Come scegliere il ciuccio
L’atto di succhiare è un comportamento naturale del neonato che gli consente di nutrirsi e crescere ed è un momento confortante e rilassante per il piccolo. Se pensiamo, infatti, che i bambini hanno l’istinto di succhiare quando ancora sono nella pancia della mamma, è facile intuire come il ciuccio possa essere apprezzato e diventare uno strumento effettivamente utile e rilassante per il piccolo soprattutto nei primi anni di vita.
Il ciuccio è per questo un accessorio presente di frequente nelle famiglie con bambini piccoli e viene considerato un vero e proprio pacificatore nella routine familiare: non a caso il termine inglese per indicare questo prodotto è pacifier, che letteralmente significa appunto “portatore di pace”.Ciuccio: sì o no?
Molte famiglie si chiedono tuttavia se il ciuccio sia veramente indispensabile per il proprio bimbo o se, addirittura, sia meglio evitare di utilizzarlo.
La prima cosa da tenere a mente è che, se il bambino sembra voler succhiare tra una poppata e l’altra, un ciuccio può essere sicuramente d’aiuto per offrire al piccolo un’alternativa al seno, specialmente quando ciò che desidera non è cibo, ma semplicemente un momento di calma. Il suo utilizzo va, però, effettuato con consapevolezza: il ciuccio non dovrebbe infatti essere usato al posto dell’alimentazione e non dovrebbe sostituire il comfort e le coccole extra che un genitore può fornire.
I vantaggi del ciuccio
L’utilizzo del ciuccio ha molti vantaggi:
- Aiuta a calmare il piccolo prima di addormentarsi;
- Allevia il fastidio dovuto alla dentizione;
- È molto più semplice sbarazzarsi del ciuccio che togliere al bambino l’abitudine di succhiarsi il dito;
- Molti studi suggeriscono che l’uso del ciuccio durante la nanna riduca il rischio di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS);
- Il ciuccio è uno strumento utile per affrontare momenti di stress, come le visite dal medico tipiche del primo anno di vita, in cui, ad esempio, si somministrano i vaccini: in quel caso il ciuccio può calmare e dare conforto al piccolo nell’immediato;
- Il ciuccio aiuta il bambino ad attendere il momento della pappa, acquisendo i giusti ritmi di veglia, nanna e cibo.
A cosa fare attenzione quando si usa il ciuccio
Vi sono alcuni accorgimenti da tenere a mente quando si decide di utilizzare il ciuccio. Vi riportiamo qui alcune considerazioni legate all’uso del succhietto in particolare nel primo anno di vita del bambino:
- Non offrite immediatamente il ciuccio al neonato, ma attendete le indicazioni del pediatra su quando sia meglio iniziare; nel caso di allattamento al seno gli esperti consigliano di attendere che l’allattamento sia già avviato;
- Controllate che il bambino non sia stanco o abbia effettivamente fame prima di offrirgli il ciuccio;
- Sterilizzate spesso il ciuccio;
- Evitate di pulire il ciuccio mettendolo in bocca quando non avete a disposizione altri mezzi per sterilizzarlo o pulirlo: in commercio trovate salviettine apposite o sterilizzatori, tra cui alcuni modelli portatili;
- Controllate che non ci siano crepe e lacerazioni prima di dare il ciuccio al bambino; in caso non sia completamente intatto va gettato e sostituito;
- Non immergete il ciuccio nello zucchero o nel miele, anche se questo è considerato un tipico metodo della nonna: può danneggiare i denti o essere causa di intossicazione alimentare;
- Non create ciucci “fai da te” con tettarelle del biberon o altro perché non sono sicuri;
- Non lasciate che il piccolo mastichi il ciuccio perché potrebbe romperlo, ingoiarne dei pezzetti o, nel peggiore dei casi, essere causa di soffocamento.
Per approfondire alcuni aspetti dell’uso del ciuccio potete consultare i nostri articoli su come e quando dare il ciuccio e su quando è il momento di cambiare il ciuccio.
