I fattori decisivi per la scelta della carta igienica
La carta igienica è un tipo di carta ottenuta mediante un impasto di acqua e fibre di cellulosa la cui lavorazione permette di ottenere i fogli di carta, confezionati in enormi rotoli denominati bobina madre. A loro volta, questi grandi rotoli vengono ulteriormente lavorati e divisi in rotoli di dimensioni più piccole, dopodiché, a seconda del tipo di materiale utilizzato, si otterranno i vari tipi di carta.
I primi rotoli di carta igienica furono immessi sul mercato nel 1879 per opera della Scott Paper Company. Quelli a doppio velo dalla facile decomposizione una volta nel WC, invece, fecero la loro comparsa nel 1942. Prima di giungere a queste due date bisogna però sapere che nei tempi più remoti, come è facile immaginare, i popoli antichi avevano altre modalità per pulirsi “lì”: l’uomo neolitico, ad esempio, utilizzava foglie, ramoscelli e acqua dei ruscelli; gli egizi, invece, utilizzavano sabbia con oli profumati. La prima apparizione della carta utilizzata per pulirsi fu in Cina nel XIV secolo. Da allora, dovettero passare un bel po’ di secoli prima di ottenere i comodi rotoli di carta igienica a cui siamo tutti abituati.Ormai si tratta di un bene di prima necessità immancabile in qualsiasi bagno, che sia domestico o di un ambiente commerciale ad alta frequentazione. In base alla sua composizione e struttura, la carta igienica può presentare diverse caratteristiche, ecco perché in questa guida affronteremo ogni suo aspetto, al fine di esservi di aiuto nella scelta finale del prodotto.
Tipo di carta
Il primo aspetto da analizzare è proprio il tipo di carta utilizzato, ovvero da cosa è realmente composto il rotolo, per poi poter decidere su quale materiale orientarsi. In commercio esistono molte varianti di carta utilizzate per produrre rotoli di carta igienica, ognuna delle quali però può presentare dei vantaggi e degli svantaggi: scopriamoli insieme.
Cellulosa pura
La carta igienica realizzata con pura cellulosa è forse al momento il tipo di carta più utilizzato in assoluto. Si tratta della comune carta di colore bianco, ricavata da fibra di cellulosa proveniente dal legno. Ovviamente con questo tipo di procedimento, nonostante la buona qualità della carta ottenuta, si associano almeno due svantaggi, ovvero l’abbattimento smisurato di intere foreste dedicate esclusivamente alla produzione di carta e l’utilizzo di sbiancanti chimici.
Quasi sempre i processi chimici di sbiancamento prevedono l’impiego di sbiancanti ottici come il cloro, che però produrrebbe sostanze nocive per l’ambiente. Ecco perché è importante fare attenzione alla presenza o meno sull’etichetta del prodotto della certificazione TFC, che attesta l’assenza di cloro nella lavorazione.Bambú
Ultimamente, dando un’occhiata veloce sui siti specializzati in vendita di carta igienica, notiamo anche la presenza di rotoli realizzati in bambù, un materiale rinnovabile e più sostenibile, poiché si tratta di una pianta con ricrescita molto veloce e che ha bisogno di terreno impoverito per riprodursi.
Potrebbe essere quindi una valida alternativa alla deforestazione, ma anche in questo caso è importante verificare se sia stato impiegato cloro nel processo di sbiancamento.Carta ecologica
La carta igienica ecologica si ottiene invece dalla cellulosa pura, ma senza l’utilizzo di cloro e altre sostanze chimiche per lo sbiancamento. Esistono poi delle particolari tipologie con certificazione Co2 neutra, che attesta la prodotte senza emissioni di Co2.
Carta riciclata
Per cercare di rimediare al problema dell’abbattimento delle foreste negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più la carta igienica riciclata. Questo particolare tipo di carta, a differenza della pura cellulosa, proviene da carta da macero, cioè quella prodotta dai rifiuti di cartiera e fogli di carta non stampati.
