Gli auricolari senza fili economici
In questa pagina parleremo di auricolari Bluetooth economici ma di buona qualità, quindi cuffiette senza fili che costano meno di 100 €. Distingueremo i prodotti in due fasce:
- Quelli da massimo 50 €, con poche funzioni fatte bene oppure con qualche funzione ottima e le altre meno curate;
- Quelli tra i 50 e i 100 €, che per livello di sofisticazione sono più completi, seppure ancora considerabili economici.
I migliori auricolari a meno di 50 €
Ottima qualità: Nothing CMF Buds Pro 2
Le Nothing CMF Buds Pro 2 hanno un prezzo molto oscillante, da prendere al volo quando è sotto i 50 €. Offrono 8 ore di riproduzione, 35 ore e mezza extra grazie alla custodia, una ricarica rapida che in 10 minuti garantisce 6:30 ore di riproduzione audio (senza ANC). Il sound è ottimo, equalizzabile con l’app proprietaria. Al codec audio di base SBC si aggiunge quello AAC (buono per device Apple), ma il vero smacco alla concorrenza è la possibilità di usufruire del codec LDAC per l’ascolto lossless tramite l’app ufficiale. Certo, se il dispositivo con cui ascoltate la musica non lo supporta è un plus che non vi interessa. Questa e altre funzioni, come l’entrata in pausa automatica, sono tipiche dei prodotti più costosi.
Perché ci piacciono: comodi, ottimo sound, audio spaziale, ANC di livello superiore alla fascia di prezzo.
Quali sono i difetti: il microfono altera un po’ la voce.
Miglior qualità/prezzo: Xiaomi Redmi Buds 4 Active
A un prezzo ottimo, gli auricolari Redmi Buds 4 Active di Xiaomi hanno design curato, ottimo prezzo, chiamate senza problemi evidenti, qualità audio accettabile e buona autonomia della batteria.
Perché ci piacciono: chiamate senza problemi.
Quali sono i difetti: app elementare, longevità del supporto software non chiaro.
Migliori Bluetooth con filo: JBL Tune 215BT
Se proprio non volete spendere più di 50 € tenete ben presente che esistono gli auricolari Bluetooth con il filo che collega le due cuffiette dietro la nuca, come queste JBL Tune 215BT. Se non trovate fastidioso il filo, questo formato vi permette di ottenere a parità di prezzo prestazioni notevolmente superiori su tutti i fronti.
Perché ci piacciono: 16 ore di autonomia, Bluetooth 5.0, driver da 12,5 mm.
Quali sono i difetti: se vi infastidisce il filo dietro la nuca non fanno per voi.
Miglior prezzo: Skullcandy Dime 3
Gli auricolari economici Skullcandy Dime 3 hanno un prezzo eccezionalmente basso e tanti compromessi da accettare, ma per alcuni potrebbero risultare ottimi. Ad esempio per gli allenamenti, dato che sono piuttosto comodi e stabili, inoltre hanno resistenza certificata IPX4 rispetto agli schizzi d’acqua.
Perché ci piacciono: per ascoltare la musica con Android e allenarsi, a prezzo stracciato.
Quali sono i difetti: controlli a bottone, senza ANC.
Ultra-mini per allenamento: JLab JBuds Mini
Gli auricolari economici JLab JBuds Mini hanno una caratteristica spiccatamente positiva che potrebbe renderli preferibili a tutti gli altri: sono di un formato ultra piccolo, grandi quanto un portachiavi. Sono disponibili in diversi colori, abbastanza per sbizzarrirsi un po’. Queste cuffie isolano bene dai rumori esterni una volta messe all’orecchio e la classificazione di resistenza più elevata del normale (in questa fascia di prezzo) di livello IP55 le rende adatte allo sport outdoor.
Perché ci piacciono: ultra-mini, ultraresistenti, molto comode.
Quali sono i difetti: niente ANC, sound un po’ sbilanciato.
Compatibili con Apple: Xiaomi Redmi Buds 5 Pro
Gli Xiaomi Redmi Buds 5 Pro sono auricolari buoni per chi volesse una certa versatilità e il design in stile AirPods non è un caso. La connettività è di livello avanzato, cioè Bluetooth 5.3 multipoint (due device), e supporta il codec AAC proprio per l’ascolto di qualità con Apple. In più, c’è quello LDAC per l’audio lossless, solitamente in dotazione ad auricolari molto più costosi. A chi ogni tanto si allena farà piacere la certificazione di impermeabilità al sudore IPX4; la batteria ha una discreta autonomia, che viene ampliata dalla custodia. Ci sono anche altre tecnologie tipicamente premium, come l’ANC, la modalità trasparenza per l’ascolto in sicurezza nel traffico urbano e l’audio spaziale.
Perché ci piacciono: compatibili con Apple, codec di alta qualità LDAC, resistenza al sudore.
Quali sono i difetti: livello di qualità audio e ANC non comparabili con gli auricolari più costosi.
Altri auricolari a meno di 50 €
I migliori auricolari tra 50 e 100 €
Per musica Hi-Res: EarFun Air Pro 4
Gli EarFun Air Pro 4 sono auricolari senza fili economici che faranno la gioia di chi ama ascoltare la musica ad alta risoluzione. Dotati di Bluetooth standard 5.4, ospitano tutti i codec lossless Sony e Android. Sono compatibili anche con l’ascolto Apple, anche se per quest’ultimo i risultati all’apice di categoria si ottengono con le cuffie del brand.
