I migliori marchi di carbone vegetale del 2024

Confronta i migliori marchi di carbone vegetale del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Formato

Capsule

Compresse

Capsule

Capsule

Capsule

Unità

60

25

180

100

60

Dose per unità

333 mg

220 mg

333 mg

250 mg

200 mg

Punti forti

Alta concentrazione di carbone attivo

Buon rapporto qualità-prezzo

Alta concentrazione di carbone attivo

Buon rapporto qualità-prezzo

Con finocchio, angelica, camomilla e anice

Biologico, senza OGM

Vegano e senza glutine

Recensione completa
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Come scegliere il carbone vegetale

Spesso, con le nostre guide all’acquisto, ci siamo occupati di dare informazioni e suggerimenti su diversi tipi di integratori; in questa pagina parleremo del carbone vegetale, o carbone attivo: un prodotto che può sì appartenere a quest’ultima categoria, ma anche essere considerato un prodotto a sé stante, e soprattutto dalle diverse funzioni e applicazioni. In passato il suo utilizzo è stato fonte di pareri discordanti, ma negli ultimi anni sono stati effettuati diversi studi scientifici che ne hanno confermato le proprietà e gli effetti positivi in coloro che ne hanno fatto uso.

Carbone vegetale

Il carbone attivo, come vedremo, trova diversi impieghi, sia nell’ambito della salute che in quello culinario, e con questa guida scopriremo da dove deriva e quali sono le sue caratteristiche e funzioni più conosciute.

Cos’è il carbone vegetale e a cosa serve

Cos’è

Il carbone vegetale, chiamato anche carbone attivo, è un prodotto in polvere che deriva dalla combustione di materiali di origine vegetale (legno, gusci e noccioli di frutta, segatura etc.) a temperature molto elevate e senza fiamma. Ciò che si ottiene da questo processo viene poi sottoposto a un ultimo trattamento in presenza di specifici gas, che ne determinano la struttura porosa e dunque in grado di svolgere la sua funzione adsorbente (di cui parleremo fra poco nel dettaglio).

A cosa serve

Le funzioni del carbone vegetale sono principalmente tre:

  • ridurre meteorismo e aerofagia: il primo è caratterizzato da tensione e gonfiore dell’addome, movimenti di gas nell’intestino, peristalsi e dolori addominali, mentre la seconda causa sintomi quali dolore allo stomaco e all’addome, senso di pienezza ed eruttazioni;
  • antiveleno e antitossico: grazie alle sue proprietà adsorbenti il carbone vegetale viene impiegato soprattutto in casi di avvelenamento da farmaci o da funghi;
  • colorante per cibi quali impasti per torte, pane e pizza.

Meccanismo d’azione del carbone vegetale nell’intestino

Il meccanismo d’azione del carbone attivo è direttamente correlato alle sue proprietà adsorbenti (attenzione, non assorbenti, che significherebbe che il mezzo in questione si impregna completamente di una certa soluzione o liquido): queste hanno la capacità di far aderire le singole molecole di una sostanza alla superficie del materiale che possiede tali proprietà. In questo caso dunque, il carbone vegetale è in grado di adsorbire, ovvero trattenere gas, liquidi, tossine e patogeni presenti nel tratto gastrointestinale. Sembra adsorba persino i batteri contenuti nell’intestino, responsabili di sprigionare i gas sopracitati, causa di meteorismo e gonfiore addominale, svolgendo una lieve azione antibatterica.

Carbone vegetale funzioni

Il carbone attivo si dimostra utile anche in caso di diarrea, grazie al fatto di ridurre la quantità di gas all’interno dell’intestino, e di dare quindi maggior compattezza alle feci.

Benefici del carbone vegetale

Sono diverse le proprietà attribuite al carbone vegetale, così come i benefici che molti studi scientifici hanno provato essere apportati dalla sua assunzione.
Ecco i principali:

  • contribuisce a ridurre il senso di pienezza di stomaco e intestino;
  • se assunto contemporaneamente a piante carminative (ovvero che favoriscono l’espulsione dei gas dall’intestino), aiuta a eliminare i gas intestinali e il gonfiore che ne consegue;
  • grazie alla riduzione del gonfiore intestinale, il carbone vegetale contribuisce anche a rilassare la muscolatura dell’addome;
  • restituisce benessere generale a chi si trova a soffrire dei sintomi tipici di meteorismo e aerofagia.

