Le migliori chitarre elettriche del 2024

Confronta le migliori chitarre elettriche del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Numero tasti

22

22

22

22

22

Numero corde

6

6

6

6

6

Lunghezza scala

25,5 ''

25,5 ''

24,75 ''

24,75 ''

n.d. ''

Materiale corpo

Ontano

Ontano

Mogano

Pioppo

Pino

Materiale tastiera

Palissandro

Acero

Palissandro

Palissandro

Acero

Materiale manico

Acero

Acero

Mogano

Acero

Acero

Tipologia manico

Bolt-on

Bolt-on

Set neck

Bolt-on

Bolt-on

Profilo manico

D

C

D

Hard V

C

Tipo di ponte

Mobile

Fisso

Mobile

Mobile

Fisso

Tipo di corpo

Solid

Solid

Solid

Solid

Solid

Numero di pickup

3

2

2

3

3

Tipi di pickup

Single coil

Single coil

Humbucker, Passivo

Single coil, Humbucker, Passivo

Single coil

Uscite

Jack

Jack

Jack

Jack

Jack

Controlli

Volume, Tono, Selettore

Volume, Tono, Selettore

Volume, Tono, Selettore

Volume, Tono

Volume, Tono, Selettore

Accessori inclusi

Borsa per il trasporto

Borsa per il trasporto

Borsa per il trasporto, Barra del tremolo

Barra del tremolo

Borsa per il trasporto

Peso

1,5 kg

1,5 kg

n.d.

7 kg

1,5 kg

Punti forti

Materiali di elevata qualità

Ponte Telecaster con corde passanti attraverso il corpo

Ottima qualità dei materiali

Design accattivante

Resistente hardware nichelato

Pickup Ultra Noiseless Vintage

Manico con profilo a C moderno

4 potenziometri

Ideale per principianti

sensazione di suono confortevole

Profilo manico modern D

Corpo modellato a mano secondo le specifiche originali

Pickup Gibson Burstbucker

Ottimi pickup

Tastiera con raggio di curvatura variabile

Design iconico

Meccaniche autobloccanti

Elettronica avanzata

Punti deboli

Pesante

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
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Recensione completa

Come scegliere la chitarra elettrica

Che tu sia un aspirante chitarrista, un appassionato di musica o un chitarrista classico che vuole sperimentare altri suoni, scegliere la prima chitarra elettrica può essere un processo molto complicato. Con una così vasta gamma di opzioni in commercio è facile confondersi e non sapere da dove cominciare per trovare il modello più adatto alle proprie esigenze.

chitarra elettrica

Per individuare la chitarra elettrica più idonea alle necessità specifiche di ognuno ci sono un gran numero di fattori da considerare: in questa guida all’acquisto li esamineremo uno per uno, in modo da aiutarvi a prendere una decisione informata e a trovare la chitarra elettrica giusta per voi.

Com’è fatta una chitarra elettrica?

Prima di addentrarci nelle specificità da osservare e valutare in fase di acquisto, è importante familiarizzare con le diverse parti di una chitarra elettrica e con le loro funzioni. Questo potrebbe risultare superfluo per i musicisti che già conoscono lo strumento, ma è fondamentale per chi è alle prime armi, poiché le diverse configurazioni strutturali impattano sul tipo di suono che è possibile produrre e sulle possibilità di utilizzo offerte.

chitarra elettrica componenti

Il primo e più importante componente della chitarra elettrica è il corpo dello strumento. Si tratta della parte più pesante della chitarra, nella quale si concentra la maggior parte del legno utilizzato.
Il corpo della chitarra elettrica può avere forme e dimensioni diverse e può essere realizzato in vari materiali. Sul corpo si trovano le varie manopole per la regolazione di tono e volume, nonché il ponte che tiene ferme le corde. Nella parte centrale del corpo, quasi in corrispondenza della “buca” presente nelle chitarre classiche e acustiche, nelle chitarre elettriche troviamo i pickup. Si tratta di magneti che aiutano la chitarra a tradurre le vibrazioni delle corde in suono; essi possono avere caratteristiche diverse che vedremo nel dettaglio nel paragrafo dedicato.
Connesso al corpo della chitarra elettrica troviamo il manico; sulla parte anteriore del manico è presente la tastiera sulla quale verranno presi gli accordi o le note.
La parte finale del manico presenta la testa, chiamata anche vanga, che è la paletta sulla quale si trovano i pioli di sintonia, che consentono di regolare la tensione delle corde e quindi l’accordatura.
Dopo questa panoramica sull’anatomia di una chitarra elettrica, passiamo ad osservare più da vicino ciascun componente individuando i fattori da considerare per la scelta della chitarra elettrica.

