Come scegliere il termostato
La domotica è diventata negli anni parte integrante delle case degli italiani. I dispositivi che offrono interconnessione e servizi tecnologici sono sempre più presenti nelle nostre case e anche con tecnologie abbastanza semplici possono aiutarci a risolvere molti problemi comuni, ad esempio quello dello spreco energetico. In base al tipo di impianto di riscaldamento è possibile trovare molti termostati con timer integrato che riescono a garantire il caldo in casa senza incidere troppo sui costi. Sul mercato esistono diverse tipologie di termostato, ma in generale sono destinati ai riscaldamenti autonomi con termosifoni a impianto installati nelle stanze e caldaie a gas. Il termostato temporizzato esiste da molti anni, ma ha visto negli anni recenti l’introduzione di nuove tecnologie che ad esempio permettono anche di gestire l’attivazione e lo spegnimento programmato di stufe e condizionatori.
Se dovete scegliere un nuovo cronotermostato per la vostra casa, continuate a leggere: in questa guida all’acquisto vi spiegheremo a cosa fare attenzione per scegliere quale termostato comprare.1. Tipologia
Quando si sceglie un cronotermostato per il proprio impianto di riscaldamento è importante soffermarsi prima di tutto a considerare quale tipo di termostato sia più adatto alle proprie esigenze. Nonostante ci sia infatti una certa somiglianza tra tutti i modelli in commercio, non tutti i cronotermostati sono uguali.
Termostato elettronico “a rotella”
La più datata tra le tipologie di cronotermostato è quella elettronica o analogica. Si tratta dei modelli più classici, spesso già presenti in molte abitazioni. Questi termostati, sebbene abbiano dei microchip interni, funzionano esclusivamente tramite un’unica rotella analogica con delle levette, o più propriamente dei “cavalieri“. Queste levette indicano ora per ora quando si vuole avere il termosifone in funzione, con un orologio centrale analogico che va programmato sull’orario corretto.
A questa rotella dentata si aggiunge un termostato vero e proprio. Alcuni modelli hanno un solo termostato e quindi offrono degli switch per differenziare l’uso nel corso della giornata. Altri modelli hanno invece direttamente due termostati, uno per la mattina e uno per la sera. Alcuni modelli poco più elaborati possono presentare un piccolo display che indica esclusivamente la temperatura o qualche altro dato. Ovviamente è sempre presente un tasto di pausa/spegnimento per l’estate.Termostato elettronico a “cavalieri”
Anche questi modelli hanno un’interfaccia che può essere completamente analogica. Il frontalino presenta una serie di levette o cavalieri decisamente più grandi di quelle presenti sui modelli a rotella. Su questo frontalino è possibile spostare le levette per selezionare la temperatura desiderata di ora in ora, programmando di fatto a mano l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento.
Queste levette non agiscono soltanto da on/off rispetto a un’ora della giornata, ma possono essere posizionate in modo graduato rispetto alla temperatura scelta, nel senso che possiamo decidere, ad esempio, che alle 7 di mattina ci siano 28 °C e alle 8 che ne siano 25, e così via. Inoltre, le temperature massime possono essere impostate a parte, in caso faccia troppo freddo o troppo caldo. Si può quindi decidere per ogni ora della giornata esattamente la temperatura desiderata. Lo svantaggio evidente è che la programmazione, salvo alcuni casi, è solo giornaliera: non si può differenziare un giorno dall’altro, ad esempio per usare di più il riscaldamento durante il fine settimana e meno durante le giornate lavorative. Non mancano anche in questi modelli dei display che, oltre a mostrare la temperatura o l’orario, possono anche fornire altre informazioni, ad esempio la programmazione del weekend o la selezione di programmi particolari, ad esempio per giornate molto fredde, uso invernale o primaverile e impostazioni varie.Termostato digitale
La generazione successiva è quella dei termostati digitali: in questi modelli non vi sono levette di sorta, ma solo una pulsantiera perlopiù nascosta dal pannello frontale ribaltabile. Per programmare il termostato è necessario impratichirsi con i pulsanti leggendo con attenzione le istruzioni per capire i vari simboli. Sugli schermi a cristalli liquidi, infatti, i cavalieri sono spesso disegnati, come il menu di un piccolo computer.
