Come scegliere l’amplificatore per antenna TV
Gli amplificatori per antenna TV sono destinati principalmente ai professionisti del settore, ovvero antennisti e impiantisti. Alcuni modelli, detti anche amplificatori UHF (sigla che indica la banda di frequenze utilizzata dal digitale terrestre) possono però aiutare a migliorare il segnale dei dispostivi senza ricorrere a interventi esterni.
In questa guida all’acquisto confronteremo i cinque migliori amplificatori con delle mini recensioni, dopodiché spiegheremo il funzionamento di questo piccolo apparecchio. Prenderemo in esame le diverse tipologie di amplificatori per antenna TV, chiarendo alcune funzioni di base che potrebbero aiutarvi nell’installazione casalinga, e riservando all’antennista professionista il montaggio e la calibrazione di un’amplificazione per esterni.I migliori amplificatori per antenna TV
Migliore da interno: Metronic 432187
Metronic 432187 è un amplificatore TV per digitale terrestre con filtro LTE, due uscite TV da 24 dB regolabili (in caso di eccesso di segnale si può abbassare il guadagno) e un ingresso FM/UHF/VHF. L’impedenza è di 75 Ohm, mentre l’ingresso/uscita è una spina da 9,52 mm.
Una volta eseguita la semplice installazione, contrasta le interferenze del 5G che indeboliscono il segnale del digitale terrestre.
Miglior qualità/prezzo da esterno: Vsnetwork F 4RT
L’amplificatore TV da esterno Vsnetwork F 4RT è anch’esso semplice da installare e dotato di filtri LTE e GSM per proteggere il segnale dalla interferenze. Ha due ingressi UHF da 40 dB e un ingresso VHF da 20 dB entrambi regolabili (UHF: 12 V 100 mA) dovete comprarlo a parte.
Da valutare da interno: Metronic 414114
Metronic 414114 è anch’esso dotato di filtro LTE per la soppressione dei segnali telefonici che generano interferenze, ma ha quattro uscite TV da 28 dB regolabili (VHF: 5-20 dB, UHF: 13-28 dB). Pesa 150 g e l’alimentatore è incluso nel dispositivo: vi basterà quindi attaccarlo alla corrente.
Il più leggero: NVS Amplificatore AMP20
NVS Amplificatore AMP20 è un amplificatore da interno molto semplice con due uscite TV da 20 dB, entrambe regolabili (5-20 dB). Pesa appena 5 g, include l’alimentatore ed è l’ideale se non avete grosse interferenze dalle reti mobili.
Caratteristiche principali degli amplificatori per antenna TV
Vediamo ora a che cosa prestare attenzione per scegliere l’amplificatore per antenna TV che più faccia al caso vostro.
Tipologia
Da quando la tecnologia digitale è diventata lo standard anche per le trasmissioni televisive, soppiantando completamente il più datato sistema analogico, sono sorti una serie di nuovi problemi per il telespettatore, non sempre in grado di visualizzare correttamente i canali televisivi, talvolta con variazioni anche molto repentine tra una ricezione discreta e una totalmente assente. Questo è dovuto, almeno in parte, alle numerose interferenze da cui il segnale digitale può essere disturbato, dipendenti per esempio dagli agenti atmosferici, e alla qualità non sempre ottimale dei trasmettitori presenti nella propria zona di residenza. Per ovviare a questi problemi è possibile, prima di tutto, orientare nuovamente la propria antenna, verificando che sia nella posizione più vantaggiosa possibile.
Se anche questa misura non fosse sufficiente a visualizzare i canali televisivi del digitale terrestre senza continue interruzioni o interferenze, sarà necessario dotarsi di un amplificatore per l’antenna. Oggi è fondamentale dotarsi di un dispositivo che sia in grado di supportare il nuovo standard DVB-T2, la riproduzione delle immagini in alta definizione (HD) e, se si è amanti della radio, anche lo standard DAB, l’ultima evoluzione nel campo della trasmissione radiofonica. Per saperne di più vi consigliamo la lettura della nostra guida all’acquisto del decoder digitale terrestre:Come scegliere il decoder digitale terrestre
Esistono tre tipologie di amplificatore per TV, adatte a esigenze differenti, ognuna con vantaggi e svantaggi.
