I fattori decisivi per la scelta del cronometro
Noi del team di QualeScegliere.it vogliamo analizzare insieme a voi le caratteristiche del cronometro, al fine di aiutarvi nella scelta del dispositivo più adatto alle vostre esigenze. Nato intorno al 1700 per ottimizzare le condizioni di navigazione, il cronometro rappresenta oggi uno degli strumenti più amati dagli sportivi, sebbene venga utilizzato anche in altri ambiti. Cronometrarsi durante la pratica sportiva è utile al fine di migliorare se stessi, di porsi degli obiettivi da raggiungere e di tenere traccia dell’andamento del proprio lavoro. Questo si traduce nel poter portare avanti un programma che si basi su dati reali e soggettivi, quindi personalizzabile a 360°, oppure su schede standard, identiche per tutti gli atleti. Possedere un cronometro consente, ad esempio al maratoneta, di prendere coscienza dei propri tempi e di impostare l’andatura a seconda del ritmo desiderato, al centometrista di spaccare il secondo, all’arbitro di gestire una gara e all’allenatore di tenere sotto controllo i tempi dei propri atleti, anche per prove eseguite in rapida successione.
Diversi utilizzi si traducono in differenti tipologie di strumento, ecco perché in commercio esistono modelli che in generale si assomigliano ma presentano caratteristiche differenti, prima tra tutte quella che riguarda la loro natura analogica o digitale. Nei negozi o negli online store si possono trovare poi cronometri strutturalmente diversi, come quelli classici da tenere in mano o appesi al collo, da bici, da dito, da polso (le cui funzioni sono in genere incorporate in quelle di un orologio) o da appoggiare su un piano, in modo che siano visibili a tutti. Quelli da dito, nella maggior parte dei casi impermeabili, sono utilizzati dai nuotatori e possiedono anche un’opzione conta-vasche. I prezzi ovviamente saranno lo specchio di ciò che il dispositivo vi può offrire. Di seguito analizzeremo insieme le principali caratteristiche che un cronometro può possedere.
Analogico o digitale?
La prima fondamentale distinzione tra le varie tipologie di cronometro riguarda il fatto che siano analogici (meccanici) o digitali. Al primo termine si ricorre per descrivere questi strumenti di misura del tempo nella loro veste classica, incredibilmente ricchi di fascino e dotati di una modalità di lettura basata su numeri e tacche posti visivamente in successione all’interno di un quadrante. Lo stile di un cronometro analogico è difficile da eguagliare, in genere però è un dispositivo adatto a chi osserva piuttosto che a chi esegue un’attività, necessita di una certa pratica nella lettura e di tanta attenzione durante l’utilizzo. Ricordiamo ad esempio il loro impiego nei laboratori scientifici di un tempo, ma sono numerosi anche gli allenatori, i personal trainer, gli istruttori che lo preferiscono al suo più giovane cugino digitale. D’altronde, in termini di precisione, i cronometri analogici non hanno nulla da invidiare ai moderni strumenti digitali, difettano semplicemente nel numero e nella varietà di funzionalità offerte.
Non potrete ad esempio tenere traccia dei tempi singoli registrati in allenamento, utilizzare il GPS per registrare i percorsi da voi effettuati, guardare lo schermo in condizioni di scarsa luminosità, cronometrare nella sua interezza una maratona o trasferire qualsiasi tipo di dato al vostro smartphone in pochi istanti. Passando ad analizzare i cronometri digitali non possiamo che dirvi che c’è solo l’imbarazzo della scelta e che, grazie agli enormi passi in avanti compiuti dalla tecnologia, potrete scegliere tra un’infinità di funzioni e tipologie strutturali. In tutti i casi uno strumento di questo genere mostrerà uno schermo digitale sul quale visualizzare i tempi in modo rapido ed intuitivo, attraverso la lettura di numeri discreti, spesso persino su più righe. Ai modelli digitali più complessi è possibile associare anche un sistema di fotocellule al fine di stoppare il tempo automaticamente in un preciso istante, ad esempio al passaggio di un centometrista o all’aprirsi dei cancelli nelle gare di cavalli. Tale metodo appare senza dubbio più preciso rispetto al blocco manuale, per il quale c’è sempre da tener conto del livello di reattività del cronometrista nello schiacciare il pulsante. Classico esempio è quello dei cronometri associati a transponder installati su auto o moto durante le gare. Questi apparecchi consentono infatti di registrare i passaggi dei singoli autoveicoli tramite specifici rilevatori e codici identificativi, che vengono analizzati tramite PC e quindi memorizzati. Questo tipo di strumentazione permette di rilevare anche i tempi parziali corrispondenti alle varie tappe intermedie dei circuiti.
