Quanto consuma il condizionatore

Quanto consuma il condizionatore

Negli ultimi anni il clima estivo nel nostro Paese è diventato sempre più torrido, con picchi che talvolta superano addirittura i 40 °C, e questo trend non sembra destinato a cambiare prossimamente. Sempre più famiglie si vedono costrette ad attrezzarsi con un condizionatore (fisso o portatile) per far fronte a queste temperature estreme, ma, oltre a dover affrontare la spesa iniziale, per molti è importante anche sapere quanto possa costare effettivamente utilizzare il condizionatore.

Fatta la dovuta premessa che, almeno per l’acquisto e installazione, è spesso possibile usufruire di sgravi e rimborsi fiscali, proveremo in questa pagina a darvi un’idea realistica di quanto consumi il condizionatore.

Da cosa dipendono i consumi

I consumi effettivi di un condizionatore dipendono da diversi fattori, non tutti riguardanti la macchina stessa.
I due più ovvi sono la classe di efficienza energetica e la potenza refrigerante:

  • A parità di potenza refrigerante, consumano meno i condizionatori in classe di efficienza più alta;
  • A parità di classe di efficienza, consumano meno i condizionatori dalla potenza refrigerante più bassa.

In fase di scelta, come spiegato dettagliatamente nella nostra guida all’acquisto del condizionatore, è dunque di fondamentale importanza scegliere innanzitutto una macchina dalla potenza refrigerante commisurata all’ambiente da climatizzare (non più potente né meno potente del necessario) e, in secondo luogo, scegliere la macchina dalla classe di efficienza energetica più elevata che ci si possa permettere.

Fattori esterni che influenzano il consumo

Al di là delle prestazioni del condizionatore stesso, ci sono alcuni fattori ambientali che possono contribuire ad aumentarne il consumo.
Quello principale è la temperatura di partenza dell’ambiente: più è alta la temperatura del locale da raffrescare, più consuma il condizionatore, almeno prima di raggiungere e mantenere la temperatura desiderata. Un condizionatore installato in una mansarda o in un locale esposto al sole durante la maggior parte della giornata, magari con grandi finestre a vetrina, può avere addirittura bisogno di una maggiore potenza refrigerante rispetto a uno installato in una stanza di pari metratura, ma senza tutti questi elementi che contribuiscono ad alzare la temperatura di base.

Cappotto termico casa
Un secondo, importante fattore è l’isolamento della casa: in un immobile ben coibentato, con un cappotto termico e infissi isolanti, lo stesso condizionatore consuma di meno rispetto alla collocazione in un immobile meno efficiente dal punto di vista energetico. In questo senso, le stesse caratteristiche che permettono di abbassare i consumi del riscaldamento sono gli stessi che permettono al condizionatore di consumare meno.

I consumi secondo l’etichetta energetica

Se vi accontentate di avere un’idea generale di quanto costi usare il condizionatore, potete limitarvi a consultare l’etichetta energetica e la vostra bolletta della corrente per fare un conto veloce.
Sulla bolletta individuate il costo al kWh applicato dal vostro fornitore, facendo attenzione anche a segnarvi le eventuali variazioni di prezzo nelle diverse fasce orarie.
Passate poi a consultare l’etichetta energetica: individuate qui il consumo annuo in refrigerazione, oltre al consumo annuo in riscaldamento relativo alla vostra fascia climatica se intendete usare il climatizzatore anche per riscaldare durante l’inverno.

Quanto consuma il condizionatore esempio
A questo punto dovete fare solo una semplice moltiplicazione: moltiplicate il dato sui consumi annuali indicato in etichetta energetica per il costo al kWh applicato dal vostro fornitore e avrete la vostra stima dei costi annuali. Facciamo un esempio usando come riferimento la tariffa Arera del momento in cui scriviamo (luglio 2023) e un moderno condizionatore in classe A+++, il Daikin Perfera FTXM25R:

  • Costo al kWh: 0,24 €
  • Consumo annuo: 101 kWh
  • Costo annuo: 101 x 0,24 = 24,24 €

Monitoraggio dei consumi esatti

Se volete avere sempre sotto controllo i consumi esatti del vostro condizionatore, la faccenda si fa più complicata.
Nel caso abbiate un’unità portatile, adottare una soluzione fai da te è piuttosto semplice: tenetela collegata una presa smart che abbia una funzione di monitoraggio dei consumi, come la Tapo P115, e potrete vedere direttamente sul cellulare quanta energia il vostro condizionatore portatile consumi.

Alcune prese smart consentono anche di impostare manualmente il costo del kW, così da avere direttamente un riscontro economico.
Nel caso però abbiate un condizionatore fisso, usare una presa smart o altro apparecchio che misuri il consumo non è possibile, dato che la macchina è collegata direttamente all’impianto elettrico. Una possibilità (però in generale costosa) è quella di scegliere un moderno condizionatore “smart”, coordinabile con un’applicazione per smartphone o tablet che includa anche un pannello di controllo dei consumi. I migliori condizionatori Daikin e Mitsubishi offrono questa possibilità.