Come scegliere il baby monitor
La routine quotidiana di un neogenitore, soprattutto nei primi mesi di vita del piccolo, si arricchisce di nuove attività che riguardano il prendersi cura del nuovo arrivato. Farlo nel miglior modo possibile è un istinto naturale, ma a volte, a causa di stanchezza e sonno arretrato, si rischia di accumulare stress. In questi casi, il mercato dei prodotti per l’infanzia ci viene in aiuto con una serie di apparecchi che possono aiutare i genitori e gestire meglio alcune attività di cura del bambino, come l’alimentazione, il gioco e la nanna. Basti pensare al cuocipappa, alla sdraietta, allo scaldabiberon o al classico ciuccio. Tra questi, il baby monitor è uno dei prodotti per genitori che più si è evoluto nel tempo, arricchendosi di una serie di funzioni che consentono di tenere il piccolo sotto controllo, anche mentre i genitori sbrigano altre faccende o si concedono un po’ di riposo.
Perché acquistare un baby monitor?
Molti genitori si chiederanno se un baby monitor sia davvero necessario, di quale tipo di baby monitor abbiano bisogno e se valga la pena dunque dedicare parte del proprio budget al suo acquisto. Lo scopo principale del baby monitor è quello di consentire ai genitori di sapere cosa stia succedendo al proprio bambino quando non si è a stretto contatto con lui. Un baby monitor consente dunque di venire avvisati quando il bambino si sveglia, si muove o piange, senza che sia necessario un controllo continuo e diretto da parte del genitore.
I baby monitor diventano dunque di grande aiuto quando il bambino dorme da solo nella sua cameretta o quando il genitore vuole schiacciare un pisolino senza avere la preoccupazione di non udire il proprio figlio. La necessità di una specifica tipologia e di particolari funzioni di sorveglianza dipendono invece da molti fattori, dalle esigenze specifiche del bambino e del genitore, da quanto si desidera spendere. Le analizzeremo qui sotto, per aiutarvi a scegliere il baby monitor che più si adatti alle vostre necessità.Tipologia
Il fattore tipologia è dunque il primo elemento decisivo nell’acquisto di un baby monitor, in quanto determina il tipo di sorveglianza che i genitori possono effettuare con questo strumento. Esistono infatti due tipologie principali di baby monitor: quelli che prevedono la sola trasmissione dell’audio e quelli che invece, alla possibilità di ascoltare cosa succede nella stanza del bambino, aggiungono quella di vederlo attraverso una videocamera, che chiameremo audio-video. Vediamo nei prossimi due paragrafi le caratteristiche distintive di queste due tipologie e i rispettivi vantaggi e svantaggi.
Baby monitor audio
Questo genere di baby monitor consente di sentire in presa diretta cosa accade nella camera dove si trova il bambino, come una specie di walkie talkie o radiolina, ovvero un prodotto che trasmette tutti i suoni che il piccolo emette.
Il baby monitor audio consiste di solito si due unità: quella del bambino, fissa, e quella del genitore, che può essere fissa oppure mobile, in base alle esigenze. I modelli di baby monitor audio più sofisticati aggiungono un secondo canale di comunicazione, ovvero permettono di parlare al bambino da lontano per calmarlo o fargli sentire una voce conosciuta. Il volume è ovviamente regolabile e sia la qualità dell’audio, sia la copertura del segnale, sia l’assenza di interferenze sono caratteristiche che variano in base alla sofisticatezza dello strumento acquistato. Se si opta per questa tipologia, le caratteristiche tecniche principali da considerare sono la definizione dell’audio, la sensibilità del microfono e l’assenza di interferenze, aspetti particolarmente curati soprattutto nei modelli più recenti dotati di tecnologia DECT, la stessa utilizzata nei telefoni cordless che usiamo a casa.Baby monitor audio-video
Questa tipologia è da considerare l’evoluzione più all’avanguardia e moderna del classico baby monitor audio, visto che alla possibilità di ascoltare si aggiunge quella di vedere cosa accade al bambino mentre dorme, gioca o semplicemente riposa nella sua culla. Questo è reso possibile dalla presenza di una videocamera all’interno dell’unità bambino, che trasmette in presa diretta quanto accade all’unità genitore, che può essere costituita o da un dispositivo dedicato o sostituita da un tablet o smartphone una volta scaricate le relative applicazioni.
