Come scegliere il digestivo
Fra le conseguenze principali della vita frenetica che tendiamo a condurre tutti i giorni, fatta di tempi stretti, pranzi veloci e a volte tanto stress, sono sempre più comuni alcuni problemi del tratto gastrointestinale, su tutti quelli legati alla digestione. Ecco perché, fra le nostre guide all’acquisto, abbiamo pensato di crearne una sui prodotti digestivi (intesi qui come farmaci o rimedi naturali, e non come alcolici da assumere dopo il pasto) che possono aiutare il nostro organismo a digerire meglio e più in fretta.
In questa breve ma completa guida troverete quindi informazioni su cos’è un digestivo, come funziona, e quali tipologie si possono trovare in commercio.
Cos’è un digestivo e a cosa serve
Il digestivo è una sostanza, naturale o chimica, in grado di promuovere una buona e rapida digestione, soprattutto in quei casi in cui si sia mangiato molto, in maniera non sana, o in cui si abbiano problemi soggettivi legati a questa importante fase successiva al pranzo, alla cena, o a qualsiasi momento di assunzione di cibo.
Una cattiva digestione può essere causata da molti fattori, e andare ad avere ripercussioni importanti sull’organismo e, più in generale, sulla vita, sulla quotidianità e sul benessere di chi ne è colpito. Tra le principali cause dei problemi di digestione vi sono le allergie o intolleranze alimentari, una dieta non equilibrata e ricca di grassi, l’abuso di alcol o fumo di sigaretta, lo stress o altre condizioni quali il sovrappeso o la gravidanza, e patologie che interessano il tratto gastrointestinale, su tutte il reflusso gastroesofageo, di cui tanto si parla al giorno d’oggi, anch’esso molto spesso causato da uno stress eccessivo e uno stile di vita non equilibrato.
Anche l’assunzione di alcuni farmaci può richiedere l’aiuto di un digestivo al fine di prevenire il danneggiamento della mucosa gastrica.
Sintomi di una cattiva digestione
I sintomi caratteristici di una cattiva digestione sono numerosi:
- bruciore di stomaco;
- rigurgiti acidi;
- nausea e nei casi più gravi vomito;
- mal di testa;
- eruttazioni frequenti;
- dolori alla parte alta dell’addome;
- sensazione di pesantezza allo stomaco;
- gonfiore addominale;
- meteorismo e flatulenza;
- alitosi (comunemente chiamato alito cattivo) e sapore amaro in bocca.
Come migliorare la digestione in modo naturale
Se la cattiva digestione non è dovuta a particolari patologie, ci sono alcune accortezze che si possono avere per cercare di prevenirla, e che è possibile attuare principalmente migliorando il proprio stile di vita e correggendo le abitudini alimentari sbagliate.
Ecco alcuni esempi pratici:
- eliminare dalla propria dieta ridurre al massimo cibi e bevande potenzialmente irritanti per lo stomaco, e faticosi da digerire: cibi grassi, troppo speziati, fritti, caffè, alcolici e bevande gassose;
- evitare pasti troppo abbondanti;
- ridurre il consumo di cibi che richiedano tempi di digestione lunghi, per esempio la carne, soprattutto se molto grassa;
- mangiare lentamente e masticando con attenzione;
- mantenere uno stile di vita il più sano possibile. Oltre a ciò che abbiamo già detto sul cibo, non fumare e praticare molta attività fisica;
- evitare di andare a letto subito dopo i pasti. Meglio far passare almeno 3 ore;
- ridurre le possibili fonti di stress, oggi una delle principali cause di una cattiva digestione.
Tipologie di digestivo
Come detto, esistono diverse tipologie di digestivo, e si dividono in base al loro meccanismo d’azione. Vediamole insieme nel dettaglio.
Farmaci antiacidi
Questa tipologia di farmaci digestivi è indicata quando si possiede una quantità eccessiva di acidi all’interno dello stomaco, che possono provocare forti bruciori allo stesso, e persino danni alla mucosa gastrica, arrivando anche a creare vere e proprie ulcere. Gli antiacidi agiscono neutralizzando l’acido cloridrico in eccesso e rendendo l’ambiente interno allo stomaco meno aggressivo per le mucose dell’organo, dando un immediato e rapido sollievo al bruciore.