1. Tipo di legno

Il tipo di legno utilizzato nella costruzione di una chitarra elettrica fa una grande differenza nel modo in cui essa suona, per questo motivo il tipo di legno viene definito anche “firma sonora” o tonewood (in inglese). Alcuni tipi di legno forniranno una firma sonora più calda, mentre altri aumenteranno il sustain (il lasso di tempo entro il quale il suono è udibile), la fascia alta, ecc.

chitarra elettrica tipo legno

I tonewood vengono utilizzati sia per il corpo della chitarra, sia per la tastiera e il manico: è possibile avere chitarre prodotte interamente con un tipo di legno o chitarre che presentano corpo, tastiera e manico in legni diversi. Guardando ai vari tipi di legno ci si renderà subito conto che la scelta dipende molto dalle esigenze personali, tuttavia c’è una massima che può valere per tutti i casi: meglio scegliere prodotti in legno rispetto a quelli in laminato, poiché restituiscono un suono migliore e hanno maggiore durevolezza. In commercio sono disponibili anche chitarre elettriche col corpo realizzato in resine di diverso tipo, ma non ci occuperemo di questi prodotti perché sono solitamente destinati ad un pubblico di professionisti. Vediamo invece più nel dettaglio quali sono i tipi di legno utilizzati nelle diverse parti di una chitarra elettrica e il modo in cui influiscono sul suono.

Tipi di legno per il corpo della chitarra elettrica
chitarra elettrica legno corpo

  • Mogano: il mogano è uno dei legni più popolari tra quelli disponibili. Ha una firma sonora calda che lo rende ideale per generi musicali come blues, rock e persino metal;
  • Ontano: l’ontano è molto equilibrato e non accentua particolarmente frequenze specifiche. I bassi, i medi e gli alti sono tutti ugualmente presenti, rendendo questo tipo di legno un’ottima scelta per chi suona molti stili musicali diversi;
  • Frassino: un altro legno molto equilibrato, che suona in modo simile all’ontano. Rispetto a quest’ultimo il frassino ha un suono leggermente più dolce; anch’esso risulta particolarmente adatto a chi suona brani appartenenti a molti generi diversi;
  • Acero: l’acero ha un suono brillante ed è spesso abbinato ad altri tipi di legno (soprattutto il pioppo) per bilanciare gli alti;
  • Tiglio: il tiglio è un legno che produce un suono caldo con medi accentuati. È molto conveniente ed è quindi associato a chitarre più economiche, ma suona comunque bene con diversi generi musicali.

Tipi di legno per la tastiera della chitarra elettrica

Il tipo di legno utilizzato per realizzare il corpo di una chitarra è solo una parte dell’equazione. Anche il legno usato per la tastiera contribuisce al suono di una chitarra elettrica e influenza qualità tonali come calore e sustain.

  • Palissandro: si tratta del tipo di legno più comune per la tastiera. Il palissandro è in grado di aggiungere calore al tono di una chitarra, il che lo rende un’ottima scelta per ammorbidire una chitarra che altrimenti suonerebbe troppo acuta. È morbido per le dita, ma è anche abbastanza resistente e adatto ad un uso intenso. Perfetto per chi cerca una firma sonora un po’ dark;
  • Acero: a differenza del palissandro, l’acero aggiunge un timbro acuto al tono e dona nitidezza agli alti. Questo lo rende un’ottima scelta per i chitarristi che suonano generi come funk e country;
  • Ebano: L’ebano non è comune per le tastiere come il palissandro o l’acero, ma sta acquistando sempre maggiore popolarità, in parte grazie all’introduzione negli ultimi anni di normative più severe sull’importazione del palissandro. Le tastiere in ebano sono generalmente completamente nere, con un loro aspetto distintivo.
    chitarra elettrica tastiera ebano
    In termini di suono, l’ebano è brillante, pur mantenendo una gamma media molto ben definita. Questo lo rende un’ottima alternativa per coloro che non sono alla ricerca di un suono troppo caldo. È particolarmente apprezzato dai chitarristi metal.

