I fattori decisivi per la scelta della chaise longue
L’arredo, così come l’abbigliamento, segue le mode del momento: a volte è in voga lo stile ipermoderno e minimalista, altre quello un po’ retrò e altre ancora tira tanto il rustico. Negli ultimi anni i complementi d’arredo per il salotto hanno visto il ritorno in auge di una suppellettile da tempo dimenticata: la chaise longue.
Cosa sono le chaise longue
La chaise longue è in realtà un complemento che vanta una lunga storia: le sue origini risalgono infatti alla Grecia antica, quando questo particolare tipo di poltrona allungata (in francese chaise longue, appunto) era in uso. Adottato anche nel mondo romano, ha vissuto un lunghissimo periodo di oblio fino alla reintroduzione nella Francia del XVI secolo. Nella prima metà del XX secolo si deve a Le Corbusier una rivisitazione moderna, in tubolare d’acciaio, di questo plurisecolare complemento d’arredo.
Vi sono oggi numerose tipologie di chaise longue, da quelle che richiamano una sdraio, a quelle che più si rifanno al modello originale, rassomigliante una panchina imbottita con un cuscino laterale, a quelle convertibili che possono fare all’occorrenza da poltrona normale, chaise longue o letto d’emergenza.Scegliere la chaise longue giusta per il proprio salotto o camera da letto deve naturalmente tenere conto di svariati fattori, primo tra tutto proprio l’idea personale di chaise longue che abbiamo in mente.
Lo stile
Come detto, le chaise longue hanno vissuto diverse interpretazioni nel corso dei secoli. Le diverse tipologie hanno assunto ognuna un nome particolare: proviamo a dare qui di seguito un breve resoconto delle principali versioni di chaise longue delineatesi nel tempo ed ancora oggi disponibili sul mercato.
Agrippina
La tipologia probabilmente più antica è probabilmente la cosiddetta “agrippina”, chiamata anche “greppina” per derivazione o “cislonga” in una italianizzazione del francese chaise longue. Il nome agrippina viene dalla statua di Flavia Giulia Elena conservata nei Musei Capitolini di Roma: la figura, a lungo ritenuta una rappresentazione appunto di Agrippina, moglie di Germanico, è ritratta infatti seduta proprio su una chaise longue.
L’agrippina è forse la chaise longue che più ricorda un divano: somiglia infatti a un divanetto asimmetrico, con un bracciolo solo e uno schienale soltanto parziale.Chaise longue bergère
Questo tipo di chaise longue è stato introdotto nella Francia del XVI secolo, riprendendo lo stile della poltrona bergère della quale mantiene la foggia dello schienale e dei braccioli. La differenza rispetto alla poltrona normale risiede ovviamente nella profondità molto accresciuta della seduta e nella maggiore inclinazione dello schienale.
Chaise longue duchesse
Sempre in Francia, nel XVIII secolo, la chaise longue bergère ha subìto due ulteriori evoluzioni. La chaise longue duchesse è la prima di queste due evoluzioni: consiste in una chaise longue bergère alla quale si aggiunge però uno schienalino, di dimensioni di solito ridotte rispetto a quello principale, al termine della seduta.
Una variante di questo tipo di chaise longue è chiamata duchesse brisée: si differenzia dalla duchesse perché la seduta non è attaccata alla poltrona, ma anzi è un pezzo a parte che si può separare, ottenendo una poltrona normale e una panchetta imbottita a sé stante. In alcune interpretazioni, in cui anche il blocco della seduta ha un suo schienale, quello che si ottiene con la separazione sono due chaise longue in piena regola.Baigneuse e flâneuse
Entrambe queste tipologie di chaise longue si sono sviluppate in Francia nel XIX secolo. La baigneuse riprende la chaise longue duchesse, semplificandone ed alleggerendone le linee, arrotondando la seduta e le linee dello schienale, che diventa unico sebbene asimmetrico.
