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Le migliori chiavette USB del 2024

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Dati tecnici

Capacità

1 TB

128 GB

256 GB

32 GB

64 GB

Versione USB

3.2 Gen 2 1.000 MB/s

3.0 150 MB/s

3.1 150 MB/s

3.0

3.0

Connettore

Type C

Type A

Type C

Type A

Type A

Compatibilità

Windows

Windows, Mac OS

Windows, Mac OS

Windows, Mac OS, Chrome OS

Windows, Mac OS, Android

Materiale della scocca

Metallo

Metallo e plastica

Acciaio inossidabile e plastica

Plastica

Plastica

Protezione

Scorrimento

Cappuccio

A rotazione

Cappuccio

A scorrimento

Punti forti

Asola compatibile con il portachiavi

Design estremamente compatto

Compatibile con i dispositivi più moderni

USB 3.2

Scocca compatta e facile da trasportare

Perfetta per porte USB molto ravvicinate

Struttura protettiva resistente

Disponibile in tagli fino a 256 GB

Indicatore LED

Garantita 5 anni

Recensione completa
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Come scegliere la chiavetta USB

Le chiavette USB (o pennette USB) sono le memorie flash esterne più diffuse e usate, in parte grazie alla loro estrema comodità e facilità di trasporto, in parte perché le chiavette USB hanno prezzi sempre più convenienti.

Chiavetta USB
Per copiare i propri file e trasferirli da un dispositivo all’altro, infatti, è sufficiente inserire la chiavetta in una presa USB (Plug & Play), un procedimento estremamente semplice e alla portata anche dei meno esperti.
In questa guida all’acquesto vedremo come scegliere una chiavetta USB.

Capacità

Nell’arco di pochi anni si è assistito a un netto incremento della capacità di memoria di archiviazione di questi dispositivi, che è passata da pochi megabyte, quindi in grado di contenere per lo più documenti di testo o fogli di calcolo, fino a raggiungere addirittura 1 TB, una dimensione sufficiente a mantenere una copia di svariate migliaia di file.
Oggi gran parte delle chiavette USB spazia dai 16 ai 256 GB, mentre è più raro trovare modelli dai 512 GB a 1 TB, i cui prezzi sono ovviamente molto più alti. A seconda delle proprie esigenze e dei tipi di file che si intende trasferire, è importante valutare con attenzione quale modello scegliere: per esempio, chi lavora con video in alta definizione deve considerare che 16 GB sono in grado di contenerne solo un singolo minuto, mentre nello stesso spazio possono essere salvate migliaia di foto o di documenti di testo.
In generale consigliamo di scegliere un prodotto di medie dimensioni, dato può essere rischioso utilizzare una chiavetta USB di grandi dimensioni per mantenere una copia dei propri dati più sensibili, come vedremo in modo più approfondito nei prossimi paragrafi.

Velocità

La possibilità di trasferire i propri file in modo rapido è sempre più importante, considerando anche l’aumento continuo delle loro dimensioni a causa delle costanti innovazioni nel mondo digitale.

Chiavetta USB velocità
Gli standard USB che convivono dividendosi il mercato presentano caratteristiche diverse che vanno analizzate nel dettaglio prima di procedere all’acquisto, poiché influiscono direttamente sulla velocità di trasferimento in lettura e scrittura.

USB 2.0

Lanciato nel 2000 e ormai sorpassato, con USB 2.0 si è in grado di raggiungere una velocità massima di circa 60 MBs (480 Mbps), per cui non è troppo adatto al trasferimento di grandi volumi di file, che richiederebbe tempi estremamente lunghi. Il lato positivo è che è compatibile anche con dispositivi obsoleti (computer con sistema operativo precedente a Windows Vista) e può essere una soluzione interessante per chi avesse la necessità di trasferire file da/a computer economici.

