Recensione: Tronsmart Mirtune H1

Moschettone Integrato, ultra-portatile, ottima autonomia batteria

Scheda tecnica

Potenza: 8 W Risposta in frequenza: 70-20.000 Hz Versione Bluetooth: 5.3 Microfono: Autonomia in riproduzione: 20 h Utilizzabili con cavo: Tempo di ricarica: 2:40 h Certificazione IP: IPX7 Dimensioni: 8 x 13,7 x 4,5 cm Peso: 300 g

Punti forti

Eccellente autonomia della batteria Ricarica più veloce della concorrenza Struttura solida e resistente Pratico gancio a moschettone Buona resa audio Equalizzatore personalizzato

Punti deboli

2:40 ore per la ricarica Non l'ideale per spiagge sabbiose
QualeScegliere logo blu

Tronsmart Mirtune H1 in breve

Mirtune H1 è la nuova cassa Bluetooth portatile di Tronsmart, marchio cinese ormai noto in Italia per la sua presenza sul mercato da oltre dieci anni con prodotti dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. La nuova arrivata risulta piccola, potente e pratica grazie al moschettone integrato nel design e al microfono integrato per le chiamate. Non è il tipo di cassa ideale per l’ascolto maniacale poiché il codec Bluetooth è quello base SBC, però ha alcune opzioni per l’equalizzazione, addirittura personalizzabile. Rispetto ad altre casse più popolari che dominano il mercato vanta il microfono e un’autonomia della batteria difficilmente eguagliabile, anche a parità di peso. La ricarica è lenta, ma, anche qui, più veloce di altre opzioni. Peccato che manchi la protezione dalla polvere, inoltre altri modelli Tronsmart includevano un utile tappino di gomma per sigillare la porta USB.

Voto finale: 8.2

La nostra recensione

Tronsmart Mirtune H1 è una cassa Bluetooth portatile disponibile nei colori nero e blu. Il formato compatto e il design a lucchetto la rendono interessante perché può essere agganciata allo zaino e usata durante le attività all’aria aperta.

Cassa Tronsmart Mirtune H1 appesa a uno zaino
Altri prodotti simili che abbiamo recensito sempre firmati Tronsmart hanno mostrato un ottimo rapporto qualità/prezzo: il suono è risultato più ricco di tante casse commercializzate in Italia da aziende di Paesi asiatici e la potenza sopra la media. Ad esempio, il piccolo speaker Bluetooth Tronsmart Element Groove (10 W, 15 ore di autonomia, Mini-jack, USB-C, slot TF e MicroSD) del 2019 funziona ancora benissimo per l’ascolto della musica dopo 5 anni e la batteria non ha perso tono. L’unica cosa su cui avevamo avuto sin da subito molto da ridire riguarda la qualità del microfono integrato, praticamente inutile per le chiamate.

Chi è Tronsmart

Tronsmart è un produttore specializzato in elettronica di consumo presente sul mercato dal 2013, quando è stato fondato a Shenzhen, nella Silicon Valley della Cina. Nel suo catalogo troviamo cuffie, auricolari e casse Bluetooth, ma anche tastiere gaming, adattatori e cavi. Il nome Tronsmart proviene dalla fusione delle due parole inglesi “Electron” e “Smart”, cioè elettrone intelligente. Il primo speaker, del tipo surround con diffusione audio a 360°, è stato lanciato nel 2017 e quello che andiamo a esaminare in questa recensione è la cassa nuova di zecca, disponibile dall’8 ottobre 2024.

Tronsmart Mirtune H1 agganciato al secchio delle bibite per un picnic estivo all'aperto

Qualità del suono: discreto

Come accade con tutte le mini casse Bluetooth, l’unico codec integrato nella Tronsmart Mirtune H1 è quello base SBC, per cui non aspettatevi un ascolto wireless di tipo immersivo e contemplativo raffinato. La cassa è pensata più che altro per venire sempre con voi, agganciata nei pressi di dove siete per conto vostro o con le vostre amicizie. La potenza massima è di 4 dBm e bisogna dire che svolge egregiamente il suo dovere.

