Come sterilizzare il ciuccio

Come sterilizzare il ciuccio

Tutte le informazioni su come sterilizzare il ciuccio!

Il ciuccio: come faremo senza questo magico oggetto in grado di calmare anche il più agitato dei bambini?
Accessorio amato da mamme e bambini, la tettarella può essere un alleato fondamentale per tranquillizzare il bambino in diverse situazioni. Se però il ciuccio non viene pulito con accortezza, da amico fidato si trasforma in un vero e proprio nemico per la salute. Proprio per evitare che la bocca dei più piccoli entri a contatto con germi e batteri è fondamentale eseguire spesso le operazioni di sterilizzazione non solo sui ciucci ma anche su biberon, giocattoli o tiralatte: solo così potrete effettivamente limitare il rischio di patologie come la candida del cavo orale, diarrea o mal di pancia.
Ma come si sterilizza un ciuccio?
In questa rubrica proveremo a rispondere alle domande più frequenti su questo argomento e prenderemo in esame i diversi metodi di pulizia degli accessori per bambini, cercando di fornirvi un’utile guida per mantenere tutti i vostri prodotti per l’infanzia in condizioni igieniche ottimali.

Sterilizzatore

I diversi metodi di sterilizzazione del ciuccio

Con il termine sterilizzazione si identifica un processo in cui vengono eliminate tutte le sostanze batteriche o gli agenti patogeni da un determinato oggetto.
Originariamente questi procedimenti erano effettuati tramite l’acqua ad alte temperature: acqua bollente e vapore infatti sono in grado di uccidere anche i microorganismi batterici più insidiosi. Con l’avanzare della tecnologia sono stati però brevettati diversi metodi che consentono di sterilizzare gli oggetti anche a freddo, tramite l’utilizzo di speciali sostanze chimiche.
Rispetto alla sterilizzazione dei prodotti per l’infanzia possiamo quindi per prima cosa suddividere i diversi metodi in due grandi gruppi: a caldo o a freddo.
Andiamo ad osservare nel dettaglio i pro e i contro di entrambi.

Sterilizzazione a caldo

Come accennato nel paragrafo precedente, la sterilizzazione a caldo è il metodo più antico e diffuso per eliminare germi e batteri da ciucci e altri accessori per bambini.
Esistono diversi modi di effettuare questo tipo di sterilizzazione: dal classico pentolino con acqua bollente alle più moderne apparecchiature elettriche. Quando si parla di sterilizzazione a caldo è però fondamentale ricordare che gli oggetti da sottoporre a questo processo devono obbligatoriamente essere realizzati in materiali resistenti alle alte temperature, pena il rischio di rovinarli o di renderli addirittura pericolosi. Alcuni prodotti infatti, se sottoposti ad un calore eccessivo, possono rilasciare delle sostanze dannose per l’organismo che potrebbero andare ad inficiare la salute dei più piccoli, come il bisfenolo A (BPA) contenuto in alcuni materiali plastici. Per essere certi di acquistare prodotti a norma assicuratevi che sulla confezione compaia l’indicazione 0% bpa, come mostrato nella foto sottostante.

Sterilizzatore BPA free

Secondo le normative europee i prodotti per la prima infanzia non possono contenere elementi tossici come BPA o formaldeide: questa legge, che rappresenta un grosso passo avanti nella regolarizzazione del mercato di prodotti per bambini, non viene però purtroppo rispettata da tutti.
Specialmente online è possibile imbattersi in accessori per la prima infanzia prodotti da marchi stranieri che non hanno l’obbligo di seguire le normative comunitarie della UE: proprio per questo vi consigliamo di non acquistare ciucci, biberon o giocattoli di dubbia provenienza, specialmente se non viene specificata l’assenza di sostanze tossiche.
Dopo queste piccole avvertenze, andiamo a vedere da vicino le tipologie più comuni di sterilizzazione a caldo.

