Come scegliere i cioccolatini
Le scatole di cioccolatini sono da sempre uno dei regali più versatili di tutti: si possono acquistare per le occasioni più disparate, dai compleanni alle feste natalizie, per San Valentino assieme a un mazzo di fiori o magari per augurare a un conoscente una buona guarigione. Perché diciamocelo, tutti amano la cioccolata, perciò regalando dei cioccolatini si può andare sempre sul sicuro. Dopo questa premessa, è però importante precisare che una scatola di cioccolatini non deve necessariamente essere un regalo impersonale, anzi, scegliendo accuratamente il tipo di cioccolatini si può essere sicuri di fare un acquisto ancora più gradito.
In questa guida andremo a vedere tutti gli aspetti a cui fare attenzione quando si vogliono acquistare dei cioccolatini: dagli ingredienti utilizzati alle forme a disposizione, senza dimenticare il tipo di confezione. E anche se alla fine avete semplicemente intenzione di fare un regalo a voi stessi oppure di acquistare dei cioccolatini per riempire la calza della Befana, siamo sicuri che questa pagina conterrà degli spunti interessanti per scegliere in maniera più consapevole.Origine
Il Belgio è famoso in tutto il mondo per il suo cioccolato di alta qualità, che viene utilizzato anche per la produzione delle praline, ovvero i cioccolatini ripieni. L’origine di questi dolcetti risale alla metà dell’Ottocento, quando il farmacista di Bruxelles Jean Neuhaus iniziò a usare il cioccolato per coprire il sapore amaro delle medicine. Molti anni dopo, e precisamente nel 1912, il nipote di Neuhaus ebbe l’idea di sostituire la medicina con un ripieno più gustoso e chiamò questo dolce praline. All’epoca questa parola veniva già usata in Francia per indicare i confetti, mentre in Belgio ha continuato a essere utilizzata per indicare, appunto, i cioccolatini ripieni, termine che poi è stato ricalcato anche in italiano e in inglese. Tornando a Neuhaus Jr., le prime praline venivano vendute in un tipico sacchetto a forma di cono, già utilizzato per le patatine fritte, che ovviamente non era adatto a tenere al sicuro i delicati cioccolatini. La moglie progettò allora una confezione regalo, o ballotin, in cui le praline potevano essere conservate in modo uniforme e presentate come se fossero dei piccoli gioielli.
Questa è accettata normalmente come l’origine del primo cioccolatino ripieno, tuttavia la cioccolata veniva consumata in piccole tavolette già dalla fine del XVII secolo: il primo cioccolatino di cui si abbiano testimonianze scritte è infatti considerato il diablottino, un dolcetto di cioccolato aromatizzato alla vaniglia inventato a Torino, allora capitale europea della cioccolata, e molto apprezzato alla corte dei Savoia. Questa ricetta ispirò i celebri gianduiotti torinesi, di cui parleremo più avanti.Tipi di cioccolato
I primi esempi di cioccolatini si sono evoluti negli anni per dare vita a tantissime varianti. Prima di vederle una per una, è necessario però fare una prima considerazione sull’ingrediente base di questo prodotto, ovvero il cioccolato, che può essere successivamente aromatizzato o arricchito di vari ripieni per conferire ai cioccolatini il loro gusto particolare. Vediamo quali sono i tipi di cioccolato usati per la creazione dei cioccolatini:
- Cioccolato fondente: è quello con la più alta percentuale di cacao, contenuto sia come polvere (la parte secca) che come burro (la parte grassa) e miscelato con zucchero e vaniglia. Il cioccolato più pregiato può arrivare ad avere anche più del 70% di cacao, ma tende ad avere note amare e un aroma molto persistente;
- Cioccolato al latte: oltre agli ingredienti già visti per il cioccolato fondente, questo tipo di cioccolato prevede, come suggerisce il nome, l’aggiunta di latte condensato o in polvere che ne addolcisce il sapore. In genere è il tipo di cioccolato più utilizzato per la produzione di cioccolatini;
- Cioccolato bianco: questo cioccolato contiene gli stessi ingredienti del cioccolato al latte, ad eccezione del cacao in polvere. Si distingue per i sentori marcati di burro e biscotto, che lo rendono leggermente meno adatto a essere usato nella realizzazione di cioccolatini;
- Gianduia (o gianduja): è una ricetta tutta italiana il cui brevetto è stato depositato dall’azienda torinese Caffarel. Il cioccolato gianduia è nato dalla miscela di cacao e nocciole tonde gentili del Piemonte per la necessità di abbattere i costi della produzione del cioccolato;
- Cioccolato ruby: è una varietà di recente introduzione ancora poco conosciuta dal grande pubblico, ma molto apprezzata dagli intenditori. Deve il suo colore ai pigmenti rosa contenuti in una specifica varietà di fave di cacao e ha un sapore leggermente fruttato.
