I fattori decisivi per la scelta dell’aspiratore da bagno
Il bagno è il locale della casa più vulnerabile alla formazione di muffe e al ristagno di umidità: lo sanno bene le famiglie numerose, che con un grande numero di docce al giorno stentano ad eliminare il vapore acqueo dal bagno, e lo sa bene chi a casa ha solamente un bagno cieco, privo cioè di una finestra da aprire per favorire il ricambio d’aria.
In entrambi questi casi un valido aiuto per mantenere il bagno libero dall’umidità può essere l’installazione di un aspiratore da bagno, ovvero una ventola che risucchi l’aria umida dall’ambiente scaricandola o direttamente all’esterno, o nelle tubazioni di scarico predisposte.
1. Determinare la portata d’aria necessaria
Per determinare la portata d’aria necessaria abbiamo bisogno di alcuni dati:
- Il volume del bagno: questo si ottiene semplicemente moltiplicando i lati del locale per la sua altezza;
- Il diametro del tubo di scarico dell’aria (ove presente, ovvero dove non si opti per l’installazione a vetro);
- La lunghezza del tubo di scarico;
- La presenza di curve o curve a gomito nel percorso del tubo.
Procediamo per gradi nel nostro calcolo, prendendo ad esempio un bagno di 3 x 3 m di lato e dal soffitto alto 2,7 m.
Il volume del nostro bagno è di 3 x 3 x 2,7 = 24,3 m³. Moltiplicato per quattro otteniamo 24,3 x 4 = 97,2 m³: è questo il volume d’aria complessivo che il nostro aspiratore dovrà movimentare all’ora.
Calcolare la perdita di carico
La capacità dell’aspiratore di spingere l’aria all’esterno dipende dalla pressione che questo è in grado di generare. Questo è un dato rilevante in relazione alla lunghezza del tubo di scarico e alla presenza di eventuali curve nel suo percorso: due elementi che provocano una perdita di carico di cui tenere conto all’atto della scelta dell’aspiratore da bagno.
Cominciamo dalla lunghezza del tubo di scarico: il diagramma qui sotto vi aiuterà a capire che perdita di carico calcolare in base alla larghezza del tubo. Le istruzioni per la lettura del diagramma si trovano sotto di esso.
- Tra le linee rosse orizzontali individuate quella corrispondente alla portata d’aria dell’aspiratore (in m³/h);
- Individuate l’intersezione di questa linea con quella diagonale blu corrispondente al diametro del tubo;
- Da questa intersezione scendete lungo la linea verde verticale e individuate il valore in mm H2O della perdita di carico;
- Moltiplicate il valore individuato per la lunghezza in m del tubo di scarico.
Ipotizziamo che, nel nostro esempio, il tubo di scarico sia lungo in tutto 6 m ed abbia un diametro di 100 mm: il valore della perdita di carico è di 0,2 mm H2O al metro, per cui 0,2 x 6 = 1,2 mm H2O.
Aggiungiamo alla nostra ipotesi una curva nel percorso del tubo di scarico: per calcolare la perdita di carico dovuta a questa curva dobbiamo, nel nostro diagramma, tornare all’intersezione tra la linea rossa e quella blu che abbiamo precedentemente individuato: dobbiamo stavolta seguire verso l’alto la linea diagonale gialla più vicina e individuare così la velocità del flusso d’aria espresso in m/s. Nel nostro esempio la velocità è di 3 m/s.
Con questo dato alla mano possiamo consultare la tabella seguente per capire quanta perdita di carico aggiungere in virtù della curva:
Velocità (m/s) | |||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Perdita di carico curva (mm H2O) | |||||||||||||
Perdita di carico curva a gomito (mm H2O) |
Nel nostro esempio, a 3 m/s di velocità corrisponde una perdita di carico di 0,1 mm H2O. Dobbiamo a questo punto sommare tutti gli elementi che concorrono alla perdita di carico complessiva, quindi la lunghezza del tubo e le curve. Sommando 1,2 + 0,1 avremo 1,3 mm H2O di perdita di carico totale per il nostro impianto aspirante ipotetico.