  • Metodo “della nonna”: questo metodo di sterilizzazione a caldo è forse il più antico e il più diffuso, e proprio per questo viene comunemente chiamato “della nonna”.
    Per sterilizzare il ciuccio con questo metodo non sono necessari apparecchi particolari: vi basterà avere a disposizione acqua, un pentolino e uno strofinaccio pulito. Questo metodo consiste infatti nell’immergere il ciuccio o altri accessori in acqua bollente, lasciandolo a bagno per un minimo 5 minuti. Una volta trascorso questo tempo potrete asciugare il ciuccio con uno panno pulito e lasciarlo raffreddare. Non vi sono particolari controindicazioni: da ricordare però che più gli accessori saranno lasciati a bagno, maggiore sarà il grado di pulizia
    Sterilizzatore - Metodo della nonna
  • Sterilizzazione nel forno a microonde: questo metodo è consigliato a chi vuole accorciare i tempi.
    Il microonde è infatti uno di quegli elettrodomestici in grado di raggiungere temperature molto elevate in pochissimo tempo: gli unici accessori di cui avrete bisogno sono dei contenitori appositamente pensati per questo utilizzo, che si possono trovare nelle più comuni farmacie: nella foto sottostante potete vedere un’esempio di sterilizzatore per forno a microonde. Basterà riempire queste vaschette (o bustine) con dell’acqua, immergervi il ciuccio e azionare il microonde: in pochi minuti i vostri prodotti per l’infanzia saranno puliti e pronti per essere utilizzati. Il tempo necessario alla sterilizzazione varia in base alla potenza raggiunta dal microonde utilizzato 
    Sterilizzatore per microonde
  • Sterilizzatori elettrici: data l’esigenza di sterilizzare non soltanto ciucci, ma anche altri accessori per la prima infanzia, i maggiori brand di questo settore hanno iniziato a realizzare degli appositi apparecchi, chiamati appunto sterilizzatori, che semplificano al minimo il lavoro. Nella foto sottostante potete vedere un esempio di sterilizzatore elettrico.
    Questi prodotti sono molto acquistati sia per il loro prezzo decisamente abbordabile, sia perché consentono una pulizia profonda tramite acqua bollente e vapore. Anche per questo metodo di sterilizzazione non ci sono controindicazioni: l’unica accortezza da tenere presente è quella di far raffreddare il ciuccio o gli altri accessori prima di farli usare al vostro bambino
    Sterilizzatore elettrico

Sterilizzazione a freddo

Recentemente sono state brevettate tecnologie che permettono di sterilizzare i prodotti per l’infanzia anche a freddo: questi metodi sicuramente incidono meno sul deterioramento di ciucci, tettarelle e biberon, ma presentano alcuni punti critici che è bene tenere presente.
La sterilizzazione a freddo avviene tramite agenti chimici e dev’essere realizzata in speciali contenitori, acquistabili in farmacia o nei negozi specializzati: al loro interno va versato un detergente antibatterico in forma di liquido o di pastiglia, il cui principio attivo agisce sui microorganismi batterici eliminandoli.
Un aspetto positivo della sterilizzazione a freddo è quello di non dover utilizzare corrente elettrica e ciò consente di utilizzare questi contenitori anche fuori casa.
Va però ricordato che l’utilizzo di tale metodo rende necessario acquistare di volta in volta i ricambi e molti pediatri lo sconsigliano poiché non naturale. Nonostante le case produttrici rispettino le norme di sicurezza imposte dall’Unione Europea, si tratta infatti pur sempre di prodotti chimici.
Da considerare inoltre che la sterilizzazione a freddo necessita di più tempo.

Quale metodo di sterilizzazione è il migliore?

Non esiste purtroppo una risposta univoca a questa domanda: come abbiamo visto, ogni metodo di sterilizzazione ha i suoi pregi ed i suoi difetti. La scelta migliore è quella di utilizzare la modalità che più risponde alle esigenze specifiche dei genitori.
Importante tenere presente che pediatri ed esperti della prima infanzia ritengono assolutamente necessario sterilizzare tutti gli oggetti che possono entrare a contatto con la bocca del bimbo nei primi sei mesi d’età. Durante questo periodo infatti le difese immunitarie dei neonati non saranno ancora pienamente sviluppate: un batterio innocuo per gli adulti potrebbe essere dannoso per la salute dei vostri bambini.
Diffidate quindi da chi vi dice che per sterilizzare un ciuccio basta passarlo prima nella bocca del genitore o di chi consiglia altri metodi non scientificamente provati, ed evitate di acquistare prodotti di bassa qualità o di dubbia provenienza.
La salute dei bambini non ha prezzo!