Tipi di cioccolatini
I cinque tipi di cioccolato appena esaminati vengono utilizzati per dare vita a cioccolatini di diverse forme e con vari ripieni o gusti. Vediamo quali sono i cioccolatini che è più facile trovare nelle confezioni di produzione sia industriale che artigianale:
- Mini tavolette: conosciuti in altre lingue come napolitains, sono delle piccole mattonelle di cioccolato monogusto, consigliate per chi non ama l’aggiunta di aromi o ripieni. Ad esempio è possibile trovare confezioni che includono solo tavolette al cioccolato fondente con diverse percentuali di cacao;
- Praline: le praline di cioccolato, solitamente al latte o fondente, possono contenere farciture di vario tipo ed essere decorate esternamente con motivi di cioccolato di diverso colore o granella di frutta secca;
- Gianduiotti: sono i cioccolatini prodotti a partire dal cioccolato gianduia, che deve il suo nome alla maschera torinese che li distribuiva nella città nell’anno del loro lancio (1865). Si distinguono per la caratteristica forma di barca rovesciata e l’incarto dorato;
- Boeri: chiamati anche preferiti, sono dei cioccolatini di origine svizzera che al loro interno contengono una ciliegia sotto spirito. I Mon Chéri di Ferrero possono essere considerati una rivisitazione della ricetta classica;
- Cremini: anche questi cioccolatini sono nati a Torino, infatti si tratta di piccoli cubi composti da due strati di cioccolato gianduia, con al centro una pasta di cioccolato alle nocciole. Oltre alla ricetta tradizionale sono molto diffuse le varianti con gianduia fondente (senza latte), oppure con uno strato intermedio al caffè, al limone o alla vaniglia, spesso vendute in confezioni assortite;
- Tartufi: nati in Italia ma venduti per la prima volta a Londra, i tartufi di cioccolato sono chiamati così per via della somiglianza con i funghi omonimi. Hanno una base di cioccolato fondente, uova e burro e si distinguono per la forma sferica e perché ricoperti da cacao amaro in polvere. Col tempo si sono diffuse tantissime varianti, che prevedono l’uso di granella di nocciole, cocco o scaglie di cioccolato al posto della polvere di cacao;
- Pirottini: sono dei piccoli bicchierini di cioccolato a base tonda o quadrata che possono contenere una varietà di ripieni.
Ripieni dei cioccolatini
Come abbiamo appena visto, i cioccolatini come le praline o i pirottini possono contenere tanti ripieni e mettere in difficoltà chi si trova a scegliere da una scatola appena aperta. Vediamo quali sono gli ingredienti più popolari per realizzare le farciture:
- Ganache al cioccolato: il ripieno dei cioccolatini è innanzitutto composto da… altro cioccolato. Più precisamente, questo è presente sotto forma di ganache, una morbida pasta in cui il cioccolato (di qualsiasi tipo) viene mischiato con la panna fresca. Nella ganache possono poi essere mescolati alcuni degli ingredienti successivi;
- Frutta secca: molto spesso all’interno di una pralina si può trovare la frutta secca intera o in granella. Gli ingredienti più utilizzati sono le nocciole e le mandorle, ma sono molto diffusi anche pistacchi, noci, noci di macadamia e arachidi. Naturalmente chi è allergico alla frutta a guscio deve fare attenzione a leggere gli ingredienti di ogni cioccolatino sul retro della confezione e in generale evitare qualsiasi prodotto con la dicitura “può contenere tracce di frutta a guscio”;
- Frutta: la frutta può essere presente sotto forma di purea (ad esempio di lamponi) al posto della ganache o, più frequentemente, sotto forma di aroma e scorze come nel caso delle arance, uno dei migliori abbinamenti possibili con il cioccolato fondente;
- Liquore: molto spesso la ganache dei cioccolatini è aromatizzata con un liquore fruttato come lo sherry o il Grand Marnier, una crema di liquore come il Baileys o distillati come il whisky, la grappa o il rum;
- Marzapane: il ripieno al marzapane è tipico dei paesi di lingua tedesca, infatti è l’ingrediente base delle ormai celebri Palle di Mozart austriache, ma è facile trovarlo anche nei cioccolatini di produzione italiana;
- Caffè: il caffè può essere contenuto in forma liquida, come nel caso dei Pocket Coffee, o più spesso mischiato alla ganache;
- Caramello: per finire, un ripieno molto amato dai consumatori è la salsa al caramello o al caramello salato.
Oltre ai ripieni classici, non è raro trovare poi ingredienti più particolari come ad esempio il peperoncino e la menta, utilizzata per produrre i famosi After Eight inglesi.
Forme dei cioccolatini
Sicuramente non può essere considerato un parametro di scelta, ma è comunque un elemento che contribuisce al fascino delle scatole di cioccolatini assortiti. Se alcuni tipi, come i cremini, le tavolette e i gianduiotti hanno sempre una forma canonica, i cioccolatini ripieni sono invece realizzati in tantissime varianti. Quelle più classiche hanno una base quadrata, tonda o rettangolare, ma sono molto diffusi anche quelli a forma sferica, di cuore, di cabosside (il frutto del cacao) o di conchiglie.
Confezione
Per quanto riguarda la confezione, ci sono tre aspetti a cui prestare attenzione. Innanzitutto il peso netto, che è un elemento più utile rispetto al numero di cioccolatini per determinare il prezzo al chilo del prodotto.
Il tipo di confezione dipende invece dall’uso a cui è destinata: se si ha intenzione di fare un regalo, allora sarà meglio orientarsi verso una scatola di cioccolatini, che potrà essere fatta di cartone, plastica o in casi particolari anche legno o latta decorata con motivi particolari; se invece si acquistano dei cioccolatini per riempire la calza della Befana, regalarli ai bambini la sera di Halloween o servirli quando si ricevono degli ospiti, l’opzione migliore (ovvero più economica) è quella di acquistarli in busta.
L’ultima considerazione riguarda l’assortimento di cioccolatini: si può scegliere una confezione contenente un solo tipo di cioccolatini se sappiamo che la persona a cui sono destinati li apprezza particolarmente, oppure optare per una scatola con gusti diversi, perfetta quando non si conoscono le preferenze dell’altra persona o si fa un regalo a un nucleo familiare.
Altre caratteristiche
La scelta dei cioccolatini dipende ovviamente dal tipo di cioccolato e di ripieno che preferiamo, ma prima di acquistare una confezione ci sono altri elementi che potrebbero essere determinanti nella scelta tra un prodotto e l’altro. Vediamo quali sono:
- Qualità degli ingredienti: normalmente i cioccolatini di fascia alta utilizzano ingredienti più puri (in particolare una maggiore quantità di polvere di cacao, valore che spesso è convenientemente omesso dalla lista degli ingredienti) o pregiati, come ad esempio le nocciole Piemonte IGP o le fave di cacao;
- Contenuto di zuccheri: visto che resistere alla tentazione di scartare un cioccolatino è quasi impossibile, consigliamo di controllare i valori nutritivi di ogni prodotto e scegliere quello con meno zuccheri. Questo confronto ha più senso sui cioccolatini di un solo tipo perché nelle confezioni assortite ogni cioccolatino avrà un contenuto diverso di zuccheri;
- Presenza di alcool: non tutti amano i cioccolatini al liquore e piuttosto che doverne gettare uno dopo aver dato il primo morso (sarà capitato a molti), è sempre meglio controllare la descrizione sul retro. È importante fare questo tipo di controllo soprattutto quando i cioccolatini sono offerti a bambini o donne in stato di gravidanza;
- Packaging: spesso i singoli cioccolatini sono avvolti da un piccolo incarto per motivi igienici o evitare che, sciogliendosi, si attacchino l’uno all’altro. Se vi sta a cuore evitare gli imballaggi inutili, optate per una scatola di cioccolatini sfusi o separati semplicemente da una griglia in plastica o in cartone.
Le domande più frequenti sui cioccolatini
I cioccolatini al liquore fanno ubriacare?
Molti utenti si sono posti questa domanda per motivi legati alla salute o alla sicurezza stradale. La risposta breve è no, perché il contenuto alcolico è troppo basso per far alzare il tasso alcolemico al punto da ubriacarsi anche mangiando decine di cioccolatini. Consumandone quantità simili i sintomi dell’indigestione si avvertirebbero molto prima di quelli di una sbornia. È stato comunque dimostrato che, mangiando diversi cioccolatini al liquore, un etilometro potrebbe rilevare tracce di alcool subito dopo averli consumati, ma queste scompaiono dopo pochissimi minuti.
Come si conservano i cioccolatini?
Sia i cioccolatini che il cioccolato andrebbero conservati fuori dal frigo per evitare che si formi la tipica patina bianca sulla superficie, aspetto che comunque non ne altera il sapore. Per via del ripieno a base di panna, i cioccolatini andrebbero riposti in un luogo fresco (massimo 18 °C), lontano da fonti di luce e possibilmente in un contenitore a chiusura ermetica.