I fattori decisivi per la scelta del dizionario francese-italiano
Lo studio del francese occupa da sempre una posizione di rilievo nel sistema scolastico italiano. Se inizialmente ciò era dovuto alla vicinanza geografica e culturale tra Italia e Francia, negli ultimi anni l’insegnamento della lingua transalpina ha ricevuto un nuovo impulso grazie alle iniziative proposte dalla Commissione Europea per favorire il plurilinguismo negli stati membri. Proprio per questo, nel nostro paese il francese viene ora insegnato come seconda lingua straniera già a partire dalle scuole secondarie.
Chi sceglie di studiare il francese a scuola, all’università, per lavoro o per passione dovrà munirsi di un dizionario bilingue francese-italiano che lo accompagni durante gli studi e permetta di confrontarsi con testi di vario tipo. In questa guida analizzeremo gli aspetti principali da prendere in considerazione per acquistare il vocabolario francese più adatto alle proprie esigenze.Il francese in Italia
Da sempre considerata la lingua della diplomazia, fino agli anni Novanta il francese è stata la materia linguistica più studiata nelle scuole italiane, prima che l’inglese fosse adottato come prima lingua d’insegnamento. Al giorno d’oggi, il francese resta ancora una lingua molto richiesta per diversi motivi:
- È la lingua ufficiale delle più importanti organizzazioni internazionali (ONU, NATO, Unione Europea, Comitato Olimpico Internazionale etc.);
- Nonostante non sia tra le lingue più parlate al mondo, è la seconda lingua più diffusa per numero di paesi e continenti;
- La Francia è il paese che investe di più in Italia con migliaia di filiali dislocate su tutto il territorio e la conoscenza del francese è richiesta per poter ottenere una posizione di alto livello nelle multinazionali presenti sul territorio (si pensi ai grandi marchi del lusso della moda, e ai giganti del settore agroalimentare, automobilistico o bancario).
Il francese è quindi una lingua praticata da tanti studenti di età ed esigenze diverse, che avranno bisogno di supporti differenti in base al loro livello di apprendimento. In questa sede parleremo dei dizionari bidirezionali francese-italiano-francese (i più indicati per chi si avvicina allo studio della lingua) per aiutarvi a capire come scegliere quello più adatto a voi o ai vostri figli.
Numero di voci
Il numero di vocaboli contenuti all’interno di un dizionario dovrebbe essere direttamente proporzionale al livello di padronanza linguistica che si possiede o si intende raggiungere. Più questo sarà alto, più saranno complessi i testi con cui ci si dovrà confrontare durante gli studi. Nell’ambito del QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue) l’obiettivo per chi apprende una seconda lingua straniera nella scuola secondaria inferiore è il livello A2 (elementare), mentre nella scuola secondaria superiore è il B1 (pre-intermedio). Chi studia francese nella scuola secondaria non avrà perciò bisogno di utilizzare un lessico particolarmente ampio e potrà quindi (salvo indicazione del docente) orientarsi verso un volume che contenga circa 30.000 voci. Chi invece desidera raggiungere un livello avanzato di francese per motivi personali o lavorativi o intende conseguire il doppio diploma ESABAC (maturità italiana e baccalauréat francese), oppure una laurea in lingue o traduzione che preveda anche corsi di linguistica e letteratura, dovrebbe orientarsi verso un testo più esaustivo, che abbia almeno 100.000 lemmi.
Questo numero è sempre riportato dall’editore sulla copertina posteriore o sulla pagina di vendita online, ma spesso accanto a quest’informazione si trova un altro dato relativo al numero di accezioni contenute, ovvero tutti i significati dei singoli lemmi. Come è facile immaginare, questa cifra è superiore a quella delle definizioni perché include diverse sfumature di significato, di registro o varianti regionali, e può darvi la misura di quanto sia davvero completo un dizionario.
Varietà linguistiche
Come tutte le lingue, anche il francese ha diversi registri linguistici a seconda del contesto in cui viene parlato (aulico, formale, colloquiale etc.), e ciò si riflette sul numero di significati che un vocabolo può avere. I migliori dizionari dovrebbero includere quanti più usi possibili di un lemma e segnalare il tipo di registro in cui lo si utilizza per guidare il lettore nella scelta del traducente migliore; allo stesso modo, dovrebbero segnalare le parole appartenenti a un linguaggio settoriale o a un gergo.