Le certificazioni FSC e FSC riciclato sono due tipi di certificazioni internazionali riportate sull’imballaggio del prodotto che assicurano la provenienza della carta da fonti responsabili. Nel caso di FSC riciclato, la certificazione garantisce che tutto il legno o carta presenti nel prodotto derivano da materiale di recupero.Bisogna però specificare che, nonostante questo tipo di carta voglia essere amico dell’ambiente, c’è ancora in corso un grande dibattito sulla sua sostenibilità, poiché per produrla occorrono grandissime quantità di acqua, anche 10 volte superiori alla media, e questo di certo non è un bene per l’ambiente.
Veli della carta igienica
Ogni rotolo di carta igienica si caratterizza per il numero di veli di cui è composto ogni foglio. Solitamente per questo tipo di carta si possono avere 1, 2 o 3 veli, a differenza dei fazzoletti monouso che invece possono arrivare anche a 4 strati. Per non separarsi tra di loro i veli vengono sottoposti a diversi processi di lavorazione:
- Godronata: cioè una lavorazione attraverso la quale i veli vengono uniti con dei godroni, un sistema di incollatura a secco realizzato su tutto il rotolo;
- Incollata: si realizza con diversi sistemi, come quello a macro incollatura o quello punta a punta.
Peso
Un aspetto molto importante di ogni velo della carta igienica è il peso in grammi per m², poiché questo indica anche la resistenza del foglio. Solitamente la carta igienica a 1 velo ha un peso di 27-40 g/m², a 2 veli 19-26 g/m² per ogni velo e una carta a 3 veli 15-16 g/m² per ogni velo. Maggiore è il peso, maggiore è la resistenza della carta.
Se però vogliamo confrontare carta di pura cellulosa e carta riciclata, bisogna sottolineare che quella riciclata ha un peso inferiore rispetto al tipo puro, quindi sarà meno resistente.
Trama della carta igienica
Quando ci troviamo di fronte alle innumerevoli confezioni di carta igienica sugli scaffali del supermercato è facile soffermarsi sulla trama dei rotoli. Sul mercato, infatti, è possibile acquistare diverse varianti, con trame più o meno morbide a seconda della tipologia. Nello specifico è possibile trovare:
- Trama liscia: quella classica a cui siamo maggiormente abituati e che non ha subito nessun tipo di lavorazione aggiuntiva;
- Trama trapuntata: poi c’è la trama trapuntata, che oggi forse è una delle più richieste poiché più morbida al tatto e quindi più delicata sulla pelle;
- Trama ondulata: esistono, infine, alcuni marchi che offrono sul mercato rotoli di carta igienica con trama ondulata, un disegno ancora più orientato a offrire una maggiore delicatezza sulle pelli sensibili.
Gli strappi del rotolo
È facile pensare che gli strappi, ovvero la lunghezza di ogni foglio, siano uguali per tutte le aziende produttrici, invece molto spesso ci troviamo di fronte a lunghezze diverse, anche se di pochi centimetri. Uno strappo mediamente è lungo 10-11 cm, anche se si possono verificare casi di strappi da 8-9 cm a seconda del tipo di rotolo di carta igienica realizzato.
Sulle confezioni, inoltre, troverete il numero di strappi, che solitamente varia da 100 a 500: questo parametro, di conseguenza, rappresenta anche la lunghezza del rotolo.Altri aspetti da considerare
Quelli finora elencati sono di gran lunga gli aspetti più importanti da considerare in una confezione di carta igienica, ma ve ne sono anche altri di rilevanza minore che vale comunque la pena di considerare.
Imballaggio
Anche i materiali che compongono l’imballaggio sembrano aver acquistato una certa importanza negli ultimi anni, soprattutto da parte di chi cerca di fare un acquisto più sostenibile.
