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Dati tecnici

Tipologia

Senza fili

Senza fili

Wireless

Wireless

Senza fili

Sensori di movimento

3

1

1

Sensori porta/finestra

7

1

6

1

1xmagnetico

Sirena da interno

1

1

1

1

Sirena da esterno

Rete mobile

GPRS

App

Controllo

Tastiera, smartphone, 2xtelecomando

Tastiera, radiochiave

Telecomando, app, Alexa

Tastiera e smartphone

2xtelecomando

Punti forti

Protocollo radio proprietario crittografato

Include 1 centrale radio professionale espandibile fino a 64 zone

6 sensori porta/finestra

Connessione 4G opzionale su abbonamento

Avviso di batterie scariche

Include 1 radiochiave

Programmabile anche tramite app e Alexa

Espandibile con sensori aggiuntivi

Sirena attivabile anche da telecomando (SOS)

Sirena integrata

Kit di base espandibile con altri sensori

Espandibile con telecamere di sorveglianza

Livelli di utenza gerarchizzati

Punti deboli

Per sfruttare la centrale serve ulteriore investimento

Richiede Amazon Alexa

Batterie non incluse

Solo biadesivo

Recensione completa
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Come scegliere il kit allarme per la casa

Con questa guida all’acquisto vi aiuteremo a capire come scegliere il kit di allarme per la casa (o per l’appartamento) e dove comprarlo, grazie al confronto dei prezzi nei vari negozi online. Sul mercato sono oggi presenti moltissimi modelli diversi, sia per l’interno dell’appartamento, sia per il perimetro esterno, con caratteristiche che possono sembrare simili, ma fanno la differenza quando si cerca una protezione veramente efficace e un intervento immediato nel caso si verificassero irruzioni.

kit artifurto completo con allarme per la casa In base alle proprie esigenze, dunque, vanno tenuti in considerazione diversi fattori prima dell’acquisto di un particolare sistema d’allarme per la casa o l’appartamento. Prima di vederli nel dettaglio, partiamo dalle basi.

Serve davvero un kit allarme per la casa?

Il Ministero dell’Interno, che si occupa della sicurezza degli italiani, elenca tra le misure efficaci a scoraggiare i furti in appartamento quella dell’installazione di un impianto di allarme, oltre a dotarsi di un videocitofono, di telecamere di sorveglianza e di cassette di sicurezza per custodire oggetti di valore. Con le ultime tecnologie, è possibile programmare l’accensione e lo spegnimento delle luci dello stabile, per simulare la presenza di qualcuno come ulteriore elemento deterrente. Tornando al sistema di allarme per la casa, oltre a dissuadere possibili intrusi dall’entrare senza invito sia durante la notte, sia quando questa è vuota, questo segnala l’eventuale effrazione in corso con una serie di modalità diverse, che vedremo approfonditamente più avanti.

Tipologie

Nonostante da un punto di vista puramente estetico la grande maggioranza degli antifurto potrebbe sembrare identica, esistono diverse tipologie adattabili ad alloggi con strutture diverse, e a persone con esigenze differenti.

Sistema allarme con fili

È un impianto d’allarme cablato, in cui tutte le varie parti che compongono l’antifurto vengono connesse tramite cavi. È più sicuro rispetto agli impianti allarme senza fili, che come vedremo sono soggetti alla manipolazione da parte di terzi, oppure a interferenze e ritardi nell’attivazione. Tuttavia, un’istallazione cablata può richiedere lavori di muratura, per portare i cavi in tutti i punti necessari. Può rivelarsi problematico quando si vogliono connettere sensori esterni a diversi metri dall’abitazione e dalla centralina principale. Essendo alimentato a corrente, si può condizionare l’avvio dell’allarme al verificarsi di un’interruzione elettrica, oppure collegare il sistema a un gruppo di continuità elettrogena. 

Sistema allarme casa senza fili

Gli antifurto senza fili hanno conosciuto una grandissima espansione negli ultimi anni, da quando le tecnologie wireless sono state implementate ampiamente in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Permettono un’installazione molto rapida e agevole, dato che non richiedono alcun intervento di muratura, ma sono generalmente meno sicuri rispetto a quelli cablati.

Basandosi infatti su onde radio, subiscono disturbi del segnale che potenzialmente si traducono in malfunzionamenti o in ritardi nell’attivazione dell’allarme stesso. Inoltre sono più facilmente violabili ed eventualmente disattivabili da parti terze. Tuttavia, se avete stipulato un’assicurazione sulla casa, è bene sapere che l’assicurazione non valuta positivamente il “fai da te”, perciò potrebbe non supportarvi economicamente in caso di furto con allarme installato senza l’aiuto di un professionista.

