I migliori blush del 2024

Confronta i migliori blush del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Formula

Compatto

Compatto

Compatto

Compatto

Compatto

Colore

Pesca

Rosa

Rosso acceso

Rosa

Palette con colori pesca e ambrati

Sottotono

Caldo

Freddo

Rosa

Multi tonale

Caldo

Effetto

Satinato

Opaco

Opaco

Satinato

Opaco o satinato

Tipo di pelle

Normale o grassa

Normale o grassa

Normale o grassa

Normale o grassa

Normale o grassa

Punti forti

Effetto leggero e naturale

Effetto leggero e naturale

Molto sfumabile

Facile da stendere e sfumare

5 colori utilizzabili da soli o in combinazione

Arricchito con sostanze idratanti

Facile da sfumare

Facile da applicare

Effetto naturale grazie alla colorazione multi tonale

Sia blush opachi che satinati

Facile da sfumare

Disponibile in altre colorazioni

Disponibile in diverse tonalità

Disponibile anche in versione rosata per sottotono freddo

Disponibile in altre colorazioni

Punti deboli

Prezzo elevato

Non ideale per pelli secche

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I fattori decisivi per la scelta del blush

Blush: che cos’è e a cosa serve?

I cosmetici pensati per il trucco del viso attualmente in commercio sono moltissimi, ma se pensiamo a quelli dedicati al make up quotidiano il blush figura probabilmente tra i prodotti meno utilizzati. Da una parte, la sua funzione è spesso oggetto di dubbi e perplessità; dall’altra, molte donne scelgono di non applicarlo per paura del temuto effetto “mascherone”, pensando che finirebbero per avere un aspetto innaturale e troppo appariscente.

In realtà, il blush è un cosmetico che, se scelto e utilizzato correttamente e con attenzione, diventa un ottimo alleato per un viso immediatamente più fresco, riposato e sano. Dopo aver applicato correttore, fondotinta e cipria, infatti, si ottiene una base levigata e uniforme che, però, può finire con l’appiattire i lineamenti; è proprio a questo punto che entra in gioco il blush (conosciuto in italiano come fard), quel tocco finale che conferisce al volto una struttura e un colorito luminoso e raggiante, creando un effetto simile a quello che si ottiene dopo una bella giornata passata all’aria aperta. Insomma, specie durante l’inverno, ovvero quando l’incarnato risulta più spento, questo cosmetico può davvero fare la differenza!

Blush

Ma come si applica esattamente questo prodotto, e qual è il segreto per acquistare quello più adatto alle proprie esigenze? In questa guida all’acquisto cercheremo di rispondere in modo approfondito a tutti questi interrogativi: vedremo dunque quali sono le funzioni del blush, i trucchi per individuare i colori e le formule più adatti al proprio tipo di pelle e, infine, qualche consiglio pratico per sfruttarlo in modo da esaltare al meglio il proprio viso.

Il colore

La prima cosa a cui fare attenzione quando si è alla ricerca del blush perfetto è la colorazione: affinché i lineamenti vengano valorizzati al massimo, infatti, è necessario utilizzare una tonalità che sia in armonia con il resto del volto perché il cosmetico sbagliato andrebbe a creare un antiestetico stacco di colore rispetto al resto del viso, conferendogli un aspetto artificioso e tutt’altro che discreto. A meno che non si tratti di una precisa scelta estetica, infatti, il blush dovrebbe apportare un rossore delicato e il più possibile naturale.

In linea generale, ci sono due elementi che vanno tenuti in considerazione quando si parla di viso armonioso: la tonalità naturale della propria pelle (data da ciò che gli esperti definiscono “tono” e “sottotono”) e i colori utilizzati per realizzare il make up del viso; nei paragrafi che seguono faremo dunque un po’ di chiarezza in proposito.

Scegliere il colore del blush: tono e sottotono

Per scegliere un blush che crei un effetto naturale, ideale per un make up quotidiano, non basta fare riferimento alla sola carnagione (ciò che in ambito cosmetico viene descritto come il “tono” immediatamente visibile della pelle, per cui distinguiamo tra pelli chiare, scure o intermedie); in questo caso, infatti, anche il cosiddetto “sottotono” gioca un ruolo fondamentale: si tratta della sfumatura di fondo della pelle, meno evidente alla vista, che ci permette di distinguere tra pelli dalla tonalità calda, fredda oppure neutra. Individuare il sottotono della propria pelle, in realtà, è piuttosto semplice: se desiderate saperne di più, troverete qui qualche semplice trucchetto in proposito.

Blush in crema

Avremo dunque la certezza di aver scelto un blush adatto a noi quando la sua colorazione sarà perfettamente in armonia con il nostro sottotono: in parole povere, chi ha un sottotono freddo o rosa dovrebbe puntare a tonalità fredde, chi ha un sottotono caldo o giallo a colori caldi e, infine, chi ha un sottotono neutro può scegliere il colore che più preferisce. Seguendo questa semplice regola, i colori naturali del proprio volto verranno esaltati e valorizzati al massimo.

Per semplificare ulteriormente la questione, potete fare riferimento alle seguenti linee guida:

  • Se avete una pelle chiara e un sottotono freddo, potete puntare su un rosa tenue, come il rosa baby;
  • In caso di pelle chiara e sottotono caldo, un color albicocca sarà perfetto;
  • In caso di pelle olivastra (quindi tendente allo scuro e con sottotono freddo), scegliete un blush rosa acceso, fucsia, prugna oppure un marrone freddo come il color cacao;
  • Se avete una pelle scura e dorata (e dunque un sottotono giallo), blush dalla tonalità pesca, rosa aranciati più intensi e color terra si sposeranno alla perfezione con il vostro viso.

Scegliere il colore del blush: il make up del viso

Un’altra buona regola da tenere a mente quando si sceglie il colore del blush riguarda l’armonia con il tipo di make up del viso che si desidera realizzare. In questo caso, dunque, facciamo riferimento non tanto a un trucco quotidiano e naturale, quanto piuttosto a make up più elaborati, che comprendano ombretti o rossetti dai colori più evidenti, come potrebbe essere un trucco da sera.

Come per il sottotono, anche qui si consiglia di utilizzare un blush dalla tonalità affine a quelle scelte per il resto del make up: se, ad esempio, abbiamo applicato un ombretto color oro, arancio, borgogna o comunque dalla sfumatura calda, dovremo abbinare un blush dalla tinta calda; se, invece, abbiamo utilizzato un ombretto dal colore freddo (rosa tenue, azzurro, argento…), allora dovremo puntare su un blush dalla tinta fredda. Mantenendo questa coerenza, quindi, il trucco realizzato sarà sicuramente armonico e potrà valorizzare al meglio il nostro viso.

Blush in stick

Formule e tipo di pelle

I blush attualmente disponibili sul mercato si distinguono per le formule, ovvero le consistenze, più svariate; se vogliamo scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze, quindi, dovremo valutare anche questo elemento con attenzione. A giocare un ruolo fondamentale è, in questo caso, la tipologia a cui la nostra pelle appartiene: a seconda che questa sia normale, secca, grassa o mista, infatti, ci saranno formule più o meno indicate.

Vediamo brevemente quali sono le principali formule disponibili in commercio e le loro caratteristiche:

  • Blush compatto: costituita da una polvere pressata in una cialda, questa tipologia è probabilmente la più conosciuta e utilizzata perché molto diffusa e facilmente reperibile, oltre che semplice da applicare e sfumare. Il blush compatto è adatto a quasi tutti i tipi di pelle, anche se andrebbe utilizzato con moderazione se si soffre di pelle secca o tendente al secco, dato che la sua consistenza polverosa rischierebbe in questo caso di evidenziare pellicine e screpolature;
  • Blush in polvere minerale: è composto da finissime polveri di origine naturale, che creano sulla pelle un effetto vellutato molto sottile, leggero e naturale. Essendo più pigmentati di quelli compatti, però, questi blush richiedono un’applicazione più attenta: se sfumati in modo approssimativo, infatti, rischierebbero di caricare le guance in modo eccessivo. I minerali utilizzati hanno generalmente proprietà sebo-assorbenti, motivo per cui questa tipologia è ideale per pelli grasse o tendenti al lucido; trattandosi appunto di polveri naturali, inoltre, questi prodotti sono perfetti anche per pelli particolarmente sensibili. Come nel caso del blush compatto, però, il blush minerale non è consigliato in caso di pelle secca, dal momento che rischierebbe di disidratarla ulteriormente;