Il vantaggio più significativo rispetto ai modelli elettronici è quello di offrire anche la differenziazione tra giorni diversi, potendo infatti programmare il riscaldamento giorno per giorno, oltre ad offrire in molti casi anche programmi aggiuntivi, ad esempio per il weekend. Inoltre questi dispositivi possono integrare igrometri che rilevano l’umidità nella stanza.Termostato smart
L’ultima e più recente generazione di termostato è quella che integra funzionalità di controllo remoto tramite un’antenna Wi-Fi che permette la connessione al router domestico. La “messa in rete” del cronotermostato è la premessa necessaria al controllo a distanza: i modelli smart sono tutti accoppiati ad un’applicazione per dispositivi mobili, come smartphone e tablet, attraverso la quale controllare il termostato fin nel minimo dettaglio.
Diventa così possibile, ad esempio, dare il via al riscaldamento quando ci si trova fuori casa o spegnerlo se lo si è dimenticato acceso, monitorare la temperatura dell’ambiente, modificare la programmazione o cambiare le impostazioni. Ogni marca e produttore offrono funzionalità leggermente diverse. Spesso i termostati smart necessitano anche di una centralina di controllo aggiuntiva e possono essere utilizzati con i vari sistemi di assistenza vocale, come Siri, Google Assistant e Alexa. Inoltre, molti modelli possono essere usati in coordinazione con valvole termostatiche anch’esse smart: uno dei maggiori vantaggi offerti da questo tipo di coordinamento è la possibilità di definire la temperatura anche stanza per stanza. Per saperne di più su questa tipologia di cronotermostato vi invitiamo a leggere la nostra guida all’acquisto dedicata.2. Programmazione
Un ulteriore aspetto di primaria importanza in un cronotermostato è quello della programmazione. Lo scopo di questi apparecchi è proprio quello di permettere la pianificazione dell’accensione e dello spegnimento del riscaldamento: è pertanto fondamentale valutare se il modello che avete scelto risponda perfettamente alle vostre esigenze di programmazione. La scelta andrebbe fatta anche considerando il proprio stile di vita. Se si passa molto tempo in ufficio e si è una coppia senza figli, probabilmente un cronotermostato molto personalizzabile e quindi più evoluto è consigliabile. Una persona in pensione o che lavori in casa potrebbe invece usare tranquillamente i modelli più tradizionali con meno variazioni sull’orario e sui giorni di programmazione. Come abbiamo visto, la qualità della programmazione varia notevolmente in base alla tipologia.
Programmi giornalieri
Tutti i cronotermostati prevedono ovviamente la possibilità di programmare accensione e spegnimento nell’arco della giornata, una funzione di base per tutti i modelli di cronotermostato. Nel caso dei modelli elettronici a rotella, questa è quasi sempre anche l’unica funzione: le levette sul frontalino, che permettono di indicare gli orari di avvio e arresto, non distinguono infatti tra giorni della settimana. Alcuni dei modelli a rotella hanno però ulteriori settaggi per il giorno e la sera, sotto forma di doppio termostato o tramite uno switch. Non si può dunque differenziare il programma a seconda del giorno della settimana, per cui nel weekend bisogna agire manualmente se si vogliono modificare le impostazioni. I modelli a levette, come abbiamo visto, consentono invece di scegliere diverse temperature, ora per ora, nel corso della giornata, fino allo spegnimento nelle ore in cui la casa è vuota o già sufficientemente riscaldata. Sono significativamente più evoluti i cronotermostati digitali: oltre alla programmazione nell’arco della giornata permettono anche di differenziare un giorno dall’altro. A seconda del modello si possono programmare le settimane come segue:
- 5+2: i cinque giorni lavorativi in un modo e i due del fine settimana in un altro;
- 5+1+1: i cinque giorni lavorativi in un modo, il sabato in un altro e la domenica in un altro ancora;
- 7: ogni giorno a sé stante.
A queste programmazioni settimanali si aggiungono poi i vari programmi, quelli per il giorno e la notte, l’inverno o l’estate, come vedremo più avanti.
