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I migliori dentifrici del 2024

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Dati tecnici

Confezione

100 ml

75 ml

75 ml

75 ml

75 ml

Ingredienti principali

Sorbitol, Aloe barbadensis leaf juice, aqua, Hydrated silica, Silica, Cellulose gum, Rosmarinus officinalis leaf oil, Melaleuca alternifolia leaf oil, Melia azadirachta seed oil, Ascorbic acid, Hesperidin, Retinyl palmitate

Aqua, Hydrated silica, Sorbitol, Glycerin, Xanthan gum, Sodium fluoride, Magnesium sulfate, Disodium phosphate, Sodium benzoate, Sodium fluoride, Panthenol, Cocamidopropyl betaine, Zinc sulfate, Calcium glycerophosphate, Sodium Chloride

Aqua, Hydrated silica, Sorbitol, Hydroxyethylcellulose, Olaflur, Cocamidopropyl betaine, Saccharin

Glycerin, Sodium Bicarbonate, Sodium Fluoride, Xanthan Gum, Steviol Glycosides, Hydrated Silica, Cocamidopropyl Betaine, Titanium Dioxide, Aqua

Glycerin, Calcium Silicate, Hydrated Silica, Trisodium Phosphate, Sodium Phosphate, Aqua, Sodium Monofluorophosphate, Synthetic Fluorphlogopite, Polyacrylic Acid, Tin Oxide

Azione

Protettiva, antiplacca, antitartaro, sbiancante

Antiplacca, anticarie, gengive delicate

Sbiancante, rinforzante

Rinforzante, protettiva, antiplacca, gengive delicate

Rigenerante dello smalto, anticarie

Senza componenti dannosi

Senza microsfere

Adatto ai bambini

> 3 anni

Testato clinicamente

Punti forti

Ricco di estratti vegetali

Funzione protettiva dello smalto dentale

Adatto a denti sensibili

Azione combinata per denti e gengive

Irrobustisce lo smalto dentale

Senza fluoro, SLS, parabeni

Funzione antibatterica

Senza SLS e PEG

Protegge dai sanguinamenti gengivali

Leggero effetto sbiancante non abrasivo

Testato dermatologicamente

Adatto alle gengive delicate

Adatto all'uso quotidiano

Con azione sbiancante

Effetto preventivo della carie

Punti deboli

Contiene saccarina

Contiene saccarina e SLS

Contiene saccarina

Contiene saccarina e SLS

Contiene saccarina, PEG e SLS

Recensione completa
Recensione completa
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Recensione completa

I fattori decisivi per la scelta del dentifricio

Il dentifricio è una pasta, o in alcuni casi gel, la cui formula a base di carbonati, sostanze antisettiche e oli essenziali è indicata per la pulizia dei denti e l’igiene della bocca. Molto spesso saper spazzolare bene i denti o utilizzare uno spazzolino elettrico non basta per ottenere dei buoni risultati, ecco perché vi è bisogno dell’aiuto di un dentifricio adeguato alle esigenze del momento.

Dentifricio
A volte, quando si deve acquistare un dentifricio, vengono sottovalutati alcuni aspetti e caratteristiche del prodotto che invece è fondamentale conoscere, soprattutto nel caso si voglia risolvere un problema in particolare. Prima di procedere alla scelta, infatti, è bene capire quale tipo di fastidio o sintomatologia si voglia curare. Se per esempio soffrite di denti sensibili sarà opportuno comprare una pasta a bassa abrasività, in modo da evitare danni superficiali al dente e peggiorare così la situazione.
Dentifricio lavaggio denti
Ecco perché quando ci si trova a dover scegliere tra un dentifricio e un altro è importante conoscerne tutte le caratteristiche, gli ingredienti contenuti e anche il tipo di azione a cui è destinato. In questa guida vi forniremo tutte le informazioni necessarie per arrivare alla scelta più adeguata alle vostre esigenze.

