I migliori bigodini flessibili del 2024

Confronta i migliori bigodini flessibili del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

Dati tecnici

Tipologia

Con elastico

A cilindro

A cilindro

A spirale

A spirale

Materiale

Plastica

Gomma

Spugna

n.d.

Plastica

Pezzi

100

42

42

30

12

Diametro

0,7 cm - 0,9 cm - 1,5 cm - 1,9 cm - 2,2 cm

7/8 cm, 11/16 cm, 5/8 cm, 9/16 cm, 1/2 cm, 7/16 cm, 3/8 cm

n.d.

n.d.

N.d.

Punti forti

Ideali per capelli folti

Adatti a tutte le lunghezze

Adatti a tutte le lunghezze

Ideali per capelli a caschetto

Facili da applicare

Con fessure per applicare prodotti per capelli

Morbidi e comodi

Comodo astuccio con zip incluso

Facili da usare

Struttura cava per un'asciugatura rapida delle ciocche

Custodia in dotazione

Punti deboli

Poca tenuta

Recensione completa
Recensione completa
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Recensione completa
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I fattori decisivi per la scelta dei bigodini flessibili

Perché utilizzare i bigodini flessibili?

Tutti amano variare il proprio look di tanto in tanto; non è raro, poi, che questa voglia di novità si traduca in cambiamenti nell’aspetto dei capelli, che possono toccare il colore della chioma, il tipo di taglio, o ancora la messa in piega. In quest’ultimo caso si ricorre generalmente ai più classici strumenti per l’hair styling, come la piastra lisciante o il ferro arricciacapelli, accessori che permettono di cambiare la nostra acconciatura con facilità, in modo rapido e direttamente tra le mura domestiche. In alternativa, c’è chi preferisce affidarsi alle mani di un professionista del settore ed effettuare trattamenti a lunga durata come la permanente, che permette di ravvivare la propria chioma rendendola riccia e voluminosa per svariate settimane.

Molto spesso, tuttavia, l’azione aggressiva che i prodotti chimici o l’uso frequente di piastre e ferri molto caldi compiono sui capelli viene sottovalutata: a lungo andare, infatti, trattare la capigliatura con lozioni invasive o sottoporla a temperature elevate finisce con il danneggiare la struttura stessa del capello, rendendo la chioma spenta, sfibrata e fragile.

Una soluzione per variare la messa in piega senza stressare eccessivamente i capelli, in realtà, esiste: stiamo parlando dei bigodini. Menzionare questi accessori per l’hair styling senza evocare acconciature dal gusto vintage e non esattamente alla moda è molto difficile; da qualche anno a questa parte, però, i bigodini sono tornati alla ribalta in una nuova veste, che li rende facili e veloci da utilizzare garantendo allo stesso tempo un risultato impeccabile. Stiamo parlando dei cosiddetti bigodini flessibili, ormai proposti da moltissimi marchi e disponibili in svariate tipologie. In questa guida all’acquisto parleremo dei vantaggi e degli svantaggi legati a questi accessori, analizzando nel dettaglio le diverse tipologie e i materiali attualmente reperibili in commercio; siamo certi che, una volta arrivati alla fine della pagina, anche voi saprete individuare quelli più adatti alle vostre esigenze e al vostro tipo di capelli!

Bigodini flessibili

Bigodini flessibili o arricciacapelli? I pro e contro

Apriamo la nostra guida con una piccola premessa: perché ricorrere ai bigodini flessibili quando si potrebbe utilizzare un ferro arricciacapelli o, volendo, una piastra multistyler?

Il primo punto di forza dei bigodini flessibili è senza dubbio la completa assenza di calore; ferro e piastra, infatti, sfruttano elevate temperature per conferire alla chioma la forma desiderata; nel caso dei bigodini, invece, basta semplicemente arrotolare le ciocche e lasciarle in posa perché i capelli prendano la piega. All’assenza di calore sono legati una serie di vantaggi, primo fra tutti il fatto che la chioma è sottoposta a un minore stress, motivo per cui i bigodini possono essere utilizzati con una certa frequenza senza danneggiare i capelli. Chi ha poca manualità, poi, non dovrà preoccuparsi del rischio di scottature nel momento in cui la messa in piega verrà realizzata su se stessi. Per generare calore, inoltre, ferro e piastra necessitano di corrente elettrica; i bigodini, invece, non richiedono dispendi di energia, quindi non comporteranno alcun costo legato ai consumi e potranno essere utilizzati ovunque, a casa come in viaggio, anche in totale assenza di prese di corrente.

