Le app di dating
Il dating online esiste ormai da qualche decennio: nato con i siti di incontri, oggi sono le app di dating a farla da padrone e a mettere in contatto milioni di persone in tutto il mondo. Per chiarezza: anche i siti “storici”, quelli che esistevano molto prima dell’arrivo delle app, si sono oggi attrezzati e hanno tutti una loro versione “mobile” da installare sullo smartphone, ma diverse delle app più popolari e utilizzate sono nate proprio in versione “portatile” e solo secondariamente sono fruibili anche da computer.
A disposizione ce ne sono tantissime: generaliste o di nicchia, gratuite o a pagamento, molto conosciute o totalmente oscure. Se siete in dubbio su quale usare, continuate a leggere: vi parleremo delle cinque migliori app di dating del momento sia per autenticità dei profili, sia per sicurezza dei vostri dati.Le migliori app di dating
La migliore a pagamento: Meetic
All’interno della nostra selezione Meetic è l’unica app fruibile solo a pagamento: registrarsi è gratuito, così come curiosare tra i profili degli altri utenti, ma senza abbonamento non c’è modo di interagire con nessuno (a parte gli utenti che abbiano attivato la funzione “Top”). Questo per molti sarà una seccatura, ma vi invitiamo a considerare il fatto che difficilmente i truffatori sono disposti a pagare per usare una piattaforma come Meetic quando ce ne sono innumerevoli altre dove cercare vittime gratuitamente. Una conseguenza di questo modello di business è che gli utenti della piattaforma sono tendenzialmente più maturi rispetto ad altre app: l’età degli iscritti è mediamente compresa tra i 30 e i 60 anni. Un’altra conseguenza è che le loro intenzioni sono perlopiù serie: per le occasioni mordi e fuggi, infatti, ci sono applicazioni gratis più idonee.
Ciò premesso, Meetic è stato prima di tutto un portale di dating, che solo negli ultimi anni si è attrezzato con una versione mobile: rispetto alle app nate prima di tutto per lo smartphone è molto più articolato e ben fruibile anche nella sua versione web. Oltre all’ormai ubiquo metodo di matching “alla Tinder”, il sistema di affinità alla base dei suggerimenti di profili è piuttosto raffinato: c’è un test di personalità da completare, si può personalizzare ampiamente quello che viene mostrato sul proprio profilo e, soprattutto, ci sono gli incontri dal vivo organizzati da Meetic stessa. Questi ultimi costituiscono l’occasione perfetta per incontrare persone in un contesto “leggero” e sicuro, in cui il focus è un’attività da fare tutti insieme per conoscersi in modo spontaneo.- A chi è rivolta: persone tra i 30 e i 60 anni alla ricerca di relazioni serie;
- Ci piace perché: la piattaforma organizza anche eventi dal vivo;
- Non ci piace perché: si può usare solo ed esclusivamente abbonandosi.
Per chi vuole divertirsi: Tinder
Tinder è stata a lungo modello di riferimento e fonte di ispirazione per moltissime altre app. Il suo punto di forza sta nel funzionamento estremamente intuitivo, semplice e veloce. Come prima cosa bisogna caricare una galleria fotografica, dopodiché si può scegliere se aggiungere un piccolo testo, la professione, la formazione e altre informazioni personali. Il profilo può essere anche collegato a Spotify e Instagram, così da condividere le proprie canzoni preferite e le proprie foto. Una volta impostato il profilo personale si passa all’applicazione dei filtri, ovvero il ventaglio d’età, il sesso e l’area geografica preferiti, così che vengano mostrati solo i profili che rispettino certi criteri.
Passiamo ora all’aspetto più innovativo dell’app, nonché il più imitato: il sistema di matching. Le foto di altri profili vengono mostrate una dopo l’altra, per cui si può scegliere di scartarle, scorrendo con il cosiddetto “swipe” verso sinistra o toccando l’icona a X, oppure esprimere il proprio interesse scorrendo verso destra o sfiorando l’icona a cuore.Il “like” rimane segreto se l’interesse non è reciproco, ovvero se l’altra persona non ha a sua volta “scelto” il vostro profilo. Una volta che due utenti si “piacciono” a vicenda possono accedere alla chat e alla videochat e iniziare una conversazione. Se si seleziona il Super Like, invece, l’altra persona lo vedrà a prescindere dall’interesse reciproco. Il punto forte di Tinder è sicuramente la sua gamma di scelta molto ampia e la sua velocità di utilizzo. Bisogna considerare, tuttavia, che l’età media dei suoi utenti è stimata sui 20-40 anni e molti usano la piattaforma per puro divertimento, per instaurare relazioni senza impegno o trovare un partner casuale con cui flirtare una sera. D’altronde, il criterio di scelta si basa principalmente sulle foto, quindi può risultare piuttosto superficiale per molte persone. Tinder offre inoltre la possibilità di pagare un abbonamento mensile per usufruire di funzionalità più avanzate. La versione Tinder Plus permette, tra le tante funzionalità aggiuntive, di mostrare il proprio profilo solo alle persone a cui si è mostrato interesse e tornare indietro qualora si fosse scartato un profilo per errore. La versione Tinder Gold, invece, rivela all’utente le persone che hanno messo un like al suo profilo e offre la funzione Passport, che consente di modificare la propria zona di riferimento. Esiste infine la possibilità di comprare singoli Boost, una funzione che mette in evidenza il proprio profilo in una determinata zona per 30 minuti.
