Come scegliere il correttore
Come ben saprà chi è appassionato di make up, quando si vuole ottenere una base perfetta e un viso levigato e uniforme non c’è nulla di meglio di un buon fondotinta. Talvolta, però, ci troviamo faccia a faccia con alcune imperfezioni che, con il solo aiuto di questo prodotto, non riusciamo a mascherare in modo ottimale. Che si tratti di qualche brufoletto spuntato dopo un pasto particolarmente ricco, di occhiaie dovute alle notti insonni o allo stress o semplicemente di piccole macchie o rossori, infatti, molte volte il fondotinta non basta o finisce col creare un antiestetico effetto “mascherone”.
In questi casi, possiamo affidarci al correttore: un cosmetico pensato proprio per tutti quei difetti o alterazioni della pelle che vogliamo coprire prima di creare la nostra base e uniformare il viso con il fondotinta, oppure per dare un ritocco finale al nostro volto. Da qualche anno a questa parte, questa tipologia di prodotto è tornata alla ribalta e possiamo trovare in commercio correttori di innumerevoli marchi, colori e consistenze. Il loro corretto utilizzo, tuttavia, non è sempre scontato; per tale motivo, abbiamo raccolto in questa guida le nostre indicazioni sui tipi di correttore attualmente esistenti e i consigli sulle loro possibili applicazioni. Nei prossimi paragrafi, quindi, scoprirete quali sono gli accorgimenti e i fattori da tenere in considerazione per acquistare il prodotto più adatto alle vostre esigenze.
Tipologia: concealer e color corrector
Come già accennato, al giorno d’oggi possiamo trovare sul mercato correttori dai colori e dalle formule più svariate; tutti i prodotti attualmente esistenti, in ogni caso, possono essere suddivisi in due tipologie principali, chiamate rispettivamente concealer e color corrector.
Si tratta di una distinzione fondamentale, dal momento che concealer e corrector si differenziano non soltanto in termini di colorazione, ma anche e soprattutto per quanto riguarda le loro funzioni. Ma vediamo ora più nel dettaglio quali sono le caratteristiche di ciascuna delle tipologie e in che modo è più opportuno applicare questi prodotti sul nostro viso.
Il primo elemento che distingue concealer e corrector è senza dubbio la colorazione: è dunque sufficiente basarci su questa caratteristica per comprendere a quale tipologia il correttore in questione appartiene e, di conseguenza, a quale utilizzo esso è più indicato.
Concealer
A questa tipologia appartengono i correttori più classici, che presentano colorazioni del tutto simili a quelle del fondotinta: per trovare il prodotto più adatto alla propria pelle, dunque, sarà sufficiente seguire le stesse indicazioni, basando la scelta sul tono e soprattutto sul sottotono del proprio viso. Nello specifico, il tono è ciò che indichiamo comunemente come “carnagione”, per cui distinguiamo tra pelli chiare, scure, olivastre eccetera; il sottotono, invece, è la sfumatura di fondo della pelle, che può tendere verso una tonalità più calda (sottotono caldo o giallo), fredda (sottotono freddo o rosa) oppure neutra (sottotono neutro).
Per mascherare le piccole imperfezioni in modo ottimale, illuminare lo sguardo e uniformare al meglio l’incarnato, dunque, occorre acquistare un correttore che si armonizzi perfettamente con il nostro sottotono: di conseguenza, chi ha un sottotono freddo dovrebbero puntare su colorazioni come il rosa, il porcellana, il sabbia o il cacao; per chi ha un sottotono caldo, invece, correttori di tonalità come il caramello, il dorato, il beige o il nocciola saranno perfetti. Il sottotono neutro, infine, è adatto a correttori avorio o nude.
Se ancora non siete riusciti a individuare il vostro sottotono, potete consultare la nostra guida all’acquisto del fondotinta: qui troverete i nostri consigli e qualche semplice trucchetto per capire a quale tipologia appartenga la vostra pelle.
Color corrector
Questo tipo di correttori è comparso sul mercato in tempi più recenti e si distingue per colorazioni che potrebbero sembrare, a prima vista, piuttosto inusuali: verde, viola, arancione, giallo e talvolta anche blu. Ognuno di questi colori particolari è però pensato appositamente per agire su problematiche specifiche della pelle. Per fornirvi qualche primo esempio, il color corrector risulta essere la tipologia più adatta per occhiaie molto scure, che difficilmente scompaiono sotto un classico concealer, e quella ideale per nascondere segni dell’acne o arrossamenti, dovuti ad esempio a rosacea.