Tipi di legno per il manico della chitarra elettrica

Il manico è uno degli aspetti più importanti da considerare quando si sceglie una chitarra elettrica. Visto che la mano che compone le note o gli accordi (diteggiatura) sarà avvolta intorno al manico ogni volta che si suona, è fondamentale scegliere un manico che risulti comodo e naturale per l’utilizzatore della chitarra.
Proprio come per corpo e tastiera, la scelta del legno del manico della chitarra può influenzare il suono generale e il feeling della chitarra. Molte chitarre elettriche sono costruite con lo stesso tipo di legno sia per il manico che per la tastiera, ma non è sempre così. Non è raro ad esempio trovare una chitarra con manico in palissandro e tastiera in acero, o viceversa.

  • Palissandro: proprio come accade sulla tastiera, un manico in palissandro appianerà le alte frequenze della chitarra, ottenendo un tono più caldo;
  • Mogano: con le sue venature aperte e l’aspetto naturale, il legno di mogano offre una sensazione distintiva che si traduce in un suono molto morbido;
  • Acero: l’acero è comunemente usato come legno del manico sulle chitarre tipo Stratocaster grazie al suo tono brillante e all’alto sustain.

2. Manico

Il legno non è l’unico fattore che influenza il suono del manico di una chitarra elettrica: anche la tipologia a cui appartiene e il profilo con cui è costruito impatteranno sul suono prodotto. In questo caso con il termine tipologia ci si riferisce al modo in cui il manico è fissato al corpo della chitarra. Esistono tre tipi principali di manico: bolt-on, set neck e neck-through. Ognuna di esse ha pro e contro ed è più o meno adatta a tonalità e generi musicali: vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ognuna di queste tre tipologie.

chitarra elettrica manico

Tipologie di manico

Manico bolt-on

Chiamato alcune volte in italiano “manico avvitato” questo tipo di manico è considerato da molti chitarristi il più economico e quello con la qualità più bassa, ma è comunque molto diffuso. Uno dei principali vantaggi dei manici bolt-on è che sono facili da produrre, il che si traduce in un costo inferiore. Il motivo della facilità di produzione è, banalmente, che è molto più semplice fabbricare il corpo e il manico separatamente e fissarli insieme in un secondo momento.

chitarra elettrica manico bolt on

I manici avvitati sono anche molto facili da sostituire o riparare, poiché si potrà semplicemente rimuovere il manico senza intaccare il resto della chitarra. Uno svantaggio è che a causa del poco spazio tra il manico e il corpo può esserci una perdita nel trasferimento del tono tra i due. Per quanto riguarda il suono, i manici bolt-on tendono ad avere un suono più metallico e vibrante e sono comunemente usati sulle famose Fender Stratocaster.

Manico set neck

Questi manici, chiamati in italiano manici incollati, sono appunto incollati sul corpo di una chitarra tramite un giunto a coda di rondine, rendendoli più facili da produrre rispetto ai modelli neck-through ma più complessi dei bolt-on. Uno dei maggiori svantaggi di un manico set neck è che è molto difficile da riparare e quasi impossibile da modificare.

chitarra elettrica manico set neck

Da un punto di vista di suono i manici incollati offrono un suono più pieno. Non tutti i chitarristi però vogliono un tono così caldo e alcuni potrebbero effettivamente preferire il suono prodotto dai manici bolt-on. Poiché il tono è soggettivo, è importante identificare quello che si vuole riprodurre e solo in seguito cercare la chitarra adatta.

Manico neck-through

Le chitarre elettriche con manico neck-through sono meno comuni delle loro controparti bolt-on o set neck; questo tipo di manico è considerato quello di fascia più alta. Con le chitarre neck-through, il manico e il corpo sono realizzati con lo stesso pezzo di legno; ciò significa che il manico percorre l’intera lunghezza della chitarra ed elimina la necessità di fissare o incollare insieme i due componenti. Questa peculiarità strutturale si traduce anche nel più alto livello di resistenza e durata.
Con il design neck-through il manico è sagomato, così da consentire un accesso molto migliore ai tasti più alti. Nel caso in cui si facciano molti assoli, una chitarra neck-through darà il massimo del comfort e della suonabilità. Il principale svantaggio è che nelle chitarre neck-through il manico è impossibile da sostituire, inoltre le chitarre con questa configurazione sono anche le più costose. Da segnalare che, contrariamente a quanto si possa pensare, il manico neck-through non offre un sustain maggiore rispetto agli altri tipi di manico: è stato dimostrato che sono i manici avvitati ad offrire il più alto livello di sustain. Il comfort di una chitarra neck-through rimane tuttavia impareggiabile e, per molti chitarristi, questo aspetto da solo vale il prezzo maggiore.

