Come scegliere il conto corrente
Aprire o cambiare il conto corrente può sembrare un’operazione complicata, con tutti i dettagli che bisogna conoscere prima della sottoscrizione e il notevole volume di informazioni che ogni banca è tenuta a dare ai propri correntisti.
Proprio perché le norme in merito alla trasparenza bancaria sono diventate più rigorose negli ultimi anni, però, gli istituti di credito offrono oggi molti più dettagli sui costi di ciascun prodotto bancario, di conseguenza è diventato molto più semplice comparare le offerte delle diverse banche e individuare il conto corrente più adatto alle proprie esigenze.
I conti e le banche online si propongono come notevolmente più economici rispetto alle offerte più tradizionali, ma bisogna conoscere bene il contenuto di ogni proposta per sapere se questa è davvero vantaggiosa per sé.
Se è vero infatti che per le aziende e per gli esercizi commerciali un rapporto diretto con la filiale di riferimento è ancora di fondamentale importanza, per i privati, siano essi single, famiglie o pensionati, un conto “a distanza” può risultare perfettamente soddisfacente a un costo irrisorio.
Vediamo allora quali sono le voci contrattuali, riassunte nel foglio informativo di qualunque conto corrente, cui prestare attenzione nella scelta del vostro nuovo istituto bancario.
Tipo di conto
Nella terminologia bancaria si individuano diverse tipologie di conto corrente in base ai costi e ai servizi relativi a ciascuna proposta. Ognuno di questi tipi, per le sue caratteristiche, è adatto ad una tipologia diversa di correntista, e spesso si incontra una certa sovrapposizione tra la terminologia tecnica bancaria e quella commerciale usata nella pubblicità. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di spiegare le differenze tra i vari tipi di conto.
Conto corrente di base
Il conto corrente di base è un tipo di conto offerto da tutte le banche allo scopo di favorire la tracciabilità del denaro e l’accesso ai servizi bancari a tutte quelle persone che spesso vi rinunciano per ragioni economiche.
Queste sono le caratteristiche principali del conto corrente di base:
- Non ha costi di apertura
- Non ha un canone annuo
- I correntisti con reddito ISEE inferiore a 11.600 €/anno e i pensionati con pensione inferiore ai 18.000 €/anno non pagano l’imposta di bollo
- Ha un numero massimo di operazioni effettuabili all’anno, superato il quale si paga la singola operazione
- Include i servizi di base: versamenti, prelievi, bonifici, addebito utenze, accredito stipendio/pensione, carta di debito (Bancomat)
- Non include assegni, carte di credito, finanziamenti, deposito titoli e affidamenti
Come è evidente, dunque, si tratta di un conto corrente rivolto a privati dal reddito ridotto e con esigenze bancarie minimali. Sottolineiamo che le operazioni con Bancomat sono illimitate, mentre i bonifici sia in entrata sia in uscita no.
Conto corrente ordinario
Il conto corrente ordinario è IL conto corrente, quello che può comprendere tutti i servizi bancari che desiderate e venire presentato in tantissime formulazioni diverse. La varietà tra i conti correnti ordinari è tanta, di conseguenza sono tanti e diversi anche i profili cui si rivolge. Ci sono quattro tipi principali di conto ordinario:
- A costo fisso: il canone annuale del conto comprende operazioni illimitate, senza costi aggiuntivi
- A consumo: non c’è un canone annuale ma si paga ogni singola operazione effettuata
- Con franchigia: il canone annuo comprende un numero di operazioni gratuite, superato il quale si paga ogni singola operazione
- A pacchetto: il canone comprende anche altri servizi, ad esempio cassette di sicurezza, assicurazioni, gestione titoli ecc.
Conto corrente online
Il conto corrente online è una evoluzione recente del conto ordinario. Nella maggior parte dei casi è un conto a costo zero, vale a dire senza canone, o tutt’al più a costo fisso.
Il conto corrente online tipico offre operazioni online illimitate e operazioni allo sportello a pagamento, e di solito offre anche carte di debito e di credito senza costi aggiuntivi.Conto deposito
Il conto deposito è un prodotto bancario leggermente diverso dal conto corrente: come suggerisce il nome stesso, si tratta di un conto destinato esclusivamente al deposito di denaro, lasciato in giacenza a maturare interessi (il conto deposito ha infatti un tasso di interesse molto più corposo rispetto a un conto corrente). Le sole operazioni che è possibile fare su un conto deposito sono versamenti e prelievi, tutti gli altri servizi sono esclusi. Si tratta dunque di un conto per la gestione del risparmio: un esempio di uso tipico è l’apertura di conti deposito specifici per i minorenni, su cui i genitori possono versare i primi risparmi per i loro figli.