Tirando le somme, dovremo scegliere per il nostro bagno-esempio un aspiratore che abbia come minimo una portata d’aria di 100 m³/h e almeno 2 mm H20 di compensazione della perdita di carico (o circa 20 Pa di pressione generata).
2. Il tipo di aspiratore bagno
A seconda delle caratteristiche dell’impianto possiamo fare alcune considerazioni anche sul tipo di aspiratore da bagno migliore per il nostro caso. Sono tre i principali tipi di aspiratore da bagno: vi sono modelli assiali o elicoidali, centrifughi e centrifughi in linea. Vediamo quali ne sono le caratteristiche distintive e quali sono i casi più indicati per ciascuna tipologia.
Aspiratori assiali o elicoidali
Negli aspiratori assiali la pressione è creata semplicemente dalla ventola, che aspira l’aria e la spinge lungo il tubo nella stessa direzione da cui la “tira”.
La pressione generata è piuttosto bassa, per cui gli aspiratori assiali sono adatti a quei casi in cui vi sia solo una perdita di carico minimale da compensare, ad esempio in installazioni a vetro o con tubi di scarico molto brevi e senza curve.Aspiratori centrifughi
Negli aspiratori centrifughi si trova una coclea alle spalle della ventola che, oltre a formare un angolo di 90° tra ingresso ed uscita dell’aria, aumenta anche la pressione generata.
Per questo è una soluzione indicata in quei casi in cui serva una pressione maggiore, quando il tubo di scarico è piuttosto lungo e/o presenta svariate curve.Aspiratori centrifughi in linea
Questo tipo di aspiratore è espressamente concepito per l’installazione a cavallo tra due tubi in linea, pertanto è una buona soluzione coadiuvante in quei casi in cui l’impianto abbia una perdita di carico davvero significativa. In generale sviluppano molta pressione.
3. Funzioni
I primi due punti che abbiamo fin qui trattato sono senza dubbio i più importanti da considerare quando si debba scegliere l’aeratore giusto per il proprio bagno. Quelli che tratteremo ora sono aspetti, se vogliamo, di secondaria importanza: interessanti, ma difficilmente fondamentali.
Tra questi il primo riguarda senza dubbio le funzioni che un aspiratore da bagno può avere, a seconda della sofisticazione del modello. Vediamo quali sono le principali.
Timer di funzionamento
Una delle funzioni più comuni è il timer di funzionamento. I modelli che ne sono dotati prevedono la possibilità di stabilire quanto a lungo l’aspiratore debba continuare a funzionare dopo che abbiamo spento l’interruttore: di solito si va da un minimo di 3 minuti ad un massimo di 30.
Chiusura e apertura automatiche
Alcuni modelli di aspiratore da bagno sono richiudibili: il condotto si chiude cioè quando l’aspiratore non è in funzione e si apre quando si accende. Il meccanismo è automatizzato, vale a dire che non è necessario aprire e chiudere il condotto a mano.
Umidostato
Alcuni modelli di gamma alta sono equipaggiati con un umidostato, cioè un sensore per il rilevamento del tasso d’umidità nell’aria. Grazie a questa integrazione è possibile impostare una soglia di umidità superata la quale l’aspiratore parte in automatico allo scopo di espellere l’umidità in eccesso.
Per i problemi di umidità più seri consigliamo comunque l’uso complementare di un deumidificatore.Velocità di ventilazione
Alcuni modelli di gamma alta possono funzionare a diverse velocità di aspirazione. Queste sono di solito controllabili tramite un’apposita pulsantiera da installare a muro e che possono offrire un elevato controllo sulla velocità della ventola.
Sensore di presenza
Con il sensore di presenza abbiamo più o meno tutti familiarità: quante volte, entrando nel bagno di un ristorante, la ventola dell’aspiratore si è accesa da sola al nostro ingresso? Quest’automazione è resa possibile da un sensore ad infrarossi che rileva la presenza di persone nell’ambiente e fa di conseguenza partire l’aspirazione.
Interruttore a cordicella
Alcuni modelli permettono l’installazione indipendente da un interruttore a parete, qualora non vogliamo o non possiamo collegare l’aspiratore da bagno ad una pulsantiera. In questi casi l’accensione sarà manuale, ma altre funzioni come il rilevatore di presenza e l’umidostato non sono affatto escluse.