I principi attivi di questi farmaci digestivi antiacidi sono diversi:
- sodio bicarbonato;
- sodio alginato;
- calcio bicarbonato;
- magnesio carbonato;
- idrossido di alluminio;
- idrossido di magnesio.
In aggiunta a quelli sopracitati, i farmaci antiacidi contengono spesso altri principi attivi, tra cui simeticone, dimeticone e carbone vegetale, che aiutano a ridurre la formazione di gas nello stomaco e nell’intestino, alleviando così anche i sintomi dati dal meteorismo.
I farmaci digestivi antiacidi non richiedono una prescrizione medica, e si presentano in forma di capsule o compresse, soluzione liquida e granulati effervescenti, e solitamente sono da assumere, nelle dosi consigliate, durante o dopo il pasto, oppure al momento del bisogno.
Farmaci gastroprotettori
Questi farmaci digestivi si dividono in due sottocategorie: gli inibitori della pompa protonica e gli antagonisti dei recettori istaminici H2, che fanno sì che venga ridotta la secrezione di acidi nello stomaco, e i farmaci ad azione citoprotettiva, in grado di proteggere la mucosa gastrica da possibili lesioni dovute a fattori sia interni che esterni.
Questi digestivi non hanno un effetto rapido come quello degli antiacidi, ma possiedono una durata molto lunga: dalle 24 alle 48 ore. La loro azione è principalmente preventiva, andando a ostacolare la secrezione acida, e interferendo dunque con tutti quei processi chimici che portano alla produzione, nello stomaco, di acido cloridrico.
I gastroprotettori inibitori della pompa protonica e antagonisti dei recettori istamici H2 possono essere acquistati con o senza prescrizione medica, a seconda del principio attivo di cui sono composti, e si possono trovare solitamente in forma di capsule o compresse, e vanno assunti al mattino, accompagnati da un bicchiere d’acqua, a stomaco vuoto.
I farmaci ad azione citoprotettiva hanno un meccanismo d’azione differente dai precedenti, e sono costituiti principalmente da tre principi attivi:
- sucralfato: crea un film di gel che funge da barriera della mucosa gastrica, al fine di proteggerla dall’attacco degli acidi all’interno dello stomaco;
- bismuto colloidale: promuove la produzione di bicarbonato e prostaglandine, impedendo ai batteri (uno su tutti l’Helicobacter Pylori) di attaccare la mucosa gastrica;
- misoprostolo: stimola la produzione di bicarbonato e muco, sostanze utili a proteggere la mucosa interna dello stomaco.
Farmaci procinetici
Questa tipologia di digestivi ha un meccanismo d’azione completamente diverso rispetto ai precedenti, che consiste nel favorire lo svuotamento dello stomaco e dell’intestino. Per fare ciò, essi agiscono su alcuni recettori del tratto gastrointestinale, andando a stimolare la contrazione della muscolatura liscia involontaria, che contribuisce quindi a muovere più rapidamente gli alimenti dallo stomaco all’intestino, rendendo la digestione più rapida.
Tra i farmaci procinetici più largamente utilizzati, ci sono il domperidone, il metoclopramide, il levosulpiride e il dexpantenolo. Solitamente in forma di compresse o capsule, questi digestivi vanno assunti prima del pasto, al fine di consentirne un completo assorbimento.
Integratori alimentari a base di enzimi digestivi e probiotici
Quest’ultima categoria di digestivi comprende prodotti di origine naturale che aiutano a scomporre il cibo ingerito, in modo da rendere più semplice la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive per l’organismo.
Nel nostro corpo sono presenti diversi enzimi digestivi, che vengono prodotti nelle ghiandole salivari, nel fegato, nello stomaco, nel pancreas e nell’intestino; qualora questi non fossero sufficienti e si manifestassero i tipici sintomi di una cattiva digestione, si possono assumere integratori alimentari che li contengano.
I principali enzimi digestivi sono rappresentati dalle:
- amilasi: scompongono i carboidrati in zuccheri semplici (fruttosio e glucosio);
- lipasi: scompongono i grassi in acidi grassi e glicerolo;
- proteasi: scindono le proteine in aminoacidi, le loro componenti fondamentali.
Questi integratori possono contenere anche enzimi digestivi vegetali, come la bromelina, derivante dal gambo dell’ananas, o la papaina, contenuta all’interno della papaya, entrambi in grado di favorire la digestione degli alimenti.
