Quali tettarelle usare per il biberon

Quali tettarelle usare per il biberon

Scegliere con cura il biberon è fondamentale per riuscire a nutrire il proprio bambino o bambina in modo corretto e senza intoppi. Un elemento a cui bisogna prestare particolare attenzione è la tettarella, ovvero la parte che va a contatto con la bocca del bambino; esattamente come il ciuccio, infatti, la tettarella influenza lo sviluppo del palato e dei denti. Dovrete dunque scegliere un modello che rispetti la fisiologia dei più piccoli e non li costringa a una suzione scorretta.

Quali tettarelle usare per il biberon
Contrariamente all’allattamento al seno, inoltre, l’approccio con il biberon non è necessariamente immediato e naturale: in molti casi potrebbe anzi essere necessario testare diversi tipi di tettarelle prima di trovare quella che fa al caso vostro. A giocare un ruolo importante nella scelta, dunque, sono anche i gusti e le preferenze personali dei bambini.
Biberon con tettarelle adatte ai neonati
In ogni caso, data la varietà di modelli in commercio, può essere utile orientare la propria scelta sulla base di alcune caratteristiche fondamentali delle tettarelle, ovvero materiale, forma e velocità del flusso. Sono in effetti questi tre aspetti, oltre ovviamente all’età del bambino, a determinare il modello più adatto alle vostre esigenze.

Materiale

La prima cosa a cui occorre fare attenzione relativamente alla tettarella è che questa sia completamente priva di sostanze tossiche, come BPA o ftalati: assicuratevi dunque di scegliere esclusivamente prodotti certificati dal produttore o meglio ancora da enti di valutazione indipendenti.
Esattamente come i ciucci, le tettarelle sono realizzate in genere in tre materiali, ovvero silicone, caucciù o lattice. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche che li distinguono.

Silicone

Il silicone è un materiale inodore e insapore di origine artificiale, completamente atossico e anallergico. Particolarmente apprezzata è la sua resistenza alle alte temperature, che lo rende estremamente igienico perché non subisce alterazioni o deformazioni anche in seguito a frequenti sterilizzazioni o utilizzi.

Tettarella in silicone
Le tettarelle in silicone sono indicate soprattutto fino ai 4-6 mesi o comunque per bambini che non abbiano ancora iniziato la dentizione. Questo materiale, infatti, non è particolarmente resistente ai morsi e i bimbi già dotati di dentini potrebbero inciderlo o lacerarlo, con il rischio di ingerire pezzi di silicone.

Caucciù

Questa gomma, estratta dagli omonimi alberi, è completamente naturale e si distingue per il suo tipico colore ambrato. Si tratta di un materiale molto elastico, morbido e per questo gradevole al palato dei bambini, oltre a essere resistente ai primi morsi. D’altra parte il caucciù è molto poroso, di conseguenza questa gomma è più sensibile alle contaminazioni batteriche e tende a deformarsi più velocemente. Anche per questo motivo le tettarelle in caucciù non vanno sterilizzate con acqua bollente, ma solo a freddo. Queste tettarelle sono consigliate dai 4 mesi in su, quando i bambini iniziano a mettere i dentini e hanno bisogno di mordicchiare per alleviare il fastidio.

Lattice

Il lattice è un materiale semi-naturale, molto simile al caucciù non solo nel colore, ma anche per quanto riguarda le proprietà. Si tratta infatti di una gomma molto morbida e flessibile, ma porosa, e dunque più propensa a deformarsi e alla contaminazione batterica. Come per il caucciù, le tettarelle in lattice sono indicate a partire dai 4 mesi.

Forma

Attualmente si trovano in commercio tettarelle dalle forme più svariate; sarà però soprattutto il bambino o bambina a scegliere il modello che troverà più confortevole, manifestando chiaramente il suo rifiuto o la sua difficoltà nel caso in cui la tettarella non sia di suo gusto. Esistono tuttavia forme della tettarella maggiormente adatte ai bambini che vengano allattati anche al seno, ai bimbi nei primi mesi di vita o ai bimbi più grandi. In generale, le tettarelle dei biberon possono avere le forme che vi illustriamo qui di seguito.

Forma arrotondata

Detta anche “a ciliegina”, questa tettarella piccola e tondeggiante ricalca la forma del capezzolo materno ed è dunque particolarmente indicata per i neonati o i bimbi di pochi mesi, che troveranno la suzione molto semplice e naturale e il passaggio dal seno al biberon meno traumatico.