Vedremo meglio tra poco, parlando dei servizi, quale tipo di conto ordinario si addica di più a ciascun correntista.
Servizi
Ad eccezione del conto di base, che presenta le restrizioni elencate sopra, i servizi associati a un conto corrente sono piuttosto standardizzati.
Il nucleo “di base” include sempre i servizi che vedete elencati nella colonna a sinistra qui sotto: come abbiamo visto l’erogazione di questi servizi può essere illimitata e compresa nel canone annuale, oppure a consumo, oppure a franchigia. Vi sono poi altri servizi che quasi mai sono inclusi nel canone e vengono pagati per singola prestazione, e sono i servizi elencati a destra.
Servizi di base | Servizi a pagamento |
---|---|
Prelievi | Emissione assegni |
Versamenti | Emissione assegni circolari |
Bonifici in entrata e uscita | Emissione vaglia bancari |
Addebito utenze domestiche | Incasso assegni e vaglia |
Accredito stipendio/pensione | |
Estratto conto | |
Comunicazioni trasparenza bancaria |
Un discorso a parte meritano le carte di debito (dette anche Bancomat) e di credito: quasi sempre infatti i conti correnti ordinari includono l’emissione di almeno una carta di debito, spesso anche di una carta di credito, ma questo non è universalmente valido.
Vi sono casi in cui l’attivazione delle carte comporta un canone annuale a parte, per cui è bene non dare per scontato che basti aprire un conto corrente qualunque per avere anche il Bancomat e la carta di credito senza costi aggiuntivi.
Per chiudere la panoramica sui servizi ne menzioniamo altri due che sono praticamente sempre opzionali, e quindi da pagare in aggiunta alle spese ordinarie: l’attivazione del fido e del trading online.Il fido o affidamento consiste nell’attivazione di una linea di credito da parte della banca che sostanzialmente permette al correntista di andare in rosso fino a un massimo stabilito nel contratto, senza che questo blocchi l’operatività del conto corrente, come altrimenti accadrebbe. Il costo dell’affidamento è determinato da un tasso annuo fisso oltre a una percentuale sugli sconfinamenti.
Con il trading online invece è possibile acquistare e vendere strumenti finanziari online. Gli strumenti finanziari includono sia le azioni quotate in borsa, sia altri prodotti come titoli di stato, obbligazioni, futures ecc.
Il canone per questo servizio può però essere molto salato, nelle nostre ricerche abbiamo trovato esempi anche a 50 € al mese, e l’attività stessa non è priva di rischi in termini di perdita economica.
Conti e correntisti
Dunque, qual è il conto giusto per voi? A seconda del vostro profilo, e senza inoltrarci a parlare dei conti correnti per imprese e commercianti, nella maggior parte dei casi per le vostre necessità andranno bene o i conti correnti di base o quelli ordinari. Il conto di base è perfetto se:
- Avete un reddito da lavoro o pensione molto basso
- Fate pochissime operazioni bancarie l’anno
- Non avete bisogno di carte di credito
Per tutte le esigenze appena più complesse sarà però meglio un conto ordinario. Abbiamo detto che le offerte sono infinite e i servizi inclusi anche, quindi proviamo a tracciare a grandi linee tre profili di correntisti e vediamo cosa potrebbe servire loro.
Giovani | Single | Famiglie |
---|---|---|
Addebito utenze | Accredito stipendio | Accredito stipendio |
Bonifici entrata/uscita | Addebito utenze | Addebito utenze |
Bancomat/carta prepagata | Bonifici entrata/uscita | Addebito rate mutuo |
Online banking | Bancomat | Bonifici entrata/uscita |
Carta di credito | Bancomat multipli | |
Online banking | Carte di credito multiple | |
Ev. gestione titoli | Ev. gestione titoli | |
Ev. affidamento |
Cominciamo col profilo del correntista giovane: si intende normalmente per “giovane” una persona tipicamente al di sotto dei 26 anni, impegnata negli studi universitari e non ancora lavoratrice.
A questo tipo di profilo serve un conto corrente per la gestione delle spese fuori sede, quindi per il pagamento dell’affitto ed eventuali utenze correlate, per la ricezione dei fondi di una borsa di studio o della diaria dai genitori, per pagare la retta e per poter prelevare agli sportelli Bancomat.
