I fattori decisivi per la scelta del cric auto
Il cric è uno strumento utilizzato per sollevare oggetti molto pesanti, solitamente automobili e mezzi di trasporto. Chiunque si sia trovato a sostituire la gomma di una macchina saprà quanto questo strumento faciliti l’operazione. Quando si parla di cric spesso si sentono termini come “martinetto idraulico” o “cilindro idraulico”, ma è necessario fare chiarezza su questi termini per potersi orientare più facilmente al momento dell’acquisto.
Cos’è un martinetto idraulico
A volte si sente parlare di martinetto idraulico, che altro non è che il sistema idraulico che porta al sollevamento tramite l’utilizzo di un cilindro idraulico, questo sistema viene utilizzato in diversi macchinari come per esempio i cric. Spesso, soprattutto i non addetti ai lavori, utilizzano come sinonimi i termini martinetto idraulico e cilindro idraulico, tuttavia il cilindro idraulico è solamente ua componente del martinetto idraulico e non lo strumento in sé.
Come funziona un martinetto idraulico
Il martinetto idraulico sfrutta il principio di Pascal per esercitare una forza. Il principio afferma che una forza applicata a un fluido chiuso viene trasferita in modo uguale su tutto il fluido. Questo vuol dire che non serve che il fluido venga compresso. Durante l’utilizzo il cilindro idraulico del martinetto è pieno di liquido (che solitamente è acqua o olio), e quando la pompa si attiva spinge il liquido all’interno del cilindro aumentandone la pressione. A questo punto la pressione si accumula e trova sfogo facendo alzare il martinetto. Questo processo permette di esercitare una grande forza applicando una piccola pressione in modo costante. In questo modo è possibile alzare e tenere sollevata un’automobile senza utilizzare macchinari particolarmente complessi o ingombranti.
Tipologie di cric
In commercio troviamo diversi tipi di cric che sono adatti ad usi e a mezzi differenti. Di seguito riportiamo un elenco dei principali cric disponibili in commercio:
- Cric a pantografo: questo tipo di cric utilizza una forza meccanica;
- Cric a carrello: questo cric utilizza un martinetto idraulico per sollevare pesi fino a 5 t;
- Cric a bottiglia: grazie ad una spinta idraulica questo cric solleva fino a 20 t;
- Cric a cuscini d’aria: questi cric sono piuttosto compatti e permettono di alzare fino a 3 t;
- Cric idropneumatici/oleopneumatici: quest’ultima tipologia di cric consente una notevole altezza di sollevamento e permette di alzare pesi fino a 15 t.
Indipendentemente dal tipo di cric che si adopera, i principi di utilizzo e le norme da seguire per lavorare in sicurezza restano le stesse.
Cric a pantografo
I cric a pantografo sono quelli più diffusi per chi non utilizza questo strumento sul luogo di lavoro, infatti questo è il tipo di cric che potete trovare in dotazione con la ruota di scorta sulla vostra auto. La forza che porta al sollevamento viene impressa con una manovella che girando porta il cric ad estendersi. L’altezza massima con il cric esteso può arrivare ai 40 cm. Infine, segnaliamo che il peso massimo alzato da questi cric solitamente è di circa 2 tonnellate nella maggior parte dei casi. Consigliamo questo tipo di cric a tutte le persone che non ne fanno un uso frequente o che hanno solo bisogno di un cric per le situazioni di emergenza.
Cric a carrello
I cric di questo tipo utilizzano un martinetto idraulico per imprimere la forza necessaria ad alzare l’auto, inoltre sono dotati di ruote per favorire gli spostamenti in quanto sono una tipologia di cric piuttosto pesante. Questo tipo di cric è particolarmente diffuso nelle officine ed è il più basso in commercio, il che porta diversi vantaggi che lo rendono preferibile alle altre tipologie di cric che si possono trovare sul mercato. Tra i cric a carrello ne troviamo alcuni destinati all’uso hobbistico ed altri a quello professionale: quelli della prima tipologia raggiungono solitamente un’altezza maggiore che supera i 35 cm, mentre i secondi, pur rimanendo più bassi, riescono a sollevare un peso maggiore che arriva anche a 5 tonnellate. Per queste ragioni consigliamo i cric a carrello alle persone che ci lavorano di frequente sia per professione che per hobby.
