Le acque in bottiglia sono tutte uguali?
In Italia il consumo di acqua in bottiglia è altissimo, ed è probabilmente per questo che sugli scaffali dei nostri supermercati è possibile trovare decine di marche diverse. Tuttavia, un’offerta così ampia rende difficile orientarsi tra le varie marche e cogliere le differenze tra una o l’altra acqua. Per questa ragione abbiamo voluto dare uno sguardo ravvicinato alle caratteristiche delle acque minerali che si possono trovare nei supermercati selezionando alcune delle più vendute e diffuse.
Le migliori acque in bottiglia
Tra tutte le marche disponibili ne abbiamo selezionate 13 tra le più note a livello nazionale e le abbiamo analizzate a fondo per capire se esistano effettivamente delle differenze a livello di qualità e di prezzo.
Leggere l’etichetta dell’acqua in bottiglia
Prima di procedere con l’analisi vera e propria, è meglio fare un po’ di chiarezza sui dati che sono riportati sulle etichette, spiegando il significato di alcuni valori presenti sulle bottiglie e specificando quali informazioni devono essere riportate per legge.
Informazioni obbligatorie sull’etichetta dell’acqua in bottiglia
La legge italiana non obbliga le aziende a riportare sull’etichetta dell’acqua minerale proprio tutte le sostanze presenti nell’acqua. Per esempio le aziende non sono tenute a segnalare la presenza di alluminio, ferro, berillio, arsenico e molte altre sostanze. Le sostanze disciolte nell’acqua minerale in bottiglia rispettano i limiti imposti dalla legge (altrimenti l’acqua non potrebbe essere venduta), tuttavia se sull’etichetta fossero indicate tutte le sostanze trovate dai test, il consumatore potrebbe fare una scelta più consapevole e, ad esempio, preferire un’acqua con un contenuto di arsenico inferiore rispetto a un’altra.
Di seguito potete trovare gli elementi più importanti presenti sull’etichetta dell’acqua e il relativo significato:Residuo fisso a 180 C°
Il residuo fisso rappresenta la quantità di sali minerali (espressa in mg/l) rimasti dopo aver fatto evaporare l’acqua ad una temperatura di 180 °C. In base al residuo fisso le acque si dividono in:
- Minimamente mineralizzata: < 50 mg/l;
- Oligominerale: tra 50 e 500 mg/l;
- Mediominerale: tra 500 e 1000 mg/l;
- Ricca di sali minerali: tra 1000 e 1500 mg/l.
Durezza totale (in gradi francesi)
La durezza misura la concentrazione di calcio e magnesio, viene misurata in gradi francesi e divide le acque nelle seguenti categorie:
- Acque dolci: < 15 °f;
- Acque mediamente dure: tra 15 e 30 °f;
- Acque dure: > 30 °f.
Conducibilità elettrica a 20 °C
Più alta è la concentrazioni di sali minerali e più è alta la conducibilità elettrica dell’acqua. Quindi questo valore è utile come riprova del valore del residuo fisso.
pH alla sorgente
Il pH è un valore che indica se una soluzione è acida o basica. Un valore basso indica che una soluzione è acida, uno alto invece che è basica, mentre la neutralità è rappresentata dal numero 7. Le acque più acide sono solitamente indicate per favorire la digestione, mentre quelle basiche per chi ha problemi di acidità di stomaco.
Anidride carbonica libera alla sorgente
Questo valore divide le acque in:
- Effervescenti naturali;
- Piatte o lisce.
L’anidride carbonica che viene aggiunta all’acqua dopo essere stata prelevata dalla sorgente non figura in questo calcolo.
Ossidabilità
Il nome corretto di questo parametro è ossidabilità secondo Kubel o ossidabilità al permanganato, e misura la presenza di sostanze organiche o inorganiche ossidabili nell’acqua. Secondo la legge, per definire un’acqua come potabile il suo valore deve essere inferiore a 5 mg/l e in generale un valore basso corrisponde a una maggiore purezza dell’acqua.
