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Dati tecnici

Forma

A saponetta

A saponetta

A onda

A saponetta

A saponetta

Imbottitura

Fibra cava di poliestere siliconato

Poliestere siliconato

Poliuretano espanso

Lattice naturale

Memory foam

Rivestimento

Poliestere

Cotone, poliestere

Cotone

Poliestere, aloe vera

Poliestere

Durezza

Media

Bassa

Alta

Media

Media

Ortopedico

Dimensioni

70 x 40 x 7/11/18 cm

74 x 48 cm

60 x 36 x 9/11 cm

70 x 40 x 12 cm

70 x 35 x 14 cm

Posizione notturna

Supina, prona, sul fianco

Prona

Supina, sul fianco

Supina, sul fianco

Supina, sul fianco

Certificazioni

Oeko-Tex Standard 100

Oeko-Tex Standard 100, ISO 9001

CertiPUR

Lavaggio

Lavatrice max 40 °C

Lavatrice max 40 °C

Lavatrice max 30 °C

Lavatrice max 40 °C (fodera)

A secco (cuscino), lavatrice (fodera)

Asciugatura

Aria, asciugatrice

Aria

Aria, asciugatrice max 40 °C

Aria, asciugatrice (fodera)

Punti forti

Rivestimento a nido d'ape termoregolante

Set da due cuscini

Dispositivo medico di classe I

Dispositivo medico detraibile

Miscela con gel rinfrescante

Altezza e livello di supporto regolabili

Disponibile in tante misure

Ideale per artrosi cervicale o colpo di frusta

Lattice naturale atossico

Disponibile in tre misure

Effetto anti-pressione con tecnologia Airgrid

Molto morbido

Non si sposta durante il sonno

Made in Italy

Utilizzabile in 4 posizioni diverse

Punti deboli

Nessuna certificazione

Supporto rigido

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
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Recensione completa

Come scegliere il cuscino

Considerato tutto il tempo che si trascorre dormendo nell’arco della vita, avere cura della qualità del sonno dovrebbe essere una delle priorità di chiunque. Per questo è particolarmente importante scegliere con accortezza la propria “unità letto”, dal materasso fino al piumone o trapunta, passando per lenzuola, eventuale topper e cuscini.

Un letto matrimoniale con testata in legno scuro. Ci sono almeno quattro cuscini da notte e tre cuscini piccoli ornamentali.
Proprio sui cuscini ci vogliamo concentrare in questa guida all’acquisto per aiutarvi a fare una scelta informata: il cuscino, insieme al materasso, gioca infatti un ruolo fondamentale nel mantenere ben allineata la colonna vertebrale mentre si dorme. Scegliere il cuscino sbagliato può significare, a lungo andare, incorrere in problemi muscolo-scheletrici del tutto evitabili. Vediamo allora a che cosa fare attenzione per scegliere quale cuscino comprare.

Sostegno

L’aspetto in assoluto più importante è il sostegno che un cuscino fornisce a testa e collo durante il riposo notturno. Un cuscino troppo cedevole e sottile oppure uno troppo spesso e sodo finiranno col darvi fastidio: vi sveglierete la mattina con il collo indolenzito e irrigidito. La questione è quanto mai personale e deve tenere in conto diversi aspetti. Uno è senza dubbio l’eventuale presenza di problemi muscolo-scheletrici pregressi, che potrebbero richiedere l’uso di un cuscino specifico per la cervicalgia. Un altro, spesso trascurato, è la posizione in cui si dorme.

Una giovane donna addormentata in un letto.
A seconda che si dorma supini, proni o girati su un fianco si ha bisogno tendenzialmente di diversi gradi di durezza. A grandi linee la “regola” è la seguente:

  • Posizione supina: chi dorme a pancia in su ha bisogno solitamente di un cuscino di media durezza, che sostenga bene il collo e la nuca;
  • Posizione prona: chi dorme a pancia in giù trae giovamento da cuscini soffici ma voluminosi, a durezza bassa, che sostengano il viso senza piegare il collo ad angolazioni innaturali;
  • Posizione sul fianco: per chi dorme sul fianco meglio un cuscino molto “sodo”, a durezza alta, che offra supporto sufficiente a tenere allineati testa e collo con il resto della colonna vertebrale.