USB 3.0

Introdotto nel 2008, ci ha messo un po’ a popolare il mercato e oggi è il minimo che dovreste accettare, soprattutto se il vostro PC lo supporta. Frequentemente, ma non è una regola assoluta, la porta e la chiavetta possono essere distinguibili dal colore azzurro o dalla sigla “SS”. La velocità sfonda il tetto dei 100 MBs, fino a un massimo di 625 MBs (5 Gbps), ma avrete la certezza di quanti Megabyte al secondo possono essere trasferiti solo se il produttore lo indica nelle specifiche tecniche.

Chiavetta USB capacità
Se il tetto è quello massimo da 5 Gbps significa che un video in HD da 27 GB, che prima veniva trasferito in 8 minuti, potrà essere trasferito in meno di 1 minuto. Lo standard 3.0 è quindi caldamente consigliato a chi deve trasferire file molto pesanti evitando lunghe attese. È però importante ricordare che per assicurare prestazioni di questo livello è necessario che la porta USB a cui viene connessa la chiavetta deve essere in grado di supportare questo standard o uno superiore, caratteristica diffusa solo nei computer di ultima generazione. Nel caso siano presenti solo ingressi 2.0, il funzionamento della chiavetta non verrà compromesso, ma la velocità di trasferimento sarà ridotta proporzionalmente.

USB 3.1 e 3.2

Le evoluzioni dello standard 3.0 sono state introdotte negli anni 2010 dal consorzio che se ne occupa, ma la nomenclatura ufficiale è molto complessa. In sostanza, quando esce un nuovo standard il consorzio rinomina gli standard precedenti e il mercato si adegua. Il risultato è che a volte lo standard USB 3.0 viene indicato anche con il nome USB 3.1 Gen 1, il che potrebbe indurvi a scartare una memoria che ha la stessa velocità dell’altra solo perché la dicitura scelta dal produttore gioca in suo sfavore. Soprattutto se i prezzi sono simili, è bene fare attenzione a questi dettagli. Quando invece trovate indicato come standard USB-C 3.1 Gen 2 state senza dubbio esaminando una memoria capace di raggiungere al massimo i 10 Gbps, per cui il video di cui parlavamo nel paragrafo precedente potrebbe essere trasferito in circa 22 secondi. Dal 2017, a complicare le cose è uscita la dicitura USB 3.2. In sostanza, l’unica dicitura nelle specifiche tecniche che non lascia spazio a dubbi quando si tratta di USB 3.2 è USB 3.2 Gen 2, perché in questo caso si è in presenza di una memoria dalla velocità ulteriormente raddoppiata, di 20 Gbps, e i 27 GB di video voleranno da un supporto all’altro in appena una decina di secondi. Altre volte, con USB 3.2 viene etichettata una memoria che può essere più lenta, fino a un massimo di 5 Gbps. Guardando al mercato reale, porte e memorie di standard USB da 10 Gbps hanno iniziato a diffondersi nel 2022, per cui oggi quelli con velocità da 20 Gbps si trovano solo nei dispositivi che costano oltre 100 €.

USB 4

Non esistono ancora memorie USB di questo standard, che raggiunge addirittura i 40 Gbps ed è compatibile con le porte Thunderbolt 3 del computer, quelle ultraveloci che hanno un piccolo fulmine serigrafato accanto. Molto probabilmente queste saranno le pen drive del futuro grazie ai progressi della nanotecnologia, o forse bisognerebbe dire che saranno gli hard disk esterni del futuro. Le memorie di questo standard avranno unicamente il connettore di tipo C, che vedremo nel paragrafo successivo.

USB tipo A vs. tipo C

Dagli anni successivi al 2015 ha iniziato a diffondersi sempre di più per le memorie flash il connettore USB di tipo C. Utilizzato in larga parte su tablet e smartphone, ha iniziato a popolare anche il mondo dei computer portatili.

Chiavetta USB standard e connettori
Il nuovo connettore è comodo perché permette di inserire la pennetta senza preoccuparsi del “verso”, ma di contro non aiuta a capire lo standard che potrebbe essere integrato nella memoria per la trasmissione dei dati da/al PC. Invece, nel caso del connettore classico di tipo A si ha modo di sapere per certo se lo standard è quello da 5 Gbps se il produttore ha usato l’azzurro nei materiali costruttivi.

Durabilità

Anche se si può avere l’impressione che una chiavetta USB duri in eterno, purché non venga danneggiata nelle sue componenti fondamentali, in realtà esistono dei limiti ben definiti nella vita di queste periferiche. Per prima cosa è bene ricordare che le operazioni che una chiavetta USB è in grado di svolgere sono due, ovvero quella di lettura e quella di scrittura.

Chiavetta USB durabilità
Se la prima normalmente non comporta una vera e propria usura del dispositivo, la scrittura è l’elemento che ne determina la durata complessiva, spaziando solitamente dai 3.000 ai 5.000 cicli: questo significa che, ogni volta che una chiavetta USB viene inserita in un computer e caricata con nuovi file, la sua durata si riduce gradualmente. Anche se questi dati possono sembrare preoccupanti, in realtà bisognerebbe utilizzare la stessa chiavetta più volte al giorno per diversi anni prima di vederne la fine, ma questo dato è fondamentale da considerare nel momento in cui si volessero salvare documenti importanti su una periferica di questo tipo. È inoltre consigliabile fare un’ulteriore valutazione riguardante la sicurezza prima di eseguire operazioni sensibili con una chiavetta USB.

Sicurezza

Il problema della sicurezza è sicuramente condiviso da tutti i supporti di archiviazione esterna, e tuttavia va preso in seria considerazione soprattutto nel momento in cui si parla di chiavette USB, per il semplice motivo che, viste le loro dimensioni molto ridotte, è estremamente facile perderle, a differenza degli hard disk esterni. Anche se normalmente al momento dell’acquisto queste periferiche non dispongono di alcuna particolare protezione, alcune case produttrici mettono a disposizione dei software gratuiti che ne permettono la crittografia, assicurando un migliore livello di protezione per i propri dati. Esistono diversi programmi open source che permettono di eseguire la stessa operazione, consigliata soprattutto a chi utilizza spesso in viaggio chiavette USB. In alternativa, per chi non avesse familiarità con questo tipo di operazioni, è anche possibile utilizzare una password per consentire l’apertura di particolari file: questa opzione è disponibile nella grande maggioranza dei software al momento del salvataggio, oppure durante la creazione di un archivio (per esempio in formato ZIP).
Ricordiamo infine che è buona pratica scansionare periodicamente le proprie chiavette USB con un software antivirus, dato che le periferiche possono facilmente trasmettere malware da un dispositivo all’altro.

Design

Trattandosi di un dispositivo che normalmente si acquista per le sue funzionalità, prendere in considerazione elementi a prima vista puramente estetici può sembrare inutile. In realtà, le dimensioni e il design di una chiavetta USB sono fattori di una certa importanza che vanno valutati in relazione soprattutto al proprio computer. Infatti, dato che le porte USB nella maggior parte dei modelli si trovano accanto ad altre prese, non è raro che la scocca di una chiavetta impedisca l’uso simultaneo di altre periferiche. La larghezza totale è dunque uno degli elementi da considerare prima dell’acquisto, anche se d’altra parte è bene evitare i modelli che riducano al minimo la protezione delle componenti interne del dispositivo, che potrebbe essere facilmente danneggiato durante il trasporto.

Chiavetta USB design
Il design di una chiavetta USB può anche renderne più evidente lo standard: a partire dalla versione 3.0, come anticipato, il connettore è spesso in colore azzurro, un dettaglio facilmente individuabile da chiunque e che permette di capire facilmente se una periferica sia aggiornata o meno. Chi utilizza una presa multipla o una prolunga per questo tipo di dispositivi, inoltre, deve considerare che i cavi saranno più spessi a causa di un maggiore numero di filamenti, e la lunghezza massima del cavo non può superare i 3 m, a differenza dello standard 2.0 che supportava prolunghe di 5 m.
Non va infine sottovalutata la presenza di un dettaglio che a volte può sembrare inutile o addirittura fastidioso, ma che in realtà aiuta a proteggere da polvere e urti indesiderati la parte più sensibile della chiavetta: si tratta ovviamente di un cappuccio, oppure un sistema non rimovibile che permetta di coprire i connettori nel momento in cui la periferica non è in uso.

I materiali

La scocca esterna è solitamente in plastica o in metallo, ma questo non deve trarvi in inganno sulla bontà di un prodotto: i materiali davvero importanti sono quelli utilizzati per la costruzione delle componenti interne. Sfortunatamente non è facile ottenere informazioni precise riguardo questo tipo di dettagli, anche se normalmente si può notare una discrepanza rilevante in merito al prezzo: nel momento in cui si trovano due prodotti apparentemente identici, commercializzati dalla stessa casa, con uguale capacità e velocità di trasferimento dati, ma con costo differente, è molto probabile che siano stati utilizzati materiali di qualità differente nella realizzazione della componentistica interna.

Chiavetta USB tipo C
Come vedremo, è importante considerare anche il prezzo del prodotto prima dell’acquisto, dato che questo può implicitamente fornire informazioni anche sui materiali utilizzati. In ogni caso, trattandosi di prodotti che vengono utilizzati perlopiù in mobilità e vengono sottoposti con grande frequenza a urti, graffi e cadute involontarie, considerare un prodotto che abbia una scocca metallica può assicurare un livello di protezione sicuramente maggiore.

Le domande più frequenti sulle chiavette USB

Quanto costa una chiavetta USB?

Il prezzo di una chiavetta USB è influenzato da diversi fattori: i materiali di costruzione (come abbiamo visto sopra), la capacità totale e ovviamente la velocità di trasferimento dati. Generalmente, c’è una certa uniformità nei modelli che presentano caratteristiche simili, ma la qualità delle singole componenti può influenzare in modo rilevante il prezzo finale di un modello. In generale, è consigliabile scegliere un modello dal costo più elevato nel momento in cui la chiavetta USB venga usata per salvare e trasferire file di una certa importanza, la cui perdita potrebbe causare un problema molto serio. Se invece viene utilizzata solo per documenti di scarsa importanza, o per esempio per avere a portata di mano qualche video da visualizzare in viaggio, non è necessario investire in modelli di fascia più alta.
A seconda delle proprie esigenze, è possibile trovare modelli che vanno dai 7 € circa fino a oltre 100 €, assicurando dunque una soluzione adatta a ogni necessità e a ogni budget. Le memorie sopra i 100 € hanno USB di standard 3.2 Gen. 2 e la loro capacità arriva a 1 TB: praticamente si tratta di un hard disk esterno in miniatura.

Quali sono le migliori marche di chiavette USB?

Nel campo delle periferiche di archiviazione come le chiavette USB il novero dei produttori è oggi incredibilmente ampio: si spazia da case misconosciute, che spesso puntano sulla commercializzazione di prodotti economici, ai brand più noti che hanno costruito una reputazione molto solida negli anni. Tra queste, in particolare, ricordiamo SanDisk, Toshiba, Kingston e Transcend, tra le più vendute in assoluto. Rivolgersi a un marchio noto non comporta necessariamente un aumento di prezzo rispetto ad altri prodotti sul mercato, ed è dunque consigliabile prendere sempre in considerazione un dispositivo che abbia dimostrato la propria affidabilità prima di passare a modelli sconosciuti, soprattutto nel momento in cui si dovesse utilizzare la chiavetta per mantenere una copia di dati importanti. Inoltre, è bene considerare che in caso di malfunzionamenti o difetti insorti dopo un breve utilizzo, un produttore importante è in grado di fornire ai propri clienti un’assistenza più pronta e attenta, un servizio che non va considerato come secondario quando si tratta di periferiche di archiviazione dove sono conservati file sensibili.

Domande e risposte su Chiavetta USB

  1. Domanda di CARLO | 07.12.2019 09:20

    Vorrei sapere quale grandezza deve avere una chiavetta SOLO per un album musicale???

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 09.12.2019 10:42

      Per un singolo album anche le dimensioni più piccole in assoluto (oggi sui 2 GB) sono eccessive. Conta però che spesso sono più convenienti i modelli da 8 GB, e che per dimensioni inferiori la maggior parte dei prodotti non sono di grande qualità.