabolario non può limitarsi a essere un elenco alfabetico di voci con accanto la loro traduzione, ma deve consentire a chi lo utilizza di capire come una parola viene utilizzata nel suo contesto naturale. Non devono allora mancare gli esempi d’uso, vale a dire delle espressioni ricorrenti che contengono quella parola. Se, ad esempio, cerchiamo la parola “cassa”, dovremmo trovare i diversi traducenti (caja, cajon), ma anche esempi comuni come “ritirare lo scontrino alla cassa” o “passare alla cassa” con la loro traduzione. Non dovrebbero mancare poi le locuzioni, come per esempio “cassa integrazione” o “cassa di risparmio”, e i proverbi che utilizzano quella parola.
Come è facile immaginare, i dizionari più grandi e completi avranno più esempi d’uso rispetto ai volumi di livello base o intermedio, destinati a uno studio meno approfondito della lingua e delle sue particolarità.
Varietà
Per varietà linguistiche si intendono tutte le deviazioni dalla lingua standard dovute a cambiamenti o differenze legati, ad esempio, al luogo, al periodo storico o alla condizione sociale dei parlanti. Sui migliori dizionari è possibile trovare una maggiore quantità voci o traducenti appartenenti a diverse varietà linguistiche. Vediamo le più importanti:
- Dialetti: sebbene lo spagnolo considerato standard e studiato nelle scuole sia il castigliano, nella penisola iberica e nell’America Latina sono parlati moltissimi dialetti caratterizzati da peculiarità fonetiche (ad esempio la perdita della s a fine sillaba nei paesi del Sudamerica), grammaticali (come l’uso diverso dei pronomi di seconda persona tra Spagna e Sudamerica) e lessicali (l’uso di termini che in castigliano non esistono o hanno un significato diverso);
- Registri: il registro riflette il rapporto che sussiste tra due interlocutori (può essere familiare, formale, intimo, solenne etc.), e un buon dizionario dovrebbe segnalare i termini colloquiali, aulici, volgari o comunque che vengono utilizzati in contesti specifici;
- Gerghi: sono varietà utilizzate da uno specifico gruppo sociale (come lo slang o il linguaggio giovanile) oppure professionale (ad esempio il gergo medico, sportivo o giuridico), che prevedono l’uso di termini non presenti nella lingua standard.
Se il vostro obiettivo è quello di studiare o lavorare con testi appartenenti a varietà diverse, assicuratevi che il vostro nuovo dizionario di spagnolo dia spazio alle varietà più diffuse e le segnali in modo chiaro all’interno delle definizioni.
Approfondimenti
Gli approfondimenti includono tutte quelle informazioni aggiuntive che permettono all’utente di capire meglio non solo l’uso e il significato dei termini, ma anche la cultura della lingua in questione. Si può trattare di note grammaticali che aiutano a risolvere ambiguità linguistiche, spiegazioni di lemmi che non hanno un traducente nella seconda lingua, o note di carattere culturale che aiutano a comprendere meglio il significato o le origini di una parola.
Oltre a questi, sarà possibile trovare delle appendici in fondo al volume che comprendono schede grammaticali (in particolare le coniugazioni dei verbi irregolari o un riepilogo delle regole più importanti), un repertorio con i termini essenziali o persino delle tavole illustrate che contengono la terminologia relativa a determinati ambiti (per es. il cibo, il corpo umano, l’universo).
Anche in questo caso, i testi più autorevoli avranno molti più approfondimenti rispetto ai dizionari per principianti, perciò vi invitiamo a valutare bene se si tratta di elementi indispensabili per i vostri studi o meno.
Praticità
In precedenza abbiamo parlato di come molti utenti si rivolgano a metodi alternativi rispetto ai dizionari cartacei per cercare la traduzione o il significato di un termine. È indubbio che questa nuova tendenza sia legata a un bisogno di praticità, quindi alla possibilità di tradurre un testo senza dover consultare un libro pesante e voluminoso. Ma quando non si può rinunciare all’uso di un dizionario cartaceo, come durante una prova scritta, ecco allora che gli elementi che contribuiscono a rendere un dizionario più o meno pratico vanno valutati attentamente.
Innanzitutto, il peso del volume: all’aumentare dei lemmi contenuti, aumenterà naturalmente il peso del dizionario e l’ingombro all’interno della borsa o dello zaino, aspetti che possono contare relativamente quando si consulta il volume stando seduti a una scrivania, ma che fanno la differenza quando si deve trasportare il dizionario da casa a scuola. Consigliamo perciò di controllare i dati relativi al peso e di rapportarlo alla ricchezza lessicale richiesta per il vostro livello di studio.
Un’altra componente che influisce sulla praticità di un dizionario è la sua copertina. Da un lato, le copertine rigide contribuiscono a far aumentare il peso del volume, dall’altro proteggono le pagine dall’usura. I dizionari con copertina flessibile sono invece ideali da trasportare in borsa, ma sono più facilmente soggetti alla formazione di pieghe agli angoli delle pagine e della copertina stessa.
Versione digitale
A partire dagli anni Duemila, alcuni dizionari spagnolo-italiano sono disponibili anche in versione digitale. Le case editrici hanno infatti ascoltato le richieste dei molti utenti che lamentavano la scomodità dell’uso e del trasporto di volumi molto ingombranti, permettendo a chi acquista un dizionario stampato di accedere anche alla versione digitale dei contenuti. Inizialmente si trattava solo di un supporto in CD-rom da installare sul proprio computer, ma con l’evolversi delle tecnologie multimediali, alcuni vocabolari sono stati distribuiti su DVD-rom, come applicazione per smartphone e tablet, o in versione scaricabile sul proprio PC o consultabile online tramite licenza digitale.
Se siete interessati ad acquistare un dizionario spagnolo per avere anche accesso alla sua versione digitale, vi consigliamo di fare attenzione al tipo di supporto offerto, dal momento che i notebook in grado di leggere CD-rom e DVD-rom sono sempre più desueti.
Domande frequenti sul dizionario spagnolo-italiano
L’anno di edizione è importante?
Acquistare un dizionario pubblicato di recente piuttosto che un volume usato o la cui ultima edizione risale a più di 10 anni fa conviene per due motivi: innanzitutto, come abbiamo detto poco fa, è più probabile che il contenuto integrale sia disponibile anche in versione digitale e in un formato fruibile sui dispositivi di ultima generazione. In ultimo, ma non per importanza, un dizionario “moderno” registrerà il lessico contemporaneo, riporterà le parole entrate di recente a far parte della lingua parlata (sia in spagnolo che in italiano) che attestano gli sviluppi in campo scientifico, tecnologico, economico etc.
Quale dizionario spagnolo per la scuola media?
La didattica delle lingue comunitarie nella scuola secondaria inferiore è mirata al raggiungimento del livello di conoscenza A2 (elementare), perciò sarà sufficiente dotarsi di un dizionario di medie dimensioni (massimo 60.000 lemmi) per poter svolgere esercizi o prove scritte. Sconsigliamo invece di acquistare dizionari molto piccoli perché contengono un lessico molto ridotto e sono generalmente pensati per i turisti.
Quale dizionario spagnolo per il liceo linguistico?
Il percorso del liceo linguistico prevede, nel secondo biennio, il raggiungimento di un livello di padronanza intermedio superiore (B2) e la comprensione/elaborazione di testi di diversi generi e argomenti. Se quindi nel primo biennio può essere sufficiente utilizzare un vocabolario di medie dimensioni, è consigliabile optare per un volume più completo (oltre 100.000 lemmi) a partire dal terzo anno e in particolare per affrontare gli esami di maturità.