Ingredienti

La prima cosa da fare durante l’acquisto di un dentifricio è analizzare bene tutti gli ingredienti che vi sono contenuti, in modo da evitare quelli che potrebbero essere nocivi sia per la salute della bocca che per la salute dell’organismo. Sarà opportuno quindi leggere attentamente l’INCI, ovvero la Nomenclatura internazionale degli ingredienti contenuti nella cosmesi riportati sull’etichetta, in modo da scegliere un prodotto sicuro oltre che adeguato alle vostre esigenze.

Dentifricio ingredienti
Tra gli ingredienti principali di un dentifricio troviamo, oltre ad una base di acqua:

  • Sostanze abrasive che comprendono tra gli altri carbonato di calcio, fosfato di calcio e silici per un’azione antiplacca;
  • Iodio per la sua azione antibatterica;
  • Zinco, stagno e alluminio che limitano le proteine stimolando la formazione di una pellicola protettiva;
  • Aromi come mentolo, cannella e oli essenziali per dare un sapore piacevole alla pasta;
  • Benzalconio cloruro, cetilpiridinio cloruro o clorexidina con azione antiplacca.

Infine troviamo il fluoro, una delle sostanze più dibattute negli ultimi anni per la sua possibile nocività. Questa sostanza serve a proteggere soprattutto i denti dalla carie e se usato con moderazione non dovrebbe avere nessun effetto collaterale. Secondo il regolamento europeo, il fluoro contenuto in un dentifricio per adulti non deve mai superare le 1500 ppm ossia parti per milione. Quindi meglio controllare questo dato sull’INCI prima di acquistarlo.

Ingredienti da evitare

Gli ingredienti invece da evitare sono: il Triclosan, un antibatterico che potrebbe provocare resistenza antibiotica; alcune sostanze abrasive come le microsfere in plastica presenti in diversi prodotti cosmetici o granuli come il Polyethylene Terephthalate (PET), il Polyethylene (PE), Polymethyl Methacrylate (PMMA), Nylon e il Polypropylene (PP). Anche i conservanti come i parabeni possono essere nocivi e provocare danni all’organismo, soprattutto al sistema endocrino. Tra i tensioattivi, e quindi schiumogeni, troviamo il Sodium Lauryl Sulfate (SLS) che, anche se la sua sicurezza non è stata messa in discussione dal SCCS (Scientific Committee on Consumer Safety), è abbastanza irritante quindi sconsigliato in caso di gengive sensibili. Tra gli ingredienti da evitare troviamo anche alcuni umettanti che servono per conservare l’umidità della consistenza del dentifricio come il Propylene Glycol e i PEG. Infine per rendere il sapore più gradevole spesso vengono aggiunti dolcificanti artificiali come la saccarina: sempre meglio acquistare un prodotto che non la contenga.

Azione

A seconda del tipo di problema che bisogna risolvere esiste una tipologia di dentifricio studiata e realizzata appositamente per quello scopo. Ogni dentifricio infatti svolge un diverso tipo di azione e proprio per questo motivo i suoi ingredienti variano a seconda dell’esigenza. Di seguito una classificazione delle principali azioni che può svolgere un dentifricio.

Anticarie

Quella anticarie è forse l’azione più comune per la maggior parte dei dentifrici. Il fluoro è la sostanza principale per questo tipo di formula, in quanto riesce, insieme ai suoi sali, a rimineralizzare lo smalto dei denti, in modo da prevenire eventuali carie.

Antitartaro

I dentifrici antitartaro solitamente sono a base di pirofosfati, ovvero delle sostanze che servono per sopperire alla mancanza dei sali di calcio, limitandone il calo. In questo modo si ridurrà la formazione di tartaro attorno alla struttura del dente.

Antiplacca

La salute del dente può essere compromessa anche da altri fattori come ad esempio la placca. Questa nasce a causa dei batteri che popolano la bocca che, se non rimossi costantemente, possono arrivare a creare un biofilm sulla superficie del dente trasformandosi in placca.

Dentifricio carie
I dentifrici antiplacca sono a base di Benzalconio cloruro, cetilpiridinio cloruro o clorexidina che impediscono ai batteri di attecchire. La placca se non viene rimossa in tempo può trasformarsi in tartaro.