Come vedremo nei paragrafi seguenti dedicati agli altri fattori da considerare nell’acquisto, anche nel caso dei baby monitor video ci sono delle variabili in base alla sofisticatezza del prodotto, come per esempio: definizione dell’immagine e del segnale audio, funzioni e copertura del segnale. In generale quando parliamo di baby monitor audio-video, quelli in grado di offrire una sorveglianza più accurata hanno una definizione video in HD. Infine è opportuno considerare anche l’obiettivo della videocamera: i modelli più completi (e costosi) possono avere un obiettivo grandangolare che consente di avere una visuale più ampia della stanza e dell’intero lettino, una funzione di zoom e, in quelli più sofisticati, anche rotazione e inclinazione automatiche della videocamera in base ai movimenti del bambino.Livello di sorveglianza
Questo fattore è sicuramente quello che sta più a cuore ai genitori (ma anche agli zii, ai nonni e a chiunque debba occuparsi di accudire un bambino) che devono acquistare un baby monitor, visto che descrive quanto accuratamente e con quali tecnologie questo strumento permetta di tenere d’occhio il bebè. I dispositivi attualmente in commercio prevedono infatti una serie di funzioni sviluppate specificamente per garantire un livello di controllo più o meno elevato, che i genitori possono selezionare in base alle proprie esigenze e al proprio grado di apprensione, visto che alcune di queste garantiscono una sorveglianza veramente accurata. In linea generale, i modelli di baby monitor audio tendono ad avere un numero di funzioni dedicate alla sorveglianza leggermente inferiore rispetto ai modelli audio-video. Guardiamo nel dettaglio tutti gli elementi che contribuiscono a determinare il livello di sorveglianza di un baby monitor.
Rilevamento movimenti respiratori
Alcuni modelli prevedono dei sensori (inseriti ad esempio all’interno di una fascetta da applicare attorno alla caviglia del bambino o in uno speciale calzino) in grado di rilevare la frequenza cardiaca, la respirazione e il sonno del piccolo, emettendo ad esempio un allarme quando rilevano un’assenza di movimenti respiratori più lunga di circa 15 secondi, così da allertare il genitore che può prontamente correre a controllare la situazione. Sono utili se si desidera un controllo più mirato, soprattutto nei primi mesi di vita, tenuto in considerazione il fatto che, quando i bambini iniziano a muoversi e interagire con il proprio corpo, far sì che questi accessori rimangano indossati potrebbe rivelarsi un’impresa.
Visuale notturna
Si tratta di un sistema che possiedono solo i baby monitor audio-video, che prevedono una telecamera ad infrarossi che si attiva automaticamente in condizioni di buio per dare al genitore la massima visibilità senza infastidire il bambino mentre dorme.
Rilevazione movimenti del bambino
In commercio è possibile trovare baby monitor pensati per il controllo dei movimenti del piccolo mentre dorme. Tramite un pad sottile da posizionare sotto il materasso è possibile rilevare se, ad esempio, il bambino scivoli più in basso andando a finire sotto le coperte, si sposti verso la testiera del letto o compia altri movimenti.
Rilevazione rumori sospetti
L’unità genitore riceve delle notifiche ogni volta che il baby monitor rileva dei suoni nuovi o insoliti provenienti dalla camera del bambino. Alcuni modelli permettono di selezionare le modalità di notifica: durante la notte meglio optare per allarmi sonori, mentre durante il giorno LED o illuminazione dello schermo possono essere sufficienti.
LED indicatori d’intensità
Una barra luminosa aumenta insieme all’intensità dei rumori o grida che il bambino emette. Questa funzione è utile per rendersi subito conto del suo stato d’agitazione.
Comunicazione a due vie
La comunicazione bidirezionale permette di interagire con il bambino facendogli ascoltare la voce della mamma o del papà anche da lontano e abbreviare così i tempi per parlare o tranquillizzare il bambino.
Portata del segnale
Questo fattore, che descrive l’ampiezza massima della copertura del baby monitor, ovvero quanto le unità genitore e bambino possano essere distanti tra loro senza perdere il segnale di trasmissione e quanto nitidamente le comunicazioni vengano trasmesse, è importante da considerare perché influenza la libertà di movimento del genitore e la collocazione del dispositivo. Bisognerà assicurarsi che il baby monitor corrisponda alle proprie esigenze d’uso, ma anche di spazio: dovrete considerare la distanza tra la camera del bambino e la vostra, nonché la possibilità di interferenza di altri strumenti presenti in casa, quali radio o simili. Di seguito, elenchiamo e descriviamo i due elementi che contribuiscono ad una maggiore o inferiore ampiezza della portata del segnale di un baby monitor.