Età di utilizzo
Nonostante il ciuccio sia un prodotto molto comune, è sempre più difficile orientarsi tra i moltissimi modelli in commercio e capire quale sia quello più adatto alle esigenze dei propri bambini. Ad esempio, esistono dei ciucci adatti esclusivamente ai neonati a cui abbiamo dedicato un approfondimento specifico. Il primo fattore da prendere in considerazione nella scelta è proprio l’età di utilizzo: questo è un importante punto di partenza per identificare il gruppo di modelli tra cui scegliere quale ciuccio comprare. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le principali fasce d’età consigliate dalle case produttrici.
0-2 mesi
I ciucci appartenenti a questa fascia d’età sono indicati per i neonati. I materiali utilizzati per questi prodotti e le forme della tettarella (di cui parleremo più avanti) possono variare, mentre le caratteristiche comuni di solito sono le dimensioni molto piccole e la forma della mascherina, che deve adattarsi alle dimensioni del viso di un neonato.
0-3 mesi
I prodotti che coprono questa fascia d’età non sono molti, tuttavia è possibile trovarne alcuni. I modelli che rientrano in questa fascia sono solitamente in silicone e sono consigliati per favorire il naturale sviluppo di denti e gengive.
0-6 mesi
I ciucci che appartengono a questo gruppo hanno una mascherina e una tettarella leggermente più grandi. Anche in questo caso i materiali e la forma della tettarella dipendono dal modello.
6-18 mesi
Questi modelli sono specificamente pensati per bambini più grandi e sono caratterizzati da una mascherina e da una tettarella di dimensioni abbastanza grandi. In molti casi, inoltre, la mascherina è disegnata in modo da stimolare le funzioni ludiche del bambino.
Forma
La forma della tettarella rappresenta un fattore fondamentale nella scelta del ciuccio. Questo elemento è collegato da un lato all’età del piccolo, dall’altro alle sensazioni che i diversi tipi di tettarella offrono. Nonostante il vostro impegno, infatti, è il bambino a scegliere il tipo di ciuccio che preferisce: ciò dipende da una serie di fattori come, ad esempio, la somiglianza con il capezzolo materno, il bisogno di succhiare e mordicchiare per alleviare il fastidio dei denti che nascono o semplicemente il fattore ludico. Vediamo più approfonditamente quali sono le forme disponibili in commercio e le loro caratteristiche principali.
Forma a ciliegina
Questo tipo di ciuccio è consigliato soprattutto per i neonati poiché la forma a ciliegina ricorda quasi perfettamente quella del capezzolo materno. Si consiglia di usare ciucci con la tettarella a forma di ciliegina in particolare con i bambini che vengano ancora allattati: questa particolare forma, infatti, dovrebbe impedire che il bimbo si abitui al ciuccio e non riesca più ad attaccarsi al seno materno.
Forma a goccia
Questo tipo di tettarella ha un corpo leggermente allungato ed una punta che tende a curvare verso il basso: questa dovrebbe permettere al ciuccio di incastrarsi perfettamente tra lingua e palato e di esercitare una pressione uniforme su quest’ultimo, in modo da scongiurarne la deformazione.
Forma anatomica
Anche questo tipo di ciucci hanno una tettarella allungata, tuttavia in questo caso la punta è curva e rivolta verso il palato.
Materiali
I materiali utilizzati sono un aspetto importantissimo da tenere in considerazione nella scelta del ciuccio: da questo fattore dipendono infatti la frequenza di sostituzione, la morbidezza, la gommosità e anche la tenuta igienica.