Connettività: molto buono

Ottimo lo standard radio wireless integrato: si tratta del Bluetooth 5.3 con i profili A2DP, AVRCP, HFP e HSP. Questi profili si concretizzano nelle funzioni che descriveremo più avanti, perciò non vale la pena approfondire qui ogni sigla. Grazie ai protocolli integrati è possibile effettuare chiamate o chiedere all’assistente vocale la composizione di un numero di telefono dalla rubrica sfruttando la connessione wireless.
Tornando al Bluetooth, la portata dovrebbe essere di oltre 15 m in caso di totale assenza di ostacoli: l’abbiamo testata e potete leggere il nostro resoconto più avanti nella recensione, al paragrafo “La nostra prova”.
Non c’è un’antenna Wi-Fi nemmeno per gli aggiornamenti, né il jack per collegare le cuffie cablate, ma il tipo di connettività totalmente Bluetooth è piuttosto comune in questo tipo di prodotti.

Tronsmart Mirtune H1 USB C

Autonomia: top di gamma

La batteria di Tronsmart Mirtune H1 è da 2.000 mAh ed è un dato solitamente ricercato da chi deve comprare un prodotto wireless, ma ricordate che non è del tutto rilevante. Quello che conta, piuttosto, è che promette ben 20 ore di riproduzione audio, un’autonomia sulla carta lodevole che abbiamo verificato di persona, come descritto più avanti. La rapidità di ricarica, purtroppo, è un punto dolente di questo settore merceologico se paragonata ad altri device, come telefoni e cuffie. Servono più di due ore e mezzo per tornare da zero a 100%. Bisogna dire che la concorrenza impiega anche oltre tre ore a fronte di un’autonomia in certi casi dimezzata, da qui il nostro voto eccellente per Tronsmart Mirtune H1.

Struttura: molto buono

La cassa ha resistenza certificata IPX7, quindi non è protetta dall’ingresso di polvere e sabbia, ma resiste all’acqua dolce in caso di caduta e completa immersione (non più di 1 metro). In concreto, significa che potete usare Tronsmart Mirtune H1 vicino agli specchi d’acqua senza spaventarvi in caso di caduta fortuita o semplicemente potete collocarla con serenità tra i vapori del bagno.
Grazie al profilo Bluetooth AVRCP si può riprodurre la traccia audio, metterla in pausa, arrestarla e passare alle tracce precedente e successiva. Tutte queste funzioni sono svolte dai tasti volume in rilievo “-” e “+” e quello “Play/Pausa” identificato dal triangolo, a seconda del numero di volte che vengono premuti. Pur essendo di dimensioni ridotte, ha il peso insospettabile di circa 300 g, cioè più di uno smartphone e un po’ meno di una lattina da 33 cl.

Tronsmart Mirtune H1 mini con moschettone

Funzioni: molto buono

Tronsmart Mirtune H1 offre equalizzatore con preset (predefinito) e la possibilità di scegliere impostazioni diverse utilizzando l’app. Le opzioni sono: Impulso sonoro, Bassi profondi, Classico, Rock e Personalizzare. Quest’ultimo si basa su un grafico molto intuitivo e touch, dal quale potete trascinare la curva in cinque punti a piacimento a seconda che vogliate dare impulso a questa o quella banda di frequenza.
Abbinato a un altro speaker uguale consente di riprodurre l’audio in modalità Hi-Fi. La cassa Bluetooth Tronsmart offre dunque tutte le funzioni base e anche qualcosina in più.
Il design non evidenzia la presenza del microfono e normalmente questo tipo di casse non ce l’hanno. Tronsmart ci sorprende, perché potrete effettuare le chiamate parlando nella cassa e ascoltare le risposte dell’assistente vocale, come vedremo nella sezione dedicata alla nostra prova pratica.