Desensibilizzanti

Per chi soffre invece di denti o gengive sensibili è il caso di acquistare un dentifricio che miri a risolvere questo tipo di problema. Di solito la formula per quest’azione è a bassa abrasività e con una determinata quantità di fluoro che a lungo termine formerà una sottile patina protettiva sul dente.

Dentifricio gengive sensibili
È consigliabile non risciacquare la bocca con l’acqua dopo ogni lavaggio, al fine di non eliminare la sottile patina.

Antialitosi

L’alitosi può essere provocata da diversi fattori. Genericamente una cattiva igiene orale e uno squilibrio della flora batterica possono provocare cattivo odore. Per ovviare a questo problema esistono dentifrici rinfrescanti a base di sostanze naturali o vegetali, anche se bisogna sapere che il problema verrà risolto soltanto momentaneamente.

Sbiancante

Infine, tra le principali azioni del dentifricio troviamo quella sbiancante. Questo tipo di formula invece è a base di microsfere abrasive che possono eliminare eventuali macchie causate da fumo, bevande o alimenti. A seconda del livello di abrasività è consigliabile o meno utilizzare questo tipo di prodotto ogni giorno. Infine, ricordiamo che per ottenere un reale sbiancamento dei denti è necessario eseguire un trattamento specifico.

Altre caratteristiche

Tutti i dentifrici in commercio presentano altre caratteristiche che possono essere decisive per la scelta finale del prodotto, come ad esempio il livello di abrasività, eventuali test clinici eseguiti per ogni formula e il tipo di confezione.

Abrasività

Come già avete potuto notare il livello di abrasività ricorre molto spesso quando si parla di tipologia di dentifricio. Questo perché, affinché il prodotto non sia dannoso per lo smalto e la salute dei vostri denti, il livello di abrasività deve essere basso. Secondo l’ADA, American Dental Association, questo livello deve essere compreso tra un valore di 50 e 200. Di solito quelli a bassa abrasività hanno un valore da 60 a 70, media abrasività da 70 a 100, moderata da 100 a 120 e alta abrasività da 120 a 200. Quindi sempre meglio preferire quelli a bassa abrasività.

Test clinici

Uno degli studi più discussi che riguarda la composizione del dentifricio è senza dubbio quello relativo all’efficacia del fluoro. La maggior parte dei test clinici eseguiti continua a confermare che questa sostanza è realmente efficace, in quanto il fluoruro stannoso svolge una importante azione antibatterica e protegge sia gengive che denti. Ovviamente esistono anche scuole contrarie, ma fino ad oggi queste potenzialità non sono state ufficialmente smentite.

Dentifricio al fluoro
Per quanto riguarda invece l’uso dello schiumogeno SLS, Sodium Lauryl Sulfate, secondo alcuni studi non sembra che questa sostanza risulti essere un allergene da contatto quindi ufficialmente non è dannosa per la salute.

Confezione

Il dentifricio, quasi sempre, è contenuto in una confezione a forma di tubo. Le dimensioni possono variare a seconda del prodotto e solitamente oscillano dai 50 ml, soprattutto i dentifrici per bambini, ai 75/100 ml fino ad arrivare in alcuni casi anche a 200 ml.

Dentifricio per bambini

Come già accennato uno degli elementi principali del dentifricio è il fluoro che però per non essere dannoso non deve mai superare le 1500 ppm. Nel caso dei bambini invece è preferibile acquistare un dentifricio senza fluoro o comunque che ne contenga quantità molto basse, poiché è più facile che i piccoli lo ingeriscano.

Dentifricio per bambini
Quindi in caso di utilizzo di dentifricio con fluoro per bambini, questo non deve superare le 1000 ppm fino all’età di 6 anni, applicando una piccola quantità sullo spazzolino grande come un chicco di riso fino ai 3 anni e aumentandola progressivamente fino ai 6. Da quest’età in poi è raccomandabile utilizzare una formula con 1450 ppm.