Un tempo in commercio era possibile trovare quasi solo ciucci in gomma: oggi i materiali più utilizzati sono il silicone, il caucciù ed il lattice; ogni materiale ha delle caratteristiche proprie che lo rendono più o meno adatto alle esigenze del bimbo. Vediamo nel dettaglio questi materiali ed i loro utilizzi consigliati.Ciucci in caucciù
Il caucciù è una gomma naturale che si ottiene da alcune piante. Questo materiale risulta poroso, resistente ed elastico, e proprio per questo è molto utilizzato nella fabbricazione di articoli per bambini. Fra gli aspetti positivi dei ciucci in caucciù segnaliamo l’elevata resistenza ai piccoli morsi dei bimbi, mentre gli aspetti negativi sono soprattutto legati all’igiene: il caucciù, infatti, proprio per la sua porosità, assorbe facilmente germi e batteri, per cui i ciucci di questo materiale non sono consigliati per i neonati, mentre sono un’ottima soluzione per i bimbi dai sei mesi in su, che hanno già i denti e necessitano di un prodotto che non si rompa facilmente.
Ciucci in lattice
Il lattice è un prodotto semi-naturale poiché viene sì estratto da diversi tipi di piante, ma viene lavorato e raffinato da aziende specializzate ed utilizzato per diverse tipologie di prodotti. Nonostante molti pensino che caucciù e lattice siano la stessa cosa, si tratta invece di due materiali differenti, anche se entrambi hanno solitamente un colore giallo/ambrato.
Come il caucciù, anche il lattice si caratterizza per un’elevata resistenza e porosità: le indicazioni d’uso sono quindi le stesse di quelle fornite per il caucciù.Ciucci in silicone
Il silicone è molto diffuso nella fabbricazione di ciucci per tutte le fasce d’età: questo è dovuto al fatto che questo materiale, derivante dal silicio, risulta inodore, insapore e resistente alla sterilizzazione. Anche il silicone presenta però degli aspetti negativi, primo tra tutti il fatto di non essere particolarmente resistente ai morsetti dei bambini, molto frequenti nella fase in cui vengono messi i denti. Questo è molto importante poiché, in caso di rotture anche minime, potrebbe accadere che il bambino ingerisca pezzettini di silicone. Proprio per questo motivo i ciucci in silicone si consigliano principalmente per neonati e bambini ancora senza denti.
Infine, consigliamo sempre i acquistare ciucci al 100% privi di BPA, PVC e ftalati, tutte sostanze considerate dannose.
Mascherina
La mascherina del ciuccio è la parte che funge da base per la tettarella. È un elemento molto importante poiché assume una duplice funzione: da un lato infatti la mascherina impedisce al bambino di ingoiare il ciuccio, dall’altro, grazie all’anello ad essa attaccato, consente di attaccare il ciuccio agli abiti del bambino o alle lenzuola. Oggi in commercio è possibile trovare ciucci con le mascherine più disparate: non è solo la dimensione ed il materiare a variare, ma anche il design, i colori e la fantasia dei disegni.
Per i neonati è ad esempio meglio orientarsi su ciucci con mascherine morbide e non troppo grandi, in quanto con i modelli con la mascherina in plastica il bambino potrebbe inavvertitamente ferirsi o graffiarsi. Alcuni modelli pensati per i più piccoli sono anche privi di anello e presentano una sezione rialzata, una sorta di bottone che permette al bambino di afferrare con facilità il ciuccio e, quando in bocca, di assumere tutte le posizioni senza che questo dia fastidio.Con l’avanzare dei mesi si può invece scegliere più liberamente tra prodotti con mascherina a farfalla o con mascherina tonda: la prima è solitamente in plastica dura ed è dunque rigida e meno adattabile al volto del bimbo, la seconda invece è solitamente presente nei ciucci in caucciù o in lattice ed è generalmente dello stesso materiale della tettarella. Questi prodotti a pezzo unico sono più morbidi ed adattabili, tuttavia in alcuni casi la mascherina tonda potrebbe risultare troppo grande per il viso del bambino e schiacciare il nasino.