Copertura
Rappresenta la distanza entro cui è possibile utilizzare il dispositivo. Viene sempre espressa in metri ed è maggiore nei modelli audio-video rispetto a quelli solo audio. Inoltre la copertura del segnale varia anche iin base al posizionamento del baby monitor in un ambiente aperto o chiuso: in casa, la copertura varia da 15 a circa 50 m, mentre all’esterno può raggiungere anche circa 300 m.
Canali e interferenze
Ogni modello di baby monitor offre un numero diverso di canali su cui è possibile sintonizzarsi, fino ad un massimo di 8, e ad un maggior numero di canali corrisponde un minor numero di interferenze e quindi la possibilità di ricevere più nitidamente il segnale.
I modelli audio-video che invece sono collegati tramite Wi-Fi a smartphone, laptop o tablet (senza quindi unità genitore intesa come ricevente) non hanno limitazioni in termini di distanza e di numero di canali, a patto, ovviamente, di restare nel raggio d’azione del proprio router per non perdere la connessione.Funzioni
Il fattore funzioni appare particolarmente interessante da considerare nella selezione del baby monitor perché queste influenzano il grado di sofisticatezza dell’apparecchio, condizionandone anche la praticità d’utilizzo quotidiano, la versatilità e il prezzo finale. Alcune funzioni rappresentano dei veri e propri vezzi extra, che non sono necessari, ma arricchiscono il baby monitor e lo rendono più apprezzato dai genitori perché in grado di offrire un uso molto comodo e all’avanguardia. Altre funzioni, invece, sono assolutamente irrinunciabili, soprattutto per alcune casistiche particolari: si pensi ad esempio alla rilevazione della temperatura nella stanza per quei bambini cagionevoli oppure che vivano in case particolarmente umide o soggette a considerevoli cambi di temperatura.
In generale, dovrete considerare la regola per cui ad un maggior numero di funzioni corrisponde un prezzo più alto, così come dovrete tener presente che molti baby monitor audio non sono provvisti di tante delle funzioni che invece i modelli audio-video possono vantare. Guardiamo nel dettaglio tutte le funzioni di cui può essere dotato un baby monitor:- Luci: esistono diversi tipi di luci che possono essere incluse in un baby monitor e tutte hanno la funzione di calmare il bambino, soprattutto quando è impaurito dal buio. Alcune consistono nella proiezione di lucine sul muro o sul soffitto, ad esempio a forma di stella o di animaletti, per intrattenere e calmare il bambino;
- Modalità Eco: si tratta di una modalità a risparmio energetico che permette di utilizzare più a lungo il baby monitor;
- Ninna nanna e suoni rilassanti: alcuni modelli offrono una gamma variabile di canzoncine per far addormentare i piccoli che possono essere attivate anche in remoto dall’unità genitore;
- Rubrica: è possibile creare una piccola rubrica con numeri d’emergenza che vengono automaticamente salvati nel baby monitor. Questa funzione è particolarmente utile a coloro che affidano i propri bambini alle cure di baby-sitter o persone che non fanno parte del nucleo familiare e potrebbero non ricordare i numeri da chiamare in caso di emergenza;
- Termostato: ovvero la possibilità di rilevare il livello di temperatura e di umidità della stanza dove il bambino riposa o gioca, in modo da assicurarsi sempre che il piccolo sia inserito in un ambiente adeguato;
- Foto e video: esistono dei baby monitor particolarmente sofisticati che permettono di scattare delle foto e di fare filmati a partire dall’unità genitore, per conservare i momenti più belli ed importanti della crescita del proprio bambino;
- Musica: alcuni modelli consentono di collegare la musica preferita da un lettore MP3 in modo da intrattenere e rassicurare il neonato.
Struttura
Il fattore struttura descrive una serie di caratteristiche funzionali ma soprattutto fisiche del baby monitor che devono essere necessariamente considerate perché influenzano l’uso pratico dello strumento, in particolare in termini di autonomia e maneggevolezza. Nonostante non rappresenti il primo tra i fattori che vengono considerati nella scelta di un modello piuttosto che un altro, la struttura può comunque giocare un ruolo decisivo, soprattutto per quei genitori che abbiano particolari esigenze d’utilizzo quali, ad esempio, portare il trasmettitore con sé in giro per casa. Di seguito un elenco degli elementi che incidono sulla praticità della struttura di un baby monitor.
