I fattori decisivi per la scelta dell’affilacoltelli
In cucina l’affilacoltelli è uno strumento che di certo non può mai mancare e che permette di affilare alla perfezione tutti i coltelli, rendendoli così pronti all’uso. Infatti un coltello ben affilato è un elemento essenziale per tutti, chef professionisti e non, perché consente di tagliare gli alimenti al meglio. Ne esistono di diversi tipi in commercio, alcuni più pratici e funzionali, alcuni meno.
Tipologia
Un tempo gli unici affilacoltelli disponibili in commercio erano quelli manuali, tra cui il classico acciaino. Chi non voleva effettuare in autonomia questa operazione ricorreva invece all’arrotino, che prontamente si occupava di affilare e dare nuova vita non solo a coltelli da cucina, ma anche a coltelli da caccia e utensili di diverso utilizzo. Oggi invece ne troviamo di molti tipi e forme diverse, che vanno valutati in base all’utilizzo che ne faremo. In questa pagina tratteremo in dettaglio dei modelli di affilacoltelli attualmente più conosciuti e utilizzati in cucina, mentre non considereremo i modelli pensati per utensili di altro tipo (per esempio per il bricolage e il fai-da-te).
Elettrici-professionali
Questi affilacoltelli sono tra i migliori in commercio e vengono soprattutto utilizzati nelle cucine professionali. L’affilatura richiede pochi minuti e avviene tramite delle guide regolabili procedendo per vari livelli di affilatura (in genere almeno due), e in alcuni modelli di fascia molto alta è anche possibile regolare manualmente l’angolo di affilatura, una funzione ideale per gli utenti più esigenti. Gli affilacoltelli elettrici professionali sono sicuramente i migliori in commercio, ma ovviamente richiedono un investimento decisamente più alto rispetto a molti altri modelli, quindi bisogna valutarne l’acquisto in base all’uso che se ne farà e alle proprie effettive necessità.
Un ulteriore elemento da considerare prima di acquistare un affilacoltelli di questo tipo riguarda la potenza, espressa in watt. La potenza media si aggira tra i 20 e i 70 watt. Dato che la potenza maggiore o minore determina non tanto la qualità dell’affilatura, quanto il tempo che essa richiederà, è consigliabile orientarsi sul modello più adatto all’uso che si farà dell’attrezzo: nel caso in cui si debba affilare quotidianamente un gran numero di coltelli, per esempio in una cucina professionale, è bene scegliere un modello in grado di garantire la massima velocità possibile. Ricordiamo infine che questi dispositivi non vanno confusi con le macchine affilatrici, strumenti pensati soprattutto per gli amanti del fai-da-te, che permettono di affilare non solo coltelli, ma anche forbici, scalpelli e punte di trapano. Considerando l’ambiente in cui vengono generalmente utilizzati, tuttavia, non sono particolarmente adatti all’uso in cucina.
Pietra giapponese
Si tratta di un prodotto che ha conosciuto grande popolarità negli ultimi anni, anche grazie al fatto che molti coltelli professionali non possono essere affilati con altri strumenti, che ne danneggerebbero la lama. La pietra giapponese è composta da materiali naturali (ma può anche essere realizzata artificialmente) e permette non solo di affilare, ma anche di lucidare la lama. In genere presenta due superfici con grane di diverso spessore (indicate da un numero stampato sulla pietra stessa): la più grossa permette di effettuare quella che viene chiamata “pre-affilatura“, mentre quella più fine ha la funzione di affilatura e lucidatura.
Di solito si presenta con una base in legno o bambù e un supporto antiscivolo in silicone, sul quale si trova la pietra. Va ricordato che per utilizzare questo strumento vanno seguite con attenzione le istruzioni riportate dal produttore (come vedremo più in dettaglio in un paragrafo dedicato). La pietra giapponese può essere utilizzata per affilare coltelli, forbici, cacciaviti e molti altri strumenti da taglio.Manuale
Esistono due tipi diversi di affilacoltelli manuali, molto diffusi soprattutto per un uso domestico, dato che non richiedono né un investimento economico importante, né una particolare esperienza per poter essere utilizzati correttamente.
- A rotella: questo è uno degli affilacoltelli più conosciuti e utilizzati, soprattutto prima della diffusione della pietra giapponese e dell’affilacoltelli meccanico. Sono molto facili da utilizzare, considerando anche che l’utente non dovrà regolare manualmente l’angolo di affilatura, un dettaglio importante per evitare di danneggiare il coltello. I modelli più semplici dispongono di un unico livello di affilatura, mentre quelli migliori ne offrono anche due o tre, e permettono anche di lucidare la lama. Può avere anche una base in silicone che rende il suo utilizzo più sicuro, rendendolo antiscivolo. Quando lo si utilizza, una mano si regge al manico e l’altra fa passare il coltello attraverso le diverse fessure. Il risultato che si ottiene è adatto a qualunque coltello per uso domestico, ma non è consigliato per lame professionali di fascia alta;
- Acciaino: non si tratta propriamente di un affilacoltelli, ma serve piuttosto a correggere e mantenere l’affilatura del coltello e di lucidarne il filo. Il suo utilizzo è molto rapido e l’intera operazione dura soltanto pochi secondi.