Altri fattori da tenere a mente nella scelta del dentifricio

Il prezzo è importante?

Quando si tratta di un prodotto specializzato, quindi nel caso del dentifricio con un’azione specifica per risolvere un determinato problema, il prezzo tende a salire. Per questa tipologia di prodotto il prezzo può variare dai 2 o 3 € per le categorie più comuni fino ai 10 € per tipologie con un’azione più specializzata come quella sbiancante o antitartaro, per esempio.

La marca è importante?

Il dentifricio, essendo un prodotto che entra direttamente a contatto con la bocca, deve essere di qualità e non sempre le marche conosciute offrono prodotti privi di elementi dannosi per la salute dei denti. Il nostro consiglio è di leggere attentamente l’INCI sull’etichetta del prodotto per evitare l’introduzione di ingredienti nocivi, soprattutto se si tratta di un dentifricio per bambini.

Le domande più frequenti sul dentifricio

Quale dentifricio usare in gravidanza?

Durante la gestazione ci sono cambiamenti ormonali molto importanti che possono in alcuni casi provocare anche infiammazioni gengivali. Quindi in questo periodo bisognerà dare molta più attenzione alla propria igiene orale mantenendo una pulizia giornaliera, costante e approfondita. Il dentifricio da utilizzare è quello al fluoro che dovrà essere accompagnato da uno spazzolino di durezza media. Durante i 9 mesi di gravidanza, inoltre, è consigliato evitare il consumo di bevande o cibi zuccherati; in caso non sia possibile sarà opportuno lavare subito i denti dopo averli consumati, onde evitare che restino macchie.

Cosa succede se si ingerisce dentifricio al fluoro?

Come già scritto il fluoro è un argomento molto dibattuto per la sua possibile nocività. In realtà ingerire piccolissime quantità non dovrebbe procurare alcun effetto collaterale. Ma bisogna specificare che i dentifrici, qualunque sia la loro tipologia, non devono mai essere ingeriti. Nel caso dei più piccoli della casa, occorre sempre che sia presente un adulto durante la pulizia giornaliera dei denti. In caso di ingestione di dosi eccessive di fluoro per lunghi periodi, può svilupparsi la fluorosi, una malattia che causa la comparsa di macchie chiare sulla superficie dei denti. In realtà la fluorosi può svilupparsi anche in seguito a una dieta ricca di fluoro ingerito attraverso acqua potabile fluorata o integratori specifici.

Come lavare bene i denti?

Un dentifricio può fare molto, ma per essere davvero efficace deve essere accompagnato da una buona procedura di pulizia dei denti. Molto spesso per mancanza di tempo o per altre ragioni ci si spazzola i denti in maniera veloce e poco approfondita, il che, anche con il miglior dentifricio in commercio, non porterà a buoni risultati. Per effettuare una corretta pulizia dei denti è necessario seguire questi semplici e pochi passi:

  • Inumidire lo spazzolino prima di stendervi il dentifricio;
  • A questo punto mettete una piccola quantità di dentifricio sullo spazzolino;
  • Con la tecnica detta “a rullo” cominciate a spazzolare partendo dall’attaccatura alle gengive verso la punta del dente;
  • Ripetete per circa 15 secondi per ogni parte della dentatura frontale esterna e interna e sui laterali interni ed esterni;
  • Anche la lingua va compresa nella pulizia della bocca, quindi strofinatela con lo spazzolino;
  • Adesso potete sciacquare la bocca con dell’acqua o collutorio.

La pulizia dovrebbe durare un minimo di 2 minuti; per i più piccoli potete acquistare una piccola clessidra colorata per scandire il tempo necessario.
Un consiglio è quello di pulire bene ogni volta il vostro spazzolino dopo ogni utilizzo, perché molto spesso è proprio tra le sue setole che si annidano i batteri. Basterà lavarlo approfonditamente con acqua tiepida, o se volete anche collutorio, e cambiarlo regolarmente ogni 2 o 3 mesi.