Amplificatore da interno
Si tratta della soluzione più popolare in assoluto, è molto economica e soprattutto facile da installare, anche senza l’aiuto di un professionista. Va posizionato in casa, è alimentato da una normale presa della corrente e va collegato al cavo dell’antenna del televisore. È la soluzione ideale per chi cerca un sistema rapido per migliorare la ricezione di un segnale talvolta disturbato, ma non può risolvere le situazioni in cui questo sia veramente molto debole.
Spesso gli amplificatori da interno hanno anche più uscite, così che si possano connettere diverse TV senza dover effettuare spese aggiuntive.Amplificatore da palo
A differenza di quello da interno, va montato direttamente sull’antenna e collegato a quest’ultima tramite un preamplificatore. Ovviamente in questo caso è assolutamente necessario l’intervento di un professionista, sia per la scelta dei dispositivi migliori per il vostro impianto, sia per l’installazione. Sono soluzioni adatte alle zone in cui la ricezione del segnale sia estremamente scarsa e nessuna alternativa sia in grado di risolvere il problema. Se l’amplificatore in sé non ha un prezzo particolarmente elevato, va comunque ricordato che bisogna aggiungere il costo della manodopera e di un’eventuale consulenza.
Nel caso in cui si decidesse per una soluzione fai-da-te, ricordiamo comunque che potrebbero non esserci sostanziali miglioramenti nella ricezione del segnale e che un amplificatore potrebbe anzi peggiorare la situazione. In questo caso il problema deriva con tutta probabilità dall’antenna stessa, per cui non ci sarà alcuna altra soluzione se non contattare un antennista.Amplificatore con antenna integrata
Si tratta di vere e proprie antenne in plastica dedicate alla ricezione e all’amplificazione del segnale del digitale terrestre, incluse le frequenze del segnale in alta definizione, ovvero il DVB-T2.
Queste antenne si collegano facilmente tramite il cavo coassiale e hanno anche un’uscita USB per collegare altri dispostivi, ad esempio il box del digitale terrestre. Utili per chi ha case in campagna o in stanze troppo lontane dagli impianti di ricezione e dalle finestre, hanno un regolatore esterno dell’amplificazione da attivare in base alla distanza del ripetitore più vicino. Alcuni modelli più recenti presentano antenne larghe, ampie ma sottilissime, simili a fogli di carta, che si possono sistemare su un balcone o su un punto alto della stanza. Questi rientrano in fasce di prezzo decisamente basse, intorno ai 30 €. Esistono inoltre sul mercato numerose antenne esterne da balcone che necessitano di una vera e propria installazione, dal prezzo maggiore e che potremmo considerare dei prodotti intermedi. Se queste antenne in plastica sono dei veri “plug & play“, ovvero funzionano con facilità dopo averle installate sul retro del televisore tramite cavo coassiale, altri modelli leggermente più costosi vanno posizionati con più cura, calibrati e necessitano in alcuni casi dell’aiuto di un antennista, specialmente se c’è bisogno di fare buchi nel muro e realizzare un vero impianto. In generale potremmo comunque considerarli prodotti che si prestano all’installazione fai-da-te.Potenza
Una volta scelta la tipologia di amplificatore per antenna TV più adatto alle proprie esigenze, è necessario considerare una serie di altri fattori. In primo luogo va analizzata la potenza o, in termini più specifici, il guadagno, grazie al quale è possibile comprendere quanto l’amplificatore sia in grado di migliorare la ricezione del segnale digitale.
Il guadagno viene misurato in decibel (dB) e normalmente un valore che si aggiri tra i 20 e i 30 dB è più che sufficiente per migliorare la ricezione in un comune impianto domestico.Regolazione e distribuzione
Anche se si può pensare che un maggiore guadagno assicuri una migliore qualità delle immagini, in realtà è fondamentale regolare la potenza dell’amplificatore in modo adeguato per ottenere il risultato migliore possibile. Se infatti il guadagno viene aumentato in modo eccessivo, il segnale verrà distorto pesantemente, impedendo una corretta visione delle immagini.
