I migliori accordatori del 2024

Confronta i migliori accordatori del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Estensione

A0-C8

A0-C8

A0-C8

A0-C8

A0-C8

Precisione

+/- 1 cent

+/- 0,5 cent

+/- 1 cent

+/- 1 cent

+/- 1 cent

Visualizzazione

Ago analogico

Ago digitale

Ago digitale

Ago digitale

Nota

Segnale audio

Registratore integrato

Alimentazione

2 x AAA

Batteria al litio

2 x AAA

1 x CR2032

Batteria al litio

Punti forti

Ottima precisione

Ottima precisione

Adatto a qualunque strumento

Con modalità di accordatura cromatica

Molto economico

Adatto a qualunque strumento

Semplicissimo da utilizzare

Prezzo contenuto

Clip a doppia cerniera

Facile da usare

Facile lettura

Punti deboli

Prezzo più elevato della media

Struttura a clip poco pratica per alcuni strumenti

Il microfono esterno va acquistato separatamente

Non adatto a un uso professionale

Recensione completa
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I fattori decisivi per la scelta di un accordatore

Come funziona un accordatore?

Un accordatore è uno strumento di fondamentale importanza per tutti coloro che studiano o praticano uno strumento musicale. Si tratta infatti di un dispositivo in grado di mostrare in modo semplice e immediato se la nota che si sta suonando è intonata o meno, permettendo di regolarla di conseguenza. È importante notare che l’utilità degli accordatori non si limita a un singolo strumento, anche se la maggior parte dei modelli reperibile sul mercato è pubblicizzata specificamente per strumenti a corda o ad arco. Il funzionamento di questi dispositivi è abbastanza semplice: per convenzione, a ogni nota corrisponde una precisa frequenza del suono.

Accordatore come funziona
L’accordatura moderna prevede che il la corrisponda a 440 Hz, e da questo valore convenzionale si possono ricavare anche tutte le altre note, seguendo una precisa formula matematica. Tramite un microfono integrato, un accordatore è in grado di percepire la nota che si sta suonando e rilevarne eventuali stonature, indicando se e quanto questa è calante o crescente. L’accordatura di qualunque strumento andrebbe effettuata non solo per prepararsi a una performance in pubblico, ma anche prima di una sessione di studio: grazie a questo processo, infatti, è possibile sia migliorare la qualità della propria esecuzione, sia la percezione dell’intonazione, educando l’orecchio a riconoscere più facilmente una stonatura. In questa pagina vedremo quali sono le caratteristiche principali di un accordatore e quali sono i fattori fondamentali da considerare prima di acquistarne uno, tralasciando però i modelli che integrano anche la funzione di metronomo, a cui abbiamo già dedicato una pagina a parte.

Estensione

Un primissimo fattore da valutare prima di scegliere un particolare modello di accordatore riguarda quello che viene spesso chiamato tuning range, ovvero l’intervallo di note che possono essere riconosciute dall’accordatore. Per comprendere meglio questo dato è necessario conoscere almeno il significato di ottava, ovvero l’intervallo che intercorre tra due note uguali, di cui una più grave e l’altra più acuta (cioè la cui frequenza è l’una il doppio dell’altra). Più semplicemente, un’ottava può essere definita come un intervallo di otto note (ad esempio, tra un do e il do successivo).

Accordatore estensione
Nelle specifiche tecniche degli accordatori si troverà un tuning range che comprende solitamente una lettera e un numero: la lettera indica la nota musicale (la notazione utilizzata è quella anglosassone, che riportiamo qui di seguito), mentre l’indicazione dell’ottava è rappresentata da un numero da 0 a 8 (lo standard per un pianoforte a 88 tasti).

Notazione italianaNotazione anglosassone
DoC
ReD
MiE
FaF
SolG
LaA
SiB

A seconda dello strumento che si vorrà accordare, è bene essere certi che l’accordatore sia in grado di percepirne correttamente tutti i suoni. La maggior parte dei modelli, anche di fascia medio bassa e non pensati per un uso strettamente professionale, segue lo standard A0-C8, coprendo di fatto uno spettro di frequenze piuttosto ampio. È dunque sconsigliabile orientarsi su un modello che non rispetti questo standard fondamentale, a meno che non si sia certi di utilizzarlo sempre e solo su un singolo strumento che ha un’estensione più limitata. Per le chitarre, per esempio, si trovano molti modelli sensibili solo all’intervallo B0-B7.

