Come scegliere una bicicletta
La bicicletta è uno di quei prodotti che non ha bisogno di presentazioni: amata da grandi e piccini, pratica ed ecologica, è sempre più utilizzata come vero e proprio mezzo di trasporto urbano anche in Italia. La scelta della bicicletta più adatta alle proprie esigenze però non è semplice: ci sono numerosi fattori da tenere in considerazione per assicurarsi di acquistare una bici che abbia tutte le caratteristiche desiderate.
In questa guida all’acquisto della bicicletta andremo ad osservare tutti gli aspetti da valutare per trovare la bici che meglio risponda alle vostre necessità; a monte è però necessario che capiate come scegliere la giusta taglia in base alla vostra corporatura, e a questo abbiamo dedicato un approfondimento a parte che vi consigliamo di leggere:Come scegliere la taglia della bici
In questa guida all’acquisto prenderemo in considerazione sia i modelli indicati per donna, sia quelli per uomo, poiché in realtà tutte le bici possono essere utilizzate da entrambi i sessi.
Se invece state cercando informazioni sulle biciclette elettriche consigliamo di consultare la nostra guida dedicata, ricca di informazioni e approfondimenti:Come scegliere la bicicletta elettrica
1. Tipi di bicicletta
Oltre ai classici modelli destinati esclusivamente ai percorsi urbani, sono disponibili in commercio diverse biciclette, progettate per il fuori strada, più o meno estremo, o per essere trasportate più facilmente sui mezzi pubblici o dentro i portabagagli delle auto. Di conseguenza tutti questi modelli presentano caratteristiche strutturali molto diverse, a cominciare dalla forma telaio, dalle dimensioni delle ruote e dalle caratteristiche dei copertoni. Di seguito un elenco dei principali tipi di bicicletta:
- Mountain bike: questi modelli danno il loro meglio su terreni accidentati e irregolari e si declinano in altre sottocategorie in base alla destinazione d’uso, come cross-country, enduro e trail. Il telaio è più possente, anche se rimane leggero grazie a materiali come il carbonio e il titanio; ci sono inoltre sospensioni anteriori e posteriori per attutire al meglio gli urti;
- Fat bike: questo sottotipo di mountain bike si riconosce dalla larghezza dei copertoni, che generalmente presentano anche una tassellatura più pronunciata. Tali caratteristiche permettono di avere maggiore trazione su terreni sabbiosi e innevati;
- Gravel bike: hanno una morfologia simile alle bici da corsa, con pneumatici più snelli e senza tassellature per ridurre l’attrito durante le crociere. Garantiscono una maggiore versatilità e sono adatte ai percorsi ibridi, tipici del cicloturismo;
- BMX: queste biciclette hanno una destinazione perlopiù ludica e si utilizzano su piste apposite per eseguire acrobazie e salti. La dimensione del telaio è decisamente inferiore rispetto a tutti gli altri modelli, con ruote da 20″ e sterzo sporgente per favorire le manovre durante il freestyle;
- Biciclette pieghevoli: costruite con materiali leggeri, hanno dimensioni compatte e possono essere piegate facilmente senza ricorrere ad attrezzi specifici. Destinate all’utilizzo cittadino, presentano sistemi frenanti molto efficienti e diversi accessori in dotazione.
2. Sistema di frenata
Il sistema di frenata varia in base al tipo di bicicletta. Sul mercato esistono diverse tipologie di freni per bici, che possiamo raggruppare in due macro-categorie: i freni che agiscono sulla rotazione dei cerchi della bici e i freni che agiscono sul mozzo. Ognuna di queste macro-categorie comprende al suo interno sistemi di frenata diversi: lo scenario quindi potrebbe essere un po’ confuso per chi non è particolarmente esperto. Vediamo una breve carrellata dei principali sistemi di frenata per bici e le loro specifiche.
Sistemi di frenata che agiscono sui cerchi
Lo scopo di questa tipologia di freni è quello di bloccare la rotazione della ruota. Da un punto di vista tecnico e strutturale questo sistema è composto da due leve che, quando premute, attivano la trazione dei pattini (dei cuscinetti a diretto contatto con il cerchio) che bloccano la rotazione della ruota.