Trattandosi inoltre di persone giovani, la possibilità di gestire il conto interamente online e/o da smartphone è di fondamentale rilevanza. I conti correnti indirizzati ai giovani sono in molti casi ad operatività ridotta e a canone zero.
Per le persone autosufficienti, che vivono da sole o che comunque scelgono di mantenere un conto corrente individuale, le necessità sono leggermente più complesse. Subentra infatti il bisogno di una maggiore libertà nella gestione del conto, soddisfatta non soltanto dalla possibilità di effettuare tutte le operazioni online, ma anche dall’avere appunto operatività illimitata, almeno per quanto riguarda i bonifici, le operazioni con Bancomat e gli addebiti/accrediti diretti in conto.
Chi vive da solo è in molti casi anche un buon risparmiatore, non incorrendo nelle considerevoli spese di un nucleo famigliare, per cui è importante che un conto corrente per questo tipo di profilo preveda anche la possibilità di gestire dei titoli di risparmio.
Infine, il terzo profilo è naturalmente quello del nucleo famigliare: in questo caso le necessità sono particolarmente complesse poiché i conti cointestati per la gestione dei risparmi famigliari sono generalmente molto attivi.
Basti pensare ad esempio che essi ricevono non uno, ma due stipendi in accredito automatico, oltre a tutti gli addebiti delle utenze domestiche e personali dei componenti del nucleo famigliare.
Sul conto di famiglia possono appoggiarsi anche le rate di un eventuale mutuo, e in molti casi possono essere compresi almeno due Bancomat e fino a due carte di credito.
Difficilmente un conto “per famiglie” sarà a costo zero, ma l’operatività illimitata, la possibilità di richiedere un affidamento per coprirsi le spalle in caso di spese impreviste e di gestire anche dei titoli di risparmio valgono il prezzo del canone annuo.
Costi
Del costo di un conto corrente abbiamo finora parlato solamente in termini generici, senza scendere nello specifico del loro ammontare esatto. Fatta la dovuta premessa che i costi possono variare sensibilmente da istituto a istituto, possiamo fare una distinzione tra costi fissi e costi variabili.
I costi fissi si riducono sostanzialmente a due voci:
- Canone annuo: è il canone dovuto alla banca per la gestione del conto corrente. La variabilità in questo caso è enorme, e va da 0 a oltre 100 € l’anno a seconda dell’istituto di credito e dei servizi inclusi nel conto corrente
- Imposta di bollo: l’imposta di bollo è una tassa su tutti i conti correnti, per cui il suo importo è uguale per tutti i conti. Si tratta di 34,20 € che possono essere pagati a rate o una volta l’anno, e che non sono dovuti qualora la vostra giacenza media in conto corrente sia inferiore a 5.000 €
Abbiamo già detto che il canone può comprendere un numero variabile di operazioni l’anno, per questo è importante sapere quanto costino le singole operazioni che non sono incluse nel canone. Questo tipo di informazioni si trova sui fogli informativi che vi vengono consegnati in filiale prima della sottoscrizione del conto corrente oppure, se aprite il conto online, troverete sempre un link che vi permetterà di scaricare e consultare il documento.
I costi per le operazioni fuori canone non sono omogenei tra gli istituti di credito, anzi la variabilità può essere molto significativa. Cerchiamo allora di illustrare almeno a grandi linee di che genere di cifre stiamo parlando.
Singole operazioni
Sia che il canone del vostro conto includa operazioni “illimitate” sia che abbia un tetto massimo di operazioni annue, vi sono in ogni caso alcuni tipi di operazioni che produrranno sempre l’addebito di un costo in conto corrente.
Si tratta di operazioni effettuate perlopiù allo sportello, che risultano in molti casi gratuite se effettuate online. L’elenco è lungo, noi ci occupiamo solamente delle operazioni più comuni:- Bonifici eseguiti allo sportello: da 1 a 5 €
- Bonifici telefonici: da 1 a 5 €
- Rilascio libretto assegni: da 0 a 3 €
- Emissione assegni circolari: da 1 a 2 €
- Imposta di bollo su assegni di qualunque tipo: costo fisso 1,50 €
I costi delle singole operazioni, come i bonifici, sono stabiliti dalla banca e possono variare in modo significativo in base all’istituto. Altri costi, come l’imposta di bollo sugli assegni, sono fissi e uguali per tutti. In ogni caso, è buona norma consultare il foglio informativo del proprio conto corrente in modo da individuare tutti i costi reali da sostenere per il mantenimento e l’utilizzo del conto e dei vari servizi accessori.