Sistemi misti

Una soluzione particolarmente utile, per chi ha magari una villetta che vuole proteggere all’interno e all’esterno, è rappresentata da impianti che utilizzano collegamenti sia cablati, sia radio. In particolare, la centralina viene connessa tramite cavi al router oppure ai sensori che si trovano negli ambienti interni, permettendo una risposta rapida e sicura. I componenti che si trovano all’esterno, per esempio al cancello d’ingresso o in alcuni punti del giardino, sono collegati senza fili. Questa connessione radio solitamente si basa su una frequenza doppia e protetta a 433 e 866 MHz. In questo modo è possibile evitare la posa di decine di metri di cavi, mantenendo inoltre i costi dell’impianto più contenuti.

Sistemi di allarme finti

Una menzione va fatta a questi impianti che in realtà non hanno alcuna reale funzione, se non quella di scoraggiare potenziali intrusi. Si tratta di riproduzioni, solitamente molto fedeli e realistiche di sensori d’allarme, dal costo molto ridotto, che spesso vengono utilizzati in concomitanza con un vero impianto per dare l’impressione che gli spazi siano più sorvegliati di quanto non lo siano realmente. In molti casi questa tecnica è efficace per prevenire in una certa misura furti e intrusioni.

Componenti

Ogni sistema d’allarme è composto da più parti, ognuna delle quali assolve a una diversa funzione. Alcuni componenti sono fondamentali per un impianto d’allarme efficace, mentre altri si aggiungono a piacimento a seconda delle proprie esigenze e del budget a disposizione. Vediamo quali sono le componenti più importanti.

Centralina

È il cuore dell’impianto d’allarme. Dalla centralina si possono controllare tutti gli altri dispositivi connessi, monitorare l’autonomia di quelli senza fili e suddividere l’abitazione in zone diverse, così gestibili separatamente. Il numero di zone dipende dal modello prescelto, così come la presenza di eventuali funzioni aggiuntive, come per esempio la connessione a Internet, che permette la gestione in remoto dal proprio smartphone tramite apposite applicazioni, o la presenza di un combinatore per la connessione mobile integrato, che vedremo nello specifico più avanti.

Allarme perimetrale

L’allarme perimetrale è indispensabile soprattutto se vivete al piano terra o se avete un edificio indipendente. È quello che serve per proteggere gli spazi di ingresso e, in generale, di comunicazione con l’esterno. I sensori perimetrali possono essere magnetici (utilizzati soprattutto per porte e finestre, fanno scattare l’allarme quando le due parti che li compongono vengono staccate), oppure a tenda, che permettono di monitorare una porzione di spazio limitata rilevando i movimenti unicamente di esseri umani, dato che sono in grado di distinguerli da animali o oggetti grazie alla tecnologia a infrarossi o a microonde.

Allarme volumetrico

All’interno, per identificare eventuali intrusi prima che lascino gli spazi violati, entrano in campo i sensori volumetrici. Anche detti sensori “di movimento”, vengono usati in combinazione con i sensori con video verifica, che scattano singole immagini solo se si attiva l’allarme.

Altri sensori

Oltre ai due allarmi principali è possibile dotarsi di ulteriori sensori, come quelli per la rilevazione di fumo o gas. Tutte queste tipologie possono essere combinate insieme per controllare differenziandoli i vari ambienti del proprio alloggio, secondo le esigenze personali.

La sirena

Tecnicamente sarebbe più corretto parlare di attuatori, cioè componenti che emettono fisicamente il segnale d’allarme. Generalmente l’allarme per l’appartamento o la casa può associarsi, appunto, a una sirena ad alto volume, che può essere interna e/o esterna, a seconda se è collegata all’allarme perimetrale o volumetrico.

Modulo connettività mobile 

Per poter essere veramente utile ed efficace, un sistema d’allarme deve poter comunicare con un servizio di sicurezza prescelto, che normalmente è a sua volta in diretto contatto con le forze dell’ordine. Per questo un modulo telefonico è particolarmente importante e GPRS e GSM permettono di sfruttare la rete mobile proprio come fanno cellulari e smartphone, senza necessità di un collegamento al Wi-Fi o con la rete telefonica fissa, facilmente disattivabili dai malintenzionati. In alcuni modelli di antifurto questo componente è integrato nella centralina, non richiedendo l’installazione di un modulo separato.