Cric a bottiglia
I cric a bottiglia non sono certamente facili da spostare o da trasportare tuttavia possono alzare fino a 50 tonnellate e la maggior parte dei modelli permette di sollevare almeno 20 tonnellate. Per questo il cric a bottiglia è sicuramente indicato a chi usa il cric per lavoro, tuttavia può tornare utile a chi per esempio esegue frequenti manutenzioni sulla propria auto o magari deve alzare pesi importanti.
Cric a cuscini d’aria
I cric di questo tipo alzano i pesi utilizzando dei cuscini che vengono riempiti d’aria. La loro altezza di sollevamento è solitamente superiore a quella raggiunta dagli altri modelli, tuttavia il peso massimo supportato si aggira solitamente intorno alle 3 tonnellate. Questo tipo di cric è indicato per le officine o comunque per le persone che lavorano quotidianamente coi cric.
Cric idropneumatici/oleopneumatici
I cric di questo tipo sono forse i migliori in circolazione. La loro forma ricorda quella dei cric a carrello, tuttavia il sistema di funzionamento è leggermente diverso è prevede l’inserimento di aria compressa che spinge il liquido e permette di alzare un peso fino a 30 tonnellate. Il peso massimo è quindi maggiore rispetto a quello dei cric a carrello; allo stesso modo anche l’altezza massima raggiunta è maggiore. Per queste ragioni il cric idropneumatico o oleopneumatico è consigliato ai professionisti. Segnaliamo che i modelli oleopneumatici utilizzano olio al posto dell’acqua come liquido che permette il sollevamento.
Peso massimo supportato
Il peso massimo supportato è uno dei primi elementi da valutare nella scelta del cric in quanto permette di filtrare una buona quantità di modelli. Questo parametro va tenuto in considerazione in base all’auto che si vuole alzare, infatti il peso può variare tra modelli e tipologie di automobili, per esempio un SUV pesa di più di un’utilitaria. Allo stesso modo si deve tenere conto del tipo di mezzo su cui si deve lavorare, infatti come si può bene immaginare il peso di un’auto è differente da quello di un furgone o di un trattore.
Dimensioni e peso
La dimensione del cric è sicuramente un elemento da valutare con attenzione in quanto – insieme al peso – permette di capire se il modello in questione può essere trasportato facilmente o meno e quindi essere adatto ad un certo tipo di utilizzo. Per esempio i modelli meno ingombranti possono essere messi nel baule dell’auto insieme alla ruota di scorta per essere utilizzati in caso di foratura oppure possono essere utilizzati da professionisti per eseguire interventi a domicilio. Le dimensioni naturalmente variano di molto in base al tipo di cric di cui si parla, ma vanno sempre considerate insieme al peso. I cric a pantografo sono i più facili da trasportare in quanto non molto ingombranti né pesanti. Altri tipi di cric come quelli a carrello sono piuttosto compatti e hanno il grande vantaggio di essere molto bassi, tuttavia il loro peso ne rende difficile il trasporto. Ecco una media delle dimensioni e del peso delle diverse tipologie di cric:
- Cric a pantografo: 39,5 x 10,5 x 9,0 cm, 2 kg;
- Cric carrello: 44,5 x 20,5 x 14,5 cm, 5 kg
- Cric a bottiglia: 12,5 x 11 x 22,5 cm, 8 kg
- Cric a cuscini d’aria: 52 x 49 x 18 cm, 20 kg;
- Cric idropneumatici/oleopneumatici: 68,6 x 15,1 x 36,1 cm, 65 kg
Altri fattori da tenere a mente per la scelta del cric auto
I materiali sono importanti?
I materiali sono naturalmente importanti: i cric in commercio rispettano standard di sicurezza molto alti e per fare ciò sono costruiti con materiali solidi e resistenti come per esempio l’acciaio. Non troverete mai in commercio un cric fatto di plastica o materiali simili.
La marca è importante?
