I fattori decisivi per la scelta di un dimmer
Che cos’è il dimmer e a cosa serve
Il dimmer, detto anche varialuce, è un regolatore di luminosità che permette di attenuare la potenza di una lampada creando ambienti accoglienti, oltre a far risparmiare sulla bolletta. La sua funzione quindi è molto utile, in quanto ci consente di adeguare l’intensità della luce a seconda delle esigenze del momento. In una casa, infatti, esistono diversi ambienti dove poter utilizzare un dimmer come ad esempio nella camera dei più piccoli: in base alle attività che si svolgono in un determinato momento sarà necessaria un’intensità di luce diversa, più forte mentre i bambini staranno svolgendo i loro compiti, più dolce e soffusa quando si avvicina l’ora di andare a dormire. In questi casi un regolatore di luminosità è davvero molto efficace. Ma non è utile soltanto per gli ambienti destinati ai più piccoli della casa.
Un dimmer è molto confortevole anche per gli adulti in stanze come il salone o la camera da letto. Attenuare la luce per creare un’atmosfera più accogliente e rilassante è l’ideale verso sera mentre si sta leggendo un libro o ci si vuole semplicemente rilassare sul divano. Nonostante la maggior parte dei dimmer possa supportare diversi tipi di lampade, come quelle alogene o a incandescenza, la vera efficienza del piccolo dispositivo si otterrà combinandolo con la tecnologia LED. Quando le lampadine al LED furono immesse sul mercato, si pensava soltanto alla loro mera funzione di risparmio energetico e non decorativo. Oggi invece con il dimmeraggio di questa categoria di lampadine è possibile combinare efficienza e design creando ambienti confortevoli e con una illuminazione suggestiva e allo stesso tempo moderna.Tipologia
Come abbiamo visto il dimmer è un piccolo congegno che può rivelarsi davvero molto utile nei vari ambienti casalinghi. In commercio però non ne esiste un solo tipo. A seconda della sua struttura, delle sue caratteristiche e il modo in cui viene utilizzato, ne esistono diverse categorie a cui poter far riferimento, che sono:
Controllo con pulsante rotante
Un dimmer di questo tipo presenta una piccola manopola o pulsante con meccanismo rotante. La rotazione della stessa produrrà un lieve clic di accensione e la regolazione dell’intensità della luce. Di solito questa tipologia inizia con un’intensità di luce pari al 10%.
Controllo con pulsante rotante a pressione
Questo modello si presenta anch’esso con una manopola rotante ma a differenza di quello precedente questo si potrà accendere e spegnere facendo semplicemente pressione sulla manopola stessa, come se fosse un pulsante. In questo modo, quando si riaccenderà la luce, questa avrà conservato la stessa intensità di quando è stata spenta.
Controllo con interruttore
I dimmer che fanno parte di questa categoria, oltre ad avere una funzione di regolatore di luminosità, presentano anche interruttori per accendere e spegnere la luce, molto simili quindi a quelli rotanti a pressione.
Controllo con sensore touch
Questa tipologia presenta un pannello touch da cui si possono controllare tutte le funzioni di luminosità. Molto spesso questi modelli di dimmer hanno anche altre caratteristiche come il controllo da remoto e, in alcuni casi, un piccolo touch screen.
Controllo da remoto
I dimmer con controllo da remoto spesso sono dei piccoli telecomandi che funzionano quasi come il telecomando del televisore. Possono essere meccanici o touch , e presentano diverse funzioni a seconda del modello. Su alcuni sono presenti dei pulsanti con indicatore di intensità fissa: 25%, 50%, 75%, 100%, oltre ai tasti per modulare la luminosità a piacimento dell’utente. I dimmer da remoto possono essere utilizzati anche da una stanza all’altra della casa.
Controllo Wi-Fi
Sono i modelli più moderni che si collegano direttamente a uno smartphone o tablet mediante Wi-Fi. A seconda del modello scelto un dimmer appartenente a questa categoria sarà capace di supportare sia il controllo Wi-Fi dei prodotti iOS, come iPad e iPhone, sia i sistemi Android. A volte può essere incluso nel prodotto anche un piccolo telecomando da remoto.