Tempi parziali, memorizzazione e funzioni generali
Un buon cronometro digitale, che sia professionale o meno, ha in genere la capacità di visualizzare sul proprio display i vari intervalli di tempo, relativi a singole frazioni di un percorso più ampio o a ripetizioni del medesimo esercizio svolte da atleti diversi. Stesso discorso non si può fare riferendoci ad un dispositivo analogico, per i motivi visti in precedenza. I cronometri digitali dotati di questa funzione possono registrare un numero di intervalli variabile, che partono in genere da un minimo 50 lap/split a salire, raggiungendo nei modelli più avanzati anche i 999 lap/split. Gli apparecchi dalle prestazioni più elevate sono anche in grado di memorizzare tali tempi parziali, in modo che siano poi visionabili a fine sessione.
Questo consente allo sportivo o al suo coach di concentrarsi appieno sugli esercizi, rimandando a dopo l’analisi dei dati raccolti dal dispositivo. Registrare i tempi parziali all’interno di un cronometro è come prendere degli appunti con un sistema molto più rapido, semplice e preciso, consentendo in ogni caso uno studio degli stessi e quindi un perfezionamento delle sedute di allenamento. Questo vi potrebbe essere molto utile anche nel caso di gare individuali. Nei modelli di cronometro più recenti si possono trovare poi:
- Funzione contapassi o conta-calorie consumate: con dati suddivisibili per giornate e archiviabili anch’essi in uno smartphone tramite connessione Wi-Fi o Bluetooth;
- Funzione conta-vasche: tipica dei cronometri da dito, spesso utilizzati nella pratica del nuoto. Tali cronometri uniscono alle ridottissime dimensioni un’ottima impermeabilità (anche fino ai 50 m di profondità);
- Funzione countdown: per il conto alla rovescia;
- Funzione pacer: tiene il ritmo della corsa emettendo un segnale acustico;
- Funzione sveglia o allarme.
Impermeabilità o parziale resistenza all’acqua
Un’altra delle caratteristiche più amate e ricercate dagli sportivi nei cronometri è rappresentata dall’impermeabilità dello strumento, o almeno da una discreta refrattarietà agli schizzi, all’umidità e alla pioggia. Al fine di utilizzare un cronometro nei contesti più svariati ed a prescindere dal luogo e dalle condizioni meteo, è sempre gradita la presenza di questa particolare proprietà. Tanti tra voi penseranno che sia una cosa scontata al giorno d’oggi, ma vi assicuriamo che non sempre è così. Come sempre è necessario far attenzione alle sigle, in particolare a quelle che iniziano con IP (International Protection), comuni anche nel caso si parli di smartphone o altri dispositivi elettronici. I due numeri che seguono queste lettere andranno ad informarvi rispettivamente sul grado di resistenza del dispositivo:
- All’ingresso della polvere: con range da 0-6, dove il 6 indica una protezione completa contro la polvere;
- All’ingresso dei liquidi: riferendosi perlopiù all’acqua appunto, con range da 0-9, dove il 9 indica la protezione da immersioni permanenti e da getti ad alta pressione e alta temperatura (non oltre i 3 m/max 1 ora).
Per fare un esempio, quindi, un cronometro dotato di standard IP68 sarà perfetto per la pratica dello sport in condizioni estreme, poiché completamente refrattario alla polvere e dotato di un’ottima resistenza anche all’ingresso di liquidi.