Forme farmaceutiche del carbone vegetale

Il carbone vegetale può essere acquistato in tre forme principali: capsule, compresse e polvere. Vediamone insieme le rispettive caratteristiche e funzioni.

Compresse e capsule

La differenza fra questi due formati, e questo vale in generale per tutti gli integratori alimentari e le vitamine, così come per i farmaci, sta nel fatto che le compresse sono una forma solida e pressata della sostanza in questione, le cui polveri vengono tenute insieme grazie a degli additivi che a volte possono non essere naturali, e fonte di potenziali intolleranze da parte di alcuni individui.

Carbone vegetale compresse

Le capsule, invece, sono involucri morbidi, costituiti da ingredienti quasi sempre naturali, che contengono la polvere, nel nostro caso del carbone attivo, meno pressata rispetto alle compresse. Questa forma farmaceutica consente, se necessario, di aprire il guscio e discioglierne il contenuto in acqua prima di assumerlo.
In condizioni normali, sia le compresse che le capsule di carbone vegetale vanno assunte accompagnate da un abbondante bicchiere d’acqua, e le loro funzioni sono principalmente di ridurre il gonfiore e la pressione addominale, e di fungere da antiveleno o antitossico qualora si ritenesse necessario. In quest’ultimo caso, consultare sempre il proprio medico prima di assumere grosse dosi di prodotto, necessarie per questo impiego.

Polvere

In questa forma, il carbone attivo vegetale ha una funzione in più rispetto a capsule e compresse: una è quella di cui ci stiamo occupando con questa pagina, ovvero il suo utilizzo come integratore che può aiutare a eliminare e prevenire il gonfiore addominale. In questo caso la polvere va assunta disciolta in acqua nelle quantità indicate nei bugiardini delle relative confezioni.
La seconda funzione è quella di antiveleno e antitossico, per le cui dosi e modalità di assunzione rimandiamo sia alle indicazioni date dalla casa madre del prodotto, ma soprattutto al consiglio di un medico specialista.

Carbone vegetale in polvere

Un’ultima funzione del carbone vegetale in polvere è quella di colorante da impiegare in cucina per impasti di torte, pasta, prodotti da forno e pizza, al fine di donare a questi la caratteristica colorazione nera.

Come assumere il carbone vegetale

Le dosi e le modalità di assunzione del carbone vegetale attivo possono cambiare notevolmente, a seconda della funzione che si ricerca quando se ne fa uso.
In generale, se preso per combattere i sintomi dati da meteorismo e aerofagia, e dunque per ridurre il gonfiore, la pressione e il dolore addominale, a esso bisognerebbe associare anche delle piante o estratti delle stesse ad azione carminativa (finocchio, coriandolo, cumino), allo scopo di consentire l’eliminazione dei gas in eccesso provenienti dall’intestino. Spesso si trovano in commercio integratori contenenti sia l’ingrediente di cui ci stiamo occupando in questa guida all’acquisto, sia le piante sopra citate, il che rende la loro assunzione contemporanea più semplice e rapida.

Carbone vegetale e finocchio

Per quanto riguarda le dosi, quando il carbone vegetale attivo viene utilizzato allo scopo appena descritto, non si dovrebbero superare gli 1-2 g al giorno, che corrispondono a un diverso numero di capsule o compresse a seconda della concentrazione presente nelle unità del marchio di prodotto acquistato. Generalmente, si consiglia di prendere il carbone attivo lontano dai pasti, o comunque prima di mangiare, ma nei casi più gravi le dosi possono variare, e può essere suggerito di assumere una certa dose anche subito dopo i pasti principali. In ogni caso, leggere attentamente il bugiardino prima di prendere questo prodotto/integratore è da considerarsi d’obbligo.
Quando invece il carbone attivo viene utilizzato come antiveleno o antitossico, per esempio nel caso di avvelenamento da funghi o farmaci, le sue dosi variano anche di molto, e si possono dover raggiungere anche i 40-50 g al giorno. In questa circostanza, riteniamo sia assolutamente opportuno consultare un medico specialista prima di assumere il prodotto, in quanto si tratta di dosi ben superiori a quelle normalmente consigliate.
Ci teniamo inoltre a consigliarvi, qualora steste assumendo una terapia farmacologica o anticoncezionale, di parlare col vostro dottore prima di decidere quanto carbone attivo assumere. In questi casi, infatti, come vedremo tra poco, potrebbero esserci delle controindicazioni al suo utilizzo, o delle interazioni fra alcune sostanze che sarebbe meglio evitare.