Precisione

La precisione di un accordatore è un ulteriore dettaglio a cui prestare particolare attenzione prima di procedere all’acquisto. Si tratta infatti di un parametro fondamentale da valutare, dato che proprio da questo dipenderà in buona parte la qualità dell’accordatore stesso. Normalmente si tratta di un valore espresso in cent, un’unità di misura utilizzata in ambito musicale per indicare un centesimo di semitono (per questo talvolta è anche abbreviato in cst).

Accordatore precisione
Un buon accordatore offre in genere un margine di errore di +/- 1 cent, ma molti modelli arrivano anche a +/- 0,5 cent. Un ulteriore elemento che migliora la precisione dell’accordatore è la velocità con cui questo è in grado di rilevare il suono e valutarne l’intonazione. Chi suona uno strumento ad arco, in particolare, potrebbe trovarsi a spendere molto più tempo del necessario per completare il processo di accordatura se il dispositivo prescelto fosse troppo lento nel percepire le variazioni del suono. Sfortunatamente neppure i maggiori produttori di accordatori mettono a disposizione dell’utente un dato preciso riguardo questo parametro, per cui sarà per lo più necessario valutare le recensioni di esperti del settore o di altri utenti.

Visualizzazione

Anche se può sembrare solo un dettaglio estetico, la qualità del display e il modo in cui viene visualizzata la precisione dell’accordatura sono elementi molto importanti nella scelta di un accordatore, dato che possono influenzare pesantemente l’esperienza dell’utente. Vediamo quali sono le tipologie più comuni:

  • Visualizzazione 3D: sono display digitali dove l’accordatura viene visualizzata tramite semplici animazioni tridimensionali. È un metodo molto intuitivo e di immediata comprensione, ma spesso i modelli di questo tipo sono piuttosto semplici e non offrono particolari funzioni avanzate;
  • Indicatore ad ago analogico: sono modelli poco comuni, anche se molto apprezzati soprattutto dai professionisti, grazie alla loro notevole precisione. L’ago è appunto controllato da un meccanismo analogico, ma oggi questo è spesso accompagnato da un display digitale dove è possibile visualizzare informazioni su eventuali funzioni aggiuntive;
  • Indicatore ad ago digitale: è una delle tipologie più popolari. In sostanza utilizza lo stesso principio dei modelli ad ago analogico, sfruttando però un sistema completamente digitale. Non sono infatti dotati di ago vero e proprio, ma il suo movimento viene replicato in un display, sfruttando dunque la stessa identica visualizzazione;
    Accordatore ago digitale
  • Indicatore a colori: in questa categoria possono rientrare diversi tipi di accordatore, che hanno in comune un display LCD a colori. Questo può rappresentare un vantaggio importante soprattutto quando si utilizzano più funzioni avanzate, dato che l’uso del colore permette una maggiore chiarezza;
  • Nome della nota: si tratta di un sistema molto popolare tra i modelli economici e quelli a clip per chitarra. Questo perché gli accordatori che mostrano unicamente il nome della nota (anche qui usando solitamente la notazione anglosassone) richiedono uno spazio estremamente limitato e un display di piccole dimensioni, e non dispongono in genere di funzioni avanzate per cui sono necessari controlli aggiuntivi.

Funzioni

Gli accordatori moderni possono offrire svariate funzioni aggiuntive, che possono risultare utili sia durante lo studio che prima di una performance. Come anticipato non tratteremo qui dei metronomi con funzione di accordatore, di cui abbiamo parlato separatamente.

Accordatore funzioni

  • Segnale audio di riferimento: alcuni accordatori dotati di altoparlante integrato possono essere utilizzati per emettere un suono corrispondente alla nota che si vuole intonare. In questo modo sarà più semplice allenare il proprio orecchio e avere una migliore percezione del suono durante il processo di accordatura;
  • Terze maggiori e minori: particolarmente utile per chi suona in gruppi più o meno ampi, dalle bande alle orchestre, permette di valutare la propria intonazione basandosi su particolari intervalli, chiamati terze maggiori o minori, che rivestono un ruolo fondamentale quando si suona in gruppo;
  • Registratore: è una funzione presente solo in alcuni modelli più avanzati e consente di registrare una sessione di studio senza bisogno di acquistare dispositivi aggiuntivi. Va però notato che se si cerca una registrazione di qualità particolarmente alta sarà necessario dotarsi di un impianto adeguato, dato che questa non è la funzione primaria di un accordatore.

Altri fattori da tenere a mente per la scelta di un accordatore

Il prezzo è importante?