Nel prossimo paragrafo faremo un po’ di chiarezza in proposito e spiegheremo a quali zone del viso o imperfezioni corrisponde ogni colorazione. Se, invece, cercate un correttore specifico per le occhiaie, potete andare direttamente alla nostra guida dedicata ai correttori migliori per nasconderle, al link qui sotto.
I migliori correttori per le occhiaie
Funzioni del correttore in base alla tipologia
Le diverse colorazioni che distinguono concealer e corrector fanno sì che a queste due tipologie di correttore corrispondano funzioni piuttosto diverse, come del resto suggeriscono i nomi stessi.
Funzioni del concealer
La parola concealer significa letteralmente “camuffatore”: questo tipo di correttore, dunque, ha un colore che si avvicina molto a quello naturale della pelle perché è pensato per coprire le piccole imperfezioni, “mimetizzandole” con il resto del volto e uniformando l’incarnato. Per questo motivo, i concealer presentano colori simili a quelli dei fondotinta, ma risultano molto più pigmentati, proprio perché ideati per essere utilizzati in piccole quantità e su punti specifici del viso.
I concealer sono pensati anche per illuminare lo sguardo. Applicare un concealer leggermente più chiaro e luminoso rispetto alla propria pelle permette di ottenere risultati visibili in pochi secondi: lo sguardo appare più disteso, la pelle più levigata e, in generale, tutto il viso più uniforme, come si nota nella foto qui sotto. I concealer vanno dunque utilizzati sia per coprire piccole imperfezioni, sia anche nell’area sottostante agli occhi, per dare risalto allo sguardo.
Funzioni del color corrector
La parola color corrector, invece, significa più propriamente “correttore del colore”: i prodotti appartenenti a questa categoria, infatti, sono progettati per contrastare e neutralizzare discromie cutanee, ovvero alterazioni del colorito della pelle, più particolari o specifiche; questo avviene grazie alle loro particolari colorazioni, il cui principio si basa sulla teoria del colore e sfrutta le proprietà dei colori complementari.
Più precisamente, i colori primari sono giallo, blu ciano e rosso magenta; questi tre colori, se mescolati secondo combinazioni specifiche, danno vita ai colori detti secondari: mescolando giallo e blu, ad esempio, si ottiene il verde, mentre mescolando blu e rosso avremo il viola; mescolando giallo e rosso, infine, otterremo l’arancione. Questi sei colori possono essere suddivisi in tre coppie di colori definiti complementari: nello specifico, ogni coppia sarà formata da un colore primario e dal colore secondario ottenuto mescolando i due colori primari rimanenti.
Tali relazioni tra questi colori, detti fondamentali, possono essere rappresentate in modo molto più schematico e intuitivo utilizzando la cosiddetta “ruota dei colori” o “ruota cromatica“, che possiamo osservare nella foto che segue: in essa i colori sono disposti a cerchio, in modo che i colori complementari si trovino esattamente in posizioni opposte rispetto al diametro.
Tenendo conto di tutto ciò, possiamo individuare le seguenti coppie di colori complementari:
- Rosso e verde;
- Blu e arancione;
- Giallo e viola.
I colori complementari hanno due caratteristiche molto particolari: se li posizioniamo l’uno accanto all’altro, infatti, essi si valorizzeranno a vicenda, mentre se li mescoliamo finiranno con l’annullarsi. I color corrector sfruttano proprio quest’ultima proprietà: il loro compito è infatti quello di annullare le discromie cutanee, correggendole e neutralizzandole con i colori ad esse complementari.
Quale colorazione di correttore utilizzare?
A seconda del tipo di alterazione che vogliamo mascherare, dunque, dovremo scegliere un colore specifico. In generale, possiamo distinguere tre casistiche principali:
Ipocromie
Si tratta di una carenza più o meno acuta di melanina, che porta alla formazione di macchie dove il colore della pelle è meno intenso, come ad esempio le cicatrici oppure la vitiligine. In questo caso, un concealer, dunque un correttore dello stesso colore della pelle o leggermente più chiaro, sarà sufficiente per mascherare la discromia in modo ottimale. I concealer sono ideali anche per levigare l’incarnato, coprire minime imperfezioni e, soprattutto, illuminare alcune aree del viso per aprire lo sguardo grazie ai giochi di luce e ombre, per esempio per illuminare lo sguardo laddove non ci sia bisogno di coprire eventuali occhiaie molto scure.
