Il bullet journal
Per alcune persone l’organizzazione è tutto, soprattutto perché la vita quotidiana diventa sempre più frenetica e gli impegni sempre più difficili da gestire per mancanza di tempo. Per poter avere sempre sotto controllo totale le proprie attività, sia professionali che personali, ci si può servire di uno strumento che da anni si comporta come un indiscusso alleato delle persone molto indaffarate, ovvero l’agenda.
Con il passare del tempo anche questo piccolo taccuino ha cambiato forma e struttura, infatti oggi è disponibile in innumerevoli formati soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione interna, che può essere giornaliera, settimanale, mensile o anche assente. L’obiettivo principale di ogni modello di agenda è di adattarsi il più possibile alle esigenze di chi la possiede, proprio come se fosse un assistente personale.
Gli elementi principali che costituiscono questo tipo di strumento sono molteplici e possono cambiare da una categoria di agenda a un’altra. Tra i più importanti ricordiamo i materiali, il tipo di rilegatura, lo stile oltre che l’organizzazione interna già citata precedentemente. A questo link potrete leggere tutti gli approfondimenti proposti nella nostra guida all’acquisto dedicata al pratico taccuino. Per chi invece sia alla ricerca di un’agenda super organizzata e allo stesso tempo estremamente versatile e personalizzabile, presentiamo il bullet journal, lo speciale taccuino per i più creativi ed esigenti.
A cosa serve il bullet journal
Prima di essere un’agenda il bullet journal è innanzitutto un metodo, creato da Ryder Carroll, un digital product di New York affetto da disturbo da deficit dell’attenzione, che ha lo scopo di organizzare al meglio le proprie attività mantenendo il focus su quelle più importanti. Il metodo bullet journal infatti consente di organizzare la propria agenda nella maniera più libera ma anche più dettagliata possibile (nel seguente paragrafo vedremo come si organizza). Per poterlo fare ci si serve di un particolare tipo di agenda, vuota con le pagine puntinate, definita appunto bullet journal. Alla base di questo metodo c’è l’idea di organizzare ogni tipo di attività: impegni professionali o anche progetti futuri che riguardano qualsiasi ambito della propria vita, dalle diete agli allenamenti sportivi ai corsi di formazione o alle idee creative. La sua funzione è quindi quella di registrare il passato e organizzare il presente per pianificare il futuro, ovvero segnalare le diverse attività per poi verificare col passare del tempo quale siano quelle che realmente vale la pena fare o che sarebbe meglio cancellare. Per questa sua qualità chiarificatrice viene anche definito il metodo Kon Mari delle idee (con riferimento al metodo di Marie Kondo che ha rivoluzionato il modo di ordinare la casa).
A chi interessa il bullet journal
Il bullet journal è un tipo di agenda che richiede tempo e dedizione per poterla strutturare e organizzare, anche se, come vedremo più avanti, oggi è possibile acquistare anche delle tipologie precompilate che agevolano di molto la stesura giornaliera. Si tratta quindi di uno strumento adatto certamente a chi ama avere tutto sotto controllo, infatti in questo modo ogni piccolo dettaglio della propria vita può essere inserito in una programmazione mensile. Si tratta però anche di un’agenda molto adatta alle persone creative o a quelle che amano in particolar modo la cancelleria, come pennarelli, evidenziatori, stickers, ecc. che saranno accessori fondamentali durante la stesura. Altro profilo idoneo ad acquistare un bullet journal è la persona disorganizzata o che si distrae facilmente, infatti essendo più un metodo che un’agenda, potrebbe rivelarsi un ottimo modo per imparare a organizzare i propri impegni mensili senza perderli di vista.
Come scegliere un bullet journal
Il bullet journal è abbastanza diverso da una classica agenda pre-organizzata. Esistono però molti altri fattori che possono incidere sulla scelta finale di un modello piuttosto che un altro, come nel caso dei materiali, le dimensioni, lo stile, ecc. Vediamo nel dettaglio quali sono nello specifico i criteri di scelta che potrebbero aiutarvi ad arrivare a un acquisto mirato e adeguato alle vostre esigenze.