Profilo del manico

I manici delle chitarre sono disponibili in varie forme e dimensioni, ognuna delle quali offre una sensazione diversa nella mano. Con il termine profilo del manico (a volte indicato come forma del manico o shape) ci si riferisce al tipo di curvatura che il manico ha. In parole più semplici, la parte anteriore del manico di una chitarra non è piatta ma curva; questa curva può avere un’ampiezza diversa, e ciò determina il suo profilo. Per capire in modo pratico cosa si intende, provate a porre una chitarra in orizzontale su un tavolo, ponendo il lato con le corde a contatto con la superfice e tenendo la parte posteriore della chitarra in alto. Guardando al manico, noterete che esso presenta una bombatura (la curva del profilo) che può essere più o meno accentuata.

chitarra elettrica profilo manico

Il profilo del manico è comunemente indicato da lettere che “stilizzano” il tipo di curva; ciò significa che un manico con profilo a U avrà una curvatura che riproduce la forma allungata e tondeggiante di una U.
I tipi di manico più popolari sono C, D, U e V: vediamo le peculiarità di ognuno di essi.
chitarra elettrica tipi di profilo manico

Profilo a U

I manici a forma di U sono spessi e grossi. Il suono legato a questa forma è molto profondo e caldo; in parte questo è dovuto all’utilizzo di una maggiore quantità di legno. Questo profilo di manico è preferito dai chitarristi ritmici per il comfort che viene offerto quando si suonano gli accordi.

Profilo a C

I manici a forma di C sono molto popolari sulle chitarre moderne, essendo piatti e abbastanza comodi da suonare. Essendo piuttosto sottili, rendono più facile suonare assoli veloci. Per contro, i manici con questo profilo sono meno durevoli rispetto ai manici più spessi e potrebbero richiedere più manutenzione.

Profilo a D

I manici a forma di D sono simili nell’aspetto a quelli a forma di C, ma con bordi più piatti. Questo profilo è un’altra forma particolarmente adatta ai chitarristi solisti.

Profilo a V

I manici a forma di V offrono una sensazione molto particolare e sono ottimi per i chitarristi che scivolano su e giù per il manico rapidamente o amano avvolgere il pollice attorno a quest’ultimo. I manici a V sono disponibili in tre varianti: soft V, medium V e hard V. Gli aggettivi servono a specificare l’inclinazione dei lati rispetto al centro del manico.

3. Altre caratteristiche strutturali

Continuiamo ad osservare le caratteristiche strutturali che incidono sul suono delle chitarre elettriche prendendo in esame le caratteristiche della scala, il numero di corde e di tasti e lo stile del corpo vero e proprio della chitarra. Ognuno di questi aspetti avrà un impatto non solo sul suono prodotto, ma anche sulla suonabilità generale e sul tono.

Lunghezza della scala

La lunghezza della scala di una chitarra si riferisce alla distanza tra il ponte e il capotasto: in altre parole, la lunghezza della parte di corda che può vibrare liberamente quando viene suonata. Le chitarre possono avere scale da diverse lunghezze, che vengono solitamente espresse in pollici; le misure più comuni per le scale della chitarra elettrica sono 24,75″ (62,8 cm) e 25,5″ (64,7 cm).

chitarra elettrica lunghezza scala

Una scala più lunga significa uno spazio più ampio tra ciascun tasto: alcuni chitarristi preferiscono scale più corte per via del loro ingombro ridotto, mentre altri preferiscono scale più lunghe perché danno più libertà alla mano.
La lunghezza della scala influisce anche sulla tensione delle corde: maggiore è la lunghezza della scala, maggiore è la tensione delle corde. Ciò significa che le chitarre elettriche con scale più corte sono, in teoria, più facili da suonare poiché richiedono meno forza per premere le corde.
Per quanto riguarda il tono, le chitarre con scale di lunghezza ridotta tendono ad avere un suono più pieno per via della tensione ridotta delle corde, mentre le scale più lunghe producono un tono più piatto e pulito.

