I deumidificatori De’Longhi
Si sceglie un deumidificatore per un motivo ben preciso: la nostra casa è troppo umida e vogliamo contrastare efficacemente questo problema. Bisogna sapere che il deumidificatore non è la stessa cosa di un condizionatore dotato di funzione deumidificante: al contrario di questi ultimi, infatti, il deumidificatore si limita ad estrarre l’umidità dall’aria, ma non ha alcuna funzione refrigerante (a volte può averne semmai una riscaldante).
In Italia, anche grazie ad una campagna pubblicitaria particolarmente efficace negli anni ’80 e ’90, il marchio De’Longhi è associato indissolubilmente nell’immaginario popolare al deumidificatore. Sembra quindi scontato che sia questo uno dei primi brand che viene in mente quando si considera l’acquisto di uno di questi macchinari.Ma che caratteristiche hanno i deumidificatori De’Longhi? Cerchiamo di fare chiarezza circa l’offerta di questo famoso marchio italiano.
Le serie dei deumidificatori De’Longhi
La gamma dei deumidificatori De’Longhi è organizzata in diverse serie: tutti i prodotti si chiamano “Tasciugo” come da tradizione storica del marchio, ma in anni recenti a questo riconoscibilissimo nome si è aggiunta la dicitura “AriaDry” che sintetizza la funzione dell’apparecchio. Sono però le sigle successive al nome a rivelare a quale serie appartenga ciascun modello. Vediamole, allora:
Serie DEM
La serie più “storica”, la più anziana tra quelle attualmente in commercio. Si tratta di classici deumidificatori a condensazione, funzionanti cioè tramite un compressore e una serpentina a liquido refrigerante su cui si condensa l’acqua contenuta nell’atmosfera. Le funzionalità sono semplici: vi è una sola velocità di ventilazione e l’umidostato (il regolatore della quantità desiderata di umidità) è manuale. Niente funzione asciugabiancheria, quindi, anche se l’uso di un deumidificatore è comunque di aiuto nel velocizzare l’asciugatura del bucato.
Nonostante la semplicità funzionale, le prestazioni sono di tutto rispetto: questi modelli assorbono 10 l di umidità in 24 h e hanno una portata d’aria di 100 m³/h. Deumidificano dunque efficacemente stanze fino a 17 mq.Il classico modello serie DEM è il De’Longhi Tasciugo DEM10.
Serie DD
La serie DD è la serie “ammiraglia” dei deumidificatori De’Longhi, infatti è quella più sofisticata sia dal punto di vista delle funzioni, sia da quello delle prestazioni. Anche in questo caso si tratta di modelli a condensazione ma, a differenza della serie precedente, sono equipaggiati anche di una resistenza riscaldante. Oltre a deumidificare, dunque, questi modelli possono anche riscaldare l’ambiente.
L’umidostato elettronico si può regolare con precisione: ci sono tre livelli di ventilazione e possiamo usare il deumidificatore anche solo come ventilatore. La tanica di raccolta è molto grande, circa 7 l, a differenza delle altre serie che montano taniche da 2 l (ma tutte le serie prevedono la possibilità di scaricare in continuo). L’assorbimento va da 20 a 30 l in 24 h a seconda del modello, mentre la portata d’aria va da 120 a 360 m³/h. L’offerta è completa: vi sono modelli adatti a stanze piccole (13 mq), altri per locali grandi (34 mq) e grandissimi (57 mq).L’esponente più noto di questa serie è probabilmente il De’Longhi DDS30.
Serie DEX
La serie DEX è di più recente introduzione rispetto alle altre viste finora, infatti si caratterizza, tra le altre cose, per un design decisamente più moderno e accattivante. Anche i modelli della serie DEX sono classici deumidificatori a condensazione, più vicini però alla semplicità della serie DEM, di cui raccolgono idealmente il testimone.
