A che cosa serve l’aerosolterapia?
L’aerosol, detto anche nebulizzatore, è un dispositivo medico utilizzato principalmente per combattere disturbi e infezioni delle vie respiratorie. Questo strumento, rispetto ad altri tipi di terapie, è molto più efficace in quanto è in grado di dissolvere i farmaci in forma liquida in minuscole particelle. Goccioline di farmaco talmente piccole che vengono misurate in micron, ovvero millesimi di millimetro.
Il vantaggio di ottenere gocce microscopiche di farmaco è che queste possono raggiungere i recessi più profondi dell’apparato respiratorio, laddove i normali medicinali non possono arrivare.Anche le classiche inalazioni di vapore con la bacinella d’acqua bollente, per quanto siano utili ad alleviare i disagi di raffreddori e sinusiti, non riusciranno ad andare oltre le vie respiratorie superiori. Il sistema respiratorio, infatti, è strutturato come un albero i cui rami si riducono di diametro man mano che si scende verso i bronchi. Solo le particelle con dimensioni pari a pochi micron potranno arrivare fino alle estremità dell’apparato respiratorio, agendo direttamente sulla zona infiammata.
Gli aerosol si avvalgono di diverse tecnologie per nebulizzare i medicinali, dividendosi così in tre categorie di prodotto: ad aria compressa, a membrana vibrante e ad ultrasuoni. Tutte e tre le tipologie sono efficaci e valide, ma ciò che le differenzia sono le dimensioni dell’apparecchio utilizzato, la rapidità della terapia e la tipologia di farmaco utilizzabile.Se siete interessati ad approfondire meglio le caratteristiche tecniche di queste tre tipologie, vi consigliamo la lettura del nostro apprefondimento dedicato, mentre la lettura della nostra guida all’acquisto dell’aerosol vi chiarirà anche tutti gli altri aspetti di questo apparecchio.
Nei prossimi paragrafi descriveremo invece le situazioni e le casistiche mediche in cui è più indicato e consigliato l’utilizzo della terapia con aerosol.
Quando si usa l’aerosol?
In particolare nel periodo invernale il nostro sistema respiratorio è messo a dura prova. Si tratta infatti di una delle parti del corpo più vulnerabili agli sbalzi di temperatura e alla proliferazione di germi, due fattori che si presentano con più intensità nella stagione fredda. In questo periodo, infatti, si è costretti frequentemente a passare più tempo in spazi chiusi e non sufficientemente areati, per lo più con il riscaldamento acceso. Ciò determina sbalzi da ambienti caldi a spazi freddi più volte durante il giorno, costringendoci a respirare aria molto secca e a condividere gli spazi poco ossigenati con altre persone.
Proprio per questa serie di ragioni è più facile che insorgano malattie respiratorie come bronchiti, polmoniti e tracheiti, le quali sono solo tra i principali disturbi del sistema respiratorio curabili e alleviabili con l’aerosolterapia.
Questa terapia è indicata non solo per le malattie da raffreddamento tipiche della stagione più fredda, ma anche per le allergie molto comuni in primavera. L’impiego dei nebulizzatori, inoltre, è consigliato anche per effettuare efficaci terapie contro l’asma.
Le circostanze specifiche in cui ricorrere all’aerosolterapia
In generale, l’aerosol può essere suggerito dal medico di fiducia ogni qualvolta si renda necessario:
- Applicare i farmaci vaporizzati nell’area specifica in cui è localizzata l’infezione;
- Umidificare l’albero respiratorio;
- Far sì che le secrezioni tracheo-bronchiali diventino più fluide e quindi più facili da espellere.
A che ora della giornata fare l’aerosol?
In generale viene consigliato di effettuare l’aerosol di prima mattina oppure prima di coricarsi, anche se orari e numero di inalazioni dipenderanno dal tipo di farmaco e dalle indicazioni del proprio medico.
Per i bambini piccoli, è bene fare l’aerosol molto prima dei pasti in quanto l’aerosolterapia potrebbe stimolare la tosse che potrebbe a sua volta stimolare rigurgiti o vomito.