Meglio Tronsmart o JBL?

Nel caso specifico, per i più andrà meglio Tronsmart. JBL è il concorrente più evidente per il tipo di prodotto, con i popolari modelli Clip 5 e Go 4.
Clip 5 nel momento in cui scriviamo costa intorno ai 50 €:

  • Le dimensioni sono simili a quelle della Tronsmart, e cioè 8,6 x 13,5 x 4,6 cm per 285 g;
  • Il design è sempre con il moschettone integrato;
  • Lo standard Bluetooth è identico, così come i profili integrati;
  • Non c’è nessun microfono, a differenza della Mirtune H1;
  • La potenza è di 7 W, quindi lievemente inferiore;
  • La gamma di frequenze coperte è anch’essa inferiore, 95-20.000 Hz;
  • L’autonomia della batteria dichiarata è di 15 ore anziché 20 a fronte di mezz’ora in più di ricarica.

Per contro, la certificazione di resistenza di JBL Clip 5 è di livello superiore, ossia la cassa JBL resiste anche alle infiltrazioni di polvere e sabbia: consigliamo JBL se volete portare spesso la cassa in spiaggia.

La mini cassa Tronsmart Mirtune H1 accanto a una moneta da 2 euro
La JBL Go 4 da 4,2 W misura 9,4 x 7,8 x 4,2 cm per 190 g di peso. Si vede a colpo d’occhio che è su un segmento inferiore di mercato perché costa meno, è meno potente e più leggera. Tuttavia, si scarica in 7 ore e ci mette ben 3 ore per ricaricarsi del 100%: non riesce a competere con la nostra Tronsmart.

Meglio Tronsmart o Ultimate Ears?

Un’altra cassa simile con cui potrebbe essere interessante il confronto sarebbe la Wonderboom 3 di Ultimate Ears, ma secondo noi vince di nuovo Tronsmart. Il design della Wonderboom integra un anello senza moschettone, la risposta in frequenza è inferiore, il Bluetooth è di standard 5.2, l’autonomia della batteria si ferma a 14 ore, non c’è nessun microfono e il peso è superiore di 100 g. Certo, similmente ai prodotti JBL citati, qui c’è la resistenza alle infiltrazioni polverose, ma forse se ne può fare a meno. Soprattutto per il fatto che la cassa Wonderboom 3 ha una scomodissima porta Micro-USB e da quando è uscito lo standard USB-C non vediamo l’ora che la Micro venga tolta di mezzo dal mercato.


La nostra prova

Abbiamo potuto provare di persona la Mirtune H1: ecco cosa abbiamo rilevato.

Unboxing

Abbiamo ricevuto Tronsmart Mirtune H1 bene imballata, la confezione era integra e perfetta. Dentro si trovano:

  • Lo speaker, al sicuro dentro un sacchettino di plastica;
  • Il cavo di ricarica USB-C/USB-A;
  • La scheda di garanzia con i contatti social;
  • Il manuale utente cartaceo, che si apre a mappa ed è scritto in inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo, coreano, polacco, russo, ucraino, giapponese e cinese.

Tronsmart Mirtune H1 unboxing

Lo speaker

Tronsmart Mirtune H1 ha un design solido e curato, non è uno di quei prodotti che tenuto in mano dà la sensazione di materiali economici e facili da rompere, tutt’altro.
Sul davanti c’è la cassa insieme ai comandi base in rilievo e il logo, il retro è gommato e dotato anche di rilievi utili per l’appoggio sul dorso, in cima c’è il moschettone di metallo. Dietro al moschettone ci sono i LED di carica della batteria e quello di connessione Bluetooth, più i pulsanti accensione/spegnimento della cassa e del Bluetooth.
Dal lato opposto, sul fondo, c’è la porta USB-C per la ricarica, purtroppo non rapida se si pensa ai telefoni di oggi, ma più rapida della concorrenza.
L’audio con l’equalizzazione predefinita arriva forte e chiaro, non è impastato o, al contrario, troppo asciutto. Abbiamo registrato un output audio senza distorsioni evidenti e con un tetto tra i 60 e i 75 dB posizionando la cassa in cima allo zaino dietro la schiena, con il moschettone, oppure sul tavolo a un metro di distanza. Un suono non privo di bassi e colorato da quello di grancassa e tintinnio dei piatti della batteria, che non vengono inghiottiti come capita invece nei prodotti economici meno curati.