Qualità salienti dell’acqua in bottiglia
Alcune acque hanno proprietà che le rendono particolarmente adatte a esigenze particolari. In tal caso vengono riportate le seguenti diciture, dette qualità salienti:
- Può avere effetti diuretici: solitamente sono quelle acque che hanno un residuo fisso inferiore a 500 mg/l ;
- Può avere effetti uricurici: sono acque che favoriscono l’eliminazione dell’acido urico, un acido organico che può creare problemi se non viene eliminato correttamente dal corpo;
- Può avere effetti lassativi: sono acque ricche di magnesio e solfati;
- Indicata per l’alimentazione dei neonati: sono acque con un contenuto molto basso di fluoruri e nitrati;
- Indicata per la preparazione degli alimenti dei neonati: contengono solitamente pochi sali minerali;
- Stimola la digestione: sono solitamente acque dal pH acido;
- Può favorire le funzioni epatobiliari: sono acque dall’alto contenuto di sali minerali da bere previa indicazione medica.
Indicazioni chimico-fisiche e batteriologiche
Sull’etichetta è anche riportata una delle seguenti diciture che descrive le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua:
- Microbiologicamente pura (indica la totale assenza di germi pericolosi o nocivi);
- Contenente bicarbonato;
- Solfata;
- Clorurata;
- Calcica;
- Magnesiaca;
- Fluorata;
- Ferruginosa;
- Acidula;
- Sodica;
- Indicata per diete povere di sodio.
Analisi delle acque in bottiglia
Ora che abbiamo chiarito le informazioni presenti sull’etichetta e abbiamo parlato delle caratteristiche che può avere l’acqua in bottiglia, passiamo all’analisi vera e propria. Cliccando sull’immagine sottostante potete vedere i dati relativi a tutte e 13 le acque minerali che abbiamo analizzato.
In questa tabella, invece, abbiamo riassunto i dati più interessanti:
Valore minimo | Valore massimo | |
---|---|---|
Prezzo al litro | Selex 0,11€ | Evian 1€ |
Altitudine sorgente | Uliveto 9 m s.l.m. | Sant'Anna 1950 m s.l.m. |
Residuo fisso | Lauretana 14 mg/l | Sangemini 987 mg/l |
PH alla sorgente | Uliveto 5,8 (acida) | Acqua Panna 8 (basica) |
Sodio | Lauretana 1 mg/l | Uliveto 67 mg/l |
Nitrati | Sant'Anna 0,81 mg/l | Uliveto 7,1 mg/l |
Nitriti | Sant'Anna 0 mg/l | Acqua Panna e Levissima < 0,002 mg/l |
Qui invece trovate le qualità salienti delle acque analizzate:
Qualità salienti | Marca |
---|---|
Indicata per le diete povere di sodio | S. Benedetto (P. del Pollino) - Sorgesana - Sant'Anna - Rocchetta - Levissima - Fiuggi - Vitasnella - Lauretana |
Indicata per la preparazione degli alimenti dei neonati | Acqua Panna - S. Benedetto (P. del Pollino) - Sorgesana - Sant'Anna - Lauretana |
Indicata per l'alimentazione dei neonati | Acqua Panna |
Può avere effetti diuretici | Selex - Uliveto - Sorgesana - Sant'Anna - Rocchetta - Levissima - Fiuggi - Vitasnella - Lauretana |
Può avere effetti uricurici | Rocchetta - Levissima - Fiuggi - Vitasnella - Lauretana |
Può favorire la digestione | Uliveto |
Indicazioni aggiuntive | Sangemini: bicarbonato-calcica Uliveto: bicarbonato-calcica Fiuggi: può aumentare l'eliminazione delle scorie metaboliche e del ricambio azotato |
Nitriti e nitrati nell’acqua in bottiglia
I nitrati (NO3-) di per sé non sono pericolosi, ma come scrive l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) “possono essere convertiti in nitriti (NO2-) all’interno del nostro organismo e possono agire da precursori di composti considerati cancerogeni“. Quindi i nitriti sono sostanze chiaramente dannose per l’organismo, mentre i nitrati sono ritenuti dei cancerogeni indiretti, per questa ragione è meglio ridurre al minimo l’assunzione di entrambi.