Controllo vocale
Infine, abbiamo il dimmer acoustic control che si potrà attivare semplicemente con un controllo vocale. In base al modello scelto basterà dare i comandi vocali del tipo: “accendi”, “spegni”, “attenua” o “schiarisci la luce” e il dispositivo risponderà eseguendo le istruzioni ricevute.
Potenza
Quando ci si appresta all’acquisto di un dimmer, un fattore molto importante da considerare è la sua potenza. Per far sì che il piccolo dispositivo compia la sua funzione modulatrice sarà quindi necessario acquistare un modello che abbia il carico giusto. La potenza idonea per un varialuce di solito deve essere superiore o uguale al carico delle lampadine che si vogliono dimmerare nei vari ambienti, e mai inferiore. Quindi se ad esempio in casa avete un totale di 400 W di lampadine bisognerà acquistare un varialuce con la stessa potenza oppure superiore.
Tensione d’ingresso
A seconda del tipo di lampada a cui vogliate collegare il vostro regolatore di luce, avrete bisogno di un congegno con determinate caratteristiche di voltaggio, che è quasi sempre lo stesso:
- Per lampade a incandescenza si utilizza un voltaggio normale di 230 v. Questo tipo di lampade possono essere quindi regolate con dimmer;
- Per lampade alogene, la tensione d’ingresso sarà di 230 v;
- Per lampadine LED, la tensione sarà 220 v in corrente alternata e 12 e 24 v con corrente continua.
Range
Il range rappresenta la capacità di regolare l’intervallo di luce, ovvero, l’intensità luminosa della lampada e viene espresso in percentuali. Ad esempio un modello con range 0-100% sta a significare che il livello di oscurità raggiungerà il massimo fino a spegnere la luce. Su alcuni modelli invece potreste trovare range 5-100%, questo vuol dire che si potrà ridurre fino a un massimo del 5% della luminosità, senza spegnere del tutto la luce.
Timer
Una funzione molto utile riscontrabile in diversi modelli di dimmer è il timer, vale a dire la possibilità di creare un’illuminazione temporale, e quindi di decidere in anticipo quando far spegnere o accendere la lampada pianificando data e ora. Questa funzione in alcuni casi viene utilizzata anche per evitare furti, quando in casa non c’è nessuno, in quanto il timer verrà impostato in precedenza e le luci si accenderanno da sole. Infine, potreste sempre impostarlo per far accendere le luci poco prima del vostro ritorno a casa, in modo da avere un rientro più sicuro e accogliente.
Compatibilità
Bisogna considerare che non tutte le tipologie di dimmer e lampade sono compatibili tra di loro, ovvero che non tutte le lampadine sono dimmerabili. Essere dimmerabile significa che è possibile regolarne l’intensità sia con un congegno integrato che con uno esterno, quindi attraverso un apposito dimmer. In questo modo l’intensità della luce potrà essere modificata partendo da zero fino ad arrivare alla massima potenza. Sulle lampadine LED è molto facile sapere se sono dimmerabili o meno, basterà controllare sulla confezione l’apposito simbolo: un piccolo cerchio con una linea spessa all’interno. Nel caso il piccolo simbolo risulti sbarrato, la lampadina non è dimmerabile. Per quanto riguarda la compatibilità con gli interruttori, bisogna precisare che i modelli universali solitamente possono essere inseriti in scatolette e interruttori da 60 mm. Ma è sempre meglio controllare queste specifiche sia sul dimmer che si vuole acquistare sia sulle placche degli interruttori.
Altri fattori da tenere a mente nella scelta del dimmer
Il prezzo è importante?