Carte di debito e credito
Sul conto corrente si possono appoggiare anche le carte di pagamento, siano esse di debito (note anche come carte Bancomat) o di credito. La differenza tra i due tipi di carte è semplice: mentre spese e prelievi con Bancomat vengono immediatamente addebitate sul conto corrente, le spese e prelevamenti con carta di credito vengono addebitati in conto il mese successivo (o nei mesi successivi se la carta è di tipo rateale).
La richiesta, attivazione e gestione annuale della carta Bancomat è inclusa nel canone annuale del conto corrente, con pochissime eccezioni, mentre la carta di credito prende, di norma, un costo aggiuntivo, solitamente rappresentato da un canone mensile o trimestrale da sommare al canone del conto corrente. Il costo della carta di credito dipende dal plafond, ovvero il limite di utilizzo mensile della stessa. Più alto è il plafond e più alto, in genere, è il costo di mantenimento della carta (il canone mensile/trimestrale). Le caratteristiche della carta di credito (costi fissi, plafond etc.) vengono definite dalla banca.La carta di credito deve essere richiesta dal titolare del conto corrente, che deve anche soddisfare determinati requisiti (reddituali o patrimoniali fissati dalla banca), mentre la carta di debito è quasi sempre inclusa già in fase di attivazione del conto, senza costi aggiuntivi oltre al canone del conto stesso. Carte di debito e di credito possono essere utilizzate sia per acquisti, sia per operazioni di prelievo.
Questi sono i massimali indicativi per le carte di pagamento più comuni:
Carte di credito | |
---|---|
Massimale prelievo giornaliero | 250-500 € |
Limite di spesa mensile | 750-1.500 € |
Carte di debito | |
Massimale prelievo giornaliero | 250-500 € |
Massimale prelievo mensile | 1.500 € |
Limite di spesa giornaliero | 1.500 € |
Limite di spesa mensile | 1.500 € |
Chiusura conto
Infine vogliamo ricordare che, a termini di legge, la chiusura del conto corrente deve essere gratuita: la banca non può cioè farvi pagare una quota per la cessazione del rapporto. Raccomandiamo comunque di leggere bene tutti i fogli informativi prima di aprire il conto e di chiedere spiegazioni per qualunque voce di costo vi risulti poco chiara.
Salve
Sono un pensionato dipendente pubblico, cerco sulla massa delle banche un c/c online che include internet banking, bancomat
a canone zero a vita
Grazie distinti saluti
Ti consigliamo di dare un’occhiata al Conto Corrente Digital di Che Banca!
Non ho nulla di mio, dispongo di piccole somme che mi lavoro, una media 700 euro/m , ma vorrei una carta e gestirmi online, quale conto??
Ti possiamo consigliare Conto Widiba, che ha zero spese e online banking incluso.
SALVE HO UNO STIPENDIO DI 1400. SONO UNA MAMMA CHE LAVORA . CHE BANCA MI CONSIGLIERESTI PER APRIRE UN CC DA APRIRE ONLINE
Per apertura e gestione online a costo zero ti possiamo consigliare Conto Yellow di CheBanca!
Il mio attuale cc è divenuto oneroso. Ho bisogno di un cc che abbia anche la carta di credito cosa mi consigliate a spese contenute.
Dipende dalle tue esigenze, comunque ti consigliamo di dare un’occhiata a ContoYellow di CheBanca!
Salve, quale cc consigliate ad uno studente universitario per soggiornare in Giappone un anno?
Accrediti in euro, prelievi e pagamenti in Yen.
Grazie.
Per un soggiorno all’estero così lungo converrà sicuramente aprire un conto presso una banca locale, più che utilizzarne uno italiano. Si avranno meno difficoltà nelle operazioni e non si incorrerà in costi aggiuntivi.
costi conto corrente/GIACENZA MEDIA 3500,00/ INTERNET BANKING COSTI ANNUALI-ACCREDITO STIPENDIO-
Dipende dal conto: con una giacenza media di 3.500 € ci sono parecchi conti a canone 0. Guarda ad esempio Conto Digital di Che Banca!
Vorrei sapere se si può fare online.
Tutti i conti correnti che abbiamo selezionato si possono aprire online, anzi in molti casi è l’unica possibilità. Per farlo basta cliccare su “Vai al servizio”.