Qual è, invece, la differenza in termini di risultati? Sia i bigodini che i ferri arricciacapelli e le piastre multistyler permettono di ottenere una piega riccia o mossa; solo i primi, però, consentono di preservare realmente il volume e la morbidezza delle onde: questo perché, utilizzando i bigodini, le ciocche non vengono compresse tra due placche molto calde, che finiscono inevitabilmente per appiattire un po’ i capelli con un effetto meno naturale e onde meno soffici. È proprio per questo motivo, del resto, che i parrucchieri e gli esperti dell’hairstyling hanno continuato a preferire questi accessori, anche quando la diffusione di piastre e arricciacapelli a prezzi accessibili li ha resi meno popolari e diffusi.

D’altra parte, è innegabile che lo sfruttamento di temperature elevate permetta a ferro e a piastra di realizzare la piega molto più velocemente; i bigodini flessibili, invece, richiedono tempi di posa piuttosto lunghi, caratteristica che molti ritengono poco pratica. Infine, in caso di capelli molto fini e lisci o, al contrario, folti e difficili da domare, il calore rappresenta spesso l’unica soluzione efficace per una messa in piega accurata e duratura.

Tipologia

Come accennato, al giorno d’oggi esistono diverse tipologie di bigodini flessibili, che si differenziano non tanto in termini di risultato finale, ma soprattutto per quanto riguarda modalità di applicazione e utilizzo; per questo motivo, la scelta di una tipologia piuttosto che di un’altra è, molto semplicemente, una questione di preferenze personali.

Di seguito analizziamo nel dettaglio le principali tipologie di bigodini flessibili attualmente in commercio:

  • Bigodini flessibili a cilindro: si tratta senza dubbio della tipologia più conosciuta e popolare. Questi bigodini non sono altri che morbidi bastoncini cilindrici, dal diametro e dalla lunghezza variabile, su cui vanno arrotolate le ciocche di capelli. Proprio perché flessibili, per bloccarli sul capo basterà piegarli su se stessi, senza bisogno di ricorrere alle mollette come nel caso dei bigodini tradizionali;

Bigodini flessibili a cilindro

  • Bigodini flessibili a spirale: questa tipologia rappresenta una variante meno diffusa dei bigodini a cilindro descritti sopra; si tratta di bastoncini flessibili caratterizzati da un corpo a spirale, che può essere singola o doppia. Alle due estremità è collocato un meccanismo di chiusura che permette, una volta arrotolata la ciocca attorno al bigodino, di richiuderlo su se stesso formando un cerchio: in questo modo, il bigodino rimarrà bloccato sul capo;
  • Bigodini elastici in velcro: i bigodini in velcro sono una delle novità più recenti nel campo dei bigodini flessibili e, tra tutte le tipologie finora elencate, sono probabilmente quelli più semplici da utilizzare. Si tratta di strisce elastiche in velcro, che si distinguono per la loro caratteristica struttura elicoidale e presentano un interno cavo: la messa in piega, infatti, viene effettuata proprio inserendo le ciocche all’interno delle strisce. Per questo motivo, in dotazione con questa tipologia di bigodini flessibili è inclusa una sottile asticella rigida che termina in un uncino: questo strumento ci permetterà di afferrare la ciocca e, tirando delicatamente, inserirla nel bigodino, facilitando l’operazione di messa in piega.

Dal punto di vista della funzione, dunque, non ci sono molte differenze tra i bigodini flessibili, siano essi a cilindro, a spirale o in velcro, e quelli tradizionali: entrambi, infatti, vengono utilizzati per ravvivare la chioma creando onde vaporose o ricci più o meno definiti. Ciò che davvero distingue i bigodini flessibili rispetto ai classici bigodini rigidi è la grande facilità di utilizzo; nessuna tipologia di bigodini flessibili, per esempio, necessita di forcine per essere fissata sulle ciocche. Questa caratteristica rende la messa in piega molto più semplice e veloce, soprattutto nel caso in cui lo styling venga effettuato autonomamente; senza il supporto di qualcun altro, infatti, posizionare correttamente bigodini e forcine quando si agisce dietro la nuca può diventare molto complicato, e la messa in piega finale rischia di risultare disordinata e poco definita.

Un altro vantaggio dei bigodini flessibili rispetto a quelli rigidi tradizionali è la versatilità: proprio perché flessibili, infatti, i primi sono in grado di adattarsi facilmente a qualsiasi tipo di capello e di lunghezza; potremo dunque utilizzarli senza problemi sia su capelli lunghi che su capelli di lunghezza media o corti, eventualmente variando le dimensioni o il diametro a seconda del risultato che desideriamo ottenere.

Bigodini flessibili a spirale

Contrariamente ai bigodini tradizionali, infine, i bigodini flessibili non richiedono l’utilizzo di un casco asciugacapelli o di un phon per ultimare la messa in piega: per arricciare la chioma, infatti, basterà arrotolare adeguatamente le ciocche, bloccare bene i bigodini sul capo e attendere che i capelli si asciughino all’aria. È anche vero che qualcuno potrebbe non apprezzare particolarmente questa caratteristica, dal momento che asciugare la chioma all’aria non è esattamente l’ideale durante la stagione invernale o per chi soffre di emicrania o dolori cervicali; esistono però particolari bigodini flessibili che possono essere sottoposti senza problemi alle temperature elevate dell’asciugacapelli o del casco da parrucchiere, qualora si volessero evitare spiacevoli mal di testa o, semplicemente, velocizzare il processo di asciugatura.