Infine, ricordiamo che è fondamentale che la mascherina abbia delle aperture o dei fori per il passaggio dell’aria ed è meglio sia dotata anche di aperture laterali, come mostrato nella foto sottostante: in questo modo eviterete che la pelle del vostro bambino si screpoli a causa dell’umidità prodotta dall’accumulo di saliva sotto la plastica.
Un tipo di ciuccio molto diffuso con tutte le caratteristiche sopra citate è il ciuccio notturno: questo particolare prodotto presenta una mascherina realizzata solitamente in materiali più morbidi rispetto alla plastica dei modelli tradizionali e si differenzia dagli altri tipi perché dispone di un anello fluorescente che s’illumina al buio permettendo al bambino di ritrovare con semplicità il ciuccio durante la notte.I ciucci notturni sono generalmente adatti ai bimbi dai sei mesi in su, che riescono già a riconoscere l’oggetto e sono abituati ad identificarlo come sostituto del seno materno. Ciononostante, in commercio è possibile trovare ciucci notturni per tutte le fasce d’età, così da venire incontro a qualsiasi esigenza.
Le domande più frequenti sui ciucci
Quali sono le migliori marche di ciucci?
In commercio è possibile trovare tantissimi ciucci prodotti dalle aziende più disparate. Essendo il ciuccio un articolo che appartiene ad una fascia di prezzo bassa, il nostro consiglio è quello di acquistare modelli realizzati da marchi leader nella fabbricazione di prodotti per l’infanzia. I brand più importanti in questo settore sono sicuramente Chicco, MAM, Nuby, Nuk, Philips e i più recenti ciucci danesi BIBS. Acquistando articoli prodotti da marchi poco conosciuti si corre infatti il rischio di imbattersi in ciucci realizzati con materiali scadenti o addirittura dannosi per la salute del bambino, come ad esempio quelli che contengono BPA. È consigliabile quindi preferire prodotti sicuri con un prezzo leggermente più elevato piuttosto che mettere a rischio la salute dei propri bimbi.
Quali sono gli accessori da utilizzare con il cuccio?
Molti ciucci in commercio vengono venduti insieme ad alcuni accessori: questo è sicuramente un valore aggiunto poiché permette di ottimizzare la spesa, tuttavia non riteniamo la presenza di extra una discriminante fondamentale. Gli accessori che è possibile trovare in dotazione insieme ad un ciuccio sono:
- L’apposita scatolina in plastica nella quale riporre il ciuccio;
- La catenella con la clip da attaccare alla mascherina per impedire che il ciuccio cada a terra;
- Dei peluche o dei giochini per stimolare le attività ludiche del bambino.
Il nostro consiglio è quello di scegliere il ciuccio in base ai fattori fondamentali da noi precedentemente identificati e verificare solamente in seguito l’eventuale presenza di accessori.
Ricordiamo inoltre che tutti gli accessori pensati per il ciuccio sono acquistabili separatamente: in questo modo ci si può dotare dei soli accessori veramente utili. Inoltre, consigliamo sempre di dotarsi di più di un ciuccio in modo da averne sempre uno di scorta nel caso in cui il primo cada a terra o si sporchi.Quanto costa un ciuccio?
Come per tutti i prodotti, anche per i ciucci è possibile trovare prezzi differenti: non sempre però una cifra maggiore è sinonimo di migliore qualità. In generale il nostro consiglio è quello di non orientarsi in base al prezzo, bensì in base alle caratteristiche del modello. Scegliere un prodotto economico potrebbe voler dire fare un acquisto inadatto al proprio bambino, sia in termini di materiali, sia in termini di forma. Allo stesso tempo, orientarsi su prodotti costosi immaginando di ottenere automaticamente il massimo della qualità non sempre risulta essere la scelta migliore: in molti articoli infatti è soprattutto la particolarità del design a far aumentare il prezzo. Come per gli accessori, quindi, anche in questo caso il nostro consiglio è di valutare la qualità complessiva del prodotto e scegliere in base ai fattori sopra elencati il ciuccio più adatto alle esigenze del vostro bambino.