Numero di tasti

Sebbene ci siano delle eccezioni, la maggior parte delle chitarre presenta 22 o 24 tasti. Anche se non sembra una grande differenza, il numero di tasti a lungo termine influenzerà lo stile del chitarrista. Le chitarre elettriche con 24 tasti hanno due semitoni in più rispetto a una chitarra a 22 tasti, per questo motivo molti chitarristi solisti preferiscono le chitarre con più tasti.

chitarra elettrica numero tasti

D’altra parte, i chitarristi ritmici tendono a preferire la configurazione con 22 tasti perché, dati i 2 tasti in meno, il pickup si trova più lontano dal ponte e ciò si traduce in un tono più caldo. La scelta del numero di tasti è quindi un elemento strettamente dipendente dalle vostre preferenze.

Numero di corde

La maggior parte delle chitarre elettriche monta 6 corde, e questa rappresenta la configurazione standard. A causa della diffusione di generi musicali come il progressive metal, le chitarre elettriche con un numero maggiore di corde sono diventate sempre più popolari. Le chitarre a 7 e 8 corde consentono di suonare note molto più basse di quelle che si possono suonare su una chitarra standard.

chitarra elettrica corde
Questa gamma di note estesa è molto utile per chi suona brani appartenenti a generi musicali famosi per suoni molto particolareggiati. Le chitarre a 7 o 8 corde sono tuttavia molto più difficili da suonare: chi avesse intenzione di attenersi a generi come blues, jazz, pop e rock potrà tranquillamente scegliere una chitarra a 6 corde, che sarà anche più leggera.

Tipo di ponte

Spesso trascurato da molti chitarristi, il ponte influisce sull’affidabilità di una chitarra elettrica e sulla facilità di cambio delle corde.

chitarra elettrica ponte
Sebbene esistano molti tipi diversi di ponti, possiamo identificare due tipologie principali: ponti fissi e ponti mobili.

  • Ponti fissi: chiamati anche hardtail, questi ponti vengono avvitati al corpo della chitarra e dispongono di selle su cui appoggiare le corde. La semplicità dei ponti fissi si traduce in una manutenzione ridotta e un cambio delle corde estremamente facile anche per i chitarristi più inesperti. Un altro vantaggio è una maggiore stabilità dell’accordatura durante l’esecuzione di note o accordi;
  • Ponti mobili: questi ponti sono dotati di un braccio, noto anche come barra whammy o leva del tremolo, che consente di cambiare l’intonazione di una corda senza piegarla. Premendo il braccio sarà possibile abbassare il tono, mentre tirandolo lo si alzerà. I ponti mobili offrono una maggiore creatività, ma sono più suscettibili a stonature e le corde sono più difficili da fissare; questo li rende principalmente adatti a musicisti esperti.

Tipologie di corpo

Ci sono tre diversi tipi di corpo della chitarra elettrica, che si differenziano in base al grado di solidità della struttura.
Il grado di solidità indica la “pienezza” del corpo: le chitarre elettriche possono infatti avere un corpo completamente pieno (solid body), un corpo completamente cavo all’interno (hollow body), o un corpo semi-cavo (semi hollow), con un blocco di legno posto tra il blocco anteriore e quello posteriore.

chitarra elettrica tipi di corpo

Questa sarà una delle scelte più importanti da fare, poiché la pienezza del corpo impatta molto sul suono della chitarra.

  • Hollow body: le chitarre elettriche hollow body sono chiamate anche semi-acustiche e presentano un corpo interamente vuoto e due fori di risonanza posti vicino al ponte. Il suono prodotto da questi modelli è dolce, brillante e acuto; questo le rende particolarmente adatte a brani jazz, blues o rockabilly. In queste chitarre elettriche, per ridurre il feedback acustico, viene utilizzato il laminato al posto del legno massello;
  • Semi hollow body: il corpo semi-hollow è comunemente usato in tutti i generi, dal blues all’hard rock. A seconda della configurazione della chitarra e dell’amplificatore, questo tipo di corpo permette di ridurre al minimo tutti i problemi di risonanza e feedback di un hollow body;
  • Solid body: questo tipo di corpo è quello usato dalla maggior parte dei chitarristi a prescindere dal genere musicale di riferimento. Queste chitarre elettriche non hanno quasi nessun problema di feedback e offrono un suono equilibrato con un notevole sustain. La pienezza del corpo implica l’assenza di cassa armonica: il suono in queste chitarre verrà quindi completamente amplificato dai pickup.

Qual è quindi il migliore corpo per una chitarra elettrica? Non è possibile rispondere a questa domanda, poiché come abbiamo visto la scelta dipende dal tipo di musica che si vuole suonare e dall’effetto che si vuole ottenere.