I vantaggi di questa tipologia di freni sono: semplicità costruttiva, prezzo contenuto, leggerezza, minore tensione su telaio, forcella e ruota. Gli svantaggi invece sono: possibile surriscaldamento che può causare una foratura, usura del cerchio e frenata influenzata dalla presenza di sporco sulla ruota.All’interno di questo macro-gruppo troviamo:
- Freni caliper: detti anche freni stradali, hanno un meccanismo che comprende due leve di primo livello che vengono installate su un perno e gestite tramite una sola molla;
- Freno Cantilever: dispongono di due leve ma a differenza dei Caliper vengono installate su due perni separati;
- Freni a V: dispongono di due leve poste su due perni e vengono azionati da un cavo sdoppiato.
Sistemi di frenata che agiscono sul mozzo
Questa tipologia di sistema frenante agisce sul mozzo della ruota e non sul cerchione. Sono dotati di un braccio esterno, chiamato braccio di reazione, che è attaccato alle forcelle della bicicletta o ai foderi del carro posteriore. I vantaggi di questa tipologia di sistema di frenata sono: prestazioni ottimali anche in caso di condizioni imperfette della ruota, adattabilità a ruote di diverse dimensioni e necessità di poca manutenzione. Gli svantaggi invece sono: una maggiore sollecitazione della forcella, peso maggiore e costo elevato.
A questa categoria appartengono:
- freni a disco: originariamente nati per le mountain bike, sono oggi molto diffusi anche sulle bici da strada e sulle city bike. Sono composti da un rotatore e da una pinza con due pastiglie che, quando attivate, premono sui lati del rotatore e provocano l’arresto della ruota. Possono essere meccanici o ad azionamento idraulico;
- freni a tamburo: Sono poco diffusi perché più pesanti degli altri tipi. Troviamo in questo caso due pattini contenuti in un tamburo; possono essere integrati alla ruota o esterni;
- freno contropedale: si tratta di un freno particolare che funziona senza bisogno di leve né di cavi ed è integrato nei mozzi a ruota libera. Quando si spingono i pedali nel senso di marcia i dischi vengono allargati, mentre quando si pedala nel senso opposto i dischi si stringono e provocano la frenata.
3. Sistema di cambio
Il sistema di cambio di velocità nelle biciclette permette di adattare il rapporto tra velocità e forza necessaria alla pedalata tipo di percorso, per far sì che lo sforzo del ciclista sia il minore possibile. La modifica del rapporto avviene tramite manopole posizionate sul manubrio che permettono di muovere la catena tra le diverse ruote dentate che corrispondono alle velocità selezionabili.
Questo meccanismo di cambio è definito cambio a deragliatore: il numero di velocità (o ingranaggi) varia sensibilmente in base al modello, dalle 6 velocità nelle city bike alle 50 velocità delle mountain bike.Attualmente sul mercato esistono anche biciclette con cambio elettronico, nelle quali la trasmissione avviene tramite cavi elettrici, tuttavia non si tratta di modelli molto diffusi.
La presenza del cambio è un elemento che facilita la pedalata non solo nei contesti sportivi, ma anche in quelli urbani. Ciò significa che, anche se cercate una bici per la città, è sempre meglio optare per un modello che abbia un cambio con almeno 6 velocità. Allo stesso tempo però bisogna considerare che chi non ha particolari esigenze sportive non ha effettivamente bisogno di bici con sistemi di cambio a 50 velocità: scegliere il modello giusto quindi in questo caso vuol dire considerare come primo elemento il tipo di uso che si intende fare della bici.
4. Accessori
Nonostante anche la valutazione di questo fattore dipenda dalle proprie esigenze, nelle biciclette è importante considerare la presenza di alcuni utili accessori che ne aumentano la praticità.
Un accessorio molto diffuso nelle city bike è il cestino: può essere montato anteriormente o posteriormente e può avere forma tronco conica o rettangolare. Nei modelli vintage è spesso realizzato in vimini, mentre nelle bici più moderne è in metallo. Può inoltre essere fisso o staccabile come quello mostrato nell’immagine sottostante.
Altri accessori che possono essere inclusi nelle biciclette sono: le borse, il portaborraccia, il portapacchi posteriore, la guarnizione per la pompa, il campanello e le luci a batteria.
Le domande più frequenti sulla bicicletta
Qual è il miglior materiale per la bicicletta?
I materiali in cui è realizzato il telaio di una bici influiscono direttamente su tre aspetti: peso, elasticità e resistenza. In commercio si trovano bici con telai realizzati principalmente in tre materiali: acciaio, alluminio e carbonio.