Materiale
Abbiamo appena elencato diversi tipi di affilacoltelli e ovviamente ognuno di questi è realizzato con materiali diversi, sia per quanto riguarda la loro superficie esterna, che la composizione interna. Vediamo quali sono i materiali più comuni per queste tipologie di affilacoltelli.
Affilacoltelli elettrico e professionale
La struttura dell’affilacoltelli elettrico è quella che sembra, almeno dall’esterno, la più complessa tra tutte. Ci sono diversi livelli di affilatura del coltello, ai quali corrispondono materiali diversi. Per ogni slot e quindi per ogni livello di affilatura (dalla pre-affilatura alla lucidatura), vanno utilizzate delle mole abrasive e quindi dei dischi di uno specifico materiale che andrà a contatto con la lama, affilandola o lucidandola. Ogni mola è composta da diversi dischi dello stesso materiale, ognuno dei quali ha caratteristiche specifiche:
- Diamante: è il materiale più duro in assoluto ed è considerato il migliore per l’affilatura di una lama. I dischi diamantati sono spesso usati per la fase di pre-affilatura, mentre per le successive lavorazioni sono preferiti materiali più morbidi;
- Corindone: è un minerale caratterizzato da estrema durezza e stabilità (rubini e zaffiri sono varietà di corindone). È il secondo minerale più duro in assoluto dopo il diamante e può essere facilmente sintetizzato in modo artificiale, mentre se trovato puro in natura viene destinato per lo più alle gioiellerie;
- Ceramica: questo materiale è usato per ripristinare il filo e per lucidare la lama, per cui viene normalmente utilizzato dopo la fase di pre-affilatura. I modelli di affilacoltelli più economici, tuttavia, difficilmente disporranno di una mola con dischi in ceramica;
- Carburo di tungsteno: è un materiale duro e denso, molto resistente all’usura, all’ossidazione e alle alte temperature. Si tratta di un ottimo compromesso anche per chi fa un uso abbastanza intenso dell’affilacoltelli;
- Pietra zaffirite: è il materiale più economico in assoluto ed è dunque molto utilizzato negli affilacoltelli per uso domestico. Non può garantire un’affilatura di alta qualità, per cui non è consigliato se si possiedono coltelli professionali.
Ricordiamo anche che questo tipo di affilacoltelli è dotato di piedini antiscivolo in silicone o in gomma, che garantiscono un maggiore livello di sicurezza quando la macchina è in funzione. Altri modelli invece sono dotati di ventose da fissare al tavolo di lavoro ed impediscono il movimento dell’affilacoltelli. Ricordiamo che comunque bisogna poggiare la macchina su una superficie stabile e robusta.
Pietra giapponese
Sono delle pietre naturali o realizzate artificialmente: le prime sono in genere composte da diossido di silicio e da sericite, mentre le seconde possono utilizzare una forma molto simile, ma impiegando composti diversi, talvolta sintetici. Se si sceglie di acquistare una pietra del tutto naturale si deve essere pronti a investire cifre estremamente alte (una singola pietra può costare oltre 400 €). La loro formazione risale a milioni di anni fa e si ritiene che esse derivino da sedimenti sottomarini, dato il loro ottimo rapporto con l’acqua. Una volta estratte, vengono tagliate e modellate. Il loro colore tende al giallo, al marrone o al grigio e può cambiare su tutta la sua superficie. Presentano degli angoli e degli spigoli grezzi e scheggiati ma hanno un’ottima resistenza e affilano e lucidano la lama alla perfezione.
Anche con la pietra naturale è possibile avere diversi livelli di affilatura, che è data dalla grana più o meno spessa della pietra stessa. I modelli realizzati artificialmente hanno prezzi molto più contenuti e molti utenti li preferiscono, dato che garantiscono prestazioni uniformi finché non sono del tutto consumati, a differenza dei prodotti naturali, di cui si può valutare solo la superficie. Nonostante si tratti di una pietra, la sua resistenza a urti e cadute, così come a forti sbalzi di temperatura, è molto limitata. Bisognerà dunque prestare particolare attenzione alla sua manutenzione, in particolare se si tratta di un prodotto completamente naturale. In entrambi i casi, la pietra viene appoggiata su una base antiscivolo in silicone o in gomma che garantisce un maggiore livello di sicurezza durante l’affilatura.Manuale
- A rotella: questo tipo di affilacoltelli offre spesso più livelli di affilatura (di solito due) ai quali corrispondono due materiali diversi, ovvero l‘acciaio e la ceramica. Il primo serve per smussare la lama e garantirle così una perfetta affilatura. La ceramica, come già detto in precedenza, serve invece per le rifiniture e in particolar modo per dare lucentezza alla lama. Il manico invece è di solito in plastica ABS e, talvolta, sotto la superficie può essere presente uno strato in silicone che assicura una maggiore stabilità durante l’utilizzo del prodotto;
- Acciaino: come già sottolineato, l’acciaino serve più che altro per mantenere il filo della lama e per lucidarla. In genere presenta un’impugnatura in plastica o in legno e una robusta struttura in acciaio diamantato.