Controlli di attivazione e disattivazione 

Il più delle volte i comandi che servono ad attivare o disattivare l’impianto sono piccole tastiere, di solito situate all’ingresso, cosicché siano facilmente raggiungibili dalla porta principale, che richiedono l’inserimento di un codice numerico o alfanumerico la cui complessità verrà decisa da voi. Una persona a casa propria punta il telecomando sul sensore di movimentoÈ un metodo molto sicuro visto il grandissimo numero di combinazioni disponibili e il breve tempo concesso per inserire il codice esatto. In alternativa esistono pure chiavi elettroniche o telecomandi, entrambi molto pratici, ma con difetti importanti, come la facilità con cui si smarriscono, viste le piccole dimensioni, o l’eventualità di malfunzionamenti dovuti, per esempio, a interferenze con altri dispositivi utilizzati nei paraggi.

Servizi offerti

Al di là delle componenti fisiche con cui realizzare un sistema d’allarme efficiente, è importante valutare quali servizi sono offerti dalle singole case produttrici. Kit antifurto casa firmato GigasetVa notato che non sempre c’è una correlazione diretta tra il modello di antifurto prescelto e l’offerta di servizi aggiuntivi,

dato che questi possono essere organizzati, per esempio, con società di sorveglianza, ma può essere vantaggioso non dover cercare autonomamente soluzioni aggiuntive e affidarsi a un unico ente.

Assistenza di istituti di vigilanza 

Il supporto da parte di un istituto di vigilanza se un allarme venisse attivato potrebbe interessare alcune persone. Seppure questi servizi richiedono sempre il pagamento di un canone mensile, esistono alcune marche di antifurto che offrono convenzioni dirette, come ad esempio Verisure, l’allarme connesso alla centrale operativa H24/365 giorni l’anno. In questo caso non si deve provvedere in autonomia a reperire chi installi l’impianto, a stipulare contratti e valutare quale sia l’opzione più conveniente, ma ci si affida a un unico servizio professionale che risolve ogni questione.

Vigilanza in loco

Un contatto con un istituto di sorveglianza è utile, ma l’intervento immediato non è sempre garantito, anzi. Normalmente il tempo massimo entro cui deve avvenire è specificato nel contratto e può superare i 30 minuti. Per questo alcune marche rendono possibile usufruire di un sistema di vigilanza locale che assicura un intervento maggiormente tempestivo, grazie a una ronda continua effettuata giorno e notte nelle varie zone della città.

Controllo in remoto 

Alcuni modelli di antifurto più moderni, la cui centralina è collegabile a Internet, offrono l’opzione di essere controllati a distanza dal proprio computer o smartphone, grazie all’utilizzo di applicazioni normalmente gratuite sviluppate dalle stesse case produttrici. Questo permette di monitorare la situazione del proprio impianto allarme per la casa in qualunque momento e da qualunque luogo, sia in caso di emergenza, sia per un semplice controllo.

Compatibilità

Un ultimo fattore da valutare con attenzione quando si acquista un antifurto è la possibilità di utilizzarlo in combinazione con componenti o dispositivi esterni realizzati da altre marche. Questo è importante per diversi motivi: da un lato si potrebbero preferire sensori realizzati da un particolare produttore di cui si conosce l’affidabilità, mantenendo però la propria centralina il cui funzionamento è ancora ottimo. Dall’altro, dovessero verificarsi guasti o doveste avere bisogno di sostituire alcuni pezzi, poter utilizzare versioni più aggiornate dei vecchi componenti, oppure passare a una marca diversa, sarebbe un requisito fondamentale per evitare di sostituire l’impianto intero e investire cifre molto consistenti per realizzarne uno nuovo.Esempio di centralina per allarme casaSe si volessero integrare sensori di fumo e fughe di gas, che contribuiscono significativamente ad aumentare la sicurezza in casa o in appartamento, è bene valutare in anticipo quali opzioni siano disponibili per essere certi di poter sfruttare un impianto integrato completo.

Domande frequenti

Quanto costa un sistema allarme per la casa?

In generale, il prezzo di un antifurto dipende da diversi fattori, tra cui il numero di sensori inclusi e i tipi di tecnologie utilizzate. Si possono trovare:

  • Sistemi allarme per l’appartamento, di fascia economica intorno ai 50 €, che includono solo una sirena e un paio di sensori perimetrali magnetici;
  • Soluzioni di fascia media, tra i 100 e i 200 €, adatti ad abitazioni di dimensioni maggiori;
  • Kit di fascia alta, che arrivano a diverse centinaia di euro.

In base agli spazi e agli averi è bene valutare quale sia il sistema d’allarme più adatto alle proprie esigenze.

Quali sono le principali marche di antifurto casa?

Quando si parla di sicurezza, è ovviamente consigliabile affidarsi a marche che abbiano nel tempo dimostrato una buona affidabilità nel loro settore. Esistono molti brand che offrono servizi completi di installazione e sorveglianza, oltre a produrre dispositivi di alto livello. Se si intende acquistare online, valutate produttori quali Diagral, Elkron, Btcino e Bentel.


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