Il paradosso della differenza dei limiti tra le acque in bottiglia e quella del rubinetto
Per regolare i limiti di concentrazione di alcune sostanze nelle acque minerali in bottiglia e all’interno delle falde acquifere (ovvero dell’acqua che finisce nelle case di tutti attraverso il rubinetto), sono state fatte due leggi:
Nelle due legislazioni sono indicati i limiti massimi di concentrazione di alcune sostanze, ma tra acqua del rubinetto e acqua in bottiglia questi limiti cambiano, come potete vedere dalla tabella:
Acqua minerale in bottiglia (mg/l) | Acqua del rubinetto (mg/l) | |
---|---|---|
Alluminio | - | 200 |
Bario | 1 | - |
Benzene | - | 1 |
Berillio | - | - |
Boro | 5 | 0,5 |
Ferro | - | 200 |
Fluoruro | 5 (1,5 se destinata all'infanzia) | 1,5 |
Manganese | 500 | 50 |
Nitriti | 0,5 | 0,020 |
Diversi esperti del settore ritengono insensata una differenza tra i limiti posti all’acqua in bottiglia rispetto a quella del rubinetto. Infatti, questa discrepanza ha già portato a situazioni paradossali in cui un’acqua si qualifica per essere venduta in bottiglia, ma sarebbe dichiarata non potabile per i rubinetti e le fontane cittadine. Ha senso porre dei limiti differenti? Su questo non ci esprimiamo, ma vogliamo prendere ad esempio il berillio: sulla nocività del berillio (un metallo leggero presente nel terreno) ci sono opinioni differenti, ma vogliamo sottolineare che negli Stati Uniti il limite per qualsiasi tipo di acqua è posto a 4 µg/l, perché alcuni studi hanno dimostrato che se ingerito per molti anni può causare lesioni intestinali. In Italia, invece, non c’è un limite per la concentrazione di berillio né per l’acqua del rubinetto né per quella in bottiglia.
Il prezzo dell’acqua in bottiglia
In termini di euro al litro le acque che abbiamo analizzato variano da €0,11 a €1. L’acqua più economica è di marca Selex, quella più costosa è la Evian, mentre la media di prezzo è di €0,60 al litro. Ricordiamo che questo campione non rappresenta il mercato nazionale delle acque naturali, ma è una selezione di alcune delle acque più diffuse nei supermercati italiani.
A nostro avviso il prezzo maggiore dell’acqua Evian è una conseguenza della notorietà del brand, infatti sull’etichetta non è riportata nessuna qualità saliente dell’acqua. L’acqua Selex di contro “può avere effetti diuretici”, una qualità saliente che le fa vincere il confronto con l’acqua Evian, la cui sorgente, tra l’altro, si trova ad un’altitudine inferiore.
L’acqua Sangemini e la Fiuggi hanno un prezzo di €0,84/l, che si colloca sopra la media. Nel caso dell’acqua Fiuggi questo può essere giustificato dalla presenza di ben quattro qualità salienti, mentre la Sangemini, oltre ad avere un alto contenuto di bicarbonati e calcio non ha nessuna qualità saliente.
L’Acqua Panna e la Lauretana hanno un prezzo molto simile, €0,69 al litro per la prima e €0,70 per la seconda. La Lauretana è indicata per le diete povere di sodio ed entrambe possono essere usate per preparare alimenti per i neonati. Inoltre, la Lauretana può avere effetti diuretici e uricurici ed è anche l’acqua con il minor residuo fisso in assoluto, ma l’Acqua Panna è l’unica tra quelle analizzate ad essere indicata per l’alimentazione diretta dei neonati oltre che essere indicata per preparare gli alimenti destinati ai neonati.
Rocchetta, Levissima e Uliveto costano €0,60 al litro, le prime due hanno tre qualità salienti, ma Uliveto è l’unica a cui sono state riconosciute proprietà che favoriscono la digestione; tuttavia è anche l’unica acqua in cui è segnalata (se pur in minima quantità) la presenza di litio, mentre la Rocchetta è l’unica in cui figura lo stronzio.
Le acque San Benedetto, Vitasnella e Sant’Anna costano rispettivamente 0,48, 0,50 e 0,54 euro al litro. San Benedetto e Vitasnella non riportano sull’etichetta la dicitura “microbiologicamente pura”, al contrario di Sant’Anna. Tutte e tre sono indicate nelle diete povere di sodio, inoltre San Benedetto e Sant’Anna sono indicate per la preparazione degli alimenti dei neonati, mentre Vitasnella può avere effetti diuretici e uricurici. La Sant’Anna inoltre non contiene nitriti né ammoniaca e tra le acqua analizzate è quella con la minore concentrazione di nitrati e bicarbonati.
L’acqua Sorgesana ha ben tre qualità salienti e un prezzo di 0,30 euro al litro, che la rende la seconda più economica.