In generale, gli accordatori non sono dispositivi costosi. I modelli più economici partono addirittura da cifre al di sotto dei 10 €, mentre alcuni tra i più costosi si aggirano tra i 70 e i 100 €. I modelli di fascia più alta sono pensati per i professionisti che cercano una precisione estrema e, talvolta, funzioni avanzate, ma per la grandissima maggioranza degli utilizzi sono più che sufficienti modelli di fascia media, con prezzi che si aggirano tra i 30 e i 40 €. All’interno di questa categoria si possono trovare moltissimi modelli diversi, con caratteristiche flessibili che possono adattarsi a molte esigenze diverse.

La marca è importante?

Dato che l’accordatore è uno strumento di precisione, è importante affidarsi a un dispositivo che sia realizzato seguendo uno standard qualitativo il più alto possibile. Per questo è bene riconoscere i marchi che da sempre si occupano di prodotti per il mercato della musica e che hanno dimostrato di offrire ai propri clienti prodotti validi e un’ottima assistenza.

Accordatore marca
Tra queste vanno menzionate Korg, Seiko, Yamaha e Tascam, anche se esistono poi diversi altri produttori che si specializzano nella realizzazione di dispositivi pensati per pochi strumenti, come per esempio Fender.

I materiali sono importanti?

I materiali che costituiscono la scocca di un accordatore non hanno una particolare rilevanza nella scelta di un particolare prodotto rispetto ad altri. Si tratta infatti di un elemento piuttosto standardizzato, realizzato in materiali plastici e, raramente, con finiture metalliche. Se ci si orienta su modelli prodotti da marchi leader nel settore ci si può aspettare una scocca robusta, in grado di resistere discretamente a urti e graffi, mentre la qualità della plastica può calare drasticamente se si propende per modelli di fascia molto economica. Trattandosi di dispositivi relativamente delicati, è bene valutare quale sia la migliore scelta a seconda dell’uso che si intende fare dell’accordatore stesso.

Le domande più frequenti sugli accordatori

Si può accordare uno strumento senza accordatore?

Sì, esiste un sistema di accordatura “a orecchio” (o “aural tuning“), di cui si trovano moltissime guide online. Anche se è un metodo preferito da molti, va detto che non è necessariamente un sistema di facile apprendimento o adatto a chi è ancora uno studente, e comunque necessita per lo meno di un diapason (ovvero uno strumento analogico che, una volta fatto vibrare, emette un la perfetto). Anche se in molti casi l’accordatura a orecchio va affidata a esperti, può essere un ottimo allenamento per migliorare la sensibilità del proprio udito e per imparare a prestare maggiore attenzione non solo alle singole note, ma anche agli intervalli che le separano.

Quali sono gli accordatori per chitarra?

Tra gli accordatori, quelli per chitarra sono forse quelli più ricercati dal grande pubblico, trattandosi di uno strumento piuttosto popolare tra utenti di tutte le età. Esistono molti tipi diversi di accordatore per chitarra, ognuno con particolari caratteristiche, che cercheremo di riassumere in questo paragrafo:

  • Accordatori portatili: sono tra i più comuni, non solo per chitarra, ma anche per tutti gli altri strumenti. Simili ai metronomi, possono essere trasportati con grande facilità e, al momento dell’utilizzo, possono essere appoggiati su qualunque superficie, dal leggio a un qualunque tavolo;
  • Accordatori a clip: molto leggeri e di piccole dimensioni, vanno agganciati alla paletta della chitarra. Sono molto pratici, ma in genere non offrono funzioni aggiuntive;
    Accordatore a clip
  • Accordatori da foro di risonanza: utilizzati spesso sulla chitarra classica, vanno agganciati alla buca della chitarra stessa o addirittura inseriti al suo interno. Se non si intende usare l’accordatore con nessun altro strumento, un modello di questo tipo può essere sicuramente vantaggioso;
  • Accordatori a pedale: utilizzato per chitarre e bassi elettrici, possono essere semplici o polifonici. I primi permettono di accordare una sola corda alla volta, mentre i modelli polifonici mostrano l’intonazione di tutte le corde dello strumento;
    Accordatore a pedale
  • Accordatori rack: pensati per gli studi di registrazione, sono estremamente ingombranti e vanno fissati ad appositi supporti. Non sono dunque modelli popolari tra gli utenti;
  • Applicazioni mobile e sul web: gli accordatori online o sotto forma di software per dispositivi mobili non sono di norma i preferiti dai professionisti, in particolare se si tratta di soluzioni completamente gratuite. Possono ovviamente essere utili per i principianti assoluti, oppure nel caso si verifichi un’emergenza e non sia possibile utilizzare un modello più professionale, ma in generale non sono certo da considerare la prima scelta.