Spessore e durezza del cuscino sono dunque le due principali caratteristiche da considerare e, di preferenza, da saggiare prima dell’acquisto.

Durezza

Una scala di valutazione universale per la durezza o il sostegno offerto da un cuscino non c’è, però i produttori utilizzano quasi sempre una scala descrittiva di tre gradi: sostegno fermo, medio e basso o, alternativamente, durezza alta, media o bassa.

Una mano esercita una forte pressione su due cuscini sovrapposti.
Chiaramente sulla durezza di un cuscino influisce il tipo di imbottitura, ma delle varie opzioni e relative caratteristiche ci occuperemo meglio tra poco.

Spessore

Lo spessore del cuscino è in certa misura correlato alla durezza, ma non può essere considerato predittivo di quest’ultima. La discriminante è nuovamente l’imbottitura: un cuscino in piuma d’oca può essere anche molto spesso, ma cede moltissimo alla pressione, mentre i cuscini in lattice, ad esempio, cedono meno e non “perdono” altrettanto spessore.
È dunque un errore stimare la durezza di un cuscino in base al suo spessore: sapere di che cosa si componga l’imbottitura è fondamentale.

Materiali

Abbiamo già avuto modo di vedere come l’imbottitura sia ovviamente un aspetto fondamentale di un cuscino, ma oltre a essa vale sempre la pena di considerare anche la fodera di un cuscino, che può essere più o meno calda e più o meno traspirante. Andiamo però con ordine e occupiamoci innanzitutto dei diversi tipi di imbottitura e relative caratteristiche.

Imbottitura

Un cuscino può essere imbottito sia con materiali di origine naturale, sia sintetici, oppure un mix delle due cose. Cominciamo a vedere le imbottiture naturali.

Piuma e piumino d’oca

Questa imbottitura contraddistingue i cuscini più pregiati e morbidi. L’imbottitura può essere realizzata o interamente in piumino oppure in un più “sodo” ed economico mix di piumino e piuma.

Due cuscini gonfi e alti impilati l'uno sopra l'altro.
Le caratteristiche di questa imbottitura sono volume elevato, grande cedevolezza alla pressione, eccellente isolamento termico dato dalla naturale traspirabilità delle piume e una buona resistenza naturale alla proliferazione degli acari. Un cuscino imbottito in piumino e/o piuma è particolarmente comodo per chi dorme prono (a pancia in giù).

Finta piuma

La finta piuma è un’imbottitura che, come suggerisce il nome, si propone di simulare la morbidezza e la traspirabilità della vera piuma, a un prezzo più contenuto e utilizzando fibre di origine sia sintetica, sia naturale. Vi sono tantissime varianti e ogni produttore ama utilizzare nomi personalizzati per le proprie imbottiture. Come nel caso dei cuscini in vera piuma, sono indicati per chi dorme prono.

Lana

La lana è uno dei più antichi materiali utilizzati per imbottire i cuscini e, nonostante abbia un costo significativo, continua a essere apprezzata ancora oggi per le sue naturali proprietà. La lana è infatti naturalmente traspirante e ha eccellenti proprietà di termoregolazione, imbattute rispetto a tutte le altre imbottiture. Ha inoltre buone proprietà elastiche che le permettono di mantenere forma e sostegno per anni.

La fodera di un cuscino con zip aperta. Dall'interno fuoriesce del fiocco di lana.
Non è da trascurare nemmeno il fatto che la lana sia riciclabile potenzialmente all’infinito per la realizzazione di altre imbottiture. Il grado di rigidità è medio e, a seconda dell’altezza del cuscino, può andare bene per tutte le posizioni.

Lattice

Il lattice utilizzato per la realizzazione dei cuscini può essere di origine naturale oppure sintetica. Le caratteristiche sono molto simili: ipoallergenico e antibatterico, questo materiale elastico è piuttosto “sodo” e offre un sostegno medio o fermo.

Una mano preme su un cuscino in lattice sfoderato.
Resiste alla deformazione ed è generalmente molto durevole. Può essere adatto a chi dorme supino o sul fianco.