Luminosità quadrante
Sappiamo inoltre che è molto apprezzata anche la presenza di un display dotato di funzione retroilluminante, capace perciò di mostrare tutti i tempi registrati anche alla sera o in condizioni di scarsa visibilità, persino mentre vi trovate in mezzo ad una tempesta di neve. Ma rimanendo più su situazioni standard, poniamo caso che ad esempio vi alleniate dopo il lavoro o partecipiate a partite e gare che si svolgono durante le ore notturne, vi sarà molto utile un cronometro dotato di questa funzionalità, sempre che il regolamento vi consenta di indossarlo durante la competizione. In caso contrario tornerà comunque comodo al vostro allenatore. Il display di un cronometro può essere dotato di luci, in genere laterali, che si accendono pigiando un apposito bottone, oppure potrebbe mostrare una retroilluminazione attivata con il movimento del polso o premendo un pulsante. I cronometri analogici in genere sono sprovvisti di questa comodità sebbene, come abbiamo detto, il design vintage bilanci l’essenzialità delle loro funzioni. Ciò che si richiede al display di un cronometro, che sia analogico o digitale, è comunque una buona qualità ed immediatezza di lettura.
I materiali sono importanti?
Per un cronometro si tratta di un fattore cruciale poiché questo dispositivo, per poter funzionare al meglio, deve mantenere intatta tutta la sua componentistica. Essendo la precisione il requisito fondamentale di questi strumenti è ovvio che, per garantire un funzionamento perfetto, ogni singolo pezzo, meccanismo, pulsante debba mantenersi nelle migliori condizioni. I cronometri analogici sono costituiti spesso da una cassa in metallo, magari cromato, o acciaio inox, molto resistente, affidabile, bella da vedere e da tenere in mano. I dispositivi digitali possono variare, nei più moderni non mancano i dettagli in plastica, ma dipende sempre dall’uso e dalla tipologia del singolo prodotto. Per ciò che riguarda i cronometri da polso pensati per gli sportivi è intuitivo comprendere come materiali impermeabili e facilmente lavabili siano tra quelli più indicati. In commercio potete trovare facilmente modelli con cinturino intercambiabile, poiché, come ben saprete, è proprio questa la parte maggiormente soggetta ad usura e che necessita di essere sostituita con relativa frequenza.
La marca è importante?
La storia di un brand, la sua affidabilità e le recensioni dei clienti che negli anni hanno acquistato prodotti di qualità e ne sono rimasti soddisfatti sono tutti dati di un certo peso e dei quali dovreste indubbiamente tener conto. Ciò non toglie che tantissimi produttori mettano ogni giorno sul mercato cronometri di buon livello, con funzionalità sempre più avanzate e concetti di design che si adattano ad ogni tipologia di atleta, in tutto e per tutto, pur non appartenendo alla ristretta cerchia di marchi storici. I leader del settore esistono, citiamo ad esempio Seiko o Casio, ma dare un’occhiata alle tabelle delle caratteristiche, magari tenendo conto dei pareri degli esperti e di chi ha già provato l’oggetto, è sempre un ottimo sistema per riuscire a scegliere il cronometro più adatto alle vostre specifiche esigenze. È inutile spendere una fortuna se siete semplicemente alla ricerca di uno cronometro che misuri i tempi ottenuti durante le vostre sessioni quotidiane di jogging o che utilizzate per far da coach ad una squadra di calcio di bambini. Se siete invece degli sportivi a livello agonistico e avete la necessità di precisione estrema nel calcolare i vostri tempi, vi consigliamo senza dubbio di spendere qualcosa in più e di affidarvi al prestigio dei marchi più rappresentativi.
Il prezzo è importante?
Il prezzo, a parità di qualità e di brand, è lo specchio delle funzionalità offerte dal cronometro. Come vi abbiamo consigliato in precedenza, analizzate attentamente le vostre necessità, cercate di capire la precisa destinazione d’uso del vostro futuro cronometro e spuntate le caselle delle funzionalità che proprio non dovrebbero mancare. Non di rado ci si può trovare dinanzi a dispositivi molto simili che differiscono soltanto per il nome inciso sulla scocca e per il prezzo. Parlando di strumenti affidabili, che fanno bene il loro lavoro anche se non dotati di particolari funzionalità, li si può trovare intorno ai 20 euro, andando poi a salire e superando non di rado i 100 euro per quelli più all’avanguardia e ricchi di funzioni.