Perché ci piacciono: audio al top per il prezzo, equalizzatore con 30 configurazioni predefinite.
Quali sono i difetti: le chiamate non sono all’altezza, così come l’ANC.
Miglior ANC: Samsung Galaxy Buds FE
Samsung è riuscita a mantenere una posizione dignitosa nel mercato audio grazie all’acquisizione dell’azienda USA di elettronica e audio Harman. Di molto buono per il prezzo questi auricolari Samsung hanno l’algoritmo di cancellazione del rumore e i bassi molto spinti, che piaceranno a chi ascolta determinati generi musicali. La resistenza al sudore è davvero minima, certificata IPX2. Oltre all’ottimo ANC, bisogna dare atto a Samsung che le chiamate suonano forte e chiaro, anche in mezzo al chiasso.
Ci piacciono perché: ottimo prezzo, marchio affidabile, buon ANC.
Quali sono i difetti: l’app chiede parecchie autorizzazioni privacy.
Per pendolarismo: Soundcore Anker Liberty 4 NC
I Soundcore Anker Liberty 4 NC sono auricolari Bluetooth economici, leggeri e comodi, capaci di cancellare abbastanza efficacemente il rumore esterno, come il chiasso urbano dei motori e il vociare forte. Per l’ascolto della musica sono migliori rispetto ai Samsung e la batteria ha un’autonomia davvero pazzesca, di 9 ore senza la custodia. Le chiamate in mezzo al rumore cittadino non sono però lodevoli quanto l’ascolto delle tracce audio. Il fatto che siano comode e certificate IPX4 (molto meglio rispetto alle Samsung) le rende interessanti per l’attività fisica leggera.
Ci piacciono perché: ottimo prezzo, buon ANC, ottima autonomia, ascolto audio lossless.
Quali sono i difetti: equalizzazione solo a mano.
Migliori per ufficio: Sony WF-C700N
Le cuffie wireless economiche Sony WF-C700N hanno un’autonomia di riproduzione audio di ben 10 ore (5 in chiamata) e la custodia aggiunge 10 ore extra, ma le cuffiette scendono a 7:30 ore se la riproduzione avviene con l’ANC acceso. Dopo un’ora e mezza di ricarica nella custodia si può tornare a utilizzarle, mentre la custodia richiede 3 ore per la ricarica completa. Hanno la certificazione di resistenza all’acqua di livello IPX4, ma il design non resiste sempre ai movimenti del capo tipici dell’allenamento. Sono auricolari leggeri, più di altri visti qui, dotati di controlli touch, da app e con l’assistente vocale.
Ci piacciono perché: ottimo microfono, codec AAC per ascolto Apple, sound ricco di sfumature (ma senza troppi bassi), resistenza all’acqua.
Quali sono i difetti: troppo instabili per allenarsi, ANC non all’altezza del prezzo.
Altri auricolari tra i 50 e i 100 €
Cosa considerare prima di comprare
Come spiegato nella nostra guida all’acquisto degli auricolari, è importante valutare prestazioni (qualità audio e codec integrati), struttura e comfort (resistenza e comodità nell’indossarli), connettività (stabilità del Bluetooth), alimentazione (durata batteria e ricarica), funzioni extra (microfono, ANC, equalizzazione, ecc).
Cosa cambia per ogni parametro negli auricolari economici? Presto detto:
- Prestazioni: la qualità audio è spesso di base, a volte non copre nemmeno tutta la gamma di 20-20.000 Hz, in certi casi il suono è sbilanciato verso i bassi e gli alti suonano fastidiosi;
- Struttura e comfort: la forma non è accuratamente studiata, i materiali sono economici, le cuffiette pesanti (vicino ai 5 g ciascuna) e dopo un po’ fanno male alle orecchie, anche se ormai praticamente tutti hanno almeno tre taglie di gommini inclusi;
- Connettività: lo standard Bluetooth integrato è più vicino al 5.0 che al più aggiornato 5.4 e la distanza massima possibile dal device è di circa 8 m. In certi casi è difficile o impossibile l’accoppiamento con device Apple;
- Alimentazione: in riproduzione continua l’autonomia è inferiore ai top di gamma, di circa 4 ore, e la custodia garantisce meno cicli di ricarica, circa 2-3;
- Funzioni extra: assenti o carenti. Possono mancare la certificazione di resistenza al sudore (utile per gli allenamenti) e l’equalizzatore, mentre se c’è la cancellazione del rumore attiva (ANC) questa è poco performante.
Quanto costano gli auricolari economici?
Come abbiamo spiegato nella nostra guida, dipende da quanti compromessi potete accettare:
- A 50 € o meno non potrete pretendere tutte le funzionalità tipiche ben sviluppate, ma i brand, piuttosto che eliminarne una (ad esempio il microfono per le chiamate), preferiscono includerla, anche se la capacità reale è mediocre;
- A meno di 100 €, ma oltre i 50, si riesce a trovare modelli non all’avanguardia, ma più versatili e affidabili.
Quali sono le migliori marche di auricolari economici?
Un po’ come accade per smartphone e smartwatch, alcune proposte interessanti portano la firma di Xiaomi e Realme, ma ci sono anche brand meno famosi, come lo statunitense TOZO, che suggeriamo di tenere in considerazione.