- A chi è rivolta: persone tra i 20 e i 40 anni principalmente alla ricerca di contatti estemporanei, occasioni leggere o l’uscita di una sera;
- Ci piace perché: piattaforma molto intuitiva e veloce da utilizzare;
- Non ci piace perché: non è possibile tornare indietro se si scarta un profilo accidentalmente.
Dating e social: Boo
Boo è l’app su misura per le nuove generazioni, infatti il suo pubblico di riferimento va dagli appena maggiorenni ai massimo trentenni (ma si trovano anche utenti over 40). Unisce elementi “tradizionali” delle app di dating, come la galleria d’immagini, le informazioni personali e un sistema di matching (basato in questo caso sui profili caratteriali del test di Myers-Briggs e sull’enneagramma) a elementi di un social network: sul proprio profilo e negli “interessi” (hashtag) è infatti possibile pubblicare post personali (anche con brevi video) e commentare quelli altrui. Le occasioni per incuriorirsi a vicenda e parlarsi sono insomma davvero tante. Per “rompere il ghiaccio” è possibile lasciarsi suggerire un messaggio d’apertura dall’intelligenza artificiale (ma noi vi consigliamo di farvi ricorso solo se avete un insormontabile blocco dello scrittore!) e, se vi interessa una persona che non parla la vostra lingua, il traduttore automatico integrato vi aiuterà a capire cosa stia dicendo.
Prima di poter interagire con gli altri utenti è necessario completare la compilazione del proprio profilo, per cui bisogna investire un po’ di tempo per riempire tutti i campi, caricare qualche foto e, se non avete ancora mai fatto il test di personalità, rispondere alle domande del Myers-Briggs. Senza questi passaggi non potrete ad esempio mandare messaggi o visualizzare tutte le foto degli altri utenti. Si possono esplorare profili e post per interessi comuni (ad esempio, tutti quelli inerenti la musica, i film, i libri ecc.) e ci sono dei feed predefiniti da scorrere per vedere post e profili interessanti. Un aspetto negativo è che molte delle azioni possibili, come “dare un premio” (una versione evoluta del “like”) a un post, mandare un messaggio ecc. costano monete virtuali: per tornare a guadagnarne bisogna compiere alcune azioni oppure comprare un pacchetto di monete. A pagamento ci sono anche gli abbonamenti mensili, che permettono di espandere le funzionalità di Boo.- A chi è rivolta: persone tra i 18 e i 30 anni alla ricerca di amore, amicizia o solo divertimento;
- Ci piace perché: tante occasioni per conoscersi ancor prima di iniziare a chattare;
- Non ci piace perché: tante funzionalità talvolta confusionarie e sistema a crediti penalizzante per chi interagisce meno.
L’app da cancellare: Hinge
Non lo diciamo noi, è proprio Hinge che si promuove così: è l’app il cui scopo è venire cancellata in fretta, auspicabilmente perché si è incontrato qualcuno di speciale. Di base, non è un’app molto diversa da tante altre: si possono caricare parecchie foto e fornire informazioni anche molto dettagliate su di sé nel profilo. Si può rispondere a tutte le domande che si vuole e crearne di nuove, così da dire davvero tutto quello che si ritenga importante e offrire ai visitatori innumerevoli spunti per rompere il ghiaccio. Al profilo è possibile anche allegare un breve messaggio audio o brevi video. Il sistema di matching è automatizzato: più “like” si mettono ai diversi profili che si incontrano nella homepage, più l’algoritmo è in grado di “imparare” che cosa ci piace e suggerirci di conseguenza profili sempre più pertinenti (i più “golosi” si trovano nella sezione “Standouts”). A chi si iscrive resta solo da specificare qualche informazione fondamentale, ad esempio se si vogliano vedere solo profili maschili, femminili o tutti, poi ci pensa Hinge a proporre profili da valutare.