La flâneuse è invece una tipologia la cui popolarità è durata fino agli anni ’50 del 900: somigliante forse più ad una sdraio e realizzata in tutto o in parte in canna d’India, rappresenta l’ultimo step nell’evoluzione di questo complemento d’arredo.Le Corbusier
Come già accennato, la rivisitazione in chiave moderna della chaise longue si deve al celebre architetto Le Corbusier, che progettò tra il 1927 e il ’29, insieme ai soci Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, la celeberrima struttura in tubolare d’acciaio commercializzata per prima da Thonet con il codice B306. La rivisitazione di Cassina del 1965, chiamata LC4, consacra questa chaise longue come icona di stile.
Le linee e il funzionamento di questa chaise longue, a regolazione continua, hanno ispirato e continuano a ispirare le interpretazioni moderne di questo mobile.Le misure
Quale che sia lo stile che preferiamo per la nostra chaise longue, è chiaro che nella scelta dell’uno o dell’altro modello non possiamo prescindere dal prendere in considerazione le misure della chaise longue.
Bisogna dire che la lunghezza minima, o profondità minima della seduta a seconda del modello, difficilmente scende sotto i 150 cm: l’ingombro è dunque come minimo quello di un piccolo divano a due posti.
La larghezza o profondità è di solito compresa tra i 75 e i 60 cm per permettere una seduta comoda, sia da sdraiati che da seduti composti. L’altezza dello schienale, in quei modelli più classici e più simili a un divanetto, si aggira di solito a sua volta tra i 70 e gli 85 cm. Nei modelli più “reclinati” d’ispirazione lecorbusiana l’altezza dello schienale può essere anche inferiore.
I materiali
L’analisi dei materiali compositivi di una chaise longue ha sì a che vedere con una questione di stile, ma non solamente. È importante infatti stabilire la solidità e robustezza dei materiali compositivi, così da avere la certezza di acquistare un modello capace di accompagnarci per parecchi anni, ma è altresì importante verificare le modalità di pulizia, sia ordinaria sia straordinaria, della nostra nuova chaise longue.
Il rivestimento
La seduta e lo schienale di una chaise longue possono essere rivestiti in una varietà di materiali, sia naturali sia sintetici.
- Materiali naturali: cotone, pelle
- Materiali sintetici: tessuti in poliestere in tutte le sue varianti, finta pelle (PVC)
- Materiali misti: tessuto misto cotone/poliestere
Per la pulizia del rivestimento non sarà sempre possibile sfoderare le parti imbottite e mettere le fodere in lavatrice, sebbene questa sia sicuramente l’opzione più pratica soprattutto per eliminare le macchie accidentali.
Sui tessuti di tutti i tipi, siano essi naturali, sintetici o misti, è normalmente possibile intervenire con appositi prodotti smacchianti, ma il discorso è diverso in modo particolare per la vera pelle. L’usura e gli eventuali graffi che col tempo si possono accumulare sulla pelle (sia autentica sia sintetica) non sono purtroppo riparabili, mentre la rimozione delle macchie può risultare particolarmente difficile sulla vera pelle a cause della sua natura porosa.L’imbottitura
L’imbottitura di una chaise longue è quasi universalmente realizzata in gommapiuma, un materiale in grado di mantenere a lungo la propria forma e di offrire un sostegno sodo e stabile a chi vi si sieda sopra.
Può valere la pena, piuttosto che di esaminare la composizione dell’imbottitura, di prenderne in considerazione lo spessore e, quando possibile, di valutarne il comfort. La presenza di uno strato di lanugine soffice più o meno spesso può infatti conferire maggiore o minore morbidezza alla seduta, mentre lo spessore maggiore o minore avrà un impatto sulla comodità della seduta, impedendo di “sentire” la struttura sottostante.La struttura
La struttura portante di una chaise longue è naturalmente di fondamentale importanza, soprattutto per quanto riguarda la garanzia di durabilità della chaise longue.
I materiali in cui può essere realizzata sono chiaramente molteplici, a partire dal legno: questo può essere di svariate qualità, tutte caratterizzate da caratteristiche proprie. Quasi tutti i legni oggi impiegati, soprattutto quando si tratti di legno massiccio, sono adeguatamente trattati per resistere all’attacco delle termiti: vale comunque la pena, soprattutto con il trascorrere degli anni, di controllare periodicamente la struttura alla ricerca di eventuali forellini scavati da questi dannosi parassiti. Se debellate in fretta, infatti, le tarme non potranno fare danni irreparabili.
La versatilità
Il più delle volte una chaise longue è un complemento d’arredo piuttosto “statico”, nel senso che il suo aspetto non è modificabile, così che dobbiamo essere noi ad adattarvici e non abbiamo modo, al contrario, di adattare la poltrona a noi.
Non è però sempre così: vi sono modelli, in particolare tra le versioni contemporanee più sofisticate, che prevedono svariate regolazioni.
Schienale e poggiapiedi
Talvolta è possibile regolare l’inclinazione dello schienale o del poggiapiedi, se non addirittura di entrambi. I modelli ispirati alla celebre LC4 non hanno una regolazione separata per questi due elementi, ma è possibile variare l’inclinazione di tutta la chaise longue facendola scorrere sul suo supporto.
Braccioli
Abbiamo già potuto vedere, nell’esame dei vari tipi di chaise longue, come vi siano modelli dotati di due braccioli come una poltrona vera e propria, altri equipaggiati con un solo bracciolo e altri ancora che ne sono del tutto privi.
La preferenza è ovviamente soggettiva: il o i braccioli sono molto comodi qualora ci si voglia rilassare sulla chaise longue per leggere un libro, mentre per schiacciare un pisolino possono talvolta risultare d’impiccio.Con contenitore
Non sono moltissime le chaise longue con contenitore, solitamente sono quelle che più si avvicinano all’essere anche letto. In questi modelli la seduta è infatti piana e nasconde al di sotto un vano a scomparsa dove poter stoccare lenzuola, cuscini e altra biancheria.
Altri fattori da tenere a mente nell’acquisto di una chaise longue
I materiali sono importanti?
Dell’importanza dei materiali costitutivi di una chaise longue abbiamo già avuto modo di parlare: ricordiamo qui in particolare l’importanza di fare caso alla robustezza di tutte le parti per garantirsi un acquisto durevole. Attenzione allora allo spessore e alla trama dei tessuti di rivestimento, alla consistenza dell’imbottitura e all’assemblaggio della struttura portante.
Va da sé che, volendo andare sul sicuro e scegliendo modelli in materiali pregiati (ad esempio acciaio e pelle), si dovrà essere preparati ad affrontare una spesa maggiore: come vedremo tra poco, le chaise longue di alta gamma possono essere molto costose.
La marca è importante?
Riprendendo l’argomento qualità e durevolezza, possiamo dire che la marca sia molto importante non soltanto quando si cerchi un modello di design (lo stile infatti viene facilmente imitato anche dai brand minori), ma soprattutto quando si voglia avere la certezza di acquistare una chaise longue prodotta con materiali di alta qualità (dunque più durevoli).
È facile qui ricordare gli storici brand Thonet e Cassina che abbiamo già ricordato più sopra per aver per primi commercializzato l’iconica chaise longue Le Corbusier: si tratta di due ottimi esempi di marchi storici di altissima gamma, all’avanguardia nel design e nei materiali.
Volendo invece rimanere nel range dei modelli a portata di più o meno tutte le tasche, ricordiamo che Maisons du Monde ha una discreta selezione di chaise longue nel proprio catalogo.
Il prezzo è importante?
Di che ventaglio di prezzi stiamo allora parlando? Il divario è in realtà molto ampio tra modelli economici, di fascia bassa o molto bassa, e modelli top di gamma, di design e dal marchio prestigioso.
Per fare un esempio: è possibile acquistare un chaise longue economica a partire già da 100 €, ordinandola anche online da uno dei grandi siti di shopping generalista.
Un grande mobilificio tutto sommato economico come Maisons du Monde, che offre già una qualità superiore rispetto ai modelli di fascia più bassa, oscilla invece tra i 170 e i 1300 €.
Un oggetto di design come la già ricordata LC4 può arrivare a costare quasi 4000 €, per dare una dimensione di che prezzi aspettarsi da un modello di gamma molto alta.
Quali sono le migliori chaise longue del 2024?
-
Nessuna offerta al momento
-
Nessuna offerta al momento