Infine, un buon digestivo naturale può essere costituito anche dai probiotici, che grazie al loro effetto benefico sulla flora intestinale aiutano a ristabilirne l’equilibrio e a migliorare anche la digestione a livello generale.
Gli integratori a base di enzimi digestivi si presentano sotto forma di compresse o capsule, in forma liquida e in polvere, e vanno assunti nelle quantità consigliate dai foglietti illustrativi dei singoli prodotti.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali
Per ognuna delle tipologie di farmaci digestivi che abbiamo descritto poco sopra sono presenti controindicazioni ed effetti collaterali differenti, più o meno gravi, a seconda dei principi attivi contenutivi e del meccanismo d’azione del medicinale; per questo consigliamo vivamente di consultare il vostro medico in merito a tale argomento prima di assumere qualunque di questi prodotti.
In generale, possiamo dire che gli effetti collaterali dati da questi digestivi si manifestano dopo un lungo periodo di assunzione degli stessi, i quali diventano a volte, col tempo, persino inefficaci. Le controindicazioni invece riguardano individui con soggettive intolleranze o allergie ai principi attivi dei singoli farmaci, o con particolari condizioni mediche, oppure donne in gravidanza.
Le domande più frequenti sul digestivo
Si può utilizzare il bicarbonato come digestivo?
Quella legata al bicarbonato da utilizzare come vero e proprio digestivo è più una leggenda metropolitana che altro. Il bicarbonato, infatti, non aiuta a migliorare il processo della digestione; ciò che però fa, essendo un agente antiacido, è contribuire a ridurre l’elevata acidità che si può creare all’interno dello stomaco dopo un pasto, alleviandone i sintomi tipici quali il bruciore e la pesantezza.
Perché assumere un digestivo in gravidanza e quale scegliere?
La gravidanza è un periodo estremamente particolare sotto molti punti di vista, in cui il corpo, spesso, tende a comportarsi e a reagire diversamente da come farebbe in una situazione normale. Uno dei fastidi che possono accompagnare questo momento è proprio legato alla difficoltà di digestione, causata dal fatto che estrogeni e progesterone, ormoni di cui abbiamo parlato in modo approfondito nelle nostre guide ai migliori integratori per menopausa e ai migliori lubrificanti intimi, inducono il rilassamento della muscolatura involontaria per proteggere l’utero da dolorose contrazioni. Anche quelli dell’apparato digerente fanno parte dei muscoli involontari, ed ecco perché, in gravidanza, tendono a essere molto rilassati e a causare problemi di digestione.
I migliori digestivi da assumere in questo periodo sono gli antiacidi a base di bicarbonato di sodio, sicuri sia per la mamma che per il bambino. Per quanto riguarda gli inibitori della pompa protonica, invece, è meglio consultare il proprio medico prima di assumerli, in quanto potrebbero creare qualche problema nel feto.
Quali sono le principali marche di digestivo?
Esistono in commercio molte marche diverse di digestivo, acquistabili sia in farmacia che online, e solitamente ognuna di esse è specializzata nella produzione di una particolare tipologia.
Nel caso degli antiacidi, che sono i digestivi più acquistati e consumati, i marchi più conosciuti sono certamente garanzia di affidabilità ed efficacia, e tra questi non si può non citare: Maalox, Gaviscon, Citrosodina, Brioschi e Biochetasi.
Sebbene tutti i prodotti sopraelencati siano ottimi, prima di acquistarne uno piuttosto che un altro, sarebbe bene consultare il proprio medico, o informarsi in modo approfondito sulla specifica funzione di ognuno di essi e sulla probabile causa della propria cattiva digestione, in modo da essere certi di acquistare e assumere quello più adatto al problema.
Quanto costa un digestivo?
A seconda della tipologia di digestivo che si acquista, si possono avere costi differenti, che variano sulla base della loro funzione, del marchio e della forma farmaceutica del prodotto.
Farmaci antiacidi come Citrosodina, Biochetasi e Brioschi hanno un costo abbastanza contenuto, in media sui 6-8 € sia che si tratti di compresse che di granuli effervescenti.
Per prodotti invece come Maalox, Gaviscon e altri antiacidi e gastroprotettori si parte in genere da circa 8-10 €, fino ad arrivare anche a 20-25 €, a seconda della quantità di prodotto contenuto nella confezione e della forma farmaceutica (per esempio, il Gaviscon liquido in bustine monodose costerà più di quello in bottiglia).