Poliestere

Passando alle imbottiture interamente sintetiche, l’opzione più economica e popolare è la fibra di poliestere. Utilizzata solitamente in fiocchi o batuffoli, questa imbottitura è discretamente morbida, ma sensibilmente meno cedevole rispetto alle imbottiture in piuma e finta piuma. Anche la traspirabilità è diversa, pertanto queste imbottiture possono dare una maggiore sensazione di calore. D’altro canto, però, la fibra sintetica è ipoallergenica e quindi perfetta per chi soffre di allergie. La consistenza dei cuscini imbottiti in poliestere è in generale idonea a chi dorme supino o sul fianco.

Memory foam

La memory foam è un’imbottitura sintetica costituita da una schiuma poliuretanica viscoelastica la cui principale caratteristica è l’indeformabilità: dopo che si solleva la testa dal cuscino questo torna alla sua forma originaria nel giro di 30 secondi massimo.

Una mano preme su un cuscino.
Anche questo materiale, come il lattice, è ipoallergenico, ma non ha grandi proprietà traspiranti e può dare una sensazione di calore durante il sonno. La consistenza dei cuscini memory è perlopiù indicata a chi dorme supino o sul fianco. Per saperne di più sui cuscini memory vi consigliamo la lettura della nostra pagina dedicata a questi cuscini.

Fodera

La fodera di un cuscino gioca un ruolo nel comfort durante il sonno, anche se non influisce sul sostegno fornito dal cuscino stesso. Sono sostanzialmente tre le fibre utilizzate per la realizzazione di una fodera: il cotone, la fibra di poliestere e la fibra di bambù.

Cotone

I rivestimenti in cotone sono gradevolmente traspiranti e si trovano quasi sempre appaiati alle imbottiture in piuma o piumino d’oca e di lana. È pertanto importante che la tessitura della fodera sia particolarmente fitta, così da impedire la fuoriuscita delle piume o delle fibre di lana.

Fibra di poliestere

Il tessuto in poliestere è molto popolare per il suo costo ridotto e per la naturale ipoallergenicità di questo materiale sintetico, ma l’altro lato della medaglia è una traspirabilità molto inferiore rispetto ai tessuti naturali, dunque una maggiore sensazione di calore durante il sonno.

Fibra di bambù

In tempi recenti si è cominciato a utilizzare anche la fibra di bambù per la realizzazione della fodera di un cuscino: questo tipo di tessuto presenta tutti i vantaggi dei filati naturali (traspirabilità e comfort) coniugati alla naturale proprietà antibatterica caratteristica del bambù.

Due cuscini sulla cui fodera è ricamata la scritta "bamboo".

Certificazioni

La qualità e le caratteristiche igieniche di un cuscino possono essere certificate da diversi enti indipendenti. Sono principalmente tre le certificazioni che si possono trovare sui cuscini attualmente in commercio:

  • Oeko-Tex Standard 100;
  • CertiPUR;
  • Nomite.

Vediamo di cosa si tratta.

Oeko-Tex Standard 100

Oeko-Tex è un ente di certificazione svizzero attivo dal 1992 nella certificazione dei tessili impiegati tanto nella moda quanto nella produzione di biancheria per la casa.

Il logo Oeko-Tex Standard 100
I certificati emessi sono diversi, ma il primo e più importante è il certificato “Standard 100“, che attesta l’atossicità dei materiali impiegati nella realizzazione del cuscino, in questo caso.

CertiPUR

Questa certificazione interessa esclusivamente i cuscini in memory foam.

Il logo CertiPUR.
Questo programma di certificazione volontaria stabilisce rigidissime norme sia di sostenibilità ambientale, sia di sicurezza sanitaria: i prodotti che si fregiano di questo marchio superano una verifica annuale che ne attesta sia il rispetto per l’ambiente durante il processo produttivo, sia l’utilizzo di sostanze sicure per la salute nella realizzazione del prodotto.

Nomite

Nomite (letteralmente: niente acari) è invece un marchio della European Down & Feather Association con sede in Germania e certifica le proprietà anallergiche nello specifico della biancheria da letto imbottita in piuma e piumino.