Blush in polvere minerale

  • Blush in crema: ha appunto una consistenza cremosa, motivo per cui è necessario lavorarlo bene con le dita per ottenere un risultato uniforme. Se applicato correttamente, però, si fonde perfettamente con la pelle, dona un colorito molto naturale e ha una lunga tenuta. Questa formula è ideale per pelli normali o secche, ma rischia di rendere pelli grasse o miste ancora più lucide; inoltre, andrebbe evitata in presenza di segni o imperfezioni evidenti, poiché finirebbe per evidenziarle;
  •  
  • Blush in stick: si tratta di una particolare tipologia di blush in crema, che si presenta appunto sotto forma di stick (come un rossetto). Anche la sua consistenza, dunque, è cremosa, a lunga durata e consigliata prevalentemente per pelli normali o secche, oppure che non presentino imperfezioni marcate e pori dilatati;
  • Blush in gel: come le due tipologie precedenti, questo blush si distingue per una consistenza cremosa, ma molto più leggera. Anche in questo caso, però, è necessario sfumarlo con molta cura e non è consigliato utilizzarlo su pelli grasse o tendenti al lucido;
  • Blush in mousse: si tratta di una formula molto spumosa e leggera, perfetta per chi ha una pelle grassa e desidera un’alternativa alle formule polverose;
  • Blush liquido: è un blush dalla consistenza fluida, ma comunque piuttosto densa. Probabilmente non indicato per chi è alle prime armi, si distingue però per un effetto molto naturale e una tenuta davvero ottima, decisamente maggiore rispetto a quella dei blush in polvere.

Blush liquido

Finitura o effetto finale

Una volta individuati colore e formula, non dobbiamo dimenticare la finitura, vale a dire l’effetto finale che desideriamo ottenere sul nostro viso applicando il blush (in ambito cosmetico, questa caratteristica viene definita anche con il termine in lingua inglese finish); anche in questo caso, sarà importante guidare la scelta in base alla tipologia di pelle che abbiamo. In generale, le finiture più diffuse tra i blush attualmente distribuiti in commercio sono le seguenti:

  • Blush opaco o matte: sono indicati per tutti i tipi di pelle e, non avendo alcun tipo di riflesso, hanno un effetto molto naturale e sono adatti sia per un trucco da giorno che per un look da sera;
  • Blush luminoso o shimmer: questi blush contengono piccolissimi pigmenti riflettenti, che creano sulla pelle un effetto brillante e un po’ più vistoso; vanno dunque applicati con attenzione e senza esagerare, per non rischiare l’antiestetico effetto “mascherone”. Sono perfetti per conferire al volto un aspetto sano e fresco, tuttavia, proprio perché riflettenti, andrebbero evitati in caso di pelli che presentano imperfezioni, segni o pori dilatati, poiché li metterebbero in evidenza. La finitura luminosa, inoltre, conferisce agli zigomi un aspetto più pieno: per questo motivo, i blush di questo tipo sono perfetti per chi ha un volto allungato o scavato, mentre andrebbero evitati su un viso tondo o un po’ paffuto;
  • Blush satinato: questa finitura conferisce una luminosità più discreta, motivo per cui può essere utilizzata con attenzione e in modo moderato anche su pelli che presentano qualche imperfezione. I blush satinati, però, sono davvero perfetti per le pelli mature: la loro lucentezza pacata, infatti, contribuisce a mascherare le piccole rughe d’espressione e i segni dell’età.

Blush satinato

Come applicare il blush in modo ottimale

In base alla formula scelta, si possono distinguere diverse modalità di applicazione del blush: i blush compatti o in polvere minerale, ad esempio, andrebbero prelevati e stesi sul viso con il pennello specifico (si consiglia di scuoterlo leggermente prima di stendere il prodotto sulle guance per eliminare la polvere in eccesso). I blush in crema, in stick, in gel e in mousse, invece, possono essere applicati mediante le apposite spugnette per il make up oppure direttamente con le dita: quest’ultima opzione è ideale per chi non ha molta manualità, poiché le dita, scaldando il cosmetico, consentono di sfumarlo alla perfezione e uniformarlo perfettamente alla pelle. Sottolineiamo inoltre che, per svolgere la sua funzione in modo ottimale, il blush andrebbe applicato come tocco finale, dunque dopo aver realizzato la base e uniformato il viso con correttore, fondotinta e cipria.

Il blush, infine, consente di mettere in risalto alcuni lineamenti, oppure di ammorbidire i tratti molto pronunciati: chi ha un viso molto squadrato o rotondo, ad esempio, dovrebbe applicarlo in diagonale partendo dalla parte esterna degli zigomi (quella vicino alle orecchie), in modo da assottigliare il volto; in caso di viso ovale, invece, si possono accentuare gli zigomi: vi basterà sorridere e spennellare il prodotto su di essi con un movimento circolare.