L’umidostato, in questo caso, è regolabile su tre livelli fissi ed è presente la funzione di asciugatura del bucato: mancano però altre funzioni come la sola ventilazione o il riscaldamento. La capacità di assorbimento va da 12 a 16 l in 24 h a seconda del modello, dunque questi deumidificatori sono idonei ad operare in stanze dai 21 ai 28 mq.Un buon modello della serie DEX è il De’Longhi DEX14.
Serie DN
L’ultima arrivata è la serie DN: a differenza di tutte le altre, questa serie si avvale di una tecnologia diversa, senza compressore né liquido refrigerante. Si tratta infatti di deumidificatori ad essiccazione, in questo caso alla zeolite.
Queste macchine sono più silenziose rispetto a quelle a condensazione, inoltre scaldano l’ambiente sempre, senza possibilità di regolare al ribasso la temperatura. Questo può essere considerato uno svantaggio se stiamo cercando un deumidificatore da usare in stanze già riscaldate, ma se la macchina ci serve in stanze che rimangono fredde o nel locale lavanderia, la produzione di calore extra risulterà benvenuta. La portata d’aria è buona (100-1600 m³/h), per cui questi modelli si possono usare con profitto in locali di medie dimensioni fino a 28 mq.Tra i modelli della serie DN suggeriamo il De’Longhi DNS 65.
I deumidificatori De’Longhi e la concorrenza
Dovendo decidere se investire in un deumidificatore De’Longhi è particolarmente interessante vedere come i prodotti di questo brand si collochino rispetto alla media di mercato. Chiaramente, come abbiamo visto parlando delle diverse serie, vi sono differenze anche importanti tra i diversi modelli di questo produttore, e terremo presenti queste differenze nel nostro paragone con la concorrenza. Procediamo seguendo la traccia di quelli che individuiamo come fattori fondamentali per la scelta di un deumidificatore.
1. Portata
Osservando come si collocano i modelli De’Longhi rispetto agli altri deumidificatori sul mercato, è facile accorgersi di come le prestazioni siano il fulcro della progettazione di questi deumidificatori.
La serie DD, come dicevamo più sopra, vanta modelli top di gamma dalle elevate capacità di estrazione, dai 20 l/24 h in su, elevato ricambio d’aria per una deumidificazione rapida e possibilità di operare quindi anche in ambienti molto grandi.
Sulla carta sono inferiori le prestazioni della serie DN ad essiccazione, ma bisogna tenere ben presenti le considerazioni che abbiamo già fatto circa la capacità reale e quella dichiarata dei deumidificatori: mentre la capacità dichiarata di un deumidificatore ad essiccazione è di solito veritiera, quella dei modelli a condensazione va ridimensionata in base alla temperatura dell’ambiente.
2. Funzioni
Vi sono alcune funzioni che sono ormai diventate standard e si trovano su tutti i deumidificatori, con pochissime eccezioni. È il caso ad esempio dello spegnimento automatico a tanica piena e dello sbrinamento automatico nel caso dei modelli a condensazione.
In aggiunta a queste funzioni base, i modelli De’Longhi offrono di solito un buon numero di funzionalità, come la possibilità di impostare il livello di umidità desiderato (più o meno precisamente a seconda della gamma) o l’apprezzatissima funzione asciugabiancheria.
3. Praticità
Quanto è comodo da usare un deumidificatore? Nel valutare la praticità d’uso della gamma De’Longhi teniamo in considerazione alcuni parametri. Quanto spesso bisogna svuotare il serbatoio? C’è la possibilità di scaricare l’acqua in modo continuo? Quanto rumore fa?
Bisogna dire che tutti i modelli De’Longhi sono equipaggiati con una tanica da 2 l o poco più, perfettamente in linea con la media di mercato. A distinguersi sono, ancora una volta, i modelli della serie DD che arrivano a 7 l di capacità. Tutti i deumidificatori De’Longhi prevedono la possibilità di scaricare l’acqua in modo continuo, come è d’altra parte ormai divenuta la norma o quasi.