La marca non è un fattore particolarmente importante da prendere in considerazione durante la scelta del proprio cric, tuttavia può essere un indicatore dei modelli da prendere in considerazione. Intendiamo dire che l’azienda produttrice non è certamente un fattore determinante per l’acquisto del cric, tuttavia alcuni marchi noti come Einhell, Michelin e Goodyear possono aver meritato la nostra fiducia per acquisti fatti in passato e per questa ragione possiamo essere indotti a fidarci nuovamente.
Il prezzo è importante?
Il prezzo può essere un indicatore di qualità ma non è sempre così. In alcuni casi il prezzo può aumentare all’aumentare della qualità del prodotto, soprattutto se stiamo parlando di macchinari professionali. Tuttavia, un prezzo alto non è sempre garanzia di un’alta qualità e per avere informazioni sulla qualità di un modello è sempre consigliato analizzare tutti i parametri che abbiamo descritto in questa guida all’acquisto. Ad ogni modo segnaliamo che la media di prezzo dei cric auto disponibili sul mercato è molto ampia, in quanto il prezzo varia soprattutto in base alla tipologia di cric. I cric a pantografo sono quelli più economici e possono costare dai €10 ai €40, i cric a carrello più economici invece costano sui €40 e quelli più costosi possono superare i €100. I cric a bottiglia solitamente non costano di più di €40, mentre quelli a cuscini ad aria e quelli idropneumatici superano quasi sempre i €100.
Le domande più frequenti sul cric auto>/h2>
Come posizionare un cric auto?
Il cric va posizionato sulla parte inferiore della carrozzeria della macchina; solitamente ci sono dei punti predisposti in cui appoggiare il cric che si trovano a 30-40 cm dalla ruota. I punti di appoggio variano in numero e posizione in base al modello dell’auto, ad ogni modo le indicazioni per usare il cric si possono trovare nel libretto di istruzioni dell’auto.
Come usare un cric auto?
L’utilizzo del cric auto appare piuttosto semplice: basta posizionare il cric sotto la scocca dell’auto e poi utilizzare la manovella o la leva per mettere in funzione il cric e alzare la propria auto. Tuttavia, per quanto semplici, esistono diversi accorgimenti che possono essere presi per lavorare in comodità e sicurezza con un cric auto. Eccone un elenco:
Lavorare in coppia
Lavorare con un’altra persona può essere utile sotto diversi punti di vista. Innanzitutto, indipendentemente dal tipo di intervento che si deve fare, un’altra persona può sempre aiutare, per esempio passandoci degli strumenti. Oltre a tenere compagnia e ad aiutare col lavoro, un amico può salvarvi la vita nel caso qualcosa vada storto. Un malfunzionamento del cric o un errore dovuto all’inesperienza possono infatti costare caro soprattutto a chi lavora da solo.
Parcheggiare in piano
Utilizzare il cric in presenza di una pendenza non è mai una buona idea in quanto questa potrebbe compromettere la stabilità dell’auto sul cric e causare incidenti molto spiacevoli.
Leggere il manuale del cric
Uno dei consigli più scontati ma forse anche più utili sull’utilizzo del cric è proprio di leggere il manuale per capire passo passo come utilizzare il cric in modo sicuro al 100%. Sul libretto di istruzioni del cric troverete anche il peso supportato da quel modello specifico, un valore da controllare sempre a scanso di equivoci. Inoltre, consigliamo anche di controllare il libretto dell’auto, sul quale troverete indicati i punti in cui posizionare il cric.
Bloccare le ruote
Una misura di sicurezza fondamentale prevede il bloccaggio delle ruote. Innanzitutto bisogna inserire la marcia e tirare il freno a mano (nel caso delle auto automatiche anche la marcia “P” va bene). Un’ulteriore misura di sicurezza può essere quella di utilizzare dei cunei blocca ruote per evitare che la macchina si muova. Altri oggetti come mattoni o rocce non sono consigliati in quanto potrebbero spostarsi e lasciare l’auto libera di muoversi.
Scuotere l’auto
Prima di iniziare a lavorare consigliamo di scuotere leggermente l’auto per assicurarsi che il cric sia posizionato a dovere.
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