Tettarella anatomica con scanalature a petalo

Forma anatomica od ortodontica

Queste tettarelle sono leggermente schiacciate e sono pensate per adattarsi in modo ottimale al palato dei più piccoli. Spesso, questi modelli presentano alla loro base apposite scanalature o rientranze che dovrebbero evitare il collasso della tettarella durante la suzione. Questa forma anatomica è tipica, ad esempio, delle tettarelle dei biberon MAM.

Forma allungata

Questa tettarella, una delle più diffuse, presenta dimensioni leggermente maggiori, che si adattano meglio al palato di bimbi un po’ più grandi. Per questo motivo è indicata per bambini che abbiano già superato lo svezzamento.

Forma della base

Anche la base della tettarella può variare in forma e grandezza:

  • Forma della base “a cupola”: la più classica, utilizzata nei biberon per i bimbi dai 4/6 mesi in su e in generale in quelli a collo stretto;
  • Forma della base piatta: indicata per i più piccoli e per chi voglia passare dall’allattamento al seno esclusivo a quello misto; la forma piatta, larga e leggermente bombata ricorda infatti il seno materno. 

Velocità del flusso

L’ultimo fattore da considerare quando si sceglie una tettarella è la velocità del flusso, ovvero la quantità di latte che esce dal biberon durante la poppata. In questo caso la scelta è legata soprattutto all’età del bambino, da cui dipendono il vigore della suzione e la quantità di latte consigliata; con il passare dei mesi, dunque, aumentano sia il latte che passa attraverso i fori della tettarella, sia la capienza del biberon.

Flusso molto lento: 0m e 0m+

Si tratta di tettarelle pensate per i bimbi nelle primissime settimane di vita o per i bimbi prematuri, proprio perché la quantità di latte che fuoriesce deve essere limitata; questo tipo di tettarelle accompagnano i biberon più piccoli (da circa 120 ml).

Indicazioni del produttore sulla velocità di flusso

Flusso lento: 1m e 3m+

Queste tettarelle lasciano passare poco latte per far sì che il piccolo non perda la sua forza suttiva e riesca ancora ad attaccarsi al seno in caso di allattamento misto. Le tettarelle a flusso lento, quindi, sono adatte a partire dal primo fino al terzo mese di vita.

Flusso medio: 6m+

Queste tettarelle presentano uno o più fori e sono consigliate per bambini tra i 6 e i 10 mesi che si trovino nella fase dello svezzamento; in questo periodo il piccolo può iniziare a ingerire altri alimenti oltre al latte: questi modelli, dunque, possono essere utilizzati anche in caso di latte arricchito con biscotti.

Flusso rapido

Si tratta del flusso più abbondante, assicurato da una tettarella a quattro buchi oppure da quelle con apertura a forma di Y. Questi modelli sono pensati per i bambini che abbiano già terminato lo svezzamento e utilizzino il biberon non tanto per i pasti veri e propri, ma piuttosto come integrazione alimentare. Anche queste tettarelle consentono di somministrare al piccolo pappe più dense e latte con biscotti.

Flusso regolabile

Alcune tettarelle presentano un solo buco dall’ampiezza regolabile, che permette di variare il flusso a seconda delle esigenze nutrizionali e dell’età del bambino semplicemente ruotando la base della tettarella in base ai simboli indicanti il tipo di flusso (da lento a rapido). Ne sono un esempio le tettarelle Philips Avent con flusso regolabile.

Se il piccolo dovesse soffrire spesso di coliche consigliamo di acquistare una tettarella con valvola anticolica, ovvero una speciale guarnizione alla base oppure una fessura sulla tettarella che limitano al minimo la formazione di bolle d’aria durante la poppata, riducendo il rischio di coliche addominali e rigurgiti.

Biberon con sistema anticolica
Ricordiamo comunque che, al di là di queste indicazioni generiche, è soprattutto il genitore a dover osservare il proprio bimbo o bimba per capire se e quando sia il momento di passare a una tettarella con una maggiore velocità di flusso. Come già sottolineato, infatti, i bambini manifestano chiaramente le loro preferenze, che non corrispondono necessariamente alle tempistiche indicate dai produttori.