Possibili controindicazioni del carbone attivo

L’uso del carbone vegetale è considerato per lo più sicuro, e gli unici effetti collaterali riscontrati sono costipazione e colorazione nera delle feci, fatto che non deve comunque preoccupare perché non ha nulla a che vedere con situazioni patologiche.
Le controindicazioni al suo utilizzo, invece, ci sono, e riguardano alcune categorie di individui:

  • donne che stiano assumendo la pillola anticoncezionale: sembra infatti che l’assunzione di carbone vegetale possa ridurne l’efficacia;
  • soggetti con problemi di costipazione, ostruzione intestinale, o appendicite;
  • persone affette da lesioni del tubo digerente;
  • individui che stiano assumendo particolari terapie farmacologiche: il carbone attivo può ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci, ed è dunque bene consultare il proprio medico prima di assumere questa sostanza contemporaneamente a medicinali.

Le domande più frequenti sul carbone vegetale

Quali sono le principali marche di carbone vegetale?

Spesso, nel caso di molti integratori alimentari, un marchio molto conosciuto è sinonimo di affidabilità: questo vale anche per il carbone vegetale, per il quale alcune delle marche principali sono Marco Viti, WeightWorld, Equilibra e Nutrimea.

Carbone vegetale gonfiore

Il carbone vegetale fa dimagrire?

Ok, togliamoci subito ogni dubbio: no, il carbone vegetale non fa dimagrire. Nessun prodotto naturale ha il magico potere di far calare il peso corporeo senza che vi sia da parte di chi lo assume esercizio fisico e tanto spirito di sacrificio. A contribuire alla perdita di peso devono concorrere infatti alcuni fattori: una dieta adeguata e bilanciata e una vita il meno sedentaria possibile accompagnata da esercizio fisico. Come conseguenza di un’alimentazione non sana vi sono una serie di scompensi metabolici che portano, spesso, a gonfiore e tensione addominale: è qui che il carbone vegetale attivo può intervenire, contribuendo a ridurre questa sensazione di pesantezza e a ripulire le tossine in eccesso dal corpo.

Il carbone vegetale è cancerogeno?

Anche qui bisogna sfatare una sorta di mito – in negativo – che si è creato attorno al carbone vegetale: no, il carbone attivo non è cancerogeno. Ciò che può esserlo, invece, è il benzopirene, un idrocarburo che si forma dalla combustione di legname, combustibili fossili, cibi cotti sulla griglia e altri prodotti organici in genere. Questa sostanza può essere presente anche nel carbone attivo, ma si tratta di quantità talmente piccole e irrisorie da non dare a quest’ultimo un effetto cancerogeno, né se utilizzato come integratore, né come colorante per prodotti di cucina.

Carbone vegetale puro

Dove acquistare il carbone vegetale?

Il carbone vegetale, di cui esistono diverse marche e forme farmaceutiche, è facilmente acquistabile sia negli store online, sia in negozi fisici come supermercati che vendono farmaci da banco e farmacie.
È online che certamente si ha la maggiore scelta tra marchi e tipologie di carbone vegetale, oltre a trovare, spesso, offerte molto vantaggiose dal punto di vista del prezzo.

Quanto costa il carbone vegetale?

Il costo del carbone vegetale dipende principalmente dalla quantità e concentrazione di carbone attivo contenuto nella confezione e dalla forma farmaceutica. I prezzi possono oscillare anche di molto, e si va da un minimo di 5 € per scatole da 20 o 30 compresse/capsule, a 20-25 € per confezioni da 180-240 unità.
Il carbone vegetale in polvere ha invece un costo che può andare dai 20 € al kg fino a 275 €/kg; questa grossa oscillazione di prezzo dipende dal materiale organico da cui è tratto il carbone attivo: il legno costa solitamente meno, mentre la polvere ricavata da gusci di noci ha un valore molto più elevato.
Come per altri articoli, il nostro consiglio è di non guardare solamente al costo del prodotto, ma di basare la propria scelta il più possibile sulla sua affidabilità ed efficacia.