Ipercromie
Parliamo di quelle zone della pelle che, a causa di un aumento della produzione di melanina, risultano più scure rispetto al resto della cute. A questa tipologia appartengono, ad esempio, le macchie senili: si tratta generalmente di discromie tendenti al marrone, che possono essere contrastate utilizzando un correttore tendente all’arancione.
Discromie in cui domina un colore specifico
Questa tipologia comprende le alterazioni della pelle tendenti al rosso (ad esempio couperose, acne e angiomi), che possono essere annullate con un correttore del colore complementare, in questo caso verde; ci sono però anche le discromie tendenti al blu o al viola, come ematomi, occhiaie o vene molto evidenti. In questo caso, dovremo agire con un correttore aranciato se a dominare è il blu, oppure giallo se il colore dominante è il viola.
Per ottenere un effetto impeccabile, per esempio in occasioni speciali come un matrimonio o un evento importante, si consiglia come prima cosa di applicare eventuali corrector, in modo da intervenire per prima cosa sul colore del volto e bilanciare le discromie della pelle; una volta corrette queste imperfezioni, si potrà quindi passare al concealer per uniformare l’incarnato. A questo punto, potremo concludere la nostra base con il fondotinta, che rende la pelle ancora più omogenea e luminosa. Non dimentichiamo, infine, di fissare il tutto con un velo di cipria: questo passaggio è fondamentale, dal momento che la cipria andrà a legarsi con i pigmenti del correttore e del fondotinta per assicurarci non solo una lunga tenuta ma anche un make up impeccabile.
Come applicare il correttore
Per quanto riguarda, invece, la modalità di applicazione del correttore, possiamo distinguere tre strumenti principali: il prodotto può essere sfumato servendosi di un apposito pennellino, di una spugnetta per il trucco, oppure, in alternativa, direttamente con le dita.
Non esiste, in realtà, un metodo migliore di un altro, dato che tutto dipende dalle proprie preferenze personali, abitudini e manualità. Resta il fatto che ognuno di essi ha determinati vantaggi: le dita, ad esempio, emanano calore e sono dunque in grado di riscaldare il correttore, in modo che questo riesca a fondersi perfettamente con la cute; questa caratteristica risulta molto utile quando si desidera applicare il prodotto su zone del volto in cui la pelle è sottile, come le occhiaie. La spugnetta, invece, consente di stendere il correttore in modo omogeneo e di sfumarlo alla perfezione con estrema facilità. Il pennellino, infine, è lo strumento ideale per mascherare i brufoli: esso ci consente infatti di agire esclusivamente su questi punti con estrema precisione ed evitando di cospargere di batteri altre zone del viso.
Formule e coprenza
Esattamente come per i fondotinta, oggi è possibile trovare in commercio correttori dalle formule più svariate: dalle diverse consistenze dipenderà non solo la coprenza del prodotto, ovvero lo spessore dello strato che si andrà a creare sulla pelle, ma anche a quale imperfezione o zona del viso risulterà più adatto al correttore in questione. Vediamo nel dettaglio quali sono le principali formule disponibili sul mercato e quali sono i loro vantaggi e svantaggi.
Correttore fluido
Si tratta della tipologia più classica e diffusa, che si presenta normalmente in un piccolo flacone dotato di applicatore a pennellino. La consistenza semiliquida di questi correttori rende la stesura del prodotto molto semplice e precisa, ma allo stesso tempo fa sì che la loro coprenza risulti molto leggera. Questa tipologia non è dunque consigliabile a chi desidera mascherare imperfezioni molto evidenti o marcate, mentre è l’ideale per uniformare l’incarnato o correggere le occhiaie senza rischiare di mettere in evidenza i segni e le pieghe della pelle intorno agli occhi.
Correttore in penna
Questi correttori sono contenuti in un pratico contenitore allungato che termina con una punta a pennellino più o meno sottile o con un’innovativa spugnetta sferica, mediante la quale va applicato il prodotto. Anche la loro consistenza è piuttosto fluida, e la coprenza ridotta: come i correttori fluidi, dunque, i correttori in penna sono adatti a mascherare le occhiaie, poiché coprono senza evidenziare le rughe d’espressione e vanno a illuminare gli occhi creando un effetto “sguardo riposato”.