Domande frequenti
Dove devo posizionare l’aspiratore bagno?
Un aeratore da bagno si può tipicamente installare a parete o a soffitto. Il consiglio è quello di installarlo, impianto permettendo, il più vicino possibile alla fonte di umidità, dunque di solito si predilige l’installazione direttamente al di sopra della doccia.
Un errore molto banale da non commettere è poi quello di non realizzare una via d’aria per il ricambio: è necessario infatti che nel locale possa affluire aria dall’esterno come ricambio di quella che viene aspirata. Una grata nella porta, nella parte più vicina al pavimento, può essere una buona scelta.
Come si pulisce l’aspiratore da bagno?
La pulizia va fatta periodicamente per evitare gli accumuli di polvere, che a lungo andare possono rovinare il motore. Gli step sono pochi e semplicissimi:
- Staccare la corrente per evitare spiacevoli incidenti;
- Rimuovere la grata anteriore;
- Pulire la ventola con un pennello morbido, anche inumidito, facendo attenzione a non bagnare il motore;
- Rimontare la grata;
- Riattaccare la corrente.
Come frequenza per la pulizia raccomandiamo almeno una volta l’anno.
Esiste un aspiratore da bagno a batteria?
No, al momento è necessario il collegamento alla rete elettrica per tutti gli aspiratori da bagno in commercio. Se non si ha la possibilità di realizzare il collegamento elettrico si può ripiegare sull’utilizzo di un deumidificatore per tenere sotto controllo l’umidità nel locale.
Quanto costa un aspiratore bagno?
Parlando molto in generale, gli aspiratori da bagno non sono molto costosi. I modelli più semplici ed essenziali, privi di funzionalità e a bassa pressione (quindi assiali), possono costare anche solo 15 € circa. Un modello assiale di media qualità costa circa 40 €, e in generale è questo il range di prezzi entro cui quasi tutti troveranno un aspiratore adatto al proprio bagno.
Laddove sia necessaria una portata d’aria molto elevata, però, i prezzi possono salire anche di molto per degli aspiratori centrifughi, fino a sfondare il tetto dei 300 €. Non vi spaventate, però: normalmente la stanza da bagno non è un locale di grandi dimensioni e non necessita di prestazioni così elevate.
La marca è importante?
Nel campo della ventilazione ed aerazione domestica ci sono sicuramente alcuni nomi specializzati che è opportuno prendere in considerazione quando si cerca un aspiratore da bagno. Su tutti non possiamo non menzionare per prima l’italiana Vortice, la cui offerta di aspiratori da bagno è ricca e molto interessante anche per la cura del design, oltre alle prestazioni in generale elevate.
Altri brand degni di considerazione sono, per restare nel Made in Italy, Fantini Cosmi e Lux Elettromeccanica, anch’esse attente a coniugare buone prestazioni, durabilità del prodotto e design gradevole. Tra i brand stranieri possiamo ricordare su tutti la tedesca Blauberg o, per restare sui modelli economici, l’inglese Xpelair.
Ho bisogno del modello celcia 100mm. L’avete? Altrimenti quale modello può sostituirlo? Non vorrei avere problemi nel montaggio.
Gli aspiratori Celcia sono in via di esaurimento, non si trovano più.
Per suggerire un’alternativa dovremmo conoscere le caratteristiche del locale di installazione: indicativamente un modello di facile installazione è il Plumbing4home E100.
vorrei un aspiratore da bagno per soffitto con sensore di presenza, con timer, di colore bianco, con cuscinetti, aspirazione circa 90 MCH
Un ottimo modello che puoi considerare è il Fantini Cosmi AP0497.
bagno 15 m cubi-condotta d.80mm lunga 7m con uscita esterna attraverso controsoffittatura. quale aspiratore consigliate ?
Difficile dare una risposta senza sapere se e quante curve la tubatura compia. In base ai dati forniti serve una portata d’aria di 60 m³ e la perdita di carico, al netto di eventuali curve, sarebbe di 1,75 mm H2O.
Puoi guardare ad esempio il Vortice MFO 100/4″ che sarebbe più che sufficiente.