Rilevazione dei decibel emessi da Tronsmart Mirtune H1

Test microfono

Abbiamo provato a effettuare delle chiamate e a riceverle durante l’ascolto di musica. Chi ci ascoltava diceva di sentire la voce con una leggero eco a una distanza superiore a un metro, una leggera ovattatura a 40 cm di distanza dalla cassa e un audio forte e chiaro quando parlavamo al telefono tenendo la cassa in mano, a circa 20 cm di distanza. Niente è cambiato quando la telefonata era in ricezione e interrompeva l’ascolto delle nostre tracce audio in streaming. Questo significa che è possibile rispondere efficacemente, ma il consiglio è di avvicinare poi la bocca alla cassa per facilitare la comunicazione con chi è all’altro capo del telefono.
Non siamo stati invece in grado di attivare l’assistente vocale dalla cassa: l’attivazione avveniva sempre perché il microfono dello smartphone captava i nostri comandi anche quando collocato a una distanza di oltre 4 m da noi, mentre quando il telefono era in un’altra stanza la cassa non riusciva ad attivarlo nemmeno se tenuta a 20 cm dal viso. Se il microfono non è utile per impartire ordini, la comodità c’è perché l’assistente vocale risponde ai comandi richiesti inviando la sua voce alla cassa, laddove sarebbe stato difficile l’ascolto di una risposta dallo speaker del telefono posizionato a oltre 4 m dalle orecchie.

L’app

L’interfaccia dell’app è intuitiva: una volta scaricata, è sufficiente cliccare sulla foto della cassa Tronstmart Mirtune H1 e chiedere l’accoppiamento con lo smartphone. Possiamo scegliere di fornire gli accessi ai contatti e alla cronologia delle chiamate se ci interessa consentire allo speaker di annunciare la chiamata dei nostri contatti (avviso di chiamata).
Dall’app è possibile:

  • Monitorare lo stato della batteria, utile per metterla in carica appena tocca il 20%;
  • Gestire il volume, utile se il telefono è lontano da noi;
  • Accedere a qualche funzione extra, come il timer per lo spegnimento automatico, l’aggiornamento del software e l’accesso al manuale d’uso in versione digitale.

Un paio di schermate dell'app Tronsmart, rispettivamente: l'equalizzatore personalizzato e le immagini delle casse connettibili oltre alla Mirtune H1

Autonomia della batteria: pazzesca

La batteria di Tronsmart Mirtune H1 ha un’autonomia davvero notevole: con un volume “da radio” l’abbiamo tenuta accesa almeno per 3 giornate per la maggior parte delle ore. Sicuramente è il pregio che più spicca, tra tutti gli altri. 

Connessione Bluetooth

La connessione Bluetooth si è rivelata molto stabile e a lungo raggio: abbiamo potuto continuare ad ascoltare la nostra traccia audio anche dal piano di sopra e dal giardino. Per la verità, all’aria aperta abbiamo addirittura superato la distanza dei 15 m. Un’altra funzione utile è la presenza del Bluetooth multipoint: se siete in compagnia potrete collegare più di un device alla cassa e condividere le vostre tracce audio preferite senza dover fare ogni volta il pairing, mentre se la usate in solitaria a casa potete collegare computer e smartphone in tutta comodità.

Andamento prezzo Tronsmart Mirtune H1

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Tronsmart Mirtune H1

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