L’uso di termini gergali è particolarmente diffuso nella lingua francese, che da secoli è caratterizzata dal fenomeno dell’argot, uno slang nato con lo scopo di escludere i membri non appartenenti al gruppo sociale che lo parlava. Da quando, negli ultimi decenni, l’argot ha perso questa sua natura criptica, moltissime parole sono entrate a far parte dell’uso comune (ad esempio, mec per homme, uomo/tipo, o boulot per travail, lavoro) e un buon dizionario francese segnalerà all’utente l’origine gergale di una parola.
I tipi di argot sviluppatisi nei secoli sono tanti, e tra questi la variante più conosciuta e utilizzata è sicuramente il verlan, un’evoluzione dell’argot nata negli anni Cinquanta ma diffusasi sul finire del XX secolo grazie agli artisti rap. Il verlan consiste nell’invertire le sillabe di una parola per formarne un’altra dallo stesso significato: ad esempio, meuf vuol dire femme (donna), relou vuol dire lourd (pesante, fastidioso) e la stessa parola verlan è la trasformazione di l’envers (contrario). Anche in questo caso, i termini entrati a far parte del parlato sono tanti, ma non tutti i dizionari riportano o segnalano le voci appartenenti al verlan.
Varianti francofone
All’inizio di questa pagina, abbiamo parlato dell’importanza dello studio del francese nell’ambito dei rapporti commerciali e culturali tra Francia e Italia. Tuttavia non bisogna dimenticare che il francese è la lingua ufficiale di oltre 30 stati, tra cui il Canada, la Svizzera, il Belgio e i paesi dell’Africa nord-occidentale. Il francese standard che si studia nelle scuole e il cui lessico è alla base dei dizionari di lingua è quello parigino, ma le varianti locali sono moltissime e sono caratterizzate da differenze di tipo fonologico e soprattutto lessicale. Chi segue un corso di laurea in lingue, ad esempio, si troverà a leggere o tradurre testi scritti da autori non francesi e si imbatterà in vocaboli non appartenenti al francese standard: in tal caso, si vorrà avere a disposizione un dizionario che riporti anche le varianti regionali.
Esempi
Un altro elemento da considerare quando si sceglie un dizionario di francese è la presenza di esempi e modi di dire che riflettano la fraseologia d’uso corrente, per essere in grado di vedere i vocaboli all’interno del contesto in cui vengono utilizzati e comprenderne meglio il significato. Spesso i dizionari di livello avanzato sono anche arricchiti dalla presenza di approfondimenti sui collocatori, vale a dire le combinazioni di parole più frequenti e importanti da ricordare per usare la lingua in maniera più naturale. Ad esempio, accanto alla parola “autobus” saranno riportati gli aggettivi (touristique, scolaire) e i verbi (monter sur, salire su, o attendre, aspettare) più frequenti.
Approfondimenti
Un buon dizionario di francese deve innanzitutto permettere a chi lo utilizza di trovare il significato esatto dei vocaboli cercati, ma dovrebbe rappresentare anche un supporto per l’apprendimento della lingua, offrendo anche indicazioni sul corretto uso semantico e grammaticale delle parole. Oltre al numero di definizioni e agli esempi, perciò, è importante accertarsi che il dizionario che si va ad acquistare contenga ulteriori approfondimenti. Vediamo quali sono i principali:
- Schede grammaticali: tavole dedicate alla coniugazione dei verbi ausiliari, irregolari e (nei dizionari più completi) regolari, oppure alla formazione del femminile e del plurale;
- Note culturali: box di approfondimento sulla società e sulla cultura francese;
- Note d’uso: inserti grammaticali o lessicali per aiutare il lettore a superare i dubbi e i problemi di comprensione più comuni;
- Falsi amici: parole appartenenti a due lingue diverse che sono simili da un punto di vista fonetico o morfologico, ma hanno significati diversi (ad esempio, fermer non significa fermare ma chiudere, e salir vuol dire sporcare). Nelle lingue neolatine, come appunto il francese e l’italiano, molte parole condividono le stesse radici e questo può dar luogo alla formazione di falsi amici, motivo per cui su alcuni dizionari francese-italiano si trovano delle note di disambiguazione per segnalare questa differenza.