Un'etichetta applicata a un cuscino certificato Nomite.
La refrattarietà alla proliferazione degli acari è data non solamente dalle proprietà della piuma stessa, che rimane asciutta e calda, ma anche dalla densità del tessuto di rivestimento, che oppone una barriera fisica alla penetrazione degli acari all’interno dell’imbottitura.

Manutenzione

A seconda delle imbottiture i cuscini possono essere lavati a mano, in lavatrice o a secco. L’importante è rispettare le indicazioni riportate sull’apposita etichetta, così da non rovinare precocemente il vostro cuscino.

Una persona infila un cuscino in una lavatrice.
Quali che siano le indicazioni per il lavaggio del cuscino, ricordiamo che per una corretta igiene è appropriato lavare il cuscino quattro volte l’anno, mentre la fodera va lavata una volta al mese e la federa una volta a settimana.
L’asciugatura può avvenire tranquillamente all’aria aperta durante i mesi caldi, in casa sullo stendino durante quelli freddi oppure nell’asciugatrice per quei cuscini idonei a questo trattamento. Anche per l’asciugatura, infatti, bisogna prendere visione delle indicazioni in etichetta.

Le domande più frequenti sul cuscino

Quale cuscino usare per la cervicale?

Per i problemi legati al tratto cervicale della colonna vertebrale può essere preferibile l’uso di un cuscino ortopedico apposito, studiato e sagomato per mantenere il perfetto allineamento della colonna mentre si dorme. Di questo particolare tipo di cuscino ci siamo occupati in un’apposito approfondimento a essi dedicato.

Perché il cuscino ingiallisce?

La causa dell’ingiallimento del cuscino è semplicemente la sudorazione: il sebo, il sudore, la pelle, l’umidità che naturalmente il corpo genera si accumulano progressivamente tra le fibre, dando luogo agli aloni giallastri.
La prevenzione della loro formazione ha un senso dal punto di vista igienico, dato che questi accumuli di materia organica sono un terreno fertile per batteri e acari. Per mantenere ben pulita la fodera del vostro cuscino, oltre al lavaggio consigliato almeno quattro volte l’anno, potete pre-trattare i cuscini con un normale prodotto sbiancante prima del lavaggio. Abbiamo spiegato tutti i passaggi da seguire per una perfetta igiene del guanciale in una guida dedicata proprio a come lavare il cuscino.

Quale cuscino usare per non sudare?

A garantire la migliore traspirabilità sono i cuscini realizzati interamente in materiali di origine naturale, dunque con imbottiture in piuma e/o piumino d’oca, lana o lattice e con fodere (e federe!) in puro cotone o fibra di bambù.
Un cuscino più traspirante favorisce la naturale termoregolazione del corpo, evitando che si crei eccessivo calore e conseguente sudorazione. Il sudore che viene comunque naturalmente prodotto viene inoltre più facilmente lasciato evaporare, generando meno accumulo di materia organica tra le fibre.

Si può usare o no un cuscino con un neonato?

I pediatri consigliano di non usare un cuscino fino ad almeno i 18 mesi di età e preferibilmente di aspettare fino al compimento del secondo anno di vita. Questo consiglio ha diverse ragioni, la più importante delle quali è scongiurare il pericolo di morte in culla (SIDS): per prevenirla è opportuno che i bimbi più piccoli dormano rigorosamente a pancia in su, in culle o su lettini con un materassino rigido e rigorosamente senza cuscino né copertina (fino ai 12 mesi). Per i primissimi mesi di vita è preferibile optare per un sacco nanna.

Dove si butta il cuscino?

Il cuscino, e in generale i capi d’abbigliamento e la biancheria da letto imbottiti, non sono rifiuti “di tutti i giorni”, pertanto è lecito domandarsi quale sia il modo corretto di smaltirli. Fortunatamente le opzioni sono solitamente due:

  • Al centro di raccolta: preferibile quando si devono smaltire imbottiti molto voluminosi, come piumoni o topper;
  • Nel bidone dell’indifferenziato: che sia un cassonetto o la pattumiera di casa, potete gettare i vecchi cuscini tranquillamente nel contenitore del secco.

Raramente comuni e centri di raccolta prevedono indicazioni diverse: una telefonata per scrupolo al gestore del servizio di raccolta sarà utile a dissipare qualunque dubbio.