Acciaio
Fino agli anni ’80 quasi tutte le bici erano realizzate in questo materiale. Le sue caratteristiche principali sono elasticità elevata, buona robustezza e buona durata; essendo inoltre facilmente lavorabile le bici in acciaio possono spesso essere realizzate su misura. Il principale svantaggio di questo materiale è il peso: le bici in acciaio sono infatti più pesanti rispetto a quelle realizzate con altri materiali.
Alluminio
L’alluminio utilizzato per la realizzazione di telai da bici è perlopiù in lega con altri minerali e si caratterizza per una maggiore leggerezza rispetto all’acciaio, ma minori flessibilità e resistenza. L’alluminio si deteriora più facilmente rispetto agli altri materiali; inoltre spesso i tubi hanno un diametro più largo che serve a migliorare la resistenza. Le bici con telaio in alluminio hanno comunque un ottimo rapporto qualità/prezzo e sono adatte a chi fa un utilizzo standard della bicicletta.
Carbonio
Il carbonio è il materiale più leggero ed è considerato anche quello più performante. Si tratta del materiale utilizzato nelle bici da corsa professionistiche per via della sua resistenza, circa 10 volte superiore a quella dell’acciaio, e del suo peso ridotto. Nonostante queste caratteristiche possano far pensare che la scelta di un telaio in carbonio sia la migliore, in realtà questo materiale non si adatta a tutte le esigenze. Rispetto ad acciaio e alluminio infatti i telai in carbonio sono molto più costosi e hanno una minore resistenza agli urti. I telai in carbonio, inoltre, se danneggiati, non possono essere riparati e questo ne diminuisce molto la praticità.
Dove smaltire la bicicletta?
Una vecchia bicicletta può essere smaltita in vari modi. Il modo più ecologico è quello di rivolgersi a una ciclo-officina o a un rivenditore di biciclette usate: spesso infatti le vecchie bici, anche se non possono essere riparate, possono essere utilizzate per ricavarne pezzi di ricambio. In alternativa potete portare la vostra bicicletta all’isola ecologica più vicina a voi. La bicicletta infatti fa parte dei rifiuti ingombranti e non può essere smaltita con la comune raccolta differenziata.
Come pulire la bicicletta?
Il modo più efficace per pulire la bicicletta è utilizzare un apparecchio a getto d’acqua, come ad esempio un’idropulitrice o uno spruzzatore a pressione. Grazie alla pressione, con questi apparecchi è possibile pulire la bici in modo molto semplice e non è necessario utilizzare detergenti appositi.
In alternativa è possibile acquistare appunto detergenti specifici per le varie componenti: in commercio sono molto diffusi gli sgrassanti per catena, i detergenti per freni a disco, per la forcella e i detergenti per il telaio.
I pedali della bicicletta sono universali?
In commercio esistano diverse tipologie di pedale da bicicletta che possono essere utilizzati su qualsiasi tipo di bici. Nonostante le differenze tra le tipologie, infatti, il raccordo tra il pedale e la bici è universale. Si tratta di un perno con un’estremità filettata: la filettatura è diversa tra il pedale destro e quello sinistro, quindi bisogna fare attenzione a seguire le indicazioni che si trovano sul pedale. Sul pedale destro è presente la lettera R mentre su quello sinistro la lettera L. Nel montaggio la differenza principale è che il pedale destro si avvita in senso orario, mentre il pedale sinistro in senso antiorario.
Ci sono incentivi per la bicicletta?
Negli ultimi anni l’istituzione del bonus mobilità sostenibile ha portato all’acquisto di quasi due milioni di mezzi a due ruote tradizionali e più di 300.000 e-bike. Il bonus biciclette è ancora attivo, ma non a livello nazionale; in attesa di scoprire se il bonus bicicletta 2023/24 verrà prorogato anche per gli anni a venire diamo uno sguardo agli incentivi messi sul piatto dall’unica regione italiana dove il bonus biciclette è ancora attivo: l’Emilia Romagna. Il bacino di utenza è di quasi 4 milioni di abitanti, residenti in 207 comuni. Il contributo prevede l’erogazione di un bonus compreso tra i 500 e i 1.000 €, che non deve essere superiore al 50% del costo totale. Il bonus biciclette arriva fino a 700 e 1.400 € per i modelli cargo, se nel frattempo avete provveduto a rottamare una vecchia automobile a partire dal 1° gennaio 2023. Infine, i residenti nei comuni alluvionati possono godere di un bonus extra pari a 200 €.