Unità temporali
C’è anche un ulteriore livello di dettaglio da considerare, ovvero quello dell’unità temporale: la maggior parte dei modelli permette una programmazione di ora in ora, ma è possibile trovare anche cronotermostati, di solito in fascia di prezzo alta, che prevedono anche la possibilità di programmare di mezz’ora in mezz’ora o addirittura di 15 minuti in 15 minuti. Se questo livello di dettaglio vi sembra inutile o eccessivo, vi invitiamo a contemplare uno scenario di questo genere: supponiamo che ritorniate a casa dopo il lavoro sempre alle 18:45 e naturalmente vogliate trovare casa ad una temperatura confortevole. Preferite che il riscaldamento parta alle 18, funzionando per 45 minuti a casa vuota, o che parta alle 18:30, giusto in tempo per scaldare prima che arriviate?
Una maggiore precisione nella programmazione si traduce in risparmio energetico ed economico. In alcuni casi l’intervallo di unità di 15 minuti potrebbe essere fin troppo preciso, ma, a parità di spesa, considerare un modello che possa essere programmato di mezz’ora in mezz’ora non è una cattiva idea. Ovviamente i modelli digitali hanno una finezza di programmazione aggiuntiva: alcuni modelli con display possono essere programmati al minuto, mentre i modelli smart, come detto, possono anche essere attivati e disattivati a distanza dal proprio smartphone. Alcuni modelli sono inoltre in grado di riconoscere quando non c’è nessuno in casa e possono spegnere di conseguenza il riscaldamento, indifferentemente dalla programmazione in essere.Temperature
Sempre parlando di livello di dettaglio nella programmazione, l’impostazione della temperatura desiderata ha dei vincoli. Nella maggior parte dei casi si possono impostare un massimo di tre fasce di temperatura e nulla più, salvo passare naturalmente alla modalità manuale. Anche in questo caso, sono i modelli di ultima generazione a prevedere un maggior numero di funzioni.
Generalmente i modelli a rotella consentono l’inserimento di una fascia di temperatura, con l’aggiunta di una seconda se sono dotati di doppio termostato; i modelli a levette sono invece programmabili ora per ora a qualsiasi temperatura. Quelli con display offrono generalmente tre temperature diverse, mentre i termostati smart possono essere quasi sempre regolati completamente a piacere. Alcuni di questi modelli sono inoltre in grado di “apprendere” le vostre preferenze e abitudini in fatto di riscaldamento in base ad un periodo iniziale di utilizzo in modalità manuale. Questa prima fase di osservazione permette al termostato di formulare un programma che si suppone risponda alle vostre necessità. Un possibile limite di questa funzionalità è ovviamente quello dell’irregolarità: l’apprendimento può infatti avvenire a patto che le vostre abitudini siano regolari, ad esempio se lavorate fuori casa tutta la settimana, mentre non è possibile approssimare un programma valido in presenza di ritmi e abitudini irregolari.Va inoltre precisato che l’ottimizzazione dei consumi passa anche attraverso il mantenimento di una temperatura abbastanza costante: se il vostro impianto di riscaldamento dovesse affrontare diversi picchi di attività, questo ricadrebbe sulla vostra bolletta.
4. Funzioni
La programmazione quotidiana è la funzione principale di un cronotermostato, ma vi sono anche altre possibili funzioni che dovreste valutare al momento dell’acquisto. Oltre al programma normale, infatti, molti modelli ne offrono anche alcuni extra. Queste funzioni sono ormai disponibili su praticamente tutti i modelli in commercio, tranne quelli veramente spartani ed economici che si limitano a un semplice switch on/off quotidiano.
Vacanza
Questo è un programma a temperatura più moderata che può prevedere anche lo spegnimento totale dell’impianto quando siete in vacanza o fuori casa per un periodo prolungato. Ricordiamo che in alcune zone d’Italia con forte freddo e umidità spesso è consigliato tenere il riscaldamento acceso a bassa potenza anche quando non si è in casa, per evitare gelo, umidità e muffe.
Stagionale
Questo è un programma utile a differenziare l’uso del riscaldamento a seconda della stagione, ad esempio se si usa moderatamente il riscaldamento in autunno e in primavera e più massicciamente in inverno. In alcuni modelli è possibile collegare anche l’impianto di condizionamento dell’aria e usare il cronotermostato per controllare anche l’aria fredda durante l’estate.