Nonostante Hinge sia ampiamente fruibile senza pagare un centesimo, anche in questo caso si possono ovviamente dischiudere più possibilità pagando. A consumo si possono comprare pacchetti di Boost, per mettere in evidenza il proprio profilo per un’ora, e di Rose, un “like” prioritario che viene sempre visto subito da chi lo riceve. Gli abbonamenti possibili sono invece due: Hinge+, il più economico, dà accesso a “like” illimitati, ai filtri e alla ricerca avanzati e permette di vedere tutti gli utenti che ci hanno messo un “like”. HingeX, il più costoso, aggiunge ai vantaggi già elencati una selezione di profili più raffinata e la priorità del proprio profilo e dei propri “like” nel feed delle persone che ci sono piaciute.- A chi è rivolta: persone tra i 20 e i 50 anni alla ricerca di una relazione importante;
- Ci piace perché: tante occasioni per rompere il ghiaccio, profili altamente personalizzabili e verificabili;
- Non ci piace perché: parecchie funzioni importanti, come i filtri principali, sono solo per gli abbonati.
L’app made in Italy: Lovepedia
Il bacino di utenza di Lovepedia è quasi esclusivamente residente in Italia, per cui, se non vi interessa conversare con utenti oltreconfine, questa è l’app giusta per voi. Rispetto a molte altre app di dating gli iscritti sono anche molti meno, per cui non abbiamo trovato evidenza di profili palesemente falsi, nonostante manchi la possibilità di verificare la propria identità. Le foto caricate dagli utenti vengono moderate e approvate una per una e prima di poter mandare messaggi è necessario verificare il proprio numero di telefono, per cui una minima garanzia di genuinità dei profili c’è lo stesso. Le funzionalità sono quelle essenziali: sul proprio profilo si possono appunto caricare foto personali, compilare una serie di campi descrittivi e aggiungere un testo libero per parlare di sé. Il sistema di matching è quello ormai popolarizzato da Tinder: si scorrono i profili degli altri utenti e si sceglie se scartarli, mettere un “like” o un “love” (il primo costa 1 Lovepoint, il secondo ne costa 10) o mandare direttamente un messaggio. Per accumulare Lovepoint basta accedere all’app ogni giorno: all’iscrizione ne vengono regalati 200, a ogni nuovo giorno in cui si accede ne vengono regalati 10.
È anche possibile acquistare pacchetti di Lovepoint per compiere più azioni (il Boost del profilo, ad esempio, ne costa ben 100). Ci sono poi le formule di abbonamento: la versione “Lite” elimina le pubblicità e permette di vedere i “like” ricevuti, la versione “Gold” aggiunge tante altre chicche, come la navigazione in incognito, un maggior numero di filtri e ben 50 Lovepoint per ogni giorno in cui si accede.- A chi è rivolta: persone tra i 18 e i 50 anni alla ricerca di amore, amicizia o solo divertimento;
- Ci piace perché: semplice da usare anche senza pagare;
- Non ci piace perché: matching poco raffinato, c’è molta pubblicità e per eliminarla bisogna abbonarsi.
Le domande più frequenti sulle app di dating
Esistono app di dating che funzionino senza foto?
Mettiamola così: oggi nessuna app seria, cioè popolata di profili perlopiù autentici, accetta nuovi iscritti che non carichino almeno una foto di sé. Con l’intelligenza artificiale le varie piattaforme sono ormai in grado di capire se una foto sia genuina o meno, se sia stata generata da un’IA o pescata a caso dal web. A questo si aggiunge il fatto che molte piattaforme permettano di verificare il profilo proprio con un procedimento basato su foto o video del viso allo scopo di garantire l’autenticità della propria base di utenti. Perché sono necessarie queste misure? Perché, purtroppo, i truffatori sono sempre in agguato.
Come riconoscere una piattaforma di dating seria
Due suggerimenti se l’idea di caricare foto vostre proprio non vi piace:
- Parship: qui le vostre foto rimangono private finché non accettate di mostrarle a qualcuno (ma la piattaforma si può usare solo pagando);
- Slowly: è un servizio per incontrare amici di penna più che l’amore, ma se cercate una connessione prima di tutto mentale questo è un ottimo mezzo.
Esistono app di dating gratis?
La schiacciante maggioranza delle app di dating sono utilizzabili tranquillamente senza pagare un abbonamento. Tra le cinque che abbiamo selezionato nella nostra guida alle migliori app di dating tutte tranne Meetic permettono di conoscere persone senza pagare. Quelle che riteniamo le migliori in assoluto, anche, ma non solo, in quanto ad affidabilità e sicurezza, si trovano alla pagina qui sotto: