Che cos’è un aspirapolvere centralizzato? Il concetto non è affatto nuovo, infatti i primi esemplari risalgono addirittura alla fine dell’800. Si tratta sostanzialmente di una soluzione per l’aspirazione dello sporco integrata nell’edificio stesso.
La principale applicazione originaria era quella negli alberghi: bastava spostare di stanza in stanza tubo e bocchette, allacciarli all’apposita presa aspirante e il gioco era fatto. L’aspirapolvere centralizzato è però oggi disponibile anche per le abitazioni private, soprattutto ville e villette indipendenti o semi-indipendenti, e costituisce un’ottima alternativa all’aspirapolvere tradizionale e alle scope senza filo.Come funziona l’aspirapolvere centralizzato
L’idea è semplice: in un locale di servizio (cantina, taverna, lavanderia ecc.) si installa a muro la centrale aspirante, un grande motore con un capiente serbatoio capace di generare un’elevata potenza aspirante.
In alcuni casi, nel muro si pratica un foro per lo scarico del microparticolato, mentre un sistema di tubature dedicate entro le pareti domestiche collegano la centrale aspirante a tutte le stanze. Ciascun locale avrà dunque un’apposita presa alla quale collegare il tubo flessibile per aspirare lo sporco esattamente come si fa con un aspirapolvere tradizionale.Pro e contro dell’aspirapolvere centralizzato
In quali casi è sensato prendere in considerazione un aspirapolvere centralizzato anziché un normale aspirapolvere o scopa elettrica? Rispetto alle soluzioni aspiranti tradizionali l’aspirapolvere centralizzato presenta svariati vantaggi, ma anche alcuni significativi svantaggi. La tabella sottostante riassume i pro e i contro di questa soluzione:
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Più potenza aspirante | Costo elevato |
Maggiore raggio d’azione | Lavori di installazione |
Più maneggevole | |
Più silenzioso | |
Meno dispersione polveri | |
Maggiore igiene |
L’installazione di un aspirapolvere centralizzato richiede un investimento iniziale di circa 2.000 € minimo: è chiaro che un aspirapolvere o una scopa elettrica rimangano soluzioni ben più economiche e di facile implementazione, soprattutto per chi abita in condominio poiché non richiedono lavori in muratura.
Chi ha però una situazione abitativa autonoma e una particolare esigenza di igiene e pulizia può prendere seriamente in considerazione l’aspirapolvere centralizzato: l’elevata efficienza aspirante e filtrante, unita alla minima manutenzione necessaria, può giustificare l’investimento.
Come scegliere un aspirapolvere centralizzato
Se siete convinti di voler installare un aspirapolvere centralizzato, ecco qui di seguito gli aspetti che dovrete considerare per fare la scelta giusta.
Potenza aspirante
In primo luogo dovreste verificare la potenza aspirante del modello scelto: il rapporto non è esattamente lineare, ma a essa è correlata la superficie massima che la centrale aspirante possa servire. Non c’è di solito bisogno di fare calcoli complicati: sono i produttori stessi a dichiarare per quanti m² massimi un impianto centralizzato sia indicato, così come a suggerire quante prese aspiranti sia possibile supportare con ciascun modello.
L’AirWatt (AW) è un’unità di misura della potenza aspirante: valutare quanti AirWatt una centrale aspirante produca è importante in relazione alle dimensioni della casa e alla distanza della più remota bocchetta aspirante. Naturalmente un aspirapolvere centralizzato produce un maggior numero di AirWatt rispetto a un aspirapolvere a traino: un buon modello tradizionale dovrebbe stare intorno ai 150 AW, mentre mediamente un aspirapolvere centralizzato si mantiene al di sopra dei ben 500 AW. Al netto della perdita di potenza dovuta alla distanza della bocchetta di aspirazione dalla centrale, il potere aspirante di un aspirapolvere centralizzato è sensibilmente superiore rispetto ai classici modelli portatili.Filtrazione
La centrale aspirante è sempre dotata di filtri di alta qualità, ovvero filtri dall’elevata capacità filtrante delle polveri più sottili. Vi sono diversi tipi di filtri che una centrale aspirante può montare, più o meno simili a quelli implementati sui normali aspirapolvere:
- Filtro a membrana: in GoreTex. Trattiene il 98% delle polveri da 0,3 µm in su ed è autopulente;
- Filtro pieghettato: cartuccia cilindrica dall’elevata capacità di filtrazione (sebbene non sempre HEPA) che richiede una pulizia periodica;
- Separatore ciclonico: crea un flusso d’aria a spirale che separa naturalmente le particelle di sporco dall’aria aspirata. Può essere esterno o interno alla centrale e riduce grandemente la necessità di pulire periodicamente il filtro.
In molti casi, la centrale aspirante scarica l’aria aspirata direttamente all’esterno dell’abitazione. Questo aspetto da solo è sufficiente a spiegare perché, in caso di forti allergie a pollini e acari della polvere, l’aspirapolvere centralizzato costituisca la soluzione più igienica. In quei casi in cui non sia possibile realizzare lo sfiato esterno è comunque possibile optare per un modello senza scarico.
Equipaggiamento
Abbiamo visto come la scelta della centrale aspirante debba essere dettata dalle dimensioni della casa, dal numero di prese che serviranno e dalla massima distanza che si avrà tra la centrale e l’ultima delle prese di aspirazione.
È interessante anche considerare cosa sia incluso nella fornitura della centrale aspirante. Quella tipica comprende di solito i seguenti accessori:- Tubo flessibile: lungo 9-10 m, può avere comandi al manico per l’accensione e spegnimento dell’aspirazione, ma anche per la regolazione della potenza aspirante;
- Tubo telescopico: a cui collegare le spazzole per i pavimenti;
- Spazzola multisuperficie: una spazzola non motorizzata con setole retrattili adattabile sia ai tappeti, sia ai pavimenti duri.
Una fornitura particolarmente ricca può comprendere anche spazzole aggiuntive, ad esempio per i parquet o motorizzate per i tappeti, e bocchette per superfici varie, come bocchette a lancia, a pennello e per imbottiti.
Tubo a scomparsa
Una soluzione pratica e salvaspazio è quella del tubo a scomparsa. Questo sistema prevede l’installazione di un tubo retrattile su ciascuna presa aspirante, estraibile semplicemente tirandolo e retraibile sfruttando l’aspirazione generata dalla centrale.
Questa soluzione comporta un minore ingombro dato che, una volta terminate le pulizie, si dovranno ritirare solamente le spazzole e il tubo telescopico e non una bobina da minimo 9 m di tubo flessibile.Funzioni
Nonostante la complessità dell’installazione, un impianto di aspirazione centralizzato è in realtà decisamente semplice.
La centrale aspirante, in molti casi, non si riduce ad altro che un motore con un filtro, un serbatoio e uno scarico esterno; nei modelli appena un po’ più sofisticati c’è un display informativo sul quale vengono visualizzate informazioni sullo stato della macchina: riempimento del serbatoio, potenza aspirante, eventuali messaggi di errore.I migliori aspirapolvere centralizzati
I produttori di aspirapolvere centralizzati non sono moltissimi, ma vogliamo comunque fare almeno alcuni nomi dalla sicura affidabilità. Segnaliamo un marchio italiano come Aertecnica, che commercializza gli aspirapolvere centralizzati della linea Tubò, ma anche il popolarissimo brand Beam della svedese Electrolux, che possiamo considerare il primo produttore di questo genere di soluzione aspirante.
Due brand invece relativamente economici sono OVO e Nadair, che offrono centrali aspiranti molto semplici, ma dalle ottime prestazioni.
Costo di un aspirapolvere centralizzato
Il costo di un impianto di aspirazione centralizzato non è indifferente: tra centrale aspirante, materiali necessari e onorario dell’installatore specializzato non si può preventivare di spendere meno di 2.000 – 3.000 €, destinati a lievitare notevolmente se dovrete spaccare muri per posare la tuberia. I costi sono naturalmente correlati alle dimensioni della casa: da queste dipendono la potenza aspirante necessaria, la quantità di materiali di consumo e il numero di prese di aspirazione da installare.