Antigelo
Questo programma si attiva solitamente allo spegnimento del cronotermostato e permette di stabilire una soglia di temperatura minima oltre la quale non si vuole che la casa scenda, per evitare che l’acqua nelle tubature raggiunga il congelamento. Il programma antigelo è particolarmente utile nelle case di vacanza che possono rimanere chiuse per tutto l’inverno. Nei modelli manuali può essere attivato tramite una levetta quando si chiude la casa a fine stagione.
Funzione boost
Presente in alcuni modelli, tipicamente di fascia alta, questa funzione permette il riscaldamento rapido dell’ambiente attivando il riscaldamento ad alta temperatura per un periodo limitato di tempo. La funzione boost è spesso presente nei modelli digitali.
Igrometro integrato
Sicuramente presente nei modelli più elaborati, l’igrometro è uno strumento di misurazione dell’umidità presente nell’aria, ed è particolarmente utile quando si utilizza il riscaldamento perché permette di determinare quando il livello di umidità in casa sia troppo basso. Il riscaldamento tende infatti ad asciugare l’aria in casa, e se ci si accorge che il livello è troppo basso, ovvero sotto il 50% di umidità, è possibile correre ai ripari: o utilizzando i tradizionali umidificatori in ceramica da appendere ai caloriferi, oppure attrezzandosi con un umidificatore.
Monitoraggio consumi
Questa funzione è in realtà un’esclusiva dei soli termostati smart. Moltissimi modelli permettono infatti di monitorare anche i consumi legati al riscaldamento, così da permettere una facile identificazione e correzione di eventuali sprechi.
Le domande più frequenti sul termostato
Come si installa il termostato?
I termostati sono relativamente facili da installare, ma consigliamo vivamente l’installazione da parte del vostro elettricista di fiducia. Se intendete procedere da soli, dovete dotarvi di cercafase e cacciaviti isolati, ma anche del manuale di istruzioni della vostra caldaia. Il termostato va letteralmente smontato, scoprendo la scheda con i microchip e accedendo così alla morsettiera. La morsettiera ha spazio per cinque fili, ma di solito se ne devono collegare solo due o tre: tra questi potrebbe essere presente anche il contatto che regola la valvola vera e propria del gas e non solo i fili per lo spegnimento e l’accensione.
Ricordiamo che non tutte le caldaie sono collegate nello stesso modo: gli impianti possono variare leggermente, e in alcuni casi il cronotermostato potrebbe andare collegato ad una centralina. Per maggiori informazioni vi consigliamo la lettura della nostra guida all’installazione del termostato.Quali sono le migliori marche di termostati?
Nel campo dei termostati vi sono alcune marche che possiamo definire “di fiducia” per la lunga esperienza nella produzione di questi apparecchi, per la qualità dimostrata e per la durevolezza dei modelli proposti. Due brand su tutti che possiamo menzionare sono Fantini Cosmi, storica azienda italiana specializzata nella produzione di strumenti di controllo, e BTicino, altro brand italiano specializzato nella produzione di interruttori e oggi confluito nel gruppo francese Legrand, ampliando la produzione a citofoni, videocitofoni e salvavita. BTicino è impegnata anche nel campo della domotica con lo sviluppo di interruttori e termostati smart. Prodotti di qualità vicina si trovano anche nei cataloghi di brand più generalisti, come Bosch, Siemens e altri, che sono particolarmente attivi nella creazione di cronotermostati digitali.
Per quanto riguarda invece la nicchia dei termostati smart, i nomi in campo, a parte BTicino, sono altri: citiamo su tutti Netatmo, Google Nest, tado° e Meross.
Quanto costa un termostato?
Nei prezzi dei cronotermostati si può riscontrare una grande variabilità. I modelli più economici possono infatti costare anche solo 25 €, mentre i più sofisticati possono arrivare a costare anche oltre 200 €.
I prodotti semplici a rotella o a cavalieri hanno dei prezzi molto bassi, con questi ultimi che possono arrivare a costare anche circa 50 €. Generalmente la presenza del display fa lievitare il prezzo anche di molto, in base alla grandezza dello stesso. I modelli digitali che abbiano tutte le funzioni di programmabilità 5+1+1 e diversi tasti possono costare dai 40 ai 100 €. I modelli di fascia alta e smart hanno prezzi più alti, e bisogna includere anche il prezzo delle eventuali centraline e valvole termostatiche.