Peso e dimensioni
Anche il peso e le dimensioni dell’affilacoltelli variano in base al modello e ai materiali con cui è fabbricato. Alcuni modelli sono abbastanza pesanti e voluminosi e vengono normalmente utilizzati solo in ambito professionale. Altri invece hanno dimensioni più contenute e sono abbastanza compatti, quindi possono essere facilmente tenuti in un ambiente domestico. Vediamoli più in dettaglio:
- Elettrici-professionali: forma, peso e dimensioni degli affilacoltelli meccanici possono variare molto da modello a modello. Si trovano infatti prodotti sferici o rettangolari, alcuni dei quali si sviluppano soprattutto in altezza. Le dimensioni si aggirano di solito intorno ai 15 x 15 x 10 cm e il loro peso varia dai 500 grammi ai 3 kg;
- Pietra giapponese: il suo peso si aggira intorno a 1-1,5 kg. Le sue dimensioni sono in genere abbastanza compatte e si aggirano intorno ai 22 x 11 x 7 cm;
- Manuale: gli affilacoltelli a rotella hanno un peso esiguo, che varia tra i 200 e i 300 grammi, mentre le dimensioni rimangono intorno ai 20 x 5 x 7 cm. Gli acciaini invece si sviluppano molto in lunghezza, ma nemmeno questi hanno un peso eccessivo: questo si aggira mediamente intorno ai 200-250 grammi, mentre le dimensioni si attestano sui 45 x 8 x 4 cm circa.
Altri fattori da tenere a mente per la scelta di un affilacoltelli
La marca è importante?
La marca non è uno dei fattori da considerare quando si vuole acquistare un nuovo affilacoltelli, è importante invece considerare la qualità del prodotto da mettere in relazione all’uso che se ne farà. Molti marchi producono modelli di qualità eccellente e ne ricordiamo alcuni particolarmente noti per un uso in ambito domestico: Any Sharp, Fiskars, Meterk, StilGut, KunQun e ProSharp.
Il prezzo è importante?
Un prezzo elevato corrisponderà sicuramente ad una buona qualità dei materiali utilizzati per la fabbricazione dell’affilacoltelli. Il prezzo medio per una pietra giapponese artificiale o per un affilacoltelli meccanico si aggira intorno ai 30-50 euro. Alcuni modelli elettrici, indicati per uso professionale, potranno invece arrivare a costare anche 100 euro. I modelli manuali a rotella o l’acciaino invece hanno un prezzo più basso, che parte dai 10 e arriva fino ai 25 euro.
Le domande più frequenti sugli affilacoltelli
Come usare la pietra giapponese per affilare coltelli?
La pietra giapponese è uno strumento molto delicato, che richiede una manutenzione particolarmente attenta, vediamo in breve quali attenzioni richiede. Prima di iniziare ad usare la pietra bisogna compiere alcuni passaggi:
- immergere la pietra in acqua finché non saranno più visibili bolle d’aria. Questo procedimento richiederà 5 o 10 minuti;
- una volta trascorso il tempo necessario in acqua, bagnare di nuovo la pietra perché l’acqua fa sì che delle microparticelle si stacchino dalla pietra e creino una leggera patina che contribuisce alla buona affilatura della lama;
- assicurarsi di poggiare la pietra su una superficie solida e robusta per evitare che scivoli durante il suo utilizzo causando incidenti pericolosi.
Una volta compiuti questi procedimenti è possibile iniziare ad affilare la lama, ricordandosi di bagnare sempre la pietra. Procedendo sulla grana più spessa per sgrossarla, bisogna inclinare la lama di circa 20 gradi sulla superficie della pietra, iniziando prima con la punta della lama e poi anche con il resto del corpo. Procedere prima da un lato e poi dall’altro. Una volta terminata la sgrossatura, bisogna svolgere lo stesso procedimento sulla grana più sottile, che affilerà alla perfezione la lama, dandole anche un tocco di lucentezza. Una volta terminata l’affilatura della lama, è necessario sciacquare la pietra e aspettare che sia completamente asciutta prima di riporla, mentre le lame andranno ben pulite con acqua calda.