4. Pickup

Spesso considerati la parte più importante del suono di una chitarra, i pickup sono un componente essenziale da valutare quando si acquista una chitarra elettrica.

chitarra elettrica pickups

Il pickup è un dispositivo elettronico che riceve le vibrazioni delle corde della chitarra e le converte in un segnale elettrico, che viene poi inviato all’amplificatore. In una chitarra elettrica può essere presente un solo pickup, ma nella maggior parte dei casi ne troviamo due o tre, che possono appartenere anche a tipologie diverse. Anche la configurazione dei pickup impatterà sul suono ottenuto. Possiamo raggruppare i tipi di pickup in base al loro meccanismo di funzionamento: troviamo pickup magnetici (a loro volta suddivisi in single coil e humbucker), pickup attivi e pickup passivi. Vediamo brevemente le loro peculiarità.

Pickup magnetico

Il meccanismo di base di questi pickup prevede uno o più magneti che producono un piccolo campo magnetico.

chitarra elettrica tipo pickup
In base al tipo di magneti si suddividono in single coil e humbucker:

  • Single coil: resi popolari dalla Fender Stratocaster, questi pickup sono dotati di un magnete composto da un filo di rame avvolto a spirale intorno ad un’unica bobina, da qui il nome. I pickup single coil tendono a produrre un suono chiaro, nitido e brillante e sono preferiti da molti chitarristi blues, country e pop. Uno svantaggio del pickup single coil è che tende a raccogliere molte interferenze elettriche, con un conseguente ronzio di fondo più o meno udibile. Questo rumore, chiamato in gergo “hum”, viene considerato fastidioso solo da alcuni musicisti; in altri casi si vuole ottenere questo effetto perché richiama un suono un po’ vintage;
  • Humbucker: a differenza dei pickup single coil, gli humbucker sono a doppia carica, ovvero presentano due bobine opposte, con il risultato che il ronzio di fondo viene annullato. Gli humbucker offrono un suono più caldo e corposo rispetto ai pickup single coil e sono popolari in stili come rock e metal.

Pickup attivi vs passivi

Tutti i tipi di pickup sopra indicati sono disponibili sia nelle varianti attive, sia passive. Per spiegare brevemente la differenza tra modelli attivi e modelli passivi possiamo dire che i pickup attivi richiedono una fonte di alimentazione (batteria da 9 Volt), mentre i pickup passivi no. I pickup attivi hanno meno interferenze di fondo, un suono più potente e un sustain più lungo, il che è ottimo per brani ad alta distorsione. I pickup passivi (i più diffusi) hanno più interferenze di fondo, ma offrono una gamma dinamica più ampia e toni più morbidi. I pickup attivi sono molto popolari nell’heavy metal e in altri generi che presentano chitarre fortemente distorte, mentre i pickup passivi sono usati per tutti i generi. Da ricordare che con i pickup attivi bisognerà sostituire le batterie ogni pochi mesi (a seconda della frequenza con cui si suona).

Configurazioni dei pickup

La maggior parte delle chitarre ha più di un pickup: le configurazioni possibili sono moltissime e possono includere pickup di tipo diverso (ad esempio due humbucker e un single coil), attivi, passivi o entrambi. In questa sede non è possibile presentare tutte le possibili configurazioni dei pickup, ma possiamo fornire delle informazioni di carattere generale che riguardano la distanza tra pickup (di tipo diverso o dello stesso tipo è indifferente in questo caso). Ricordiamo che è difficile sostituire o aggiungere un pickup autonomamente, quindi è consigliabile valutare bene la configurazione in fase di acquisto e scegliere direttamente una chitarra elettrica che abbia il numero e il tipo di pickup che cercate.

chitarra elettrica configurazione pickup

Maggiore è la vicinanza tra pickup e corde, maggiore sarà il volume del suono, che risulterà anche più brillante. Pickup troppo vicini tra loro però potrebbero comportare problemi di ritorno del suono e di intonazione.
Quando i pickup sono lontani tra loro il suono sarà più caldo, ma il volume sarà minore.
Sperimentare diverse configurazioni di pickup permetterà di trovare quella più indicata per le proprie esigenze: si possono testare le varie configurazioni in un qualsiasi negozio di strumenti musicali.