Il mio bimbo ha quasi 5mesi.Noto che si addormenta prendendo il biberon.Quale ciuccio è simile alla tettarella. Preciso per poco tempo ha usato avent
Se il tuo bimbo è abituato ai biberon Avent, ti consigliamo di acquistare un ciuccio appartenente alla stessa linea che offre sicuramente prodotti di buona qualità e ottimi materiali. Le opzioni potrebbero essere il ciuccio Philips Avent SCF178/23, con tettarella anatomica e traspirante, oppure il ciuccio Philips Avent SCF194/01, ideale per i neonati dai 0 ai 2 mesi ma utilizzabile fino ai 5 mesi. Quest’ultimo ciuccio è particolarmente indicato nel caso in cui il bambino venga ancora allattato dalla mamma, in quanto la tettarella ricorda molto la forma del capezzolo materno. La forma della tettarella del biberon e quella dei succhietti sarà sempre leggermente diversa in quanto i ciucci, dato il loro utilizzo frequente, necessitano di una forma che non interferisca con lo sviluppo naturale del palato, dentini e gengive.
Mio figlio 16 m ha sempre preso ciucci diversi. L’ultimo a goccia (nuk) in silicone. Cambiato per usura con mam a goccia 16+ ma lo rifiuta. Ke fare?
Solitamente è il bambino a scegliere il ciuccio che preferisce. Se non si trova bene con una tettarella 16+, di dimensioni più grandi, puoi tranquillamente riproporgli il modello che era abituato a utilizzare precedentemente.
Il mio bimbo (8 m, 2 denti) rifiuta il ciuccio, trovando conforto solo al seno (la notte). Quale consigliate come più morbido e simile al seno materno?
Le tettarelle più simili al seno materno sono quelle a ciliegina: puoi provare a proporgli il Philips Avent SCF194/01 (è un modello 0-3 mesi ma pensato proprio per facilitare il passaggio dal seno al ciuccio), oppure il Philips Avent SCF192/05, che ha la stessa tettarella ma è pensato per bimbi dai 3 mesi in su.
Mio figlio a 4 mesi prende il pollice, il ciuccio lo rifiuta. Ho comprato il ciuccio dell’avent 0-6 mesi, ma lo prende poco e niente. Cosa mi consigliate?
Solitamente è il bambino a scegliere il ciuccio che preferisce: tu puoi fargli provare diversi modelli e vedere quale prende più volentieri, soprattutto in base alla forma della tettarella. Ti consigliamo di provare il Chicco Physio Soft, un modello con tettarella anatomica in caucciù, utilizzabile dai 4 mesi in poi.
Come faccio a cambiare il ciuccio al mio piccolo? Ha 13 mesi ma usiamo ancora i ciucci 0-6 mesi… con i 6-18 gli viene da vomitare.. È un problema?
Non preoccuparti, ogni bambino sceglie il ciuccio che preferisce. Se non si trova bene con le tettarelle di dimensioni più grandi puoi tranquillamente usare i ciucci 0-6 mesi.
Allatto la mia bimba di 2 mesi che però usa il mio seno come ciuccio. Ho provato a darle avent 0-2 ma lo rifiuta disgustata.Quale mi consigliate
Ogni bambino è diverso: ti consigliamo di acquistare diversi modelli con tettarella a ciliegina e lasciare che sia la tua piccola a scegliere il suo preferito. Prova i ciucci in caucciù o quelli interamente in silicone: la loro morbidezza potrebbe conquistarla!
come faccio a sapere se i ciucci e le tettarelle per neonati sono stati sterilizzati con ossido di etilene?
Paare che tale sostanza resti nel prodotto
Questo problema riguarda soltanto biberon e tettarelle venduti in confezioni monouso, quindi usa e getta. I prodotti commercializzati per un uso continuato non dovrebbero essere stati sterilizzati con questo gas.