4. Dimensioni e design
Bisogna dire che, in quanto a dimensioni e peso, sul mercato non c’è una gran differenza da marca a marca, soprattutto tra i modelli a condensazione che rappresentano la stragrande maggioranza dei deumidificatori sul mercato. Tutti questi pesano infatti oltre 10 kg, con vette di 17 kg per i modelli più performanti come i top di gamma di De’Longhi, dotati di rotelle per facilitare lo spostamento.
La nota di merito rispetto alla concorrenza va ancora una volta alla serie DN ad essiccazione, che pesa meno di 8 kg ed è quindi molto al di sotto della media della concorrenza.
Aggiungiamo un’altra considerazione pratica notando come i modelli De’Longhi più recenti, quelli della serie DEX, prevedano nel design un’ampia e robusta maniglia per agevolare lo spostamento della macchina: un cambiamento apprezzato rispetto alle piccole maniglie laterali di tanti altri modelli.
I concorrenti di De’Longhi
Ma chi sono allora i competitor di De’Longhi sul mercato dei deumidificatori? I brand sono parecchi, ma naturalmente bisogna fare una distinzione tra fasce di mercato: non tutti i produttori competono infatti sia sulle fasce basse sia su quelle alte.
- Fascia alta: la concorrenza ai vertici del mercato è piuttosto limitata e insieme a De’Longhi spiccano marchi come Argo, specializzata nel trattamento dell’aria, Mitsubishi, il prestigioso marchio giapponese, e, limitatamente ad alcuni modelli, Hotpoint-Ariston;
- Fascia bassa: è ben più affollato il mercato dei deumidificatori economici dove, oltre ai predetti marchi, troviamo brand molto meno noti, in qualche caso di importazione, quali Olimpia Splendid, Klarstein e Comfee’.
Domande frequenti
Quanto costano i deumidificatori De’Longhi?
Il deumidificatore di per sé non è un elettrodomestico dei più economici, soprattutto se vogliamo un modello veramente valido. De’Longhi, poi, non spinge particolarmente al ribasso con i propri prezzi, nonostante produca anche modelli che possiamo includere nella fascia bassa del mercato. A seconda del rivenditore e dell’offerta in corso, le fasce di prezzo sono come segue:
- Fascia di prezzo bassa: 130-210 €, modelli per stanze piccole e privi di funzionalità particolari;
- Fascia di prezzo media: 230-340 €, per locali medio grandi, con funzione asciugabiancheria e umidostato;
- Fascia di prezzo alta: 360-600 €, per locali molto grandi, con asciugabiancheria, timer, umidostato, termostato e funzione riscaldamento.
Quali sono i punti di forza dei deumidificatori De’Longhi?
Abbiamo avuto modo di accennarlo già più sopra, paragonando i deumidificatori De’Longhi alla concorrenza, ma lo ripetiamo qui: in generale, questo marchio si preoccupa molto di offrire prodotti performanti. La prestazione di deumidificazione è infatti buona in tutti i modelli, con un ricambio d’aria in generale rapido, che diventa rapidissimo se scegliamo un modello top di gamma (serie DD).
Quanto durano i deumidificatori De’Longhi?
I deumidificatori De’Longhi sono ben progettati: difficilmente si guastano nei primi anni di vita, a differenza di alcuni modelli più economici che vanno soggetti a rotture premature di una certa importanza (pensiamo alle perdite di liquido refrigerante o alla rottura del compressore), anche entro i due anni di garanzia obbligatoria prevista nei Paesi europei. Se utilizzato correttamente e soprattutto stoccato nel modo giusto e pulito regolarmente, un deumidificatore De’Longhi può avere un arco di vita molto lungo.
Si tratta poi di un marchio italiano: rivolgersi all’assistenza clienti in caso di necessità è semplice, e laddove una riparazione si rendesse necessaria non ci sarà bisogno di spedire il deumidificatore all’estero, ma verrà indicato un centro riparazioni a cui rivolgersi.