Correttore compatto o in crema
Questi correttori, venduti in piccoli barattoli, hanno una consistenza solida o più corposa; essi risultano dunque ottimali per coprire brufoli o imperfezioni più evidenti, mentre non sono adatti per correggere le occhiaie: la loro formula pastosa, infatti, andrebbe ad appesantire lo sguardo ed evidenziare le piccole pieghe della pelle che troviamo attorno agli occhi. In questo caso, le dita sono lo strumento di applicazione ideale, poiché consentono di riscaldare il prodotto tra i polpastrelli e ammorbidirlo, in modo che sfumarlo sulla pelle risulti più semplice.
Correttore minerale
Questi correttori sono creati con polveri finissime di origine naturale e sono perfetti per le pelli miste o grasse, dal momento che la loro consistenza permette di assorbire il sebo in eccesso; la loro coprenza è medio-bassa e consente di uniformare la pelle del viso con un effetto molto naturale. I correttori minerali, però, non sono consigliabili per il contorno occhi o per le pelli secche, dal momento che tendono ad evidenziare rughe, pieghe e screpolature.
Correttore in stick
La formula in stick, molto cremosa, ricorda quella di un rossetto. Questi correttori si stendono e sfumano molto facilmente e sono adatti per coprire le occhiaie o le macchie della pelle, che riescono a mascherare in modo ottimale grazie alla loro alta coprenza.
Le domande più frequenti sui correttori
Il correttore è sempre necessario?
Il correttore non è sempre indispensabile: quando, quanto e se utilizzarlo dipende dal tipo di pelle, dalla necessità di correggere imperfezioni che non possono essere nascoste dal solo fondotinta, dal tempo a disposizione al mattino e dall’effetto finale che si desidera, impeccabile o più naturale e facile da mantenere.
Se la vostra pelle presenta molte imperfezioni, come brufoli, occhiaie e discromie, il correttore può essere usato anche da solo, senza fondotinta, per coprirle o correggerle in poco tempo ed ottenere un effetto finale naturale. Se viceversa cercate maggiore coprenza e tenuta, il correttore va applicato dopo il fondotinta.
Il correttore è indispensabile, poi, se volete migliorare la luminosità delle pelle e illuminare lo sguardo. Se invece non presentate discromie, avete una pelle compatta e uniforme, il fondotinta da solo o una BB cream leggera sono da soli sufficienti per creare una base trucco naturale da tutti i giorni.
Quanto costa un correttore?
I correttori in commercio si dividono in due fasce di prezzo: fascia economica e fascia alta. Nei primi rientrano tutti quei correttori appartenenti a marchi reperibili anche nei supermercati, come L’Oréal, Maybelline, e.l.f. etc. In particolare i brand appena citati offrono correttori molto buoni da indossare tutti i giorni, ad un costo che non supera i 15/20 €.
Dall’altro lato ci sono i brand di fascia alta: Pat McGrath, Givenchy, Nars, Hourglass, per citarne alcuni, propongono correttori a lunga tenuta, con una coprenza alta e con un effetto finale naturale, pensati per creare un trucco completo impeccabile. In questi casi il prezzo di un correttore si aggira attorno i 20/30 €.
Quale correttore utilizzare sulle pelli mature?
I migliori correttori per le pelli mature sono quelli liquidi, idratanti e leggeri: sono questi infatti quelli che più difficilmente vanno a depositarsi sulle piccole rughe che interessano spesso il contorno occhi di chi presenta una pelle matura, e quelli che non seccano la pelle creando linee in cui si depositano i pigmenti. Meglio inoltre scegliere un finish luminoso e naturale. Ricordiamo che, in particolare se avete una pelle matura e secca, la pelle va sempre idratata con una crema per il contorno occhi o una crema viso idratante prima dell’applicazione del trucco.
Come si fa a usare o bagnare il correttore a spugnetta sferica?
Dress Me Perfect Deborah…non riesco a capire come funziona lo stick…
Purtroppo non abbiamo ancora avuto occasione di recensire questo prodotto; dovrebbe però funzionare come un correttore in penna: normalmente questi modelli sono dotati di una base che va ruotata e premuta per regolare la fuoriuscita del prodotto. È normale che la prima volta il processo richieda più tempo, ma dopo qualche tentativo il correttore dovrebbe uscire e inumidire la spugnetta.