Praticità
Negli ultimi anni, consultare i dizionari online è diventata pratica comune quando si cerca un solo vocabolo o magari una piccola frase, tuttavia non rappresenta uno strumento adatto quando ci si deve confrontare con testi complessi o studiare una lingua per un lungo periodo di tempo. Chi acquista un vocabolario cartaceo, perciò, cerca un prodotto che lo accompagni per molti anni e che dovrà essere spesso trasportato in borsa per andare a lezione o in biblioteca. È naturale, perciò, considerare gli aspetti legati alla praticità del prodotto.
Peso
Il peso è sicuramente il primo indicatore della praticità di un vocabolario: i volumi più completi possono avere migliaia di pagine e arrivare a pesare oltre i 2 kg, ma contengono un numero di voci decisamente maggiore. Come abbiamo detto, chi acquista il dizionario di francese per la scuola secondaria difficilmente avrà bisogno di consultare un volume così grande, perciò dovrebbe optare per un dizionario dal peso ridotto. Attenzione però a non fare del peso l’unico criterio di scelta: i dizionari tascabili contengono meno vocaboli e sono pensati perlopiù per essere utilizzati in viaggio o per svolgere esercizi di livello base, ma non per gli esercizi più complessi o le verifiche in classe.
Copertina
Il tipo di copertina utilizzata contribuisce a rendere il vocabolario più o meno pesante e può essere un altro aspetto da prendere in considerazione quando si sceglie tra due vocabolari che offrono una quantità di vocaboli simile. La copertina realizzata con cartoncino rigido tende ad aumentare leggermente il peso complessivo del volume, infatti molte case editrici hanno optato per una copertina flessibile, più leggera e meno ingombrante, per venire incontro alle esigenze degli studenti che devono trasportare il dizionario nello zaino. Tuttavia, la copertina rigida conferisce al dizionario maggiore robustezza e protegge meglio le pagine al suo interno.
Versione digitale
Da quando lo studio non avviene più solo sui libri ma anche al computer, tutte le principali case editrici hanno iniziato a offrire i loro prodotti anche in versione digitale. Inizialmente, i dizionari più autorevoli erano corredati da un CD-rom su cui era possibile trovare gli stessi contenuti del dizionario cartaceo, ma col tempo questa tecnologia è diventata quasi obsoleta. Sebbene si trovino ancora dizionari di francese con CD-rom in dotazione, negli ultimi anni gli editori hanno iniziato a includere una licenza digitale all’interno del prodotto per permettere agli utenti di scaricare il dizionario sul proprio computer, o in alcuni casi hanno sviluppato un’applicazione per accedere ai contenuti del dizionario da tablet o smartphone.
Edizione
L’ultimo fattore che si dovrebbe prendere in considerazione quando si sceglie un dizionario francese-italiano è l’anno di pubblicazione. Acquistare un’edizione recente è importante per tre motivi:
- Versione digitale: come abbiamo appena visto, i dizionari pubblicati negli ultimi anni possono contenere un CD-rom o una licenza digitale;
- Neologismi: il francese e l’italiano sono lingue in continua evoluzione che ogni anno, con la diffusione di nuovi concetti o prestiti da altre lingue, si arricchiscono di centinaia di parole. Un dizionario francese-italiano più recente sarà perciò aggiornato con gli ultimi neologismi introdotti;
- Ortografia: nel 1990 la lingua francese è stata sottoposta a una riforma ortografica che ha comportato la semplificazione della scrittura di migliaia di parole. Se tutti i dizionari pubblicati dopo quell’anno riflettono i cambiamenti ortografici introdotti con la riforma, un dizionario usato potrebbe riportare ancora la vecchia grafia.
Domande frequenti sul dizionario francese-italiano
Esistono dizionari di francese con fonetica?
La presenza della trascrizione fonetica accanto a ogni voce è una caratteristica essenziale di ogni dizionario bilingue, difatti sconsigliamo di acquistare qualsiasi prodotto che non offra questa possibilità. La trascrizione fonetica è in genere accompagnata da un’appendice in cui è riportato l’alfabeto fonetico internazionale, con i simboli necessari a pronunciare correttamente le parole. Utilizzando la versione digitale del dizionario sarà inoltre possibile ascoltare la pronuncia di ogni vocabolo.
Esistono dizionari di francese con divisione in sillabe?
Nonostante la divisione in sillabe sia molto importante per imparare a scrivere in qualsiasi lingua, è molto raro trovare un dizionario che riporti la divisione in sillabe di ogni vocabolo. Bisognerà perciò affidarsi a un libro di grammatica francese per apprendere le regole generali per la suddivisione delle parole.