Numero di unità
Solitamente un baby monitor è costituito da un trasmettitore ed un ricevente, cioè un’unità bambino e un’unità genitore. Alcuni modelli possono però prevedere più unità genitore in modo da poterle distribuire tra i due, oppure collocarle in diversi ambienti della casa senza mai toglierle dalla base di ricarica, in modo da avere i dispositivi sempre funzionanti e tutto l’appartamento coperto dal segnale. Altri modelli consistono in un unico apparecchio, la telecamera, mentre a fungere da ricevente tramite connessione Wi-Fi è il proprio smartphone, che può essere integrato anche con dispositivi domestici intelligenti come Google Home e Alexa.
Dimensioni
Le misure del baby monitor devono essere considerate sia per essere sicuri di acquistare un prodotto che abbia un display tale da poter essere facilmente e chiaramente visualizzato, sia per scegliere il modello dalla forma e dall’ingombro più adeguati alle proprie esigenze di spazio e trasporto dell’apparecchio.
Batteria
Esistono due principali tipi di alimentazione: quella a batteria ricaricabile oppure quella a pile, stilo o mini stilo, in numero variabile. I modelli con batteria ricaricabile possono garantire una longevità maggiore e performance migliori rispetto a quelli con pile usa e getta, un aspetto importante se si tiene in considerazione che spesso il baby monitor deve poter restare attivo per tutta la notte.
Posizionamento e design
Per i più attenti agli aspetti estetici e all’arredamento della casa, il design del baby monitor e in particolare dell’apparecchio trasmettitore può essere importante. Modelli minimali, facili da camuffare all’interno della stanza e che si possano facilmente installare nella cameretta sono i preferiti da molti genitori. Anche i più piccoli possono avere le loro preferenze: i modelli di videocamera che hanno sembianze di orsetti, uccellini o altri animali possono risultare un oggetto decisamente meno invasivo anche per loro. Il design è importante anche per un discorso di praticità d’uso: alcune unità bambino sono infatti difficili da posizionare in un luogo che permetta una buona visuale, ecco perché è meglio preferire modelli con gancio o piedistallo o dotati di una struttura che permetta un posizionamento dell’unità bambino facile, pratica e sicura.
Le domande più frequenti sul baby monitor
Dove acquistare un baby monitor?
Per acquistare il baby monitor più adatto alla proprie esigenze è possibile recarsi in un negozio di articoli per l’infanzia oppure in un negozio di elettronica che includa anche una sezione dedicata ad apparecchi per la casa. Online sono invece disponibili un maggior numero di modelli: anche se destreggiarsi tra le numerose possibilità d’acquisto offerte dai famosi marketplace può sembrare più complesso, valutando gli aspetti che vi abbiamo elencato e analizzando le specifiche tecniche è possibile fare una scelta ponderata e soddisfacente.
Quali sono le principali marche di baby monitor?
Diversi brand si occupano di produrre baby monitor sia audio che audio-video, alcuni anche da diverse decine di anni, conquistando la notorietà e la fiducia di tantissime famiglie. In commercio si trovano molti prodotti, con caratteristiche e prezzi molto differenti tra loro: come scegliere il migliore tra tutti? In realtà il nostro consiglio non è quello di privilegiare una marca specifica, ma in generale di affidarsi sempre ad aziende conosciute per avere una garanzia di funzionalità del baby monitor, di utilizzo di materiali sicuri e per il servizio di assistenza al cliente. Tra le marche più diffuse e note nella creazione di baby monitor e di altri prodotti per la prima infanzia citiamo Chicco, Philips Avent, Babymoov e Motorola.
Quanto costa un baby monitor?
Il range di prezzo in cui sono collocati i baby monitor può variare da circa 30 a circa 400 € nei modelli più avanzati, come quelli dotati anche di sensore per il monitoraggio della respirazione, con una differenza di più di dieci volte maggiore tra un prodotto e l’altro: come si spiega e soprattutto come si fa a scegliere quale baby monitor comprare? È importante valutare il prezzo come indice delle caratteristiche del prodotto: se ad esempio siete alla ricerca di un modello che sia audio-video, sicuramente non potrete restare in una fascia di prezzo bassa visto che questo genere di apparecchi si colloca in una fascia di costo medio come minimo. Al contrario, un prodotto economico non corrisponderà necessariamente ad un baby monitor scadente, ma ad un modello dal funzionamento molto essenziale e sicuramente solo audio.
salve, sono mamma di gemelli e volevo capire se esiste un modello di baby monitor che controlli la presenza di movimenti respiratori di ognuno. grazie
Purtroppo non siamo a conoscenza di baby monitor in grado di sorvegliare l’attività respiratoria dei due bambini in maniera indipendente. L’unica soluzione per ora è acquistare due volte lo stesso modello.