Inoltre, bisogna considerare che, se si connettono due o più antenne, il guadagno andrà distribuito tra loro: se si dispone di un modello da 30 dB con due antenne connesse, non significa che ogni singola porta sarà in grado di offrire quella potenza, ma che la somma totale del guadagno assegnato alle antenne sarà di 30 dB. Anche se può sembrare un’operazione complessa, la distribuzione del guadagno è in realtà piuttosto semplice. In particolare, nei modelli da interno sono solitamente presenti delle piccole viti che permettono di aumentare o diminuire il guadagno in corrispondenza di ciascuna entrata, usando un semplice cacciavite.Connessioni
Un ulteriore fattore da considerare prima dell’acquisto di un amplificatore per l’antenna TV riguarda il numero e la tipologia delle porte in ingresso e in uscita. Questo rappresenta un dettaglio particolarmente importante soprattutto per chi dispone di più antenne oppure di più televisori da collegare o preveda, in futuro, di espandere il proprio impianto domestico.
Ingressi
Solitamente gli ingressi vanno da 1 a 5. Scegliere un modello con più entrate permette di connettere un numero maggiore di antenne. Questo può rivelarsi necessario nel momento in cui il segnale dovesse provenire da ripetitori diversi, per cui ci si dovrà munire di un numero adeguato di antenne, ognuna orientata verso un ripetitore, per poter visualizzare senza interruzioni e interferenze tutti i canali del digitale terrestre.
Ogni ingresso può poi essere compatibile con uno standard diverso, che ne determina la compatibilità con diverse frequenze utilizzate per la trasmissione del segnale. Come abbiamo già visto, quelle utilizzate attualmente dal digitale terrestre sono identificate dalla sigla UHF (ultra high frequency), che indica la banda che va da 300 MHz a 3 GHz ed è oggi largamente utilizzata in vari ambiti della comunicazione, dalle trasmissioni televisive alla telefonia. Esistono però ancora molti modelli dotati anche di una porta VHF (very high frequency), utilizzata per indicare le frequenze che vanno da 30 a 300 MHz, oggi sfruttate perlopiù per comunicazioni a breve raggio, vista la portata limitata.Uscite
Se si possiedono più televisori e non si vogliono fare investimenti per acquistare più amplificatori è possibile scegliere un modello che disponga di più uscite.
Se per gli amplificatori da palo si tratta di un sistema sicuramente conveniente, dato che poi il cablaggio verrà organizzato in modo ordinato da uno specialista, per un modello da interno l’ingombro rappresentato da più cavi può risultare piuttosto scomodo.Filtri
I diversi tipi di onde radio utilizzati da smartphone, periferiche di rete ed elettrodomestici sempre più intelligenti possono interferire tra loro, traducendosi in malfunzionamenti o, in generale, in un peggioramento delle prestazioni dei vari dispositivi.
Anche gli amplificatori per antenne TV non sono immuni da questo tipo di problema, per cui anche la loro installazione potrebbe rivelarsi inutile nel caso in cui la cattiva ricezione del segnale dipenda proprio dal disturbo causato da altre onde radio contrastanti. Proprio per questo nei modelli migliori sono oggi integrati degli appositi filtri che permettono di proteggere l’amplificatore stesso da possibili interferenze, in particolare da alcune tecnologie oggi talmente diffuse da essere presenti praticamente ovunque. È consigliabile scegliere un modello che disponga di filtri per le reti utilizzate dalla telefonia mobile (GSM, 3G, 4G, LTE e 5G), dato che queste rappresentano un ostacolo importante ed estremamente diffuso in tutto il Paese.Dimensioni e alimentazione
Una breve nota va fatta anche sulle dimensioni dell’amplificatore, in particolare se si opta per un modello per interni. Alcuni marchi hanno puntato molto su un catalogo diversificato che disponga anche di amplificatori in formato mini, a volte alimentati tramite un cavo USB o addirittura direttamente dal cavo dell’antenna, un vantaggio notevole per chi dispone di un numero di prese della corrente limitato.
Va ovviamente considerato che le dimensioni molto contenute si traducono nella presenza di un solo ingresso e una sola uscita, un fattore che però è di secondaria importanza nel momento in cui la priorità è quella di risparmiare spazio.Le domande più frequenti sugli amplificatori per antenna TV
Dove posizionare l’amplificatore per antenna TV?
Se si decide di installare il proprio amplificatore per antenna TV senza l’aiuto di un professionista, è bene valutare prima la migliore posizione possibile per questo dispositivo. Per ottenere la massima efficienza, infatti, l’amplificatore va posizionato il più vicino possibile all’antenna stessa se si tratta di un modello da palo pensato per l’esterno, oppure vicino a una finestra o una parete esterna nel caso in cui si scegliesse un modello da interno.
Possono invece ridurre notevolmente l’efficacia dell’amplificatore i muri in cemento armato e gli oggetti metallici di dimensioni piuttosto ampie.Come si collega l’amplificatore per antenna TV?
Dipende dal singolo modello e, se non siete esperti, sappiate che non sempre le istruzioni di montaggio sono incluse nel prodotto. Ad ogni modo, bisogna collegare i cavi dell’antenna e quello della TV alla “scatoletta” e assicurarsi che l’alimentazione elettrica sia connessa e funzionante. In certi casi, l’alimentatore è incluso e c’è una presa della corrente che fuoriesce dal dispositivo. Solitamente, il collegamento è molto intuitivo: gli amplificatori indicano con “ANT” oppure con “OUT” (uscita) le porte a cui collegare il cavo di ciascun televisore. Dopodiché, i modelli regolabili hanno una rotella o qualcosa di simile per gestire il guadagno.
Meglio un amplificatore per antenna TV da interno o da esterno?
Quelli da interno costano mediamente meno e sono più facili da installare (solitamente sono auto-alimentato), ma generalmente hanno un solo ingresso per l’antenna. Quelli da esterno offrono la possibilità di collegare più antenne d’ingresso, ma venendo installati più vicino all’antenna il processo di collocazione e quello di regolazione sono un po’ più complessi. Infine, con un amplificatore per antenna TV da interno dovrete mettere in conto che il cavo che dovrete comprare per collegare l’antenna può essere di diversi metri.
Posso installare un amplificatore su antenna logaritmica?
Risposta veloce: sì. Anche in questo caso, però, l’installazione o la ricalibrazione di un’antenna logaritmica deve essere valutata da un antennista, in base alla posizione del vostro terrazzo e alla salute dei cavi, compiendo varie prove di ricezione.
L’amplificatore per antenna TV riceve le nuove frequenze del digitale terrestre?
Risposta veloce: sì. In ogni caso, vogliamo invitare i lettori a svolgere una ricerca dei canali, anche manuale, leggendo bene le indicazioni a schermo per cercare di capire se eventuali problemi di ricezione non siano in realtà dei semplici problemi di configurazione. Se invece avete TV e decoder particolarmente datati, probabilmente sarete costretti a un nuovo acquisto e l’installazione di un amplificatore per antenna TV non vi sarà particolarmente di aiuto.
Quanto costa un amplificatore per antenna TV?
Il costo di un amplificatore per antenna TV è mediamente molto contenuto: parte da circa 15 € per raggiungere un massimo di 50 €.
Le differenze di prezzo sono dovute in parte alla potenza dell’amplificatore, al numero di connettori disponibili e alla presenza o meno di particolari filtri per reti mobili, ma è difficile individuare differenze evidenti tra i vari modelli disponibili sul mercato.
Alcuni prodotti molto semplici, magari a connettore unico, hanno prezzi contenuti e sono facili da usare. Altri, con quattro ingressi per i cavi coassiali dei dispositivi di tutto l’appartamento, possono costare di più.
Quali sono le migliori marche di amplificatori per antenna TV?
Se si preferisce avere a che fare con un marchio che operi da anni nel settore e che offra condizioni di vendita (e post-vendita) chiare, è consigliabile rivolgersi ad alcuni colossi del settore, come per esempio Meliconi, Fracarro, Metronic e Hama.