5. Controlli e uscite

L’ultimo aspetto da considerare riguarda le componenti meccaniche e le uscite della chitarra elettrica. Con questi termini ci si riferisce ai controlli che è possibile trovare sul corpo della chitarra e che permettono di modificare il suono incidendo su tono, volume e altro ancora. Iniziando dalle componenti meccaniche possiamo identificare due elementi: i potenziometri e il selettore.

Potenziometri

I potenziometri sono manopole analogiche connesse ad una resistenza che permette di recepire, trasmettere e rielaborare il segnale proveniente dal pickup. Troviamo due potenziometri nelle chitarre elettriche: quello del volume e quello del tono. Nel primo caso, ruotando la manopola si “comunicherà” al potenziometro quanto segnale sonoro trasmettere all’amplificatore e quanto disperdere trasmettendolo a terra. Impostando il livello di volume massimo tutto il segnale verrà inviato all’amplificatore, che produrrà un suono a volume più elevato.

chitarra elettrica controlli

Il potenziometro del tono ha un funzionamento simile: ruotando la manopola varia la quantità di frequenze alte trasmesse a terra. Quando la manopola sarà posta sullo 0 tutte le frequenze alte saranno disperse, e così progressivamente fino ad arrivare al livello massimo in cui tutte le frequenze alte vengono trasmesse all’amplificatore.

Selettori

Il selettore è invece un componente che permette di selezionare il singolo pickup (o più di uno) da utilizzare. Il selettore si presenta come una leva: nel caso in cui ci siano solo due pickup sarà possibile muovere la leva solo in tre posizioni (selezionando il pickup 1, il pickup 2 o entrambi) mentre nel caso di 3 pickup ci saranno più possibilità.
I potenziometri sono presenti in tutte le chitarre elettriche, mentre il selettore solo nei modelli che prevedono più di un pickup.

Altri elementi

Altri elementi di natura elettronica che possiamo trovare nelle chitarre elettriche sono:

  • Coil Split: modifica il cablaggio di un pickup humbucker per rendere il suono simile a quello di un pickup single coil;
  • Mid-boost: permette di ottenere un timbro in cui frequenze medie e volume sono incrementati rispetto al normale;
  • Killswitch: si tratta di un pulsante che interrompe istantaneamente il segnale trasmesso dal pickup all’amplificatore, creando un particolare effetto.

Per quanto riguarda infine le uscite presenti sulle chitarre elettriche, nella maggior parte dei casi troviamo solo un’uscita jack che serve a connettere l’amplificatore, ma può anche essere usata per microfoni, pedali, pedaliere o altri distorsori. Tutti questi accessori extra appena citati non sono attivi, ma devono essere connessi sia alla chitarra sia all’amplificatore per funzionare. In termini pratici ciò significa che per usare un pedale bisognerà avere due cavi jack: il primo per collegare il pedale alla chitarra e il secondo per collegare il pedale all’amplificatore. Per una trattazione approfondita degli amplificatori rimandiamo alla nostra guida dedicata proprio agli amplificatori per chitarra. In commercio stanno pian piano comparendo chitarre elettriche dotate anche di uscite USB, ma si tratta di modelli molto poco diffusi che poco hanno a che vedere con le chitarre elettriche tradizionali. Questi prodotti infatti sono usati per produrre suoni da campionare o per aggiungere melodie live a brani completamente digitali, ad esempio quelli prodotti con le console dj.

Le domande più frequenti sulle chitarre elettriche

Quanto costa una chitarra elettrica?

La domanda che molti neofiti dello strumento si pongono quando scelgono la loro prima chitarra elettrica è: quanto devo spendere per acquistare una chitarra adatta alle mie esigenze? La risposta a questa domanda, come spesso accade quando si parla di prezzi, è: dipende.
La chitarra elettrica infatti è uno di quei prodotti che ha un divario di prezzo enorme tra modelli più economici e modelli più costosi. Chi ha un budget molto limitato può trovare in commercio chitarre elettriche con un prezzo compreso tra i 100 e i 200 €; solitamente questi modelli di base non offrono le migliori caratteristiche o un livello elevato di affidabilità, ma sono sicuramente adatte ai principianti. Prima di comprare una chitarra elettrica economica assicuratevi che essa sia effettivamente pensata per adulti: è possibile ad esempio trovare chitarre elettriche in questa fascia di prezzo prodotte da marche note, ma destinate all’apprendimento dello strumento da parte di bambini e ragazzi.
Le chitarre elettriche di qualità, i modelli famosi e i prodotti realizzati da artigiani professionisti possono costare molte migliaia di Euro: sebbene siano ottime per i professionisti, potrebbero essere eccessive per un principiante, che rischierebbe anche di danneggiarle per errore.
È importante ricordare che il mercato delle chitarre elettriche è influenzato dall’elevata popolarità di questo strumento: ciò significa che il prezzo elevato di una chitarra può essere non solo indicatore di qualità, ma anche un segno che la chitarra è prodotta in un numero limitato di pezzi o che si tratta di un modello usato da un popolare artista. In generale il nostro consiglio è quello di prendere in esame i numerosi aspetti che abbiamo indicato per valutare quanto una chitarra sia adatta alle vostre necessità, ricordando che spesso, in caso di costi elevati, molti negozi permettono la rateizzazione del pagamento a tasso 0 e che una chitarra elettrica di buona qualità potrebbe durarvi anche tutta la vita.