Bigodini flessibili in velcro

Dimensioni e tipo di riccio

Quando si tratta di bigodini flessibili, un elemento che va valutato con attenzione è la dimensione del bigodino, o più precisamente il suo diametro: proprio come per il ferro arricciacapelli, infatti, è proprio questo valore che determina il risultato finale della messa in piega e il tipo di riccio che si può ottenere.

In generale, più ampio è il diametro del bigodino, più morbide e voluminose saranno le onde realizzate; se, invece, desideriamo creare boccoli stretti e definiti, simili a quelli ottenibili tramite la permanente, dovremo puntare su bigodini dal diametro più piccolo. A giocare un ruolo nella scelta del diametro, però, è anche la lunghezza dei capelli da trattare: su una chioma molto corta, infatti, i bigodini grandi non possono creare risultati apprezzabili: in questo caso, quindi, si consiglia di optare per bigodini più stretti; chi ha capelli più lunghi, invece, gode di maggiore libertà di azione e potrà scegliere se creare boccoli strutturati in stile permanente, utilizzando dunque bigodini stretti, oppure un effetto mosso più morbido, optando per bigodini più ampi. Molti marchi propongono set che includono bigodini di diverso diametro, offrendo il massimo della versatilità.

Oltre al diametro dei bigodini utilizzati, però, è importante tenere conto del tempo di posa: anche questo elemento, infatti, è in grado di influenzare il tipo di risultato ottenuto. Occorre dunque ricordare che più a lungo terremo i bigodini in posizione, più definito sarà il tipo di riccio alla fine: se quello che vogliamo creare, quindi, è un effetto mosso molto naturale e poco strutturato, non sarà necessario tenere i bigodini per più di un paio d’ore.

Bigodini flessibili applicazione

Materiali

Se consideriamo i bigodini flessibili attualmente disponibili sul mercato, i materiali più utilizzati sono plastica, silicone e spugna.

A giocare un ruolo determinante nella scelta del materiale, in realtà, non è tanto il risultato desiderato, quanto piuttosto le proprie preferenze personali e abitudini. In generale, sconsigliamo bigodini in plastica o silicone a chi è particolarmente sensibile al dolore al cuoio capelluto: rispetto a quelli in spugna, infatti, questi bigodini sono un po’ più rigidi ed è probabile che qualche capello vi rimanga impigliato, venendo dunque strappato al momento della rimozione del bigodino.

I bigodini in spugna, inoltre, sono perfetti per chi preferisce sfruttare il riposo notturno per allungare i tempi di posa: essendo particolarmente morbidi, infatti, i bigodini realizzati in questo materiale potranno essere indossati anche durante la notte con relativa comodità e senza disturbare eccessivamente il sonno quando la testa è appoggiata al cuscino.

Come già accennato, infine, esistono bigodini flessibili che possono essere sottoposti senza rischi al calore dell’asciugacapelli: questa tipologia è particolarmente indicata a chi desidera utilizzare i bigodini flessibili ma preferisce evitare di fare asciugare i capelli all’aria. Generalmente, questo tipo di informazione può essere verificata controllando la confezione o le istruzioni d’uso dei bigodini.

Bigodini flessibili in spugna

Come utilizzare i bigodini flessibili al meglio

Per ottenere il massimo dai bigodini flessibili, si consiglia di applicarli subito dopo aver lavato i capelli; la chioma, però, non deve essere bagnata ma soltanto umida, motivo per cui dovrete tamponarla bene con un asciugamano per eliminare l’acqua in eccesso prima di iniziare la messa in piega. Se non avete molto tempo a disposizione, in realtà, potete applicare i bigodini anche su capelli asciutti. Dovrete però ricordarvi di inumidirli un po’ prima della messa in piega; in quest’ultimo caso, inoltre, il risultato sarà sicuramente meno duraturo.

Una volta districati i capelli, potrete dividerli in ciocche e arrotolare ogni ciocca attorno a un bigodino, partendo dalle punte e risalendo verso la radice; a seconda del’ampiezza delle ciocche e della quantità di bigodini utilizzati otterrete un effetto più o meno definito. Una volta fissati tutti i bigodini, dovrete attendere circa 3 o 4 ore prima di sfilarli; per un riccio definito e duraturo, comunque, si possono mantenere i bigodini anche per tutta la notte. Dopo averli rimossi, potete aggiustare il risultato con le mani e fissare il tutto con una buona lacca spray.

Quali sono i migliori bigodini flessibili del 2024?