In commercio troverete le seguenti tre possibilità tra cui scegliere:- Plastica: è il materiale più utilizzato per l’imballaggio dei rotoli di carta igienica, poiché molto resistente e in grado di garantire il massimo igiene durante lo stoccaggio;
- Carta o cartone: per chi invece vuole realizzare acquisti plastic free, molti marchi hanno cominciato a mettere in commercio confezioni realizzate in carta o cartone;
- Sfusi: infine, per chi ha fatto una scelta zero waste, è possibile acquistare rotoli di carta igienica sfusi presso negozi specializzati in prodotti ecologici per la casa.
Dimensioni
Anche le dimensioni di ogni rotolo sono molto importanti soprattutto per definirne il tipo di uso. Per esempio le taglie piccole, standard o maxi (queste ultime a volte denominate anche XXL) sono quelle destinate all’uso domestico, quindi per essere inserite sui pratici portarotoli che abbiamo in casa: in questo caso le dimensioni sono collegate al numero di strappi visto precedentemente.
Esistono poi anche dei rotoli di dimensioni più grandi che si adattano ai dispenser dei locali commerciali con alta frequentazione, come possono essere il bagno di un centro commerciale o di un aeroporto.Confezione
Ogni confezione poi presenta un determinato numero di rotoli all’interno. Presso i negozi specializzati sia online che fisici potrete acquistare confezioni da 4 rotoli, il pacco base, fino anche a pacchi risparmio molto più capienti contenenti circa 90-100 unità.
Le confezioni più comuni e diffuse sono quelle da 12, 18 o 24 rotoli, ma esistono anche dimensioni intermedie come quelle da 48 o 64.Altri fattori da tenere a mente nella scelta della carta igienica
Il prezzo è importante?
Il prezzo della carta igienica può derivare da diversi fattori: il numero di rotoli contenuti nel pacco, il tipo di carta, la marca, il numero di veli ed anche le eventuali profumazioni. Una confezione standard da 12 rotoli, 3 veli e appartenente a una marca nota ha un prezzo di circa 5-6 €. Con i pacchi risparmio ovviamente c’è maggiore convenienza sul prezzo, che in questo caso oscilla intorno ai 28-30 € per 90-100 rotoli.
La marca è importante?
Tra i fabbricanti e produttori più noti di carta igienica troviamo senza dubbio Scottex, Foxy e Regina, che da anni rappresentano un punto di riferimento per l’acquisto di questo tipo di carta. Oggi però, grazie alla vendita online, è possibile acquistare anche prodotti appartenenti a marchi meno conosciuti ma altrettanto validi, soprattutto per quanto riguarda la carta igienica ecologica e riciclata.
Le domande più frequenti sulla carta igienica
Dove buttare la carta igienica sporca?
Ogni tipo di carta dovrebbe essere biodegradabile, ovvero in grado di decomporsi in un ambiente e in circostanze favorevoli, restituendo al terreno tutte le sostanze contenute, ecco perché è molto importante che non vi siano sbiancanti chimici. Solitamente la carta igienica sporca viene gettata nel WC per poi decomporsi nelle fosse biologiche.
C’è però da precisare che gli ambientalisti più accaniti consigliano di gettare ogni tipo di carta sporca di materiale organico, includendo quella igienica, nei rifiuti organici. In caso di carta sporca da sostanze chimiche questa deve essere gettata nel residuo secco/indifferenziato.Curiosità: qual è il giusto verso della carta igienica?
Uno dei dubbi che con il passare del tempo si è trasformato in un vero dibattito sociale è su quale sia il giusto verso della carta igienica. In Inghilterra sono nate diverse scuole di pensiero sull’argomento che hanno dato vita a diversi studi sociologici. Le possibilità ovviamente sono due: approccio over, ossia quando la carta pende sopra e davanti al rotolo, e under, quando invece si trova sotto.
Il dilemma in realtà è stato sciolto dallo stesso inventore della carta igienica, che in un suo disegno sul brevetto rappresentava il rotolo con il foglio che pende sul davanti, quindi sopra. Ovviamente si tratta soltanto di una curiosità: ognuno si senta libero di poterla usare il rotolo nel verso che preferisce.