Quali sono le migliori marche per le chitarre elettriche?

Nel mondo delle chitarre elettriche ci sono dei brand che hanno fatto la storia con modelli che sono diventati vere e proprie icone della musica. I brand che vedremo sono tutti produttori di chitarre elettriche appartenenti a fasce di prezzo diverse, e possono quindi essere considerati un riferimento sia per i principianti che non vogliono spendere migliaia di Euro, sia per i musicisti professionisti.

  • Fender: un esempio di popolarità estrema è il brand Fender, produttore delle serie di chitarre forse più celebri in assoluto: le Fender Stratocaster e le Fender Telecaster. Tra gli artisti di fama mondiale che hanno usato questo brand di chitarre ricordiamo Curt Cobain, Bruce Springsteen e Buddy Holly. Altre linee molto famose di Fender sono la Jazzmaster e la Jaguar. Fender è inoltre un brand che si occupa anche della produzione di accessori per chitarra, amplificatori, pedali e altre strumentazioni: sarà quindi possibile acquistare un kit completo.
  • Gibson: un altro brand che non ha bisogno di presentazioni, in attività nel mondo delle chitarre da oltre 100 anni. Anche tra i modelli proposti da Gibson troviamo chitarre elettriche che hanno segnato la storia della musica come la serie Les Paul e la SG. Le chitarre Gibson sono realizzate con materiali di alta qualità e hanno un prezzo più elevato, anche nei modelli per principianti; si tratta però di prodotti estremamente durevoli e realizzati in modo da adattarsi alle caratteristiche tonali di ogni genere musicale. Da segnalare inoltre che le Gibson sono progettate e realizzate negli USA.
  • Epiphone: questo brand, nato originariamente nel 1800, fa oggi parte del gruppo Gibson e propone chitarre elettriche più economiche rispetto a quelle del marchio principale. I modelli di Epiphone non sono però di bassa qualità, anzi: offrono ottime caratteristiche di suonabilità e in alcuni casi ripropongono i design iconici di Gibson, come il Les Paul. Si tratta di un brand molto amato e consigliato ai principianti.
  • Ibanez: questo marchio giapponese propone diversi strumenti musicali ed è specializzato in chitarre; la loro linea di chitarre elettriche conta molti modelli, alcuni più classici ed altri con design e materiali particolari. Un noto supporter di questo brand è il chitarrista Joe Satriani, leggenda di questo strumento. Il costo dei prodotti Ibanez non è particolarmente elevato, e ciò contribuisce a renderlo un marchio adatto anche a chi non vuole spendere cifre enormi.
  • Yamaha: questo marchio è più famoso per la produzione di tastiere e pianoforti, ma offre comunque una buona gamma di chitarre elettriche tra cui la nota linea Pacifica, simile nel design a Fender Stratocaster. Anche questo marchio produce accessori per chitarre, effetti e amplificatori, e anche in questo caso il costo non è molto elevato.

Altri marchi degni di menzione sono: Eko, Tiger, Harmony e Schecter. Naturalmente in commercio, specialmente sui grandi portali online, è possibile trovare molte chitarre elettriche prodotte da altri brand poco o per nulla conosciuti: il rischio che si corre in questi casi è quello di comprare una chitarra elettrica di bassa qualità, che produce un suono non soddisfacente o che è facile da danneggiare. Questo non è comunque sempre valido: il nostro consiglio è come sempre quello di controllare attentamente le caratteristiche tecniche e strutturali e solo allora scegliere tra un modello di un marchio noto o uno di un brand sconosciuto.