Oggi sul mercato è possibile acquistare dei dimmer con delle buone prestazioni a prezzi davvero molto competitivi. Si parte da una base di 10/12 €, anche per modelli con controllo Wi-Fi o da remoto per lampadine o strisce LED. Quindi non sarà necessario investire molti soldi per ottenerne tutti i vantaggi che presenta. Ovviamente come ogni prodotto, esistono anche delle gamme dai costi più elevati. Ma sia per le fasce di prezzo più economiche che per le più care, il denaro investito nell’acquisto verrà presto recuperato grazie al risparmio in bolletta conseguente al suo utilizzo.
La marca è importante?
Trattandosi di un dispositivo elettronico che deve essere collegato al sistema elettrico della casa è sempre meglio affidarsi a marchi più conosciuti che sono in grado di garantire una maggiore qualità e sicurezza del prodotto, come ad esempio nel caso di Philips. Dimmer di marche meno conosciute, invece, potrebbero essere di minore qualità e di conseguenza meno sicuri per il sistema elettrico che potrebbe essere compromesso.
Le domande più frequenti sul dimmer
Quali sono i vantaggi del dimmer?
Installare un dimmer per regolare l’intensità della luce nei diversi ambienti della vostra casa può avere degli aspetti davvero vantaggiosi in diversi ambiti:
- Riduzione dei consumi energetici con conseguente risparmio anche dei costi, grazie all’utilizzo della luce con un’intensità minore e non sempre alla massima potenza;
- Aumento della vita di una lampada, soprattutto quelle a risparmio energetico. La durata di una lampadina di questo tipo può aumentare dalle 5 alle 10 volte in più;
- Controllo di accensione e spegnimento attraverso il timer in alcuni modelli;
- Illuminazione efficace e versatile per ogni ambiente della casa, quindi ogni momento della giornata avrà la luce giusta e più adeguata alle necessità del momento.
Come funziona un dimmer?
Un dimmer per poter regolare l’intensità luminosa controlla la potenza di un carico e lo fa attraverso una modulazione di larghezza d’impulso detta anche PWM, un acronimo che sta per pulse-width modulation. La PWM è una tecnica con cui si regola la potenza elettrica della lampadina agendo sulla durata degli impulsi luminosi.
Con questo tipo di sistema la lampadina appare sempre illuminata ai nostri occhi, senza sfarfallio. Per poter funzionare correttamente però un varialuce deve essere adeguato al numero di punti di luce presenti che si vogliono dimmerare. Quindi bisognerà decidere se acquistare uno o più congegni per poter far fronte al carico, soprattutto in presenza di impianti elettrici di grandi dimensioni. Ad ogni modo oggi sono disponibili modelli che possono reggere anche carichi abbastanza alti. Una volta stabiliti questi criteri per la scelta, il dimmer dovrà essere installato.Come si installa il dimmer?
Per procedere con l’installazione di un dimmer bisognerà seguire in maniera corretta alcune precise istruzioni, articolate in diverse fasi. Vediamo insieme quali sono e in quale ordine procedere per ottenere un perfetta installazione del congegno, in caso di sostituzione di un vecchio dimmer:
- Attraverso l’utilizzo di un contatore elettrico, disconnettete l’alimentazione in tutta la stanza in cui dovrete installare il dimmer;
- Procedete con la rimozione del vecchio dimmer svitando placca e scatola portafrutto;
- Svitate le viti del telaio dell’interruttore e prelevate il meccanismo dell’interruttore;
- A questo punto bisognerà scollegare fili di fase, di neutro e messa a terra da inserire nel nuovo dimmer;
- Adesso potrete avvitare il nuovo varialuce all’interno;
- Ultimo passo sarà inserire la nuova placca;
- Effettuare una prova per capire se è stato installato correttamente. Nel caso si verificassero ronzii, sbalzi di tensione o altri disturbi, è probabile che l’installazione non sia andata a buon fine.
Se invece il dimmer deve essere installato per la prima volta o nel caso aveste dei dubbi riguardo alla sostituzione del vecchio, è sempre meglio farsi aiutare da un professionista che sarà in grado di effettuare il procedimento in maniera veloce ed efficace, senza correre il rischio di danneggiare i dispositivi.