Tipologia
Sul mercato sono disponibili due tipologie di bullet journal, ognuna delle quali è pensata per due profili di persone ben diverse. Scopriamo quali sono e a chi possono interessare:
- Vuoto: il bullet journal vuoto è quello che, come vedremo nella sezione successiva, l’utente può organizzare nel modo che meglio crede. È quasi sempre in formato A5 con copertina rigida e caratterizzato da pagine vuote puntinate. I puntini sono distanziati e servono da supporto per l’utente che in questo modo avrà dei riferimenti per poter tracciare linee, disegnare o scrivere. Questa categoria è specialmente adatta per chi desidera un’agenda personalizzata al 100%, ma bisogna considerare che occorrerà dedicare più tempo per strutturarla;
- Precompilato: visto il grande successo del metodo e dell’agenda bullet journal, non potevano non arrivare sul mercato delle tipologie precompilate, perfette per coloro che vogliono avere un primo approccio a questo formato o che non hanno tempo da dedicare alla stesura. All’interno, infatti, troverete il calendario mensile e quello giornaliero predefiniti da compilare. Quasi sempre si tratta di organizzazione fino a sei mesi.
Materiali
Un bullet journal, così come una qualsiasi agenda, può essere realizzato con diversi materiali anche se quello principale è senza dubbio la carta, impiegata per le pagine interne. Si tratta di un materiale abbastanza resistente ma allo stesso tempo, fragile quindi da custodire con cura. La copertina, soprattutto se rigida, è costituita quasi sempre da poliuretano, un polimero di grande robustezza e resistenza, particolarmente indicato per proteggere le pagine di carta all’interno. Nel caso sia rilegato con anelli, sarà presente anche il metallo, materiale solido e robusto che garantisce una maggiore durata del prodotto.
Dimensioni
La dimensione più diffusa del bullet journal è il formato A5 le cui misure sono approssimativamente 14 cm di larghezza e 21 cm di altezza. Molte marche produttrici propongono anche tipologie più grandi da 22 cm di larghezza e 28 cm di lunghezza. Quest’ultima versione è probabilmente più adatta a chi preferisce annotare tutto, quindi anche idee, pensieri, note e progetti, che in questo modo avranno molto più spazio per essere sviluppati. Per quanto riguarda il numero delle pagine, la maggior parte dei formati disponibili comprende dalle 120 alle 160 pagine con grammatura della carta (cioè il peso) che varia dai 90 ai 160 g/m².
Rilegatura
Un bullet journal può presentare diversi tipi di rilegatura a seconda del modello, da scegliere in base alle proprie esigenze. Quella classica è la brossura semplice, con le pagine unite e incollate. Questa soluzione non è molto comoda se si vuole che l’agenda rimanga aperta a lungo da sola sulla scrivania, visto che normalmente tende a chiudersi. La rilegatura ad anelli, invece, è molto più pratica proprio perché consente un’apertura completa e stabile.
Stile
Lo stile di un’agenda deve rappresentare senza dubbio quello della persona che la utilizza. Nel caso del bullet journal, trattandosi di un strumento così creativo, è disponibile in ogni versione: dalla classica copertina rigida nera a quelle più vivaci e colorate. Lo stile originale del bullet journal è con copertina rigida ed elastico di chiusura, anche se ad oggi sono disponibili moltissime varianti con copertina flessibile altrettanto apprezzate dai consumatori.
Come si organizza il bullet journal
Una volta acquistato un bullet journal potrete iniziare a strutturare la vostra agenda. È importante sapere che questo metodo richiede del tempo perché prevede che l’utente lo strutturi al 100% riportando ogni dettaglio, dall’indice al numero delle pagine. I puntini distanziati all’interno servono da supporto per poter disegnare le tabelle e scrivere in modo allineato. È consigliabile iniziare con una programmazione fino a sei mesi, ma ci si dovrebbe sentire liberi di strutturare il proprio bullet journal e le sezioni interne come si preferisce. Ecco un esempio:
- Indice: nelle prime due pagine bianche potrete scrivere l’indice, che prenderà forma mano a mano che andrete avanti con l’organizzazione dell’agenda.
- Future log: nelle due pagine successive, dedicate alle attività future, potrete suddividere ogni foglio in 6 riquadri delle stesse dimensioni aiutandovi con un righello, e scrivere il nome dei mesi in ogni riquadro ottenuto. È importante iniziare a numerare le pagine, perciò aggiungete all’indice “Attività future”, “Future log” o “Diario del futuro” come pagine 1-2;
- Registro mensile: la pagina successiva sarà dedicata al mese corrente, che sarà anche il titolo della pagina. A sinistra bisognerà scrivere l’elenco in colonna di tutti i giorni del mese con le prime tre lettere del giorno (es. 1 mar, 2 mer, 3 gio, 4 ven etc.), a destra invece potrete riportare le attività, ognuna delle quali dovrà essere preceduta da un puntino, in modo da visualizzare un elenco puntato di tutte le attività del mese. Numerate la pagina e riportatela nell’indice;
- Registro giornaliero: dopo aver fatto una panoramica sulle attività del mese, si potrà passare alla struttura della fase giornaliera (molti aggiungono anche quella settimanale). Qui le attività devono essere precedute da diversi simboli, specifici per ognuna di loro, che sono un puntino per le azioni e compiti da svolgere, un cerchio per impegni ed eventi, un trattino per le note, un asterisco per le note urgenti, una “V” per le azioni svolte, una “X” per le azioni cancellate e un “>” per azioni rimandate;
- Funzionamento: nello scrivere le attività del mese successivo, bisognerà controllare quali tra quelle del mese precedente sono state svolte e quali no. Quelle ancora da svolgere verranno rimandate al mese successivo. Prima di procedere però è importante chiedersi se realmente valga la pena riprogrammarle o cancellarle definitivamente. Una prerogativa del metodo bullet journal è appunto evidenziare la differenza tra l’essere occupati e l’essere produttivi;
- Collezioni: altra particolarità del bullet journal sono le collezioni, ovvero un’altra sezione dedicata ai progetti (per es. “Libri da leggere”) che si possono aggiungere nelle successive pagine in bianco;
- Numerazione e indice: per ogni pagina creata è importante numerarla e riportarla nell’indice in modo da averne un riferimento.
Le domande più frequenti sul bullet journal
Quanto costa un bullet journal?
Acquistare un bullet journal non richiede spese eccessive, così come qualsiasi altra categoria di agenda. Il prezzo di partenza per un taccuino con pagine puntinate è di circa 8€ e difficilmente supera i 20/25€. Le versioni più care sono senz’altro quelle con copertine più elaborate o appartenenti a noti marchi del settore specializzato in vendita di agende.
Quali sono le migliori marche di bullet journal?
Probabilmente la marca più famosa è la Leuchtturm1917, che sembra abbia lanciato il primo bullet journal sul mercato. A seguire abbiamo Scribbles That Matter, Rhodia, Lemome, Ottergami e Moleskine. In realtà per poter organizzare i vostri impegni con il metodo bullet journal basta acquistare un taccuino con pagine puntinate, facilmente convertibile nella pratica ed efficiente agenda.
Dove acquistare un bullet journal?
Le modalità di acquisto, come per qualsiasi altro prodotto, sono due, online e presenziale. Nel caso abbiate deciso di acquistare il vostro bullet journal online, potrete farlo presso tutti gli store specializzati in vendita di agende, magari direttamente sui siti ufficiali delle marche venditrici, o anche su una piattaformadi e-commerce. Diversamente, se volete conoscerle più da vicino e toccarle con mano, potrete recarvi presso la cartoleria più vicina o anche presso una libreria. Solitamente quelle appartenenti alle grandi catene sono sempre provviste di prodotti per cancelleria e agende.
Perché acquistare un bullet journal?
Scegliere di acquistare un bullet journal significa puntare su un’organizzazione minuziosa e dettagliata del proprio tempo ma con la massima creatività e personalizzazione. Nella maggior parte dei casi infatti si tratta di un quaderno vuoto che lo stesso consumatore dovrà riempire con le sue attività e anche con la sua fantasia. Può essere un ottimo strumento per chi ama disegnare, per esempio. Altro motivo che potrebbe spingere a un acquisto di questo tipo è la parte riflessiva sulle azioni che si stanno svolgendo o che non si portano a termine. Probabilmente è il punto più forte del bullet journal, che consente di capire quali siano realmente le attività che si vogliono portare avanti nei mesi successivi e anche come ci si sente nel farle. Potremmo quindi